È scritto nel DNA : il popolo ebraico è uno, dall’Italia all’Iran.
Una somiglianza di geni: è quello che hanno trovato alcuni scienziati analizzando i tratti genetici di alcuni ebrei della diaspora. Confrontando il campione di 237 persone provenienti da 7 comunità della golà – fra cui Iran, Iraq, Italia, Grecia, Turchia – con quelle di 69 persone non ebree delle stesse aree geografiche, gli studiosi hanno notato delle somiglianze genetiche fra i diversi gruppi ebraici, senza invece rilevarle nel confronto con i connazionali non ebrei. Inoltre, lo studio, pubblicato sull’autorevole rivista Nature, dimostra alcuni legami genetici fra gli ebrei dispersi nel mondo e alcune popolazioni non ebraiche del Medio Oriente. Trova dunque un fondamento genetico l’idea diffusa che gli ebrei di oggi siano i discendenti degli antichi ebrei e israeliti residenti in Oriente.
“Da tempo c’è un acceso dibattito se gli ebrei siano o meno un popolo – dichiara Harry Oster, un genetista
della New York University, autore dello studio -. Le nuove rivelazioni dimostrano che sembra ci sia una base genetica nell’essere ebrei”. Lo studio racconta anche quanto la storia si rif letta nella genetica. “Si vedono davvero nei genomi del popolo
ebraico gli eventi della diaspora”, commenta Oster. Importante, infine, è l’uso che di questa indagine si potrà fare ai fini medici: a oggi gli scienziati stanno già studiando la predisposizione genetica al cancro del seno e della prostata fra gli ebrei askenaziti, mentre altri gruppi di studio si focalizzano su malattie come il Parkinson e la malattia di Crohn.
Da Il Bollettino della Comunità Ebraica di Milano