Circoncisione neonatale
(Archives of Pediatrics and Adolescent Medicine)
Nel 2005 l’American Academy of Pediatrics ha dichiarato che non esistono dati sufficienti per consigliare la circoncisione nei neonati quale pratica routinaria.
Dopo quella data sono stati disponibili ulteriori dati, che chiariscono gli aspetti della questione.
Con 3 studi randomizzati coinvolgenti circa 10.000 maschi HIV-negativi (età compresa tra 18 e 49 anni) in Africa si è visto che la circoncisione riduce l’acquisizione dell’HIV del 53%-60%.
In 2 studi la circoncisione riduce il rischio di herpes simplex di tipo 2 del 28%-34% e del papilloma virus maschile del 32%-35%.
Esiste anche un’evidenza che suggerisce un beneficio anche femminile: le partner di maschi circoncisi presentano minori rischi di vaginiti batteriche e da trichomonas, oltre che di HIV.
Il commento a questo articolo:
La circoncisione presenta anche altri vantaggi: riduzione delle infezioni urinarie, di fimosi e di balaniti.
I dati sui maschi africani sono simili a quelli ottenuti su maschi in USA, ma nonostante questo non è ancora chiaro se la circoncisione debba essere raccomandata come pratica di routine in tutti i neonati: il rischio della pratica chirurgica è minimo, il dolore è facilmente controllabile, l’influenza sulla sfera sessuale è inesistente.
Probabilmente la pratica della circoncisione offre molti più vantaggi che svantaggi, ma al momento attuale la decisione deve essere riservata ai genitori, e i fattori socio-culturali hanno ancora il sopravvento in questo tipo di decisioni.
Bibliografia:
Tobian AAR et al. Male circumcision for the prevention of acquisition and transmission of sexually transmitted infections: The case for neonatal circumcision. Archives of Pediatrics & Adolescent Medicine 2010 Jan; 164:78.
Brady MT. Newborn circumcision: Routine or not routine, that is the question. Archives of Pediatrics & Adolescent Medicine 2010 Jan; 164:94