Mobilità, migrazione, diaspora: dilemmi etici, giuridici e sociali

Ferrara, Aula Magna Dipartimento di Scienze Giuridiche
Corso Ercole I d’Este, 37
3-4-5 ottobre 2012

In collaborazione con European Centre for Bioethics and Quality of life
UNESCO Chair in Bioethics Unit

La formazione di ogni società presuppone la convergenza e la coesione in gruppo degli esseri umani. La formazione di una collettività regolata presuppone l’affidamento a meccanismi accettati del monopolio dell’esercizio della forza e delle forme di tutela e promozione della vita personale dei cittadini.
Oggi, la mobilità delle persone è caratterizzata da un incremento drammatico del gradiente delle velocità di comunicazione e di spostamento: le possibilità di intervento sulle malattie, sulle condizioni di lavoro, sull’educazione e la cultura trovano divulgazione, occasioni di confronto e di verifica continue ed inarrestabili. Per questo, la gente è spinta a raggiungere i luoghi dove le condizioni di vita sono (o appaiono) migliori rispetto a quelle dei luoghi di nascita.
La pace non si è ancora compiutamente affermata. La guerra e la competizione non regolata per la gestione del potere determinano il perseverare degli atti di violenza sui singoli individui. La gente è, allora, non solo costretta a muoversi ma a fuggire: intere culture ed intere etnie sono disperse e portate al limite della scomparsa.
Il convegno si pone l’obiettivo, ambizioso, di sviluppare sollecitazioni e spunti, che possano facilitare la maturazione di una migliore comprensione del momento presente, riconoscendo diritti e doveri (nuovi?) originati dalle caratteristiche assunte dalla “mobilità” della gente.
La medicina ed il diritto, che, insieme, hanno immaginato e proposto il Convegno, possono, forse, offrire strumenti utili allo scopo.
Per parlarne vi invitiamo a Ferrara, città che dal 1995 l’UNESCO riconosce come patrimonio dell’Umanità.

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