Etica, clinica ed economia
Israele, Regione Lombardia e Santa Sede si riuniscono fra loro scambiando conoscenze, progetti in nome di valori comuni, di un “Sistema sanitario globale” rivolto a tutti, a prescindere dalla provenienza e dalla religione. Ecco uno dei temi dominanti della serata che si è tenuta il 10 luglio nei locali della Residenza Anziani di via Arzaga.
L’incontro ha visto la partecipazione di nomi di primo piano del mondo sanitario e istituzionale che hanno illustrato la situazione attuale della sanità lombarda e la volontà di collaborare con il Vaticano, che ha 150mila ospedali avanzatissimi sparsi in tutto il mondo, e con lo Stato di Israele, internazionalmente riconosciuto come uno dei migliori Paesi al mondo a livello sanitario. La collaborazione è orientata ai valori comuni, fra Lombardia, Santa Sede e Israele, anche in previsione del viaggio di Papa Francesco l’anno prossimo.
Fra gli ospiti e relatori della serata, (che aveva come sponsor la Casa di Riposo, l’associazione Amda, Amici del Maghen David Adom Italia, e Totaro Agenti TORO) Luciano Bassani presidente dell’AME, Associazione medica ebraica, organizzatore della serata; Enrico Mairov, presidente dell’Associazione Monte Sinai, che nel suo intervento ha parlato della sanità israeliana, «definita dall’Ocse un benchmark, un punto di riferimento a livello internazionale» presentando due filmati, uno sul sistema Maccabi, rete sanitaria israeliana molto tecnologica e l’altro sul Maghen David Adom, impegnato in un soccorso d’emergenza in seguito a un tremendo attentato nel 2003. Nel susseguirsi degli interventi, Renato Gandini, vicepresidente dell’Associazione Monte Sinai ha riassunto in brevi tappe la storia dell’ente, nato nel 1993, vent’anni fa, dall’incontro con Enrico Mairov. Prendendo come modello la sanità israeliana, ha agito su vari fronti, dalle guardie mediche, alla medicina di emergenza fino alle strutture intermedie, sintesi fra ospedale e poliambulatorio che in Israele sono una realtà consolidata da tempo.
Durante la serata fra le tante personalità hanno parlato anche Jacopo Chen, medico israeliano nato a Siena, che in collegamento in video-conferenza da Israele ha illustrato il suo operato presso l’Esercito. Chen ha sottolineato il suo grande amore per l’Italia che «mi manca» sottolineando che Israele è un Paese che «vive costantemente in stato di allerta». «Quando ero lì al confine con l’Egitto, vedevo molti africani che avevano bisogno di cure e noi curavamo tutti, senza alcuna distinzione di razza, religione, etnia».
E ancora, Roberto Carlo Rossi, presidente dell’Ordine dei Medici ha messo in luce pregi e difetti del sistema sanitario italiano che a differenza di quello americano o inglese è gratuito, puntualizzando che in «Lombardia tante cose funzionano anche tutto è migliorabile». Insomma ogni relatore in pochi minuti sintetizzava efficacemente il suo ambito d’azione e la situazione attuale ad esso correlata. Ad esempio, Alberto Zoli, Direttore della Reu, Azienda Regionale Emergenza Urgenza, per la Regione Lombardia ha messo in luce l’importanza di «dare molto con poco», illustrando i progressi compiuti in questi anni sia dal 112 che dal 118, entrambi i tipi di soccorso hanno subito numerose modifiche anche e soprattutto grazie all’aiuto delle nuove tecnologie, che hanno velocizzato le operazioni di soccorso riuscendo a far fronte a emergenze anche molto gravi.
Fra gli ospiti, l’assessore alla Regione Veneto Luca Coletto, che ha parlato delle cinque regioni italiane più “virtuose” in materia sanitaria, come la Lombardia, Emilia Romagna o Veneto, sottolineando la sua piena collaborazione al nuovo progetto; Fiorenzo Corti, segretario della FIMMG (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale), Flavio Tosi, sindaco di Verona e Giorgio Scivoletto, direttore della Asl Milano 1. Assenti all’incontro, invece, per impegni soppravvenuti e improrogabili, alcune personalità che erano state annunciate: l’assessore regionale alla Sanità Marco Mantovani, il sindaco Giuliano Pisapia, che ha inviato una lettera, Zygmunt Zimowski, presidente del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari, Zion Evrony, ambasciatore d’Israele presso la Santa Sede e Walter Bergamaschi, direttore generale dell’Assessorato alla Salute della Regione Lombardia.