Direttiva cure all’estero, meno margini a Regioni per rifiutare viaggi ai pazienti
Rispetto al parere della conferenza stato-regioni, la Camera ridisegna il decreto di recepimento della direttiva dell’Unione Europea sui “pazienti transfrontalieri”.
La bozza era stata accusata da più parti di restringere l’accesso alle cure in un altro stato membro per gli italiani che in patria non ottengano risposte adeguate o in tempi contenuti; ma la Commissione affari sociali ha approvato un’importante modifica secondo cui in caso di ricovero o intervento impegnativo fuori Italia non si dovrà più chiedere all’Asl due autorizzazioni, la prima per sapere entro 10 giorni se la propria domanda è accettabile e la seconda per l’ok al viaggio. Il relatore di maggioranza Giovanni Monchiero, deputato di Scelta civica, conferma: «Si è raccolto grande consenso intorno all’eliminazione dell’obbligo di inoltrare la prima richiesta. Con quei dieci giorni aggiuntivi, l’attesa per vedersi autorizzare il viaggio sarebbe aumentata anche rispetto a com’è ora e sarebbe assurdo dover fare una domanda per sapere se si deve fare una domanda… tra l’altro è un iter non previsto da nessuna parte del nostro ordinamento». Parere della conferenza stato-regioni bocciato in altri due punti. La Commissione è intervenuta per rendere “inoffensivo” il secondo periodo dell’art. 8 comma 8, dove si prevedeva che il rimborso delle prestazioni richieste all’estero potesse subire delle limitazioni, anche circoscritte al territorio di una singola azienda, o di una o più regioni. «Il principio è ammesso dall’Unione Europea ma è accentuato dalle esigenze di alcune regioni. Il problema è che creava disparità, anche tra Asl e Asl: si rischiavano 50-100 sanità diverse. In commissione la norma esce modificata e si riduce l’ambito di applicazione di quell’articolo 18 che contiene le clausole di cedevolezza per cui la norma nazionale poteva diventare scavalcabile da atti di singole regioni». Una norma che, non nega Monchiero, se interpretata all’estremo avrebbe in teoria costituito un precedente per limitare i viaggi di cura anche tra una regione e l’altra.
Mauro Miserendino
Tratto da DOCTOR 23