Newsletter febbraio 2024 – Shevat 5784
Cari amici e amiche,
Domenica 10 marzo si terrà a Bologna e in via informatica la assemblea dei soci e amici di AME. Spero che possiate partecipare in presenza ma, se non potete, almeno in via informatica. Locandina
Vi informo che è disponibile la nuova ristampa del libro “L’apporto degli ebrei all’assistenza sanitaria sul fronte della Grande Guerra“ edito da Zamorani.
Il volume è stato arricchito dalla presenza di due nuovi articoli: uno dedicato alle dottoresse ebree e l’altro dedicato ai soldati ebrei in sanità nell’esercito austroungarico e tedesco. Inoltre è stato aggiornato l’elenco dei nomi del personale in sanità (compresi i rabbini) che nella precedente edizione era di 470 persone ed ora è diventato di 545. L’elenco si è allungato in quanto abbiamo avuto accesso ad alcuni archivi storici ed anche grazie al passaparola di molte persone che hanno acquistato il libro e/o sono venute alle presentazioni del libro in molte città (anche a Gerusalemme al tempio italiano). Dobbiamo essere grati a chi ci ha segnalato parenti che presero parte alla prima Guerra Mondiale e a chi ha inviato foto e documenti che hanno così potuto arricchire il lavoro di archivio (consultabile sul sito UCEI-AME) e permettere una nuova edizione aggiornata.
Lunedì 26 febbraio 2024 a Roma sarà presentato il volume intitolato “Fra trauma e memoria”. Grazie al lavoro di un gruppo di studiosi (Giorgio Caviglia, Claudio Procaccia, Daniela Roccas, Giorgio Sestieri, Alberto Sonnino e Alexander Tenenbaum) coordinati da Enzo Campelli, il libro ripercorre le tappe delle ricerche di Mordko Tenenbaum nel periodo postbellico a Roma. Nel libro vengono pubblicati due studi del dottor Tenenbaum di argomento socio-psichiatrico che mostrano come la collettività ebraica romana abbia avuto una lenta e faticosa ripresa nei decenni successivi alla fine del secondo conflitto mondiale. Attraverso i capitoli del libro emerge la vita e la personalità del dottor Mordko Tenenbaum, ebreo polacco, laureatosi in medicina all’università di Bologna e internato prima a Ferramonti (CS) poi a San Donato (FR), che nel dopoguerra lavorò a Roma per l’American Joint Distribution Comittee e più tardi direttore dell’OSE dal 1955 ai primi anni settanta. Locandina dell’evento
Un cordiale shalom
Rosanna Supino