Screening del tumore alla prostata in Regione Lombardia
A partire da novembre 2024, Regione Lombardia ha avviato un programma di screening gratuito per la diagnosi precoce del tumore alla prostata. Questo screening ha l’obiettivo di individuare precocemente eventuali tumori alla prostata, aumentando le possibilità di guarigione e riducendo il rischio di trattamenti invasivi.
Come funziona lo screening?
Il percorso di screening si basa sulla misurazione del PSA (Antigene Prostatico Specifico) attraverso un semplice esame del sangue. Il test del PSA è un indicatore che può segnalare anomalie alla prostata, permettendo di individuare precocemente eventuali problemi, anche in assenza di sintomi. Sulla base del rischio individuato tramite il questionario e il test del PSA, vengono previsti, se necessari, ulteriori approfondimenti diagnostici come la visita urologica, la risonanza magnetica e la biopsia.
Chi può partecipare allo screening gratuito?
A partire da novembre 2024, lo screening è accessibile agli uomini assistiti in Regione Lombardia nati nel novembre 1974. L’accesso sarà abilitato dal primo giorno del mese del 50esimo compleanno (es. a dicembre 2024 potranno partecipare i nati a dicembre 1974, a gennaio 2025 potranno partecipare i nati a gennaio 1975, etc). Quando un cittadino ha raggiunto l’età per accedere al programma di screening, nel caso non aderisca immediatamente, può farlo anche successivamente, fino al compimento del 70esimo anno di età. I cittadini che nei 2 anni precedenti hanno eseguito il test del PSA e i cittadini che nei 5 anni precedenti si sono sottoposti ad alcuni esami diagnostici specifici (biopsia prostatica, eco trans-rettale, TAC e RM addome/total body) sono temporaneamente esclusi dallo screening.
Il percorso di screening inoltre non è proposto, perché non adatto ai bisogni legati alla loro specifica condizione, ai cittadini che:
• hanno già avuto una diagnosi di tumore maligno della prostata;
• presentano una mutazione genetica, già diagnosticata in precedenza, che predispone allo sviluppo di tumori e per cui è necessaria una presa in carico dedicata.
IL PERCORSO DI SCREENING
Come accedere allo screening
Per partecipare allo screening, il cittadino deve compilare un questionario disponibile nel proprio Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE). Il questionario raccoglie informazioni sulla sua storia familiare e personale e permette di determinare l’idoneità ad accedere al programma organizzato di screening e quindi a effettuare il test del PSA. Se il cittadino non ha accesso al Fascicolo Sanitario Elettronico o preferisce un’assistenza diretta, si può recare presso uno dei punti di accesso dove il personale qualificato lo supporterà nella compilazione del questionario.
Test del PSA
Per effettuare il test il cittadino può recarsi presso uno dei laboratori aderenti. Il test è gratuito e non richiede prenotazione né impegnativa del medico curante.
Valutazione degli esiti
A seconda del valore di PSA rilevato nel sangue e della storia familiare di tumore alla prostata registrata tramite il questionario, il percorso dii screening si struttura come segue:
– se il PSA risulta essere inferiore a 1 μg/L e non vi è una storia familiare di tumore alla prostata, non sarà necessario ripetere il test del PSA per i successivi 5 anni;
– se il PSA risulta compreso tra 1 μg/L e 3 μg/L e non vi è una storia familiare di tumore alla prostata, non sarà necessario ripetere il test del PSA per i successivi 2 anni;
– se il risultato è superiore a 3 μg/L, o comunque nel caso in cui vi sia una familiarità di primo grado, il cittadino verrà contattato dal Centro Screening della propria ATS di assistenza per la prenotazione di una visita urologica.
Prosecuzione del percorso di screening
Nel caso in cui i valori del PSA risultino alterati o la storia familiare sia positiva, il cittadino verrà preso in carico dal Centro Screening della propria ATS di assistenza. In questa fase sarà prenotata la visita urologica con esplorazione rettale, durante la quale il medico valuterà la necessità di ulteriori esami diagnostici come una risonanza magnetica (RMN) o una biopsia della prostata. Il percorso di approfondimento diagnostico sarà quindi modulato in base al profilo di rischio, determinato dai risultati dei primi esami.
Cosa succede se viene rilevato un tumore?
Se, in seguito agli approfondimenti diagnostici, viene rilevato un tumore alla prostata, il paziente sarà immediatamente preso in carico dal Servizio Sanitario Regionale per definire il percorso di cura più adatto.