Il nodo di Gaza – Si fa strada un poco di chiarezza

Ora gli Stati Uniti prendono posizione in favore di Israele. Il vicepresidente Joe Biden ha detto: “Israele ha il diritto assoluto di curare i propri interessi di sicurezza.. E’ legittimo per Israele di dire: non so cosa ci sia a bordo di quella nave. Se andate un po’ più a nord potrete scaricare e noi trasporteremo il carico a Gaza. Perché insistere di andare direttamente a Gaza?”. Parole chiare in un mare di accuse contro Israele.
Quando soldati israeliani uccidono nove civili turchi l’opinione pubblica occidentale insorge e non vuole ascoltare spiegazioni. E’ stato certamente un incidente grave, ma non più di quelli che quasi ogni giorno mettono a confronto forze dell’ordine e dimostranti, come per esempio a Bangkok. Invece per la Commissione per i diritti dell’uomo a Ginevra c’è un solo problema serio al mondo ed è quello creato da Israele. Un giudizio ridicolo. Se si sceglie questo triste episodio per farne un’arma contro Israele, è perché alla base c’è la propaganda islamica che è riuscita dopo anni di lavoro a minare la legittimità israeliana. C’è la compassione per i poveri palestinesi le cui azioni terroristiche sono giustificate dal Patriarca Latino di Gerusalemme, Fouad Twal, quando dice : “Chi non mangia, non si può curare e diventa per necessità terrorista”. Ciò è falso poiché il terrorismo è organizzato come metodo di governo dal Hamas che negli ultimi anni ha lanciato 12 mila razzi contro la popolazione civile israeliana. Inoltre la maggior parte dei terroristi viene assoldata non fra i poveri che non mangiano e non possono curarsi, ma bensì fra intellettuali spesso laureati in ingegneria o chimica
Il patriarca latino e la Santa Sede non protestano mai contro gli atti terroristici palestinesi, e la Santa Sede sostiene che l’occupazione israeliana è “un’ingiustizia politica imposta ai palestinesi”. Essa dà così il beneplacito agli atti terroristici dei palestinesi che diventano legittimi agli occhi di chi stima la Chiesa cattolica come il depositario della morale universale. Insomma si invertono le parti e chi si difende è condannato.
Hamas ha assunto il potere nella striscia di Gaza uccidendo centinaia di altri palestinesi appartenenti ad al Fatah, dopo l’evacuazione degli israeliani dalla striscia di Gaza.. Esso rifiuta di riconoscere lo Stato d’Israele, cerca di ricevere armi dall’Iran, mantiene in cattività un soldato israeliano al quale non concede nemmeno la visita di un rappresentante della Croce Rossa Internazionale. A questa entità Israele ha imposto il blocco navale simile a quanto fa l’Egitto che tenta di vanificare le gallerie sotterranee verso Gaza che servono al contrabbando. E’ del tutto legittimo impedire ad Hamas di ricevere altre armi.
Sui risvolti interni israeliani del “fattaccio” non sembra questo il momento di richiedere le dimissioni di Netanyahu o di Barak. Se l’opinione pubblica li riterrà colpevoli, li punirà col voto alle urne.

Sergio Minerbi