I segreti della creazione

Il dibattito attorno alla teoria dell’evoluzione, a quanto pare, non accenna a placarsi. Può essere interessante leggere cosa scrisse su questo argomento Rav Abraham Isaac Hakohen Kook (1865-1935), primo Rabbino capo di Israele e uno fra i pensatori religiosi più profondi e importanti dei secolo scorso. Eccone un brano, fra i tanti, tratto da Orot HaKodesh:

Non vi è nessuna difficoltà nel conciliare i versi della Torah o degli altri testi tradizionali con una concezione evoluzionistica. Ognuno sa che qui [nella Torah] è il regno della parabola, l’allegoria e l’allusione… il vero significato di quel verso o di quel detto va ricercato nell’ambito dei segreti della Torà, assai oltre il senso piano del poema sublime che si nasconde fra quelle antiche frasi (II, p. 542)

E prima di Rav Kook, il rabbino italiano Vittorio Haim Castiglioni (1840-1911), Rabbino capo di Roma dal 1903, affrontò l’origine delle specie in Pe’er Adam (la Gloria dell’Uomo: Studi sulla creazione dell’Uomo e la sua dispersione sulla Terra, secondo il racconto della Torah e le opinioni degli scienziati della natura), pubblicato in ebraico a Trieste e Cracovia nel 1892. Eccone un breve passaggio:

Potremmo forse negare l’evidenza dei fossili trovati scavando sotto terra, che i nostri occhi hanno visto e le nostre mani hanno toccato? Potremmo contraddire la veridicità delle teorie geologiche, come ci sono illustrate dagli scienziati attraverso prove sperimentali, e dire che sono falsità? Se facessimo così, saremmo oggetto di ridicolo ai loro occhi, perché non si tratta d idee fantasiose o opinioni che si possono smentire, bensì fatti concreti la cui veridicità tutti possono constatare. Forse che il nostro rinnegarli senza prove concrete e razionali rafforzerebbe la fede nel testo biblico? (pag. 22)

Per saperne di più, si può consultare il mio articolo intitolato “La teoria dell’evoluzione e l’ebraismo”, appena pubblicato sulla Rassegna Mensile d’Israel nel numero in onore di Amos Luzzatto per il suo 80° compleanno.

rav Gianfranco Di Segni, CNR e Collegio rabbinico italiano