Qui Ancona – Nel nome di Ilse

ilseAnche quest’anno la Regione Marche ha promosso varie e valide iniziative per celebrare il Giorno della Memoria: in tutta la regione molte sono stati gli eventi che hanno coinvolto sopratuttto tanti giovani, anche con la loro partecipazione attiva e non solo quali spettatori.
Ad Ancona, al teatro Sperimentale, è stata ricordata, durante un bellissimo concerto lirico sulle musiche scritte dai deportati nel campo di Terezien, Ilse Weber, poetessa ceca deportata a Terezín nel 1942, dove lavorò nell’infermeria pediatrica del ghetto. Per i piccoli di cui si prese cura, Ilse Weber compose moltissimi testi poetici che poi intonava accompagnandosi con la chitarra. Deportata ad Auschwitz nel 1944, verrà uccisa nelle camere a gas con il figlio più piccolo e con tutti i bambini di cui si occupava. Ilse Herlinger Weber ebbe il grande merito di rendere la vita dei bambini rinchiusi nel campo molto meno triste: scrisse infatti in quel luogo moltissime fiabe che poi narrava la sera ai bimbi nelle baracche. Una in particolare, che venne poi musicata sotto forma di Ninna Nanna, è stata narrata anche al teatro Sperimentale di Ancona: il testo è particolarmente commovente.
Assieme a queste esecuzioni vocali e musicali, sono state anche ricordate due figure di musicisti rinchiusi anch’essi a Terezien e poi deportati a Birkenau: uno di essi, per non separarsi dal suo amato violoncello, sua ragione di vita, lo smontò letteralmente e lo mise in un piccolo sacco, unico bagaglio che portò con sé al momento della cattura da parte della Gestapo; a Terezien riuscì a trovare della colla nella falegnameria del campo, e riuscì a riassemblare il suo strumento che tenne con sé e suonò fino al momento estremo.
Molte altre le iniziative a Falconara, dove il past president della Comunità di Ancona, Bruno Coen, ha partecipato come ospite e testimone alla conferenza su “Fascismo e leggi razziali in Italia”, ricordando le sue esperienze personali e quelle degli ebrei anconetani: una fortunosa circostanza durante il bombardamento di Ancona nel 1943 da parte degli Alleati, salvò la vita a molti ebrei marchigiani; una bomba colpì infatti un edificio sede della Comunità ebraica, dov’erano i nomi e gli indirizzi degli iscritti; i registri andarono distrutti ed i tedeschi non poterono perciò andare alla loro ricerca; fu una vera fortuna.
Molte altre iniziative a Jesi, a Senigallia, a Macerata, a Fabriano ed a Castelleone di Suasa.
Belle e varie le attività a Pesaro, dove i ragazzi delle scuole secondarie sono stati i protagonisti di una performance che ha unito canti, racconti, letture e musica in un evento denominato Tzaddik (???) = Il Giusto.
Ad Urbino è stata ricordata la poetessa Etty Hillesum, leggendo brani del suo diario e trasformando il testo in un percorso interiore profondo e attento, nella stenua difesa dello “spirto umano” travolto dalla barbarie nazista.

Marco Ascoli Marchetti, consigliere UCEI

(17 febbraio 2016)