Qui Roma – “Scelta sofferta, ma inevitabile”
L’appuntamento è davanti al Museo della Resistenza in via Tasso, uno dei luoghi simbolo della lotta al nazifascismo nella Capitale. È là che molte centinaia di romani scelgono di ritrovarsi per celebrare il 25 aprile.
Lontano dagli slogan di odio e dalle provocazioni dei gruppi propal che, ormai da molti anni, hanno reso insopportabile il tradizionale corteo per la Liberazione che, dal Colosseo, si snoda fino a Porta San Paolo.
In via Tasso c’è anche il presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, che sottolinea come non ci siano molti altri luoghi in cui valga la pena essere in quei minuti.
“Rinunciare al corteo è stata una decisione sofferta, ma inevitabile” spiega la presidente della Comunità ebraica Ruth Dureghello davanti alle mura di quello che fu luogo di segregazione, tortura, abiezione. E che torna oggi ad essere piazza “di tutti quei cittadini che si riconoscono nei valori del 25 Aprile”.
Perché davanti a via Tasso nessuno si sente defraudato. “Essere qua oggi è una nostra libera scelta” afferma il vicepresidente Ruben Della Rocca. E perché, come sottolinea il Consigliere UCEI Victor Magiar, “non abbiamo alcuna intenzione di farci insegnare la storia dai nipotini del Gran Muftì di Gerusalemme, che fu alleato dei nazisti”.
Arriva il commissario straordinario Francesco Paolo Tronca e depone una corona alla memoria di chi perse la vita per la libertà e la democrazia. Sul manto stradale un grande striscione ricorda il contributo degli eroi della Brigata Ebraica, evocato anche da Flaminia Sabatello nel suo intervento.
“Oggi sia un giorno di festa per tutti” dice il presidente dell’Aned Roma Maurizio Ascoli.
“Resistenza, un valore che deve unire” conferma il presidente del museo Antonio Parisella.