Museo della Shoah, il presidente Venezia:
“Concentriamoci sull’attività viva”

ven“Ho solo una preoccupazione: quella che si ritorni al passato, puntando l’attenzione esclusivamente sull’immobile. E che così facendo si trascurino le attività formative e divulgative in corso, come ad esempio l’intensa preparazione della mostra sul 16 ottobre 1943 che presenteremo alla Casina dei Vallati tra poche settimane. Un lavoro prezioso, frutto di professionalità ed esperienze maturate nel corso degli anni”.
Come reso noto oggi dalla stampa romana, Campidoglio e Sac Società Appalti Costruzioni, la ditta aggiudicataria dell’appalto per la costruzione del Museo della Shoah a Villa Torlonia, hanno firmato il contratto che formalmente incarica la ditta della progettazione esecutiva e dell’esecuzione dei lavori. Mario Venezia (nell’immagine), da un anno presidente della Fondazione del Museo, non si dice al riguardo “né pro, né contro”. Trattandosi di fatti amministrativi su cui la fondazione non ha facoltà di intervento, “ma che acquisisce una volta compiuti”, non vuole entrare troppo nel merito della questione.
“È comunque importante riflettere su alcuni punti: il fatto – dice Venezia – che esista una tempistica vincolata per l’esecuzione, il fatto che il Consiglio di Stato debba ancora pronunciarsi nel merito del ricorso presentato dalle aziende seconde classificate. Per non parlare dei costi di gestione che un edificio di quel tipo verrebbe a comportare, se realizzato. Tanto per elencare solo alcune delle principali incognite e problematiche”.
Nell’immediato quindi, sostiene il presidente della Fondazione, meglio concentrarsi “sull’attività viva”.

a.s twitter @asmulevichmoked

(29 agosto 2016)