Il coraggio di dire di no al nazifascismo

IMG-20191010-WA0006“Ringrazio i nostri imi – militari italiani internati e deportati dopo l’armistizio del 1943 – che hanno fatto una scelta coraggiosa, pagando con conseguenze difficili. I 600mila che sono andati nei campi di concentramento ci hanno restituito l’onore, accettando la prigionia per affermare la loro libertà. Accettare la prigionia come affermazione di dignità. Noi oggi rendiamo onore a chi ci ha restituito l’onore, anche se in ritardo, ma con profondità e sincerità”. Così il prefetto di Milano Renato Saccone in occasione della consegna, al Memoriale della Shoah, delle medaglie d’onore concesse con decreto del Presidente della Repubblica ai cittadini italiani deportati e internati nei lager nazisti e ai familiari dei deceduti. All’incontro hanno partecipato la senatrice a vita Liliana Segre e il presidente della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano Roberto Jarach, il vicepresidente UCEI Giorgio Mortara, oltre a rappresentati delle autorità cittadine e regionali. “Essere qui al Memoriale ha una densità ancora più forte”, ha sottolineato il prefetto Saccone, che aveva chiesto espressamente che la cerimonia si tenesse proprio al Memoriale. Presenti anche diverse classi di giovani studenti, a cui si è rivolto il prefetto: “Spero che questa cerimonia lasci un segno, perché sono le generazioni che trasmettono l’attaccamento all’ordinamento democratico”.