Jeremy Cohen, due sospettati
per l’aggressione
Nuovi sviluppi relativi all’episodio che ha portato alla morte di Jeremy Cohen, il giovane ebreo parigino rimasto travolto in febbraio da un tram durante il tentativo di mettersi in salvo da un’aggressione dai contorni ancora da definire (tra le ipotesi prese in considerazione quella di una matrice antisemita). Le autorità hanno individuato due sospetti, di 27 e 23 anni, che avrebbero avuto un ruolo nell’aggressione. Il primo è accusato di “violenza intenzionale in pubblico”. Il secondo di “violenza intenzionale all’origine di un omicidio colposo”. Entrambi sono stati posti in stato di fermo. Sulla vicenda aveva chiesto lumi tra gli altri il Crif, il Consiglio rappresentativo degli ebrei di Francia. “È possibile che si sia davanti a un nuovo crimine antisemita, l’inchiesta ce lo dirà. L’importante è che tutte le luci si accendano su quanto avvenuto”, la richiesta del suo presidente Francis Kalifat. I fatti risalgono a varie settimane fa ma sono diventati di dominio pubblico a inizio aprile, imponendosi anche come uno dei temi degli ultimi giorni della campagna elettorale per le presidenziali.