Guardistallo, 63 sassi per la Memoria
Folta partecipazione alla commemorazione annuale della strage nazista avvenuta nel Comune toscano di Guardistallo il 29 giugno 1944: 63 le vittime dell’eccidio. Suggestivo paese nell’area pisana che si affaccia sulla costa livornese, Guardistallo è il primo municipio ad aver dedicato un luogo pubblico alla memoria di rav Elio Toaff, dietro l’iniziativa del sindaco Sandro Ceccarelli. Nel maggio scorso, inoltre, ha ospitato un incontro di amministratori toscani di municipalità che hanno adottato la definizione di antisemitismo dell’Ihra.
Alla cerimonia erano presenti varie autorità locali, a partire dal prefetto di Pisa Maria Luisa D’Alessandro, oltre al presidente della Comunità ebraica pisana Maurizio Gabbrielli, alla presidente di Italia-Israele Celeste Vichi e a Gadi Polacco, presidente del Benè Berith “Isidoro Kahn”. Il programma di quest’anno, in località Bucaccia ove la strage si concretizzò, ha anche visto i partecipanti dedicare e depositare un sasso, mutuando l’uso ebraico, in ricordo delle vittime dell’eccidio. Si è così creato un omaggio che resterà a futura memoria (“Èven”, per l’appunto, la definizione usata per quest’azione). Al Comune e al sindaco Ceccarelli il Benè Berith “Isidoro Kahn” ha poi consegnato due attestati, per alberi piantati in Israele tramite il KKL. Il primo in ricordo delle vittime dell’eccidio e il secondo quale riconoscimento al primo cittadino “per la sua incessante opera di trasmissione della Memoria alle giovani generazioni”.