DAFDAF –
Più libri per tutti

Tornano i libri, su DafDaf: nelle prime pagine del numero 143, in distribuzione in questi giorni, raccontiamo de La leggenda dei tre bambini magici e del loro cane santo, ultimo volume pubblicato da Giuntina nella collana dedicata ai giovani lettori. Parpar+ accoglie ora il volume che l’autore, Adam Gidwitz, dedica “A tutti coloro che faticano nell’oscurità per portare i tempi bui alla luce”. Tradotto da Marina Morpurgo, è illustrato da Hatem Aly, che lo ha miniato come se fosse un manoscritto medievale.

buona lettura!

Tre bambini magici, e un cane

In una buia notte del 1242, alcuni viaggiatori si incontrano in una piccola locanda.

È la notte perfetta per una storia, e la storia è già sulla bocca di tutti. Il re di Francia Luigi IX ha dichiarato guerra a tre bambini dai poteri incredibili: Jeanne, una contadina che ha visioni del futuro; William, un giovane monaco con una forza soprannaturale; e Jacob, un ragazzo ebreo che può guarire qualsiasi ferita. 

Ad accompagnarli c’è Gwenforte, una levriera tornata magicamente dal mondo dei morti. Le loro abilità saranno messe a dura prova da demoni e draghi, cavalieri spietati e inquisitori. Da piccoli villaggi a sontuose sale da banchetto, questi tre improbabili amici – apparentemente molto diversi, eppure uniti contro ogni sopruso e ogni ingiustizia – attraverseranno la Francia per compiere una missione tanto importante quanto rischiosa. 

È la vicenda di La leggenda dei tre bambini magici e del loro cane santo, l’ultimo volume della collana parpar+, edita da Giuntina, che i giovani lettori di DafDaf seguono sin dalla prima uscita, oramai diversi anni fa. L’autore è Adam Gidwitz, Hatem Aly l’illustratore che ha miniato il libro, trattandolo come se fosse un manoscritto medievale, e la traduzione è stata affidata a Marina Morpurgo… e il libro è dedicato dall’autore “A tutti coloro che faticano nell’oscurità per portare i tempi bui alla luce”.

A proposito delle miniature

La leggenda dei tre bambini magici e del loro cane santo è un libro miniato da Hatem Aly. Proprio come succedeva nei testi medioevali alcune illustrazioni sono un riflesso degli avvenimenti o delle idee contenute nella storia, ma altre sono ghirigori che non hanno un rapporto con il testo. I miniatori spesso riempivano di ornamenti i margini dei loro libri, potrebbero perfino esserci disegni che contraddicono o mettono in dubbio il testo. Nei manoscritti medioevali era normale: l’autore e il miniatore sono due individui distinti, ciascuno con la propria interpretazione della storia e del significato che sta dietro di essa.