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5 maggio  2013 - 25 Iyar 5773
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Benedetto
Carucci Viterbi, rabbino


 

"Se voi camminerete nelle mie leggi": secondo Rashi questo inizio di una delle due parashot lette ieri si riferisce  allo studio della Torà, che precede la osservanza e la messa in pratica delle norme. Lo studio è un cammino, dice rav Friedlander, la cui meta è il cammino stesso.

David Bidussa, storico sociale delle idee
 


La scorsa settimana l’editore Einaudi ha pubblicato un libro di Steven Nadler, uno dei più grandi studiosi del pensiero e della vita di Spinoza, dedicato alla storia culturale editoriale  del “Trattato teologico-politico”, uno dei pilastri culturali del pensare moderno. Di quel libro, dal titolo “Un libro forgiato all’inferno”, il capitolo finale è quello che mi ha dato da riflettere. La storia della censura, della persecuzione e poi della messa al bando del “Trattato teologico-politico” di Spinoza è istruttiva e forse può dire qualcosa anche a noi oggi. Soprattutto per comprendere come e cosa significa intraprendere una strada che mira a rimuovere le convinzioni radicate e dunque a sfidare, per davvero, il “senso comune”. La scelta di quella strada, ovvero il “paradigma Spinoza”, implica un percorso di pazienza, di fermezza e, prevalentemente, di solitudine. Una condizione in cui, anche a fronte delle incomprensioni degli amici di prima, non si presentano come “nuovi amici” gli avversari di ieri.

davar
Qui Budapest - Al via i lavori del World Jewish Congress
tra nuovi fantasmi che si affacciano e risposte condivise
Si è aperta questa mattina a Budapest la riunione del World Jewish Congress dedicata al tema dell'antisemitismo e alla collaborazione tra le diverse realtà ebraiche internazionali. Un appuntamento di grande significato la cui vigilia è stata caratterizzata dalle manifestazioni apertamente antisemite e razziste di alcune centinaia di militanti del movimento di estrema destra Jobbik che davanti al Parlamento hanno manifestato il loro dissenso nei confronti dell'evento che vede raccogliersi oltre 500 delegati da tutto il mondo tra cui un significativo gruppo italiano composto, su indicazione dell'UCEI, dai consiglieri Roberto Jarach, Cobi Benatoff ed Eva Ruth Palmieri. Ha annunciato la propria presenza ai lavori anche il presidente della Comunità ebraica di Roma e consigliere UCEI Riccardo Pacifici.
Numerosi i temi messi a fuoco già in apertura di riunione (nella foto). Si è parlato molto di Europa con l'intervento del presidente del Congresso ebraico europeo Moshe Kantor e con i primi successi ottenuti in Grecia contro Alba Dorata. A darne notizia il leader degli ebrei ellenici David Saltiel. Nel pomeriggio ci si soffermerà ancora una volta sull'antisemitismo e sulla difesa dell'immagine e dell'integrità di Israele nelle varie realtà internazionali. A fare da sfondo l'inquietante corteo delle scorse ore su cui si concentrano i radar dei principali media. Tra gli aspetti che vengono maggiormente evidenziati il tentativo del primo ministro conservatore Viktor Orban di bloccare la manifestazione infrantosi contro il parere negativo della corte di Budapest. Sarà proprio il discusso premier magiaro a prendere la parola nel tardo pomeriggio per difendersi dalle accuse che gli sono state rivolte in merito alla scarsa efficacia delle azioni di contrasto alla violenza - verbale e fisica - di cui si sono resi protagonisti i militanti di Jobbik dalla loro comparsa sulla scena pubblica e politica. "Un discorso molto atteso, che sta scrivendo di proprio pugno in questi minuti", conferma al telefono Roberto Jarach. Critiche per l'operato del leader di Fidesz anche presidente UCEI Renzo Gattegna in una nota ripresa dal Corriere della sera assieme alle considerazioni dello storico e direttore della Fondazione Cdec Michele Sarfatti. "In Ungheria c'è una situazione intollerabile alimentata dalla recrudescenza del linguaggio e dei comportamenti del partito estremista Jobbik - la constatazione di Gattegna - ma anche dalla miopia delle autorità governative che contribuiscono a questo clima con provvedimenti inadeguati".
Sul tema è intervenuto pubblicamente anche il consigliere Vittorio Pavoncello. "Il razzismo, la xenofobia, il nazismo - scrive - sono argomenti che devono interessare tutta la società civile, non deve essere una lotta soltanto degli ebrei. Sarebbe giusto e bene se le comunità ebraiche dei Paesi europei che aderiscono alla UE, presentassero ai loro rispettivi governi, una denuncia ufficiale, che dovrà essere portata all'interno dell'Europarlamento".

Miss Israele e la storia degli ebrei d'Etiopia oggi su Rai1
Ospite d'eccezione per la televisione italiana con la presenza sul piccolo schermo, in diretta su Rai1, dell'ultima Miss Israele Yityish Aynaw, che sul principale palinsesto televisivo pomeridiano dialogherà con il demografo Sergio Della Pergola dell'Università di Gerusalemme sulla singolare vicenda degli ebrei d'Etiopia. Una vicenda che ha origini antichissime (un'ascendenza ebraica è fatta risalire ai tempi della Regina di Saba) e che è tornata prepotentemente d'attualità con i ponti aerei che l'esercito israeliano allestì segretamente per favorirne l'emigrazione in tre diversi momenti. Nell'occasione sarà proposto un video relativo all'Operazione Mosè realizzato nel 1984 dalla troupe di Daniel Toaff, oggi dirigente Rai, che farà vivere attraverso immagini esclusive - i giornalisti italiani furono i soli a filmare l'operazione - gli aspetti più emozionanti e alcuni retroscena di quelle ore. Un documento straordinario dal quale si partirà per ragionare sul processo di integrazione della comunità etiope all'interno della complessa e sfaccettata società israeliana di cui la recente vittoria di Yityish, commessa in un negozio di Tel Aviv, è immagine estremamente evocativa tanto da farle guadagnare, pochi giorni dopo l'affermazione, l'invito al tavolo d'onore allestito nel corso dell'ultima missione mediorientale di Obama dal presidente statunitense in persona. L'appuntamento con il dialogo tra Yityish Aynaw e il professor Della Pergola è previsto nella fascia oraria 17.30-18.30.

a.s - twitter @asmulevichmoked

(Nell'immagine Yityish Aynaw con Shimon Peres e Barack Obama)


Qui Roma - L'Adei Wizo riunita in assemblea generale
Al via i lavori della 58esima assemblea generale dell'Associazione donne ebree d'Italia. “Condividere e progettare assieme”, questa la sfida cui si richiama l'appuntamento.
Ad aprire la sessione odierna (ore 14.30) il benvenuto delle copresidenti della sezione romana Viviana Levi e Silvana Limentani, l'indirizzo di saluto del presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna e l'introduzione della presidente nazionale Adei Wizo Ester Silvana Israel.
Moderati dalla vicepresidente Susanna Sciaky, si susseguiranno i vari interventi dedicati a temi e sfide specifiche: problematiche irrisolte, fund raising, attività istituzionali.
Domani, sempre al Centro Bibliografico, si parlerà di informazione (prima sessione, moderata da Silvia Ottolenghi Bedarida, incentrata sulla storica testata dell'Adei Il portavoce) e successivamente di aspetti finanziari con la relazione del collegio dei revisori dei conti e con l'approvazione del bilancio per il 2012. A seguire riunione del Consiglio nazionale in seduta aperta. Nel pomeriggio, in occasione delle celebrazioni per la 46esima Giornata della Bibbia, incontro sulle donne dell'Adei Wizo “portatrici di storie familiari e valori ebraici”. Coordinate da Carla Guastalla e Miriam Rebhun, interverranno Valentina Della Corte, Gisele Levy e Daniela Mosseri.

Qui Vercelli - Le note riscoperte
Porte aperte nel pomeriggio a Vercelli, negli spazi comunitari di via Foa, per l'inaugurazione della mostra Musica perseguitata a cura di Simonetta Heger e Pinuccia Carrer. Obiettivo dell'iniziativa fare luce sulle vicende di musicisti ebrei perseguitati dal regime e vittime di discriminazione razziale. Una proposta cultuirale che spazia in molteplici contesti melodici e che si inserisce nel quadro di eventi  realizzati dallo Spazio Europeo della Memoria Musicale in collaborazione con il Conservatorio di Milano. Centrale in questo contesto, tra le altre, la riscoperta della figura di Aldo Finzi di cui è stato recentemente valorizzato in alcuni importanti teatri lo spartito La serenata al vento che non fu possibile eseguire alla Scala in seguito alla promulgazione delle leggi razziste nel 1938. Insieme alla curatrici è previsto un intervento degli autori delle note storiche Cecilia Missaglia, Emiliano Rossi e Francesco Steca. Concluderà la giornata un nuovo concerto per la rassegna Via Foa in concerto, esperienza di successo ideata dal presidente della Comunità vercellese e consigliere UCEI Rossella Bottini Treves, con Lucia Zanoni e Margherita Miramonti al violino, Susanna Tognella alla viola e Giovanni Volpe al violoncello.

pilpul
Confini labili, futuro incerto
Presi da altre priorità abbiamo lasciato temporaneamente ai margini delle nostre riflessioni le crisi mediorientali. Che stanno evolvendo verso un qualche esito che non è chiaro in nulla e a nessuno. Si tratta di un moto inerziale, quello che si va registrando nei fatti. In parte prevedibile giacché l’intera regione Memo (Mediterraneo e Medio Oriente) sconta gli effetti di un multipolarismo imperfetto, dove alla caduta del patrocinio sovietico già più di vent’anni fa si è sostituita una presenza selettiva per parte russa. Del pari, dopo la presidenza Bush, l’azione americana si è fortemente ridimensionata. Manca quindi un frame, una cornice identitaria chiara. Se il quadro generale di riferimento è sommariamente questo, gli attori che interagiscono all’interno di uno scenario così ampio, complesso e stratificato non hanno strategie facilmente identificabili. Il nocciolo delle tensioni lo registriamo oggi soprattutto in Siria, che è divenuta la madre di tutte le crisi. Anche se sottovalutare le difficoltà e i fuochi di fiamma, peraltro tutto fuorché fatui, nell’Africa sub-sahariana sarebbe un errore capitale.
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Claudio Vercelli

Nugae - La Parigi di Doisneau
L’espressione soddisfatta di una turista con un buffo cappellino di fronte alla Gioconda, l’impeccabile Coco Chanel riflessa nell’intima maestosità dei suoi specchi e il sorriso contagioso di Yves Saint Laurent che veste la ballerina Zizi Jeanmarie, una sedia in equilibrio su un mento che intrattiene a tarda notte i frequentatori di un locale della periferia parigina, Robert Queneau che per farsi ritrarre sceglie apposta una strada anonima. È fatto di tutti questi aspetti diversi il “mondo dove avrei trovato la tenerezza che mi auguravo di ricevere”, quello di Robert Doisneau, meraviglioso fotografo, ma pure un po’ filosofo, della Parigi del dopoguerra. I suoi rullini sono il risultato allo stato solido di una dedizione istintiva che l’ha sospinto incessantemente, a ogni ora del giorno e della notte, in ogni zona della città, per ricercare l’arte nella vita dei suoi abitanti, illustrissimi sconosciuti o amici intellettuali. 
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Francesca Matalon, studentessa di lettere antiche twitter @MatalonF


notizie flash   rassegna stampa
Sorgente di vita - Ernesto Nathan,
il sindaco che rivoluzionò Roma
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“A spasso con Nathan”, un cortometraggio per le scuole realizzato dal regista Giovanni Piperno insieme al padre Giacomo, noto attore di fiction televisive e di cinema, che racconta al nipotino chi era Ernesto Nathan: sindaco di Roma dal 1907 al 1913, ebreo di origine inglese e fervente mazziniano, ai primi del ‘900 rivoluzionò l’urbanistica e le politiche sociali della capitale. E’ il tema che apre la puntata di Sorgente di vita di domenica 5 maggio
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Sono le svastiche e i comportamenti apertamente razzisti e antisemiti del movimento di estrema destra Jobbik a turbare la vigilia della riunione del World Jewish Congress a Budapest. Sul Corriere della sera l’intervento del presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna e dello storico Michele Sarfatti, direttore della Fondazione Cdec di Milano.
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