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13 giugno 2013 - 5 Tamuz 5773
PAGINE EBRAICHE 24
  ALEF / TAV DAVAR PILPUL  
ALEF / TAV
 
 
 
  Elia Richetti, presidente dell'Assemblea rabbinica italiana   
 
  Tra i vari episodi ed argomenti trattati nella Parashà di Chuqqàth, ve ne sono due che, sebbene separati nel racconto, si possono considerare come un solo episodio: la morte di Miryàm e di Aharòn.
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  Sergio Della Pergola,
Università  Ebraica di Gerusalemme
 
 
  Il programma Taglít (scoperta), in inglese Birthright (diritto di nascita), non credo abbia in italiano un nome ufficiale. È l'iniziativa che fa compiere il loro primo viaggio organizzato in Israele a tutti i giovani ebrei fra i 18 e i 26 anni che non abbiano ancora visitato il paese. A tutt'oggi hanno partecipato al viaggio (gratuito) oltre 200.000 giovani da tutto il mondo. Un convegno a Gerusalemme questa settimana ha analizzato gli effetti di questa prima esperienza sulle percezioni, l'identità, i legami e le reti sociali dei partecipanti quando tornano a casa.
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Rassegna stampa
 
  “La stragrande maggioranza dei componenti la comunità ebraica – legati come sono ai valori della tradizione, della famiglia- sono persone tendenzialmente di destra, che solo la sopravvivenza di vecchie barriere nostalgiche hanno tenuto lontano dalle nostre file” lo scrive l’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno in un editoriale sul Giornale , rispondendo a un’analisi apparsa ieri sul medesimo quotidiano a firma di Marcello Veneziani. “Promettendo con le casse vuote ben 25 milioni di euro per fare il museo della Shoah a Villa Torlonia – quando esistono già a Roma il museo di via Tasso e delle Fosse Ardeatine, che riguardano direttamente la città – ha irritato la sua gente senza guadagnarsi il consenso altrui; anzi hanno esultato per la cacciata del «fascista» dal Campidoglio; proprio mentre i fascisti, sconsiderati, esultavano per la cacciata del traditore…” scrive Veneziani.
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Israele - Rabbinato
 
  Previste per le prossime settimane le elezioni per il rinnovo degli incarichi di rabbino capo ashkenazita e sefardita di Israele, attualmente ricoperti da rav Yona Metzger e rav Shlomo Amar. Particolarmente intenso il dibattito sulla questione, che non riguarda solo i nomi dei candidati, ma l’intero ruolo dell’istituzione nella politica e nella società israeliana.  
 
 
Davar
 
Qui Roma - La città oltre la porta
Storica, saggista, intellettuale esposta in prima persona sul fronte dell'ebraismo vivo, Anna Foa ha lasciato da breve tempo la casa del quartiere ebraico che ha abitato in questi ultimi anni. Alla gente di piazza che ha accompagnato la sua esistenza giorno per giorno lascia ora un testo, un grazie racchiuso in un libro fuori dal comune destinato alla pubblicazione in autunno con la casa editrice Laterza.
 
 
"Talmud, un patrimonio di valori per tutti"
Era il gennaio del 2011 quando Presidenza del Consiglio dei ministri, Consiglio nazionale delle ricerche, Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e Collegio rabbinico siglavano un protocollo d’intesa per la traduzione del Talmud in lingua italiana. Un’operazione che dava avvio alla realizzazione di un appassionante percorso di cui si godranno prossimamente i frutti. Nella sede dell’Enciclopedia Treccani il punto sull'iniziativa in occasione del decimo anniversario del Centro Romano di Studi sull’Ebraismo.
 
 
Adei Wizo - A Yoram Kaniuk
il premio Adelina Della Pergola
A pochi giorni dalla scomparsa è Yoram Kaniuk, con 1948, ad aggiudicarsi la 13esima edizione del premio letterario dell’Adei Wizo.
 
 
Israele - Gli alberi del dialogo
Si svolge in questi giorni il viaggio in Israele che celebra i 65 anni dello Stato ebraico e i 50 trascorsi dal Concilio Vaticano II, in ricordo del cardinale Carlo Maria Martini, nato da un’iniziativa di rav Giuseppe Laras, rabbino capo emerito della Comunità ebraica di Milano e protagonista con Martini di importanti pagine del dialogo ebraico-cristiano (nell’immagine i due insieme). 
 
 
Evelyn Kozak (1899-2013)
È sopravvissuta all’influenza spagnola e due infarti. Ha avuto due mariti, ma nel 2010, a 110 anni ha deciso di cercare un nuovo compagno di vita, rifiutando però l’appuntamento al buio con il supercentenario israeliano David Pur, 115 anni. “Troppo vecchio per me” la motivazione. Evelyn Kozak, la donna ebrea più anziana del mondo, è scomparsa a New York, a due mesi dal suo centoquattordicesimo compleanno. Evelyn era nata nel 1899 nel LowerEast Side. Sposata nel 1921, ha avuto cinque figli, dieci nipoti, 17 pronipoti e una propronipotina. In onore dei suoi 110 anni, a Pittsburg, dove risiedeva da quando aveva 90 anni, era stato proclamato un “Evelyn Kozak Day”. 
 
 
Qui Trieste - Nel nome di Gabriele
A un anno dalla scomparsa la Comunità ebraica di Trieste intitola la propria sede sociale alla memoria di Gabriele Novelli, grande amico della redazione, lungamente attivo nel volontariato e nella vita comunitaria..
 
Pilpul
  Setirot - In viaggio
  Evento piuttosto straordinario questo “ebrei e cristiani in viaggio”, momento di profondo dialogo inter-religioso, fortemente voluto da rav Laras in memoria del cardinale Martini a cui verrà dedicata nei prossimi giorni una foresta in Galilea. Fianco a fianco con pellegrini cristiani che, per una volta, non si sentono in Terra santa ma in Israele. Salire su un torpedone con la scritta “ebrei e cristiani in viaggio”, girare per le strade di Tel Aviv, Netanya, Gerusalemme, e avere la sensazione che via via quelle parole scritte sul parabrezza del pullman perdano un po' senso... forse basterebbe dire “esseri umani in viaggio”.
 
  Stefano Jesurum
 
  Time out - Pubblico e privato
  La scelta del governo greco di chiudere la tivù di Stato ha scatenato qualche invidia qui in Italia. La vicenda greca ha in realtà dei contorni tutti particolari che non permettono di fare paragoni con il nostro caso, ma che in realtà offrono spazi per degli spunti interessanti.
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  Daniel Funaro
 
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