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Elia Richetti, presidente dell'Assemblea rabbinica italiana |
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Tra i vari episodi ed
argomenti trattati nella Parashà di Chuqqàth, ve ne sono due che,
sebbene separati nel racconto, si possono considerare come un solo
episodio: la morte di Miryàm e di Aharòn.
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Sergio Della Pergola,
Università Ebraica di Gerusalemme |
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Il programma Taglít
(scoperta), in inglese Birthright (diritto di nascita), non credo abbia
in italiano un nome ufficiale. È l'iniziativa che fa compiere il loro
primo viaggio organizzato in Israele a tutti i giovani ebrei fra i 18 e
i 26 anni che non abbiano ancora visitato il paese. A tutt'oggi hanno
partecipato al viaggio (gratuito) oltre 200.000 giovani da tutto il
mondo. Un convegno a Gerusalemme questa settimana ha analizzato gli
effetti di questa prima esperienza sulle percezioni, l'identità, i
legami e le reti sociali dei partecipanti quando tornano a casa.
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Rassegna
stampa |
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“La stragrande maggioranza
dei componenti la comunità ebraica – legati come sono ai valori della
tradizione, della famiglia- sono persone tendenzialmente di destra, che
solo la sopravvivenza di vecchie barriere nostalgiche hanno tenuto
lontano dalle nostre file” lo scrive l’ex sindaco di Roma Gianni
Alemanno in un editoriale sul Giornale , rispondendo a un’analisi
apparsa ieri sul medesimo quotidiano a firma di Marcello Veneziani.
“Promettendo con le casse vuote ben 25 milioni di euro per fare il
museo della Shoah a Villa Torlonia – quando esistono già a Roma il
museo di via Tasso e delle Fosse Ardeatine, che riguardano direttamente
la città – ha irritato la sua gente senza guadagnarsi il consenso
altrui; anzi hanno esultato per la cacciata del «fascista» dal
Campidoglio; proprio mentre i fascisti, sconsiderati, esultavano per la
cacciata del traditore…” scrive Veneziani. Leggi tutto... |
Israele - Rabbinato |
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Previste per le prossime
settimane le elezioni per il rinnovo degli incarichi di rabbino capo
ashkenazita e sefardita di Israele, attualmente ricoperti da rav Yona
Metzger e rav Shlomo Amar. Particolarmente intenso il dibattito sulla
questione, che non riguarda solo i nomi dei candidati, ma l’intero
ruolo dell’istituzione nella politica e nella società israeliana. |
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Evelyn
Kozak (1899-2013)
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È
sopravvissuta all’influenza spagnola e due infarti. Ha avuto due
mariti, ma nel 2010, a 110 anni ha deciso di cercare un nuovo compagno
di vita, rifiutando però l’appuntamento al buio con il supercentenario
israeliano David Pur, 115 anni. “Troppo vecchio per me” la motivazione.
Evelyn Kozak, la donna ebrea più anziana del mondo, è scomparsa a New
York, a due mesi dal suo centoquattordicesimo compleanno. Evelyn era
nata nel 1899 nel LowerEast Side. Sposata nel 1921, ha avuto cinque
figli, dieci nipoti, 17 pronipoti e una propronipotina. In onore dei
suoi 110 anni, a Pittsburg, dove risiedeva da quando aveva 90 anni, era
stato proclamato un “Evelyn Kozak Day”.
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Setirot
- In viaggio |
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Evento piuttosto straordinario questo “ebrei e
cristiani in viaggio”, momento di profondo dialogo inter-religioso,
fortemente voluto da rav Laras in memoria del cardinale Martini a cui
verrà dedicata nei prossimi giorni una foresta in Galilea. Fianco a
fianco con pellegrini cristiani che, per una volta, non si sentono in
Terra santa ma in Israele. Salire su un torpedone con la scritta “ebrei
e cristiani in viaggio”, girare per le strade di Tel Aviv, Netanya,
Gerusalemme, e avere la sensazione che via via quelle parole scritte
sul parabrezza del pullman perdano un po' senso... forse basterebbe
dire “esseri umani in viaggio”.
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Stefano Jesurum |
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Time
out - Pubblico e privato |
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La scelta del governo greco di chiudere la tivù di
Stato ha scatenato qualche invidia qui in Italia. La vicenda greca ha
in realtà dei contorni tutti particolari che non permettono di fare
paragoni con il nostro caso, ma che in realtà offrono spazi per degli
spunti interessanti.
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Daniel Funaro |
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