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8 settembre 2013 - 4 Tishri 5774
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav
Benedetto
Carucci Viterbi,
rabbino
Che la preghiera, la riflessione e il digiuno possano avere influenza sulle decisioni divine è questione che ci è chiara: su ciò si basano questi dieci giorni di teshuvah che cominciano con Rosh haShanah e si concludono con Kippur. Che la abbiano sulle decisioni umane è assai dubbio; come è dubbio il senso del digiuno di chi, come i politici, dovrebbe decidere.
 
David Bidussa,
storico sociale
delle idee
Nel numero di agosto di Pagine Ebraiche sono stati resi noti i dati sulle risorse e dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e sul loro impiego. Se si guarda la torta delle provenienze si vedrà che due terzi delle entrate sono risorse esterne, risorse che arrivano al mondo ebraico italiano da fuori del mondo ebraico italiano. La domanda che mi pongo non è perché quelle risorse arrivano da fuori, ma in base a che cosa  arrivano.
Perché per una fetta non irrilevante di contribuenti italiani non ebrei dare l’otto per mille all’UCEI è qualificante? A quali bisogni corrisponde? Che investimento emozionale e culturale esprime quella scelta? Di che cosa è conseguenza? A fronte di quale offerta e di quale funzione pubblica del mondo ebraico giunge quella risorsa? Vi contribuisce di più l’attività delle grandi o delle piccole comunità?
 
5774 - Un anno di libertà
Gli auguri del presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Renzo Gattegna in occasione dell'inizio del nuovo anno ebraico.
 
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Voci a confronto
Due elementi in primo piano sui giornali: iniziative e riflessioni legate al digiuno per la pace promosso da papa Francesco e il ricordo dell’8 settembre 1943, di cui cade il settantesimo anniversario. Sul Corriere della Sera, un articolo è dedicato al significato del digiuno in diverse religioni, compreso l’ebraismo, in cui il riferimento è in particolare allo Yom Kippur. Sempre sul Corriere, l’editoriale di prima pagina firmato da Ernesto Galli Della Loggia approfondisce il ruolo della guerra nella storia dell’Occidente. Il testo integrale del discorso pronunciato dal Pontefice è pubblicato da Avvenire. Una riflessione sulla guerra nel mondo contemporaneo di Furio Colombo si trova sul Fatto Quotidiano. Sul Messaggero, il ministro degli Esteri Emma Bonino spiega la posizione dell’Italia dopo la firma del documento al G20. Il punto della posizione europea è contenuto in un articolo di Repubblica. La Stampa propone una riflessione del Segretario di Stato americano John Kerry. Sull’8 settembre tra gli altri approfondimenti sul Corriere e sul Sole 24 Ore. Repubblica intervista il ministro Cecile Kyenge sull’integrazione nelle scuole. Sul Corriere un intervento di Sefy Hendler, senior lecturer di storia dell’arte, all’Università di Tel Aviv, e Tomaso Montanari, professore di Storia dell’arte moderna dell’Università Federico II di Napoli a proposito dell’annullamento del prestito al Museo d’Israele di un capolavoro di Botticelli in seguito alle tensioni con la Siria deciso dal Ministero della Cultura italiano. “Ci auguriamo che il governo Letta confermi la decisione di non spedire l’opera in Israele: non per gli ipotetici rischi (ben altrimenti gravi!) di un’ipotetica guerra in Medio Oriente, ma per il rispetto dei minimi standard internazionali sulla tutela di opere d’arte delicate. Crediamo profondamente nell’amicizia tra Italia e Israele e nel ruolo che la cultura può e deve avere nel rafforzarla: il nostro stesso, continuo scambio scientifico è un minuscolo tassello di quell’amicizia. Ma siamo convinti che le relazioni culturali tra i popoli non possano essere rafforzati da scambi di singole opere «feticcio» decise dalle diplomazie senza nessun coinvolgimento delle comunità scientifica e anzi imponendo al museo prestatore e al museo ospitante un «evento» del tutto estraneo alla loro vita” scrivono.
 
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Risorse e bilanci
Un approfondimento sull’ultimo Bilancio dell’Unione delle Comunità Ebraiche.
 
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  davar
progetti
Mantova Capitale della cultura Città e Comunità unite per l'idea
Una città cosmopolita, multietnica e multireligiosa. Una città che investe sulla cultura. Una città che chiama a raccolta le sue tante anime per vincere. Mantova punta con decisione al progetto di divenire capitale europea della Cultura 2019, mentre si prepara il deposito delle candidature e si annuncia la discesa in campo di una quindicina di centri italiani in competizione fra di loro. Il sindaco Nicola Sodano e il presidente della Provincia Alessandro Pastacci hanno atteso uno dei momenti culminanti di Festivaletteratura, quando il centro lombardo è invaso da centinaia di migliaia di cittadini che si incontrano a Mantova per centinaia di iniziative culturali in programma, e hanno chiamato a presentare il progetto sulla soglia del Battistero di San Lorenzo tutti gli esponenti di una realtà che punta con decisione sulla cultura come risorsa di crescita e sviluppo. I mantovani e moltissimi cittadini presenti in città per il Festival si sono raccolti in maniera così numerosa da bloccare di fatto la zona della piazza delle Erbe per sostenere la città in un clima di forte entusiasmo. “Da oggi si lavora. Partecipiamo per vincere, non per partecipare. E possiamo vincere – ha affermato l'industriale mantovana Emma Marcegaglia, che ha assunto la guida del Comitato – non solo perché la città è bellissima, ma anche perché abbiamo un tessuto sociale molto forte”. Al suo fianco il presidente della Comunità ebraica mantovana Emanuele Colorni (nell'immagine), che ha portato l'adesione al progetto della piccola, gloriosa realtà degli ebrei di Mantova. Con lui moltissimi esponenti della vita mantovana e amici della città, dal vescovo Roberto Busti (che fu portavoce dell'arcivescovo di Milano Carlo Maria Martini), all'opinionista del Corriere della Sera Beppe Severgnini, allo chef ambasciatore della cucina mantovana Romano Tamani. Sempre nelle giornate del Festival, fra le innumerevoli iniziative, la presenza in città anche del ministro Cecile Kyenge, che ha partecipato a una conferenza sul tema della cittadinanza umana e identità nazionale e all'inaugurazione della nuova sede dell'Osservatorio contro le discriminazioni Articolo 3.

qui mantova
La città dalla manna buona
Sviluppare una formula snella per dar vita a iniziative letterarie, conferenze e network sui temi della cultura ebraica mantovana. È la sfida dell’associazione “Man Tovà – la città della manna buona’” appena costituitasi a Mantova con lo studioso Stefano Patuzzi alla presidenza. Questa mattina a Mantova, all’Archivio di Stato, la presentazione del progetto simultaneamente alla presentazione dello studio che Ermanno Finzi ha voluto dedicare alle vicende, legate al proprio vissuto familiare, degli ebrei di Rivarolo Mantovano (“La culla dei Finzi”). A coaudivare Patuzzi in questa nuova sfida, aperta a tutta la cittadinanza, l’attuale leader comunitario Emanuele Colorni e il presidente della Fondazione Franchetti Aldo Norsa.
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Qui mantova
I conquistadores e lo Shabbat
Incontrare Ronaldo Wrobel, autore di “Traducendo Hannah” (Giuntina editore), in occasione della cena sabbatica organizzata a Festivaletteratura da Miriam Camerini è un’occasione in più che affascina molti partecipanti a Mantova Festivalletteratura 2013. Lo scrittore, travolto dagli appuntamenti del Festival, in cui ha sostenuto tre conferenze e rilasciato numerose interviste, confessa di non aver potuto pensare a cosa dirà nei pochi minuti riservati a una sua riflessione sul modo di percepire e vivere Shabbat.
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qui mantova
Dalla divisa di Tsahal al Festival
Giunto alla sua ultima giornata, Festivaletteratura 2013 di Mantova porta Paolo Giordano (“Il corpo umano”, Mondadori) ad incontrare Shani Boianjiu, scrittrice israeliana che a soli 26 anni ha raggiunto il successo con il suo romanzo “La gente come noi non ha paura” (Rizzoli), elogiato da tutta la critica internazionale e già tradotto in 23 lingue, che racconta la vita delle ragazze impegnate nell’esperienza del servizio militare.
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Qui roma
Israele e l'energia. Incontro
con il ministro Shalom

Le politiche e le opportunità energetiche sempre più essenziali nelle strategie dello Stato d’Israele. Saranno questi, tra gli altri, i temi al centro dell’incontro dei leader ebraici italiani con il ministro per Energia, Acqua, e Sviluppo di Negev e Galilea Silvan Shalom, in programma nel tardo pomeriggio di oggi a Roma. Le nuove prospettive aperte dallo sfruttamento degli ingenti giacimenti di gas naturale al largo delle coste israeliane sono state trattate nel corso del seminario Mercati e valori organizzato dalla redazione di Pagine Ebraiche a Firenze all’inizio dell’estate e sullo stesso giornale dell’ebraismo italiano.

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arte
Botticelli a Gerusalemme?
Dubbi e inciampi

"Non per gli ipotetici rischi (ben altrimenti gravi!) di un’ipotetica guerra in Medio Oriente, ma per il rispetto dei minimi standard internazionali sulla tutela di opere d’arte delicate”. Così intervengono oggi sul Corriere della Sera Sefy Hendler e Tomaso Montanari, docenti di Storia
all’Università di Tel Aviv e all'Università Federico II di Napoli, commentando la decisione del Ministero della Cultura italiano di non inviare più al Museo d’Israele di Gerusalemme “L’Annunciazione di San Martino alla Scala”, affresco dipinto da Sandro Botticelli nel 1481 esposto agli Uffizi di Firenze.
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qui assisi
Sui pedali per la Memoria
Da Terentola ad Assisi, sulle strade in cui Gino Bartali fu staffetta di documenti falsi per la dignità dell'uomo e contro la barbarie del nazifascismo. Per il quinto anno consecutivo, grazie all'impegno dell'instancabile Ivo Faltoni, centinaia di ciclisti e amatori da tutta Italia (ma non sono mancate le presenze straniere) hanno preso parte al ciclopellegrinaggio dedicato a Bartali “postino per la pace”.
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pilpul
Bandiera bianca su sfondo nero
Questa domenica, nel mentre la situazione siriana si fa ancora più ingarbugliata di quanto già non lo fosse da sé e il gigante dai piedi d’argilla che porta il nome di Egitto continua a rimanere precariamente in piedi, in attesa di nuovi sviluppi, speriamo non drammatici, ricorre il settantesimo anniversario della disfatta italiana in età fascista e monarchica.

Claudio Vercelli
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Nugae - Cose leggere e vaganti
Non si può essere sempre in umore da Catullo. Con tutte quelle sue bagatelle, per carità, sa essere simpatico, ma a volte è inopportuno. In certe occasioni, per lo stesso motivo per cui Bridget Jones indossa un pigiama inquietante e canta 'aaall byyy myseeelf' buttata su un divano, in 'lunghe giornate d'affanno che senza lotta e senza pace vanno' si preferisce la compagnia di uno come Umberto Saba.

Francesca Matalon, studentessa di lettere antiche
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