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9 settembre 2013 - 5 Tishri 5774
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav
Adolfo
Locci,
rabbino capo
di Padova
Il primo giorno di Rosh HaShanah, nella Torah si legge il brano della nascita di Isacco, simbolo della futura discendenza di Abramo. Nel secondo giorno, leggiamo della richiesta divina del sacrificio di colui che rappresentava il mantenimento della promessa di una numerosa discendenza per Abramo. Sabato scorso abbiamo letto che il Signore “è giusto e retto e il Lui non c’è iniquità” (Deuteronomio 32:4). Rav Ya’akov Arièh Neiman (Sefer Darchè Musar) splega che il livello più alto di fiducia nel Signore si raggiunge quando, come Abramo, non ci facciamo domande davanti alla Sua volontà. La via verso la Teshuvah, si percorre con la “vera” fiducia in D-o, quella che si mantiene anche quando si è di fronte a cose che contrastano con la ragione…
 
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Anna
Foa,
storica
Settant’anni fa, l’armistizio di Cassibile, stipulato il 3 settembre, fu annunciato pubblicamente. Che cosa fu l’8 settembre per gli ebrei italiani? Come la storiografia ha concordemente dimostrato, fu l’inizio della persecuzione delle vite, le retate naziste e fasciste, le fughe, i nascondimenti, i documenti falsi, la morte. Ad opera, nella maggior parte dei casi, dei fascisti, a cui i nazisti delegarono, dal dicembre 1943 in poi, l’arresto degli ebrei, che non avevano le forze per compiere da soli. Ma come, durante i 45 giorni di Badoglio, ci si preparò a questa prevedibile (e prevista) situazione? Che Badoglio si sia barcamenato sulle leggi razziste senza abolirle, adducendo a pretesto la paura della reazione dei nazisti è noto. Ma non fu nemmeno dato l’ordine di distruggere o nascondere le liste degli ebrei censiti nel 1938, complete di indirizzo aggiornato. In pochi casi, furono distrutte da coraggiosi funzionari privi di direttive, nella maggior parte dei casi restarono a disposizione dei nazisti. Le pressioni delle organizzazioni mondiali ebraiche per spostare gli ebrei italiani al Sud, liberato o in via di essere liberato, ebbero la mediazione del Vaticano, ma morirono nelle secche della burocrazia del governo Badoglio. Gli ebrei stranieri internati nei campi furono liberati poche ore prima dell’arrivo dei nazisti, anche qui tranne coloro per cui le porte dei campi furono spalancate da funzionari locali. Ma anche i prigionieri politici antifascisti furono quasi tutti liberati con grande ritardo, dopo il 20 agosto. Qualche altro giorno e sarebbero caduti direttamente nelle mani dei nazisti. Così cominciò l’occupazione dell’Italia da parte dei nazisti e la caccia agli ebrei da parte dei nazisti e della polizia di Salò.
 
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5774 - Un anno di libertà
Gli auguri del presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Renzo Gattegna in occasione dell'inizio del nuovo anno ebraico.
 
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Voci a confronto
Stato e legalità: un tema di grande attualità che Claudio Magris affronta prendendo ad esempio una vicenda relativa alla costituzione del moderno Stato di Israele. Nella riflessione dell’intellettuale triestino, pubblicata sul Corriere della sera con richiamo in prima pagina, il cannoneggiamento ordinato da Ben Gurion nei confronti della nave Altalena, arrivata dall’Europa con molti uomini e armi preposti alla difesa di Israele. Il capitano della nave voleva infatti consegnare parte del carico alla formazione estremista dell’Irgun, formalmente sciolta, e a niente erano valse le ripetute pressioni di Ben Gurion che, a malincuore, aveva infine scelto la soluzione del fuoco amico pur di difendere il cardine della legalità. “Questa storia – riflette Magris – parla di te, anche questa esemplare storia israeliana parla di te e me, del nostro paese, di come siamo e di come dovremmo essere”. Nell’inferno siriano finalmente una buona notizia: la liberazione del giornalista Domenico Quirico, inviato del quotidiano torinese La Stampa. Appelli, trattative e un fiocco giallo: Repubblica racconta le paure e le speranze di questi cinque mesi di prigionia. 
 
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Risorse e bilanci
Un approfondimento sull’ultimo Bilancio dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
 
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  davar
stato e legalità
Magris: "L'esempio di Israele
da cui dobbiamo imparare"
a
Claudio Magris, insigne germanista e intellettuale triestino (nell’immagine ritratto per Pagine Ebraiche da Giorgio Albertini), firma sul Corriere della Sera un editoriale in cui racconta il valore della legge e del senso di legalità attraverso un celebre episodio della nascita di Israele, quello della nave Altalena, arrivata dall’Europa con molti uomini e armi per difendere il neonato Stato ebraico, e cannoneggiata da Ben Gurion per evitare che consegnasse parte del carico alla formazione estremista dell’Irgun, formalmente sciolta. “Questa storia, dicevano i vecchi apologhi rivolgendosi alla fine al lettore, parla di te; anche questa esemplare storia israeliana parla di te e di me, del nostro Paese, di come non siamo e di come dovremmo essere” scrive Magris.
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qui mantova
Festivaletteratura in crescita
Oltre 64mila biglietti staccati, in crescita sensibile anche le presenze agli eventi gratuiti (48mila). Sono i numeri della 17esima edizione del Festivaletteratura di Mantova appena conclusosi. Molte, come da tradizione, le sfumature ebraiche del Festival: incontri letterari, tavole rotonde, il tema dello Shabbat nell’inedita performance artistica di Miriam Camerini. E ancora Israele e il difficile cammino verso il processo di pace. Senza dimenticare la consueta distribuzione di Pagine Ebraiche.
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qui mantova
Uno Shabbat per tutti
I piatti della tradizione ebraica, le benedizioni, i canti, le spiegazioni. E soprattutto la condivisione. Questi gli ingredienti fondamentali de “Lo Shabbat di tutti” la cena di Shabbat molto speciale organizzata dalla regista Miriam Camerini nel corso del Festivaletteratura di Mantova. Tutto esaurito per entrambi i turni, “Meglio di così non sarebbe potuta andare" spiega Camerini. Un approfondimento sull’appuntamento mantovano è apparso anche su Pagine Ebraiche di settembre, attualmente in distribuzione.

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qui mantova
Il clarinetto di Terezin
Un clarinetto fabbricato nella città di Terezin, e che nel campo di concentramento di Terezin aveva fatto per l'ultima volta musica, è tornato a suonare davanti al grande pubblico dell'ultima giornata di Mantova Festivaletteratura 2013, grazie al fiato di Gabriele Coen e incoraggiato dall’accompagnamento vocale di Enrico Fink.
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qui roma
Israele e la sfida dell'energia
I temi dell'energia come chiave per il progresso e lo sviluppo delle nazioni, il ruolo di Israele nel bacino mediterraneo, la preoccupazione per la crisi siriana. Argomenti che sono stati affrontati nel corso dell'incontro svoltosi ieri a Roma tra i vertici della Comunità ebraica e il ministro israeliano per l'energia Silvan Shalom (nell'immagine). Folta la rappresentanza degli esponenti della kehillah romana, a partire dal presidente Riccardo Pacifici e dal rabbino capo rav Riccardo Di Segni.
Hanno preso parte all'incontro, tra gli altri, anche alcuni consiglieri dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane: i componenti di Giunta Raffaele Sassun e Settimio Pavoncello e con loro i consiglieri Elvira Di Cave e Barbara Pontecorvo.

qui londra
Winehouse, ritratto di famiglia
Gli aspetti più intimi e meno conosciuti della vita di Amy Winehouse, non ultimo il legame con le proprie radici ebraiche, nella mostra dedicatale dal Jewish Museum di Londra. Aperta fino al 15 settembre, l'esposizione A family portrait dà il via a una serie di iniziative a scopo benefico nel nome della grande e indimenticabile artista britannica.
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pilpul
Oltremare - Tashlich
Felicemente dimentica delle guerre in preparazione, nei due giorni di Rosh HaShanah e poi Shabbat mi trovavo nelle sante altitudini di Gerusalemme. Come ogni anno, le celebrazioni del nuovo anno ebraico prevedono la divisione del tempo in tre terzi equivalenti.

Daniela Fubini, Tel Aviv
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In cornice - Shofar
Che lo shofar non sia politically correct? La domanda sorge spontanea pensando alla produzione artistica ebraica moderna. Nei mosaici delle sinagoghe bizantine – da Bet Alpha vicino a Tiberiade fino a Maon Nirim nel Neghev – lo shofar è presente; viene riprodotto a fianco di altri oggetti tipici delle feste, come il lulav.

Daniele Liberanome, critico d'arte
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Tea for two - Opportunità
La vita è assai strana. Passi il tempo a fare lamentazioni che manco Geremia e poi ti cade in testa una opportunità. A quel punto entri nel panico. Sì, perché lamentarsi è confortante, è quasi un rituale contro il malocchio. Specialmente perché sentiamo sul groppone il peso di anni ed anni di lamentele e dolori pertinenti. Bisogna ancora riadattarsi e, credo, riprendere le misure del mondo.

Rachel Silvera, studentessa
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