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30 settembre 2013 - 26 Tishri 5774
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav
Adolfo
Locci,
rabbino capo
di Padova
Se leggiamo senza la vocalizzazione la parola "Ayekà", che rappresenta la domanda retorica divina (dove sei?) fatta al primo individuo dopo aver peccato, notiamo che che è scritta con le stesse lettere della parola "Ekhà" (Come mai - la prima parola della libro delle Lamentazioni di Geremia). Essere consapevoli del proprio posto, vuol dire esserlo anche delle proprie responsabilità. In ogni campo questo può considerarsi un "buon inizio"...
 
Anna
Foa,
storica
Chi va ad Auschwitz non dovrebbe dimenticare, nel suo pellegrinaggio nella morte, di fare spazio anche alle memorie di vita, sia pur di una vita spezzata, andando a visitare la cittadina di Oswiecim, accanto a cui sorse il campo di Auschwitz. Era una città con settemila ebrei, il 60 per cento degli abitanti, alcuni liberali o sionisti, altri ortodossi e chassidim. Ne tornarono 186, rimasti poi dopo il 1946 in 40. Moltissimo di loro emigrarono in Israele. Nel 2000 è morto anche l'ultimo sopravvissuto degli ebrei rimasti a vivere in citta. Ma un centro culturale ebraico, con un piccolo straordinario museo,ne narra la vita e ne descrive il mondo prima che nel 1939 fosse completamente rovesciato e distrutto.
Vale la pena di andare a vederlo. Il sito è www.oshpitzin.
 
Un anno per la libertà
Gli auguri del presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Renzo Gattegna in occasione dell'inizio del nuovo anno ebraico.
 
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Voci a confronto
Le celebrazioni della Giornata europea della Cultura ebraica tra gli appuntamenti del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nella sua giornata nella città partenopea, capofila per il 2013 (Il Mattino). Sempre sul Mattino le parole del presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna, che ha ricordato anche le Quattro Giornate di Napoli “I napoletani seppero esprimere le loro migliori qualità nel creare rapidamente una fusione e una unità di intenti tra civili e militari e nel far emergere le figure di alcuni capi carismatici che presero il controllo e il comando di singoli quartieri realizzando una strategia comune con una geniale capacità di improvvisazione che riuscì a costringere alla fuga il più potente esercito d’Europa. E una felice coincidenza che questa stessa città di Napoli sia stata nominata capofila in Italia della Giornata Europea della Cultura Ebraica”.
Grande successo di pubblico anche a Milano per la prima edizione di Jewish and the City, che prosegue ancora oggi e domani (Corriere della Sera).
“Ricordo il suo aspetto apparentemente duro e roccioso. Conoscendolo emergeva invece un’altra persona: affabile, gentile, sempre disponibile con i tanti giovani che gli si rivolgevano. Shlomo è stato un uomo di grande apertura. Soffriva molto a ricordare, ma non si è mai tirato indietro. Sentiva di essere stato investito di una vera e propria missione”. Sul Corriere della Sera il ricordo di Shlomo Venezia, scomparso un anno fa, con le parole pronunciate da Gattegna in occasione di una cerimonia di commemorazione.
Su Gente, intervista al presidente UCEI in merito alla nomina di Gino Bartali a Giusto tra le Nazioni da parte di Yad Vashem.
Fiamma Nirenstein commenta sul Giornale il discorso del primo ministro Benjamin Netanyahu all’Assemblea generale delle Nazioni Unite.
Le elezioni parlamentari in Austria hanno visto una preoccupante affermazione dell’estrema destra, che ha raccolto oltre il 21 per cento dei consensi (La Stampa).
Sempre sul quotidiano torinese anche l’aggiornamento sul contrasto in Grecia agli atti eversivi e violenti del partito neo-nazista Alba Dorata.
Il Fatto quotidiano propone un approfondimento sull’Ungheria dove si rafforza un governo sempre più populista e autoritario.
 
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Risorse e bilanci
Un approfondimento sull’ultimo Bilancio dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
 
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  davar
GIORNATA EUROPEA DELLA CULTURA EBRAICA
Insieme per il bene comune
Un comune impegno di cultura, valori, memoria al centro dell'incontro tra i vertice dell'ebraismo italiano e il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ospite d'onore a Napoli per la 14esima edizione della Giornata Europea della Cultura Ebraica.

Per il 2013 sessantasei le località italiane accomunate dalla sfida di declinare, nei modi più disparati, il tema "Ebraismo e Natura".  (Nell'immagine il presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna dona al capo dello Stato una serigrafia di Emanuele Luzzati).

FESTIVAL
Qui Milano - Jewish and the City,
città in festa con lo Shabbat

Milano in festa per Jewish and the City. Altissima partecipazione, approfondimento culturale con un tocco di glamour milanese, respiro internazionale e attenzione alle peculiarità, ai luoghi, alle tradizioni locali, eventi variegati e con spunti molto diversi. La prima edizione del festival di cultura ebraica organizzata dalla Comunità ebraica e dal Comune di Milano, con la partecipazione dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e della Rai, sembra aver conquistato i cittadini, che hanno affollato incontri, spettacoli e laboratori per scoprire il significato e le suggestioni dello Shabbat, filo conduttore della rassegna.
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FESTIVAL
Qui Milano - Jewish and the City, bambini protagonisti con DafDaf
Tamara ha scelto di fare una rivista di cucina e l’ha chiamata Toctoc. Giulia apre il suo Giulioide con le ultime notizie sul gruppo musicale preferito. Sharon invece parla molto della festa di Hanukkah. Sono solo alcuni dei lavori realizzati nel corso del laboratorio giornalistico a cura della redazione di DafDaf durante la prima giornata del festival milanese di cultura ebraica Jewish and the City. Colori, forbici e colla alla mano, ma soprattutto un gran numero di giornali da cui attingere, da Pagine Ebraiche al Corriere della Sera, i bambini hanno assemblato il proprio personalissimo quotidiano. Nel frattempo, insieme alla redazione si è parlato dell’importanza della scansione temporale tanto nella preparazione dei giornali quanto nel calendario ebraico e del significato di Shabbat, filo conduttore della prima edizione di Jewish and the City. Piccoli giornalisti crescono, insieme a DafDaf.
 
EDUCAZIONE 
"Scarso senso di responsabilità, Smemoranda ritiri il suo diario"
In un messaggio inviato al direttore responsabile di Smemoranda, Nico Colonna, il presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna afferma:

"È inquietante e infelice l'uscita che appare nella rubrica Prof&Stud del Diario Smemoranda 16 mesi, là dove si legge 'L’alunno M, durante l’interrogazione di storia, insiste che Shimon Peres, nel 1994, ha vinto il Premio Nobel per la Pace solo perché aveva ucciso tutti gli altri candidati'.
Riportare e diffondere fra i giovani simili stupidaggini senza valutare l'effetto che possono comportare, non è solo una prova di cattivo gusto, ma denota anche uno scarso senso di responsabilità sociale e una insufficiente capacità di valutazione degli effetti di quanto viene pubblicato.
Sono quindi costretto a chiedervi il ritiro di tale pubblicazione dal commercio, la diffusione sulle vostre pagine di un testo esplicativo atto a prevenire ogni forma di pregiudizio e di intolleranza e per il futuro una maggiore attenzione a tutela di quei valori di tolleranza e rispetto che sono propri delle società plurali".


GIORNATA EUROPEA DELLA CULTURA EBRAICA
Roma - Con il coro in sinagoga

GIORNATA EUROPEA DELLA CULTURA EBRAICA
Torino - Etica e spiritualità

 
GIORNATA EUROPEA DELLA CULTURA EBRAICA
Trieste - L'incontro con Next

GIORNATA EUROPEA DELLA CULTURA EBRAICA
Venezia - Ponti di dialogo
GIORNATA EUROPEA DELLA CULTURA EBRAICA
Firenze - La corsa di Gino

 
QUI ROMA
Culture a confronto

Religioni e culture in dialogo nella tre giorni di incontri “Il coraggio della speranza” organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio a Roma. Numerosi gli ospiti del mondo ebraico. Tra i più attesi rav Abraham Skorka, amico fraterno di papa Francesco. Significativo il contributo italiano all’iniziativa: ad intervenire, tra oggi e domani, il presidente dell’Assemblea rabbinica italiana rav Elia Richetti, il rabbino capo di Roma rav Riccardo Di Segni, il presidente della Comunità ebraica capitolina Riccardo Pacifici e il presidente del Bene Berith Sandro Di Castro.
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GASTRONOMIA
Il Kosher a Roma
Avvicinare il grande pubblico alla cucina giudaico-romanesca. Questo l’obiettivo del festival enogastronomico Kosher a Roma apertosi ieri nella capitale su iniziativa dell’Azienda Romana Mercati e in collaborazione con la discoteca di Stato, il centro culturale e l’archivio storico della Comunità ebraica di Roma. Nel pomeriggio un convegno sull'istituzione dei ghetti coordinato da Stefano Caviglia.
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pilpul
Oltremare - "Guardaroba"
È cosa nota che l'israeliano veste in modo molto meno elegante di qualsiasi europeo. Che negli uffici le giacche si contano sulle dita di una mano e di cravatte semplicemente non c'è traccia. Per le donne c'è più spazio a vestiti e gonnelline, ma i miei tailleur italiani giacciono nell'armadio e ne escono di rado e di norma come spezzati, che tutto insieme un tailleur in Israele fa troppo effetto: ti chiedono subito se vai a un matrimonio.

Daniela Fubini, Tel Aviv
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Tea for two - Perdersi, ritrovarsi

"A volte ho l'impressione che voi laggiù in Israele abbiate una gran voglia di perdervi". Neuland, l'ultimo libro di Eshkol Nevo (dello scorso anno, oramai un po' vecchiotto per chi insegue gli scaffali delle ultime novità), esordisce con questa frase lapidaria che ha l'alone sacrale di una gnome greca.

Rachel Silvera, studentessa
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