Alfonso
Arbib, rabbino capo
di Milano
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Nella parashah di Toledòt abbiamo la
descrizione di un parto, quello di Ya'akòv e di Esàv. È molto raro che
nella Torah si descriva un parto, solo un'altra volta viene descritto
un parto, quello di Tamàr, nella parashah di Vayeshev. Il primo parto
segna l'inizio di una divisione e di un conflitto, dal secondo nascerà
Peretz da cui discende il Mashiach e rappresenta quindi la prospettiva
di un'epoca di armonia e pace. Non ci viene però detto quando finirà il
primo periodo e inizierà il secondo.
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Gadi
Luzzatto
Voghera,
storico
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Nel bel libro di Frida Bertolini
“Contrabbandieri di verità” (Clueb 2010) si discute con dovizia di
informazioni sulle incredibili storie di falsi testimoni che hanno
scritto libri di successo anche internazionale narrando vicende
personali legate al periodo della Shoah, storie che si sono poi
rivelate del tutto o in parte frutto di fantasia. Si parla in
particolare dei noti casi di Binjamin Wilkomirski, Misha Defonseca e
Bernard Holstein. In un’epoca in cui il dibattito sul negazionismo si
fa acceso vale sicuramente la pena di fermarsi e ragionare su questa
dinamica malata, anche perché purtroppo pure in Italia circolano oggi
personaggi che raccontano storie sulla Shoah non sempre suffragate da
riscontri credibili e alcune volte addirittura scopertamente
fantasiose. Naturalmente l’esistenza stessa di questi personaggi offre
il fianco a uno dei più frequenti cavalli di battaglia dell’arcipelago
negazionista.
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Cultura e istruzione
per difendere la Memoria |
“L'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane
ha più volte ribadito che la Memoria si tutela al meglio, ma
soprattutto si difende nel modo migliore privilegiando le armi della
cultura e dell'istruzione, impegni perenni e prioritari che nessuno
potrà mai porre in secondo piano anche perché le leggi stesse devono
sempre trovare una solida base nella coscienza collettiva”. Lo scrive
il presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo
Gattegna in un editoriale che apparso sul quotidiano La Stampa. Per
questo Gattegna annuncia l'intenzione di coinvolgere le strutture
dell'UCEI “nel rivolgere un pressante appello e invitare a un confronto
e a una collaborazione diverse categorie che in un modo o nell'altro si
trovano in prima linea nella diffusione di cultura e di informazione
nella nostra società”. Educatori, docenti, intellettuali, giornalisti.
Ma anche coloro, come i bibliotecari e gli addetti alla vendita di
libri e di giornali, “che a contatto con la popolazione svolgono
attività di diffusione e che inconsapevolmente si trovano spesso a
essere strumento di chi pubblica appelli all'odio e all'ignoranza”.
L'intervento del presidente UCEI arriva a seguito dell'articolo in cui
il quotidiano torinese annunciava, in esclusiva, il ritiro del disegno
di legge sul negazionismo e la sua trasformazione in aggravante di
reati già esistenti.
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Voci a confronto
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“Secondo la tradizione dell’ebraismo
moderno, pianteremo a Gerusalemme tre alberi in memoria di Simone”
ribadisce il presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo
Pacifici al funerale del giovane che si è tolto la vita, caduto vittima
dell’omofobia (il Messaggero).
Su Avvenire, il direttore Marco Tarquinio risponde con fermezza al
matematico Piergiorgio Odifreddi che si lamenta per essere stato
ingiustamente (a suo dire) tacciato di negazionismo su quelle colonne
dopo le vergognose affermazioni che suggerivano l’idea che le camere a
gas fossero il frutto di propaganda alleata (autrice dell’intervento
era la storica Anna Foa).
Sul Messaggero vengono rivelati gli sviluppi circa la sepoltura della
salma di Erich Priebke, che dovrebbe essere stata trasportata in una
località segreta.
Torino rafforza i legami con l’estero e tra gli altri forte l’impegno
verso Israele (Sole 24 Ore).
A Milano si è svolta tra Monumentale e cimitero ebraico una
commemorazione in ricordo dei deportati nei campi nazisti dal capoluogo
lombardo (Corriere della Sera).
Su diversi giornali spazio alla notizia rivelata dal tabloid tedesco
Bild che il capo della Gestapo Heinrich Mueller sarebbe sepolto in un
cimitero ebraico di Berlino (tra gli altri la Stampa).
Sulla Stampa, Elena Loewenthal racconta delle iniziative culinarie in
cantiere per la settimana polacca a Tel Aviv.
Davide Frattini sul Corriere fa il punto sulla situazione in Siria: la
notizia è che il regime di Assad starebbe procedendo alla distruzione
dell’arsenale chimico e rispettando gli accordi stipulati con la
Comunità internazionale, ma la guerra civile prosegue, così come
l’emergenza umanitaria. Intanto si segnalerebbero anche due raid aerei
israeliani contro due basi aeree siriane per distruggere forniture di
missili.
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Provvedimenti antinegazionismo
Un dibattito a molte voci |
Il dossier raccolto dalla redazione circa il
denso dibattito a proposito dei provvedimenti antinegazionismo che vede
protagonisti storici, intellettuali e giuristi.
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il dossier
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festival
- lucca comics
Fiato
sospeso e forte attesa
Israele punta al gran finale
Sale
l’attesa per l’assegnazione del prestigioso Premio Gran Guinigi, che
prende il nome dalla torre più famosa della città toscana dove è
ospitata in questi giorni la rassegna Lucca Comics and Games 2013. Tra
i finalisti Per il riconoscimento Maestro del Fumetto, è anche Israele
con la sua grande firma Rutu Modan, con la sua ultima opera “La
proprietà” (Rizzoli-Lizard), intervistata sul numero di Pagine Ebraiche
attualmente in distribuzione e protagonista, insieme all’autore
canadese Guy Delisle, di un incontro curato dalla redazione nelle prime
ore della manifestazione (nell’immagine). Modan e Delisle sono inoltre
tra i protagonisti del dossier Comics & Jews curato dalla
giornalista Ada Treves.
A Lucca Pagine Ebraiche fa capolino in sala stampa, allo stand della
casa editrice Rizzoli-Lizard, in giro per il festival, distribuito in
tiratura speciale. In passato, il premio Gran Guinigi è stato assegnato
ad altre grandi firme del fumetto che la redazione di Pagine Ebraiche
ha avuto occasione di conoscere da vicino, da Walter Chendi, vincitore
nel 2010 con “La porta di Sion” presentato in anteprima dal giornale
dell’ebraismo italiano, a Vittorio Giardino e Paolo Bacilieri. Sperando
che l’incontro con Pagine Ebraiche possa portare nuovamente fortuna
anche a Rutu.
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memoria
Ricordare
i nomi del 16 ottobre
Si
è svolta nei giorni scorsi la cerimonia di consegna da parte del Centro
di documentazione ebraica contemporanea dei nomi dei 1021 deportati con
il treno partito dalla Stazione Tiburtina di Roma il 18 ottobre 1943 e
giunto sulla rampa di arrivo della stazione secondaria di Auschwitz, a
circa due chilometri, dall’ingresso del campo di Birkenau. Era presente
alla cerimonia il direttore del museo di Auschwitz, Piotr Cywinki, il
capo archivista, la direttrice delle pubblicazioni Jadwiga Pinderska,
una delegazione di discendenti delle vittime guidata dal direttore
della Fondazione Museo della Shoah di Roma, Marcello Pezzetti, il
presidente della Fondazione stessa, Leone Paserman, il sopravvissuto
Sami Modiano e una delegazione del Cdec, tra cui la storica Liliana
Picciotto.
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qui
roma
Gli
ottant'anni del Morè
A
inviargli gli auguri più affettuosi il compleanno è stato il Consiglio
della Comunità ebraica di Roma. Compie infatti ottant’anni il rav
Vittorio Haim Della Rocca, storico membro del rabbinato romano,
conosciuto come il Morè (Maestro) da tante generazioni di studenti.
Nato il 1° novembre 1933, rav Della Rocca conseguì il titolo rabbinico
di maskil nel 1959, e poi quello di chakham nel 1982. A rav Vittorio
anche un caro mazal tov dalla redazione.
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