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21 novembre 2013 - 18 Kislev 5774
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav
Elia Richetti,
presidente
dell'Assemblea
rabbinica
italiana
La parola iniziale, che dà il nome alla Parashà, si presta a più di una traduzione. In base al contesto è evidente che essa significa “si stabilì”: “Ya‘aqòv si stabilì nella terra di residenza di suo padre, in terra di Kenà‘an”. Ma il commento di Rashì indica un’altra accezione del verbo: “Ya‘aqòv avrebbe voluto sedersene in tranquillità, ma gli saltò addosso la travagliata vicenda di Yosèf”.
 
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Sergio
Della Pergola,
Università
Ebraica
Di Gerusalemme
Il rapporto pubblicato la scorsa settimana dall'Agenzia per i Diritti Fondamentali (FRA) dell'UE sulle percezioni dell'antisemitismo da parte degli ebrei europei ha suscitato molto interesse. Nelle sue conclusioni la FRA raccomanda di prendere molto sul serio le sensibilità della popolazione ebraica e suggerisce anche un maggior coinvolgimento delle comunità organizzate nell'elaborazione di strumenti legali ed educativi preventivi di pregiudizio, molestie e aggresioni. Un'elaborazione più approfondita dei dati dell'indagine mette in luce altri aspetti degni di nota. Uno di questi riguarda la frequente colpevolizzazione delle comunità ebraiche europee in relazione agli avvenimenti in Medio Oriente e alle scelte politiche del governo israeliano in carica. Gli ebrei della diaspora – e ovviamente in Italia – non possiedono alcun potere di influenza sul governo d'Israele, ma i dati dell'indagine confermano che tale sovrapposizione e confusione esiste di fatto nella mente della maggioranza degli europei, benevoli o più spesso malevoli, come dimostrano tanti clamorosi recenti esempi.
 
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"Intollerabili i pregiudizi diffusi a Colorado Cafè"
“Nella società della comunicazione le parole hanno un valore e una centralità imprescindibile. Possono emozionare, avvicinare, unire. Ma possono anche contribuire, nei modi più diversi, a diffondere ostilità e pregiudizio. La performance del comico Alessandro Bianchi, protagonista della prima serata di un canale che si rivolge prevalentemente a un pubblico giovane come Italia1, è in questo senso emblematica".  Lo afferma il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna commentando l’espressione “non fate i rabbini” e altre espressioni discriminatorie e omofobiche utilizzate nel corso del programma Colorado Cafè.
 
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Voci a confronto
Il rabbino capo Riccardo Di Segni si era portato dietro alcuni libri in cui è ricordato suo padre Mosè, partigiano combattente, per donarli alla ricca biblioteca dell’Anppia. L’occasione una visita alla sede nazionale dell’associazione dei perseguitati politici antifascisti fondata nel 1946 da Umberto Terracini e Sandro Pertini, che sta rischiando di essere sbattuta fuori dall’appartamento di Corsia Agonale (proprietà oggi della Regione) in cui l’Anppia è istallata da oltre trent’anni. Con Di Segni è intervenuta una folta delegazione della Comunità ebraica guidata dal vicepresidente Giacomo Moscati e da Leone Paserman, presidente del Museo della Shoah di Roma”. Così sul Corriere della Sera Roma si riporta la forte vicinanza espressa dalla Comunità ebraica della Capitale all’associazione dei perseguitati politici antifascisti. 
Il deputato italo-israeliano Yoram Gutgeld interviene con il collega Giampaolo Galli sulla prima pagina del Sole 24 Ore “Abbandonare l’Euro? L’illusione che non può sedurre” il titolo dell’editorale.
Il Fatto quotidiano racconta il caso delle cause intentate dal nazista Erich Priebke contro Garzanti e altri editori, giornalisti, cittadini che esprimevano giudizi sulla sua persona attribuendogli le sue responsabilità. Pur sempre sconfitto per via giudiziaria, essendo Priebke nullatenente le spese legali sono spesso ricadute sulle vittime delle sue denunce, come ora nel caso di Garzanti.
 
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Provvedimenti antinegazionismo
Un coro a molte voci
Il dossier raccolto dalla redazione circa il denso dibattito a proposito dei provvedimenti antinegazionismo che vede protagonisti storici, intellettuali e giuristi.
 
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  davar
QUI MILANO
 Cultura protagonista a Bookcity
"Keep calm and keep jewish"
Il desiderio nascosto di ogni bibliofilo, appurata l'impossibilità di diventare un libro, è quello di adottarne uno. Proprio questa è l'iniziativa proposta dalla Comunità ebraica di Milano insieme alla casa editrice Giuntina, per il secondo anno di Bookcity, la serie di eventi culturali che animerà Milano da oggi fino al 24 novembre (nell’immagine un momento di Bookcity 2012). Questa domenica infatti, dentro la suggestiva cornice della Sinagoga centrale della città, ospiti d'eccezione presenteranno il proprio 'piccolo': il libro, edito da Giuntina, che hanno deciso di adottare. A intervenire saranno David Bidussa, rav Roberto Della Rocca, direttore del Dipartimento educazione e cultura dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, la guida Daniela Di Veroli, il giornalista Stefano Jesurum, Gheula Canarutto, autrice dell’ebook “(Non) si può avere tutto” e il giornalista Gad Lerner. Il direttore di Giuntina Shulim Vogelmann racconta cosa bolle in pentola.
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QUI ROMA
Quando l'Italia diventò razzista
Il re è nudo, viva il re. Come nella favola di Andersen, in Italia c'è un tema su cui a lungo gli occhi sono rimasti chiusi o lo sguardo è stato distolto: le responsabilità italiane nella Shoah e nella politica antisemita dello scorso secolo. A squarciare il velo di un'ipocrisia durata decenni, il libro di Mario Avagliano e Marco Palmieri “Di pura razza italiana”, presentato ieri a palazzo Valentini, sede della Provincia di Roma. Assieme agli autori, sono intervenuti i giornalisti Aldo Cazzullo e Roberto Olla, lo storico Amedeo Osti Guerrazzi. In apertura è intervenuto il presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici.
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qui trieste
La locomotiva della Memoria
Conservare e valorizzare la locomotiva a vapore che fu utilizzata per il trasporto di deportati, in gran parte ebrei triestini, nei campi di concentramento e sterminio nazisti. Questo l'obiettivo di una convenzione stipulata oggi a Trieste pressso il museo ferroviario cittadino (attuale sede della locomotiva) con il coinvolgimento delle massime rappresentanze locali, della Comunità ebraica e di varie sigle e associazioni riunite in un'operazione che ha l'egida della direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici del Friuli Venezia Giulia.
L'iniziativa nasce su impulso del ministero, che intende promuovere l'azione intrapresa dal Rotary Club di Trieste attraverso il finanziamento dello Stato sul prossimo piano triennale di spesa. Gli interventi, a quanto si apprende, saranno rivolti sia all'aspetto esteriore della macchina che al funzionamento della stessa.
Nel suo intervento il presidente della Comunità ebraica Alessandro Salonichio ha ricordato quale significato sia racchiuso dietro a quell'oggetto metallico e come questo sia un monito “affinché tragedie e orrori non si ripetano”.
Una volta conclusi i lavori di ripristino, l'idea – sponsorizzata dallo stesso Salonichio – è che il museo ferroviario possa diventare una meta fissa degli itininerari ebraici che interessano la città giuliana.

qui trieste
Shabbat con il presidente Ari
Shabbat con il presidente dell’Assemblea rabbinica italiana rav Elia Richetti per gli iscritti della Comunità ebraica di Trieste. Rav Richetti, si legge in una comunicazione diffusa dalla segreteria, sarà accompagnato dalla moglie Enrica e interverrà in sinagoga con una breve lezione sulla parashah settimanale. Nel pomeriggio la famiglia Richetti parteciperà alla consueta lezione di rav Ariel Haddad e alla tefillah di Minchà con i giovani della Comunità. Domenica sera, presso la sede sociale di piazza Benco, il presidente dell’Ari terrà inoltre il primo di un ciclo di interventi di Torah dal titolo “L’altro”.
La visita di rav Richetti, già rabbino capo di Trieste, arriva a pochi giorni dalla rimozione dall'incarico - decretata all'unanimità dal Consiglio comunitario - del rav David Itzhak Margalit.
MOLTI OSPITI DA ISRAELE
Firenze Marathon con gli amici
Un piccolo esercito di runner, pronti a scatenarsi sulle strade di Firenze in quella che sta diventando una delle più importanti maratone a livello europeo. Sono 150, vengono da Israele. In Italia li ha portati l'associazione torinese Enzo B, specializzata nella promozione del dialogo tra etnie e popoli differenti attraverso lo sport. Al fianco della onlus, in queste intense giornate di sport, il Comune di Firenze, la Federazione Italia Maccabi, l'Opera del Tempio Ebraico e la Comunità ebraica.
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EDUCAZIONE
Ufficio Giovani, al via le attività
Torino, Genova, Padova, Bologna, Napoli. Al via in molte città le attività organizzate per l'anno 2013/2014 dall'Ufficio Giovani Nazionale dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
Ai colleghi l'augurio di un anno di soddisfazioni.
 pilpul
Setirot - Sotto silenzio
Settantacinque anni fa, il 17 novembre 1938, il regime fascista varava le Leggi razziste – quel famigerato Regio Decreto Legge n. 1728 intitolato Provvedimenti per la difesa della razza italiana. Mi pare che l'anniversario sia passato sostanzialmente sotto silenzio, un grande silenzio. Pochi giorni prima, i tifosi del Bayern Monaco, in occasione del 75esimo anniversario della Notte dei Cristalli, hanno portato nella curva bavarese un immenso striscione su cui era scritto «75 anni dopo i pogrom di novembre, niente e nessuno è stato dimenticato».

Stefano Jesurum, giornalista

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