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6 dicembre 2013 - 3 Tevet 5774
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav
Alfonso
Arbib, rabbino capo
di Milano
La parashah di Vayiggàsh comincia con lo straordinario discorso di Yehudà in risposta alla decisione di Yosèf viceré d’Egitto di punire Binyamìn condannandolo alla schiavitù per il presunto furto del suo calice. Il discorso di Yehudà è un misto di diplomazia e aggressività ma soprattutto Yehudà afferma più volte che è disposto a tutto pur di salvare Binyamìn. Questa drammatica storia comincia con i figli di Ya’akòv che vendono un fratello e si conclude con Yehudà che è disposto a mettere in gioco la propria vita per salvare un fratello. Yehudà aveva detto al padre, per convincerlo a mandare Binyamìn con loro, che se ne sarebbe fatto garante e qui mantiene il suo impegno. Secondo la tradizione ebraica “kol Israel arevìm ze bazè” – tutti gli ebrei sono garanti uno per l’altro. Quest’idea fondamentale è la base dell’esistenza stessa del popolo ebraico. Lo affermiamo spesso ma dobbiamo anche ricordarci di metterlo in pratica
 
Gadi
Luzzatto
Voghera,
storico
David Duke è un noto alfiere del negazionismo, antisemita convinto. Nella sua brillante carriera di scrittore e uomo pubblico ha avuto anche la capacità di affermarsi come leader dei Tea Party, è un attivista del Partito Repubblicano (eletto per un mandato alla Camera dei Rappresentanti della Louisiana), promuove con decisione oltre alla sua fortuna personale anche una rete di organizzazioni estremiste, xenofobe e antisemite a dimensione globale. Nel 2009 è stato arrestato polizia della Repubblica Ceca ed espulso da tutti gli stati aderenti al trattato di Schengen a causa della “perdurante pericolosità sociale” perché “in base a fonti ufficiali attendibili, è stato indicato come soggetto intenzionato a costituire in Europa un’organizzazione con l’obiettivo dello sterminio della razza nera ed ebrea”. Evidentemente l’Italia – o per lo meno il Veneto – non rientrano nel trattato di Schengen poiché si viene a scoprire che David Duke risiede a Belluno dal febbraio 2011, avendo ottenuto regolare permesso di soggiorno dai nostri organi di polizia. I quali si sono accorti dell’errore solo qualche giorno fa, procedendo all’immediata espulsione. Rimane un certo senso di insicurezza nel sapere della presenza fra noi di simili personaggi. Cosa cercava Duke sulle Dolomiti? Le radici della cultura celtica, della bianca razza padrona? Strano luogo, quello scelto: un territorio attraversato e popolato da gruppi differenti, ladini, tedeschi, cimbri, anche qualche ebreo qua e là nella storia, e oggi pure non pochi cinesi, marocchini, albanesi. Insomma, lui là non doveva starci (per legge), ma bisogna alzare le antenne perché sicuramente in molti sapevano della sua presenza, e magari lavorano per dare corpo all’organizzazione di cui vagheggia il biondo razzista che ha sporcato la neve delle nostre Alpi.
 
 
Fondazione Cantoni,
le nuove Borse di studio
Come ormai consuetudine, la Fondazione Raffaele Cantoni ha distribuito 15 borse di studio a studenti italiani o di origine italiana che studiano in Israele. La consegna, resa possibile grazie al contributo dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, è avvenuta nella palazzina del Centro Italia di Gerusalemme.
 
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Voci a confronto
“Il museo di via Tasso è un patrimonio di tutti quei cittadini che si riconoscono nei valori della libertà, della democrazia e dell’antifascismo. Un luogo e una realtà che siamo tutti chiamati a tutelare”. Così il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna ha accolto la notizia dell’impegno del Comune di Roma e della Regione Lazio per il salvataggio del Museo della Liberazione (Corriere della Sera). Due donne fiorentine, Vittoria Valacchi ed Elena Cecchini, hanno ricevuto il riconoscimento di Giuste tra le Nazioni (Nazione): il giornale di Firenze ne racconta le storie già anticipate su Pagine Ebraiche di dicembre. Sdegno nella Capitale per la comparsa di adesivi raffiguranti Anna Frank con indosso una maglia giallorossa (tra gli altri Repubblica). L’Osservatore Romano pubblica i dati relativi al grande aumento delle aliyot verso Israele da parte degli ebrei di Francia. Sul Mattino di Napoli la storia dell’imprenditore Giorgio Ascarelli, fondatore del club partenopeo nel 1926 e uno dei protagonisti del volume “Napoletani” (Edizioni Cento Autori). Sul Venerdì di Repubblica una presentazione del dramma in due atti “Camminano forse due uomini insieme?” dello scrittore israeliano Abraham Yehoshua (Einaudi, traduzione di Alessandra Shomroni).
 
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Provvedimenti antinegazionismo
Un coro a molte voci
Il dossier raccolto dalla redazione circa il denso dibattito a proposito dei provvedimenti antinegazionismo che vede protagonisti storici, intellettuali e giuristi.
 
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  davar
qui Roma
Il Museo di via Tasso è in salvo
'Decisivo l'intervento dell'Unione'

“A nome di tutti gli ebrei italiani, esprimo la più grande gioia e soddisfazione per il contributo, decisivo ai fini della salvaguardia del museo, erogato in queste stesse ore sia da Roma Capitale che dalla Regione Lazio. Un'iniziativa che è stata possibile grazie all'impegno profuso personalmente sia dal sindaco Ignazio Marino che dal governatore Nicola Zingaretti”.
È quanto afferma in una nota il presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna commentando la doppia delibera di Roma Capitale e Regione Lazio che ha permesso di risolvere la difficile situazione finanziaria attraversata dal Museo storico della Liberazione di via Tasso. Una realtà, sottolinea il presidente UCEI, “che è patrimonio di tutti quei cittadini che si riconoscono nei valori della libertà, della democrazia e dell'antifascismo” e che tutti sono chiamati a tutelare per far sì che, attraverso le generazioni, “viva il ricordo dei crimini del regime” ma soprattutto “il coraggio e l'eroismo di chi, a rischio della propria vita, strenuamente vi si oppose”.
Negli scorsi giorni Gattegna aveva incontrato il presidente del Museo Antonio Parisella e il segretario generale Giuseppe Mogavero per mettere a punto una strategia di tutela e valorizzazione degli spazi di via Tasso impegnandosi allo stesso tempo in un'opera di sensibilizzazione istituzionale sul futuro della struttura.
Un'azione che ha dato i suoi frutti e che Parisella, in un messaggio inviato al presidente dell'Unione, commenta con gratitudine definendola “rilevante” e “decisiva”.

(Nell'immagine il presidente UCEI Gattegna firma il libro degli ospiti del Museo di via Tasso)

a.s twitter @asmulevichmoked

leader
Nelson Mandela (1918-2013)
“A nome dei cittadini di Israele ci uniamo al lutto delle nazioni del mondo e del popolo sudafricano, che ha perso un leader eccezionale. Nelson Mandela era un combattente per i diritti umani che ha lasciato un'indelebile impronta nella lotta contro il razzismo e le discriminazioni”. Nelle parole del presidente di Israele Shimon Peres il ricordo di una delle figure simbolo del Novecento, Nelson Mandela o Madiba, scomparso ieri all'età di 95 anni. Grazie a lui il Sud Africa riuscì a sgretolare il muro dell'apartheid e in questo cammino verso l'uguaglianza, Mandela trovò al suo fianco diverse figure del mondo ebraico. “Ho trovato che gli ebrei sono di più ampie vedute rispetto alla maggior parte dei bianchi in merito alle questioni della razza e le sue politiche, probabilmente perché loro stessi sono stati storicamente vittime del pregiudizio”, scrisse il premio Nobel per la Pace nella sua celebre autobiografia "Lungo cammino verso la libertà".
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università
Test psicometrico in italiano,
grande boom di iscrizioni

Domenica 8 dicembre sarà l'ultimo giorno disponibile per rientrare nelle agevolazioni per l'iscrizione all'esame psicometrico, l'esame che permette di accedere alle università israeliane e quest'anno, novità assoluta, tradotto anche in italiano. Un'opportunità, frutto degli sforzi dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e in particolare della Commissione UCEI ai rapporti con Israele e l’Aliyah, coordinata da Alessandro Luzon, che si apre per gli studenti italiani che potranno così affrontare nella propria lingua il temuto test universitario che si terrà a Milano e Roma il prossimo 10 aprile. Le agevolazioni, con alcune peculiarità, sono previste sia per chi ha frequentato o frequenta le scuole ebraiche di Milano e Roma, sia per iscritti alle Comunità ebraiche e non solo. Perché la traduzione dell'esame, curata dal Nite ( l’Istituto Israeliano per la Verifica e la Valutazione con cui l'UCEI ha firmato l'accordo), era necessario arrivare la soglia delle cento iscrizioni, già ampiamente superata (raggiunta quota 170, con richieste arrivate anche da Israele), dimostrazione dell'apprezzamento da parte dei giovani di questa iniziativa. Il termine, si diceva, per usufruire delle agevolazioni è domenica 8 dicembre, entro le ore 12 e con la previsione di un tetto di 180 iscritti come soglia massima. Dopo questa data o raggiunta la quota, le iscrizioni all'esame di aprile saranno ancora possibili ma versando l'intero importo. In ogni caso, la grande risposta degli studenti è la testimonianza dell'interesse e delle molteplici opportunità che le università israeliane offrono ai giovani. “Un risultato inaspettato e, allo stesso tempo, molto confortante” afferma in una nota Luzon.

Qui Roma - Il convegno Hans Jonas al pitigliani
La domanda di Ben Gurion
A quarant’anni dalla scomparsa di David Ben Gurion, primo presidente del Consiglio dello Stato di Israele, l’Associazione di Cultura ebraica Hans Jonas ne celebra l’eredità con il convegno “Il sentimento e la regola. Percorsi dell'identità a quaranta anni dalla morte di Ben Gurion”, che si terrà a Roma domenica 8 dicembre dalle 10 alle 17 al Centro Pitigliani (via Arco de’ Tolomei 1).
Chi e cosa è un ebreo? Cosa può accomunare un rabbino ortodosso e un accademico non religioso, o addirittura antireligioso? Gli ebrei di tutto il mondo tendono a convergere e a enfatizzare la propria unità come un “popolo” solidale che possiede una identità collettiva - nonostante le inevitabili disparità culturali – o tendono a formulare concetti contrastanti, sotto il comune titolo di “identità ebraica”? Questi alcuni dei temi al centro dell’iniziativa, che prende spunto dal volume del professor Eliezer Ben Rafael “Cosa significa essere ebreo?”, tradotto da Monica Miniati, grazie all’impegno dalla stessa associazione e dell’editore Proedi (il libro è scaricabile in ebook dai siti www.proedieditore.it e www.hansjonas.it). A discutere delle argomentazioni che emergono dall'opera in cui è riprodotta la discussione sistematica sull’identità ebraica avviata nel 1958 proprio da Ben Gurion, saranno tra gli altri lo stesso Ben Rafael, lo storico David Bidussa, l’editorialista del Corriere della Sera Ernesto Galli Della Loggia, il rabbino Benedetto Carucci, coordinati dal presidente di Hans Jonas Tobia Zevi. Porteranno un saluto ai partecipanti il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna, il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni, l’ambasciatore d’Israele Naor Gilon, e il presidente del Pitigliani Ugo Limentani. Nel pomeriggio spazio alla riflessione a proposito dell’indagine sui giovani ebrei italiani “Italia 2013 - Cittadini del mondo, un po’ preoccupati”, con il rav Roberto Della Rocca, direttore del dipartimento Educazione e cultura dell’UCEI, il giornalista Gad Lerner, lo storico Mario Toscano e il senatore Luigi Manconi, che saranno moderati dal pedagogista Saul Meghnagi.
Sul numero di Pagine Ebraiche di dicembre, attualmente in distribuzione, un’anticipazione del libro di Ben Rafael, con le risposte dei tre rabbini italiani interpellati dallo studio di Ben Gurion, Alfredo Toaff, Elio Toaff e Dante Lattes.
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qui venezia
L'ultima lezione del Professore
Si uccise per non consegnare gli elenchi degli iscritti alla Comunità ai persecutori. La tragica ed eroica fine di Ugo Jona, presidente della Comunità ebraica di Venezia dal 1940 al 1943, torna d’attualità grazie alla straordinaria scoperta di una ricercatrice veneziana, Nelli Elena Vanzan Marchini, che tra le carte di un archivio privato ne ha rinvenuto il testamento e gli ultimi scritti. Documenti inediti che saranno presentati domenica 8 dicembre, alle 11.15, nella sala Montefiore della Comunità ebraica nel corso di un incontro intitolato “L’ultima lezione del professor Jona” cui parteciperà la stessa ricercatrice (a introdurla il vicepresidente della Comunità Marcella Ansaldi) e che si svolgerà dopo la commemorazione in ricordo delle vittime veneziane della Shoah nell’area del Vecchio Ghetto.
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qui firenze
Elena e Vittoria tra i Giusti
Due nuovi nomi arricchiscono il libro dei Giusti tra le Nazioni onorati dallo Yad Vashem: Vittoria Valacchi e sua zia Elena Cecchini. Entrambe fiorentine, aiutarono la famiglia Salmon (padre, madre, tre figli) a mettersi in salvo dai rastrellamenti ospitando l’intero nucleo familiare in una casa di loro proprietà nel comune di Samprugnano. Una storia di coraggio onorata ieri in sinagoga a Firenze con una presenza forse irripetibile in futuro: la presenza di un Giusto, la signora Valacchi, che a 98 anni ha ricevuto personalmente il massimo riconoscimento conferito dallo Stato di Israele a chi oppose la luce al buio della Shoah.
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Qui Roma
Tradizione ebraica e Meridione
“Se lo vorrete non sarà un sogno” titolava il convegno tenutosi ieri al Centro Bibliografico Tullia Zevi di Roma. Quel sogno da realizzare, e che sta prendendo forma, è la rinascita della Puglia ebraica, simbolo di un meridione che sta riscoprendo le sue radici ebraiche. Ad aprire la serata, la proiezione del film Zefat, San Nicandro. Il viaggio di Eti del regista Vincenzo Condorelli mentre a raccontare dal vivo la sua esperienza legata a questa piccola realtà del Gargano, Grazia Gualano, presidente del Gruppo San Nicandro. Al suo fianco rav Scialom Bahbout, rabbino capo di Napoli, e Cosimo Yehuda Pagliara, avvocato e delegato della Comunità ebraica di Napoli per la Puglia. A moderare la serata, Sira Fatucci, curatrice assieme a Ilana Bahbout dell'iniziativa “Quale identità ebraica”, ciclo di incontri inaugurato quest'anno proprio dall'appuntamento sulla Puglia ebraica. Tra gli altri, ad intervenire anche la giornalista Maria Pia Scaltrito.
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qui vercelli
L'armonium torna a suonare
Sala gremita e grandi emozioni per la prima esecuzione moderna di una cantata per armonium del compositore di musica sinagogale Bonajut Treves, attivo a Vercelli nel 19esimo secolo e ispiratore di un processo di riscoperta melodica che potrebbe portare a nuove sperimentazioni e scoperte.
Il concerto, svoltosi nei locali comunitari per la rassegna ViaFoaInConcerto, ha visto protagonista il musicista varesino Giuliano Bellorini che ha reinterpretato, in forma di fantasia, l'opera di Treves.
Ad accogliere i tanti ospiti ritrovatisi negli spazi comunitari il presidente della Comunità ebraica vercellese Rossella Bottini Treves e la direttrice artistica di ViaFoaInConcerto Simonetta Heger.
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pilpul
Realtà e finzione
Tra gli eventi torinesi dell’ultima settimana vale la pena ricordare la proiezione di domenica scorsa al Museo Diffuso della Resistenza del film “Il Mundial dimenticato - la vera incredibile storia dei Mondiali di Patagonia 1942”, di Lorenzo Garzella e Filippo Macelloni. Tullio Levi, organizzatore dell’iniziativa sotto l’egida del Gruppo di Studi Ebraici, ha scoperto questo film del 2011 solo l’estate scorsa al festival di Ashkelon. Che fosse necessario andare in Israele per avere l’occasione di vedere un bel film italiano (che forse in patria non ha avuto la diffusione che merita) è un curioso paradosso da aggiungere ai molti altri paradossi di cui il film è ricco.

Anna Segre, insegnante
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In viaggio
Quando viaggio mi capita spesso di andare a ricercare nei luoghi che visito tracce di una scomparsa o attuale presenza ebraica. Chi non lo fa, del resto? Le ragioni possono essere innumerevoli da persona a persona, kasherut, semplice curiosità, memoria familiare e ancestrale, o in generale per sentirsi un po' più a casa.
A riguardo, può essere interessante la lettura di un libro di Giulio Busi del 2003 "Lontano da Gerusalemme. Cronache ebraiche contemporanee", ma c'è anche da dire che, come accade spesso nelle descrizioni e racconti di viaggio, niente è oggettivo
.

Francesco Moises Bassano, studente
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Il Bene che vince
Dopo una lunghissima attesa di decenni, ieri, a Firenze, è stata finalmente consegnata alla signora Vittoria Valacchi e alla memoria della signora Elena Cecchini l'onorificenza dello Yad Vashem di “Giusto tra le Nazioni”. È stato, infatti, grazie al coraggio di queste due donne e di molte altre persone "qualunque" che la famiglia dei miei nonni, con mio papà, le mie due zie e il mio bisnonno, è interamente sopravvissuta alle persecuzioni naziste, trovando asilo in un nascondiglio della campagna toscana predisposto per loro; questa famiglia ebraica con tre bambini, braccata, umiliata, affamata e spaventata, veniva costantemente rifornita non solo di cibo, ma di quelle premure che, in quelle circostanze, equivalevano a un vitale balsamo morale. Inoltre, il beneficio immenso di quel "banale eroismo", protrattosi per mesi, dal novembre 1943 all'agosto 1944, non si è mai esaurito, poiché ha continuato ad agire anche nei decenni a venire.

Laura Salmon, slavista
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