Benedetto
Carucci Viterbi,
rabbino
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La
discesa degli angeli sulla scala che Giacobbe sogna non è meno salita
della salita. Dio è infatti su Giacobbe stesso, e gli angeli che
scendono Lo raggiungono. Tanto per farci capire che alto e basso, su e
giù, non sono necessariamente categorie adeguate per parlare di Dio.
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David Bidussa,
storico sociale
delle idee
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Non
mi stupisce che Andrea Zunino, portavoce dei forconi, abbia ritirato
fuori la solita storia del mondo “in mano a cinque o sei ebrei”. Come
nel caso di Beppe Grillo anche in questo caso mi sarei stupito se non
lo avesse detto. Nessuno dei due è in grado di stupire o di lasciarci
interdetti. Sono scontati: nelle parole che usano, nelle immagini che
veicolano nelle ossessioni di cui vivono, nelle liste di proscrizione
che compongono.
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Renzo Gattegna: "Futuro, responsabilità e risorse"
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"Se è vero che l’immobilità è una pura illusione perché in verità chi
non avanza sicuramente retrocede, che la semplice conservazione senza
prospettive di sviluppo maschera la decadenza, che l’isolamento è la
peggiore minaccia per la nostra sopravvivenza, non possiamo e non
dobbiamo perdere l’occasione storica che le nostre generazioni stanno
vivendo di poter uscire coraggiosamente e definitivamente dal ruolo di
vittime in un mondo come l’attuale nel quale chi si sente vittima, e si
presenta come tale, prima o dopo lo diventa veramente". Lo ha
dichiarato il presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane
Renzo Gattegna nella relazione introduttiva al Consiglio UCEI dell'8
dicembre 2013.
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Voci a confronto
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Nuova
giornata di tensioni in tutta Italia per le iniziative del “Movimento
dei Forconi”. A Roma arrestato uno dei leader dell’estrema destra, il
vicepresidente di Casa Pound Simone Di Stefano, per aver rimosso la
bandiera dell’Unione Europea dalla sede Ue della Capitale e per averla
sostituita con quella italiana. Cresce intanto la preoccupazione per il
presidio di mercoledì 18 dicembre a Piazza del Popolo (Sul Fatto
Quotidiano un quadro complessivo delle varie iniziative). Tra le
analisi più interessanti sul fenomeno “Forconi” l’editoriale di Marco
Imarisio sul Corriere della sera in cui si parla anche delle recenti
uscite antisemite del portavoce Andrea Zunino. Per il giornalista del
Corriere si tratterebbe di un fenomeno tutt’altro che “di massa” ma
segnato comunque da metodi violenti ed estremamente inquietanti. Visita
lampo del premier Enrico Letta al blocco Unifil che presidia il confine
tra Libano e Israele. Il primo ministro ha così scherzato con i
militari: “Dovete venire anche voi in Parlamento. C’è bisogno di
sminare” (Repubblica). Sulla Stampa lunga intervista pre-natalizia a
papa Bergoglio. Tra gli argomenti affrontati il prossimo viaggio del
pontefice in Israele. Ad Andrea Tornielli Bergoglio ricorda la missione
del 1964 di Paolo VI con cui iniziò l’epoca dei viaggi papali e
afferma: “Anch’io desidero andarci, ci stiamo preparando”.
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QUI GENOVA
Il Museo che aggrega
Lasciata
la sede sociale di via Frugoni, è il museo ebraico a diventare il luogo
d’incontro e teatro delle attività socio culturali della Comunità
ebraica di Genova, pochi piani sopra gli uffici e la nuova cucina. Sono
state già svolte diverse attività, come un incontro sui diritti del
lavoratore nella tradizione ebraica (promosso dal Dipartimento
Educazione e Cultura UCEI), la festa Chanukkah e il primo appuntamento
dell’attesa rassegna di cinema israeliano, a cura dell’Adei Wizo di
Genova, il Dec UCEI e ovviamente il Pitigliani. La rassegna, oltre a
proporre un percorso variegato all’interno del grande panorama del
cinema israeliano contemporaneo, è anche l’occasione per aderire alla
campagna “Adotta un ragazzo” attraverso piccoli contributi dei
partecipanti alla cena sociale prima delle proiezioni. Mille e
cinquecento ragazzi infatti, provenienti da famiglie meno abbienti o da
situazioni difficili, entreranno quest’anno nei Centri della Gioventù
della Wizo, che si prenderanno cura di loro secondo i bisogni di
ognuno: vitto e alloggio, assistenza medica e psicologica, materiale
didattico e vestiario, ma soprattutto attenzione personale, corsi di
leadership, attività sportive, gite scolastiche e la celebrazione dello
Shabbat e delle festività. Nonostante il dispiacere di non potersi più
incontrare nel luogo che per anni ha rappresentato la casa di tutti gli
iscritti, è bello vedere che un museo ebraico, non è solo un museo.
Ilana Bahbout
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iL COMUNICATO DELL'AMERICAN JEWISH COmmittee
"Azioni concrete contro l'odio"
“Additare
gli ebrei come capro espiatorio dei mali della società, inventandosi
teorie di cospirazione in tempi di crisi economica e politica ha spesso
caratterizzato il deterioramento della democrazia e ricorda,
tristemente, la propaganda nazista”. È quanto scrive in una nota Lisa
Palmieri-Billig, rappresentante per l'American Jewish Committee in
Italia e presso la Santa Sede, a seguito delle affermazioni antisemite
del portavoce del Movimento dei Forconi Andrea Zunino a Repubblica.
“L'American Jewish Committee – si legge ancora – invita le autorità
italiane ad adottare azioni concrete contro tali calunnie e contro
l'incitamento all'odio, soprattutto alla luce di un recente sondaggio
condotto dall'Agenzia Europea per i Diritti Fondamentali, che segnale
un allarmante aumento dell'antisemitismo in Europa”.
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Lucidi deliri |
Puntuali,
dopo una settimana di travagli, dove in più città lo “sciopero” (in
realtà una serrata di alcune categorie del commercio e degli
autotrasportatori) del cosiddetto «movimento dei forconi» si è tradotto
in una serie pressoché infinita di disagi per la collettività, sono
arrivati i deliri antisemitici. Tale Andrea Zunino, coltivatore
piemontese, classe 1953, convertitosi all’Islam sufista, uno dei leader
dell’eterogeneo movimento, ha dichiarato, a latere delle piccole
ribellioni che si sono trasformate in violenze di piazza, quello che, a
suo dire, i rivoltosi vanno cercando, ossia: «la sovranità dell’Italia,
oggi schiava dei banchieri come i Rotschild: è curioso che cinque o sei
tra i più ricchi del mondo siano ebrei, ma è una cosa che devo
approfondire. Penso che Hitler, che probabilmente era pazzo, si sia
vendicato con l’antisemitismo del voltafaccia dei suoi iniziali
finanziatori». In poche righe è raccolto un universo di significati,
tipici del complottismo, quell’insieme di concezioni e di
interpretazioni che leggono nel presente, e nei processi di
globalizzazione, il dispiegarsi di un progetto unitario, quello del
cosiddetto «New World Order».
Claudio Vercelli
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Nugae
- Retrò kitsch
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Una
giovane, vecchia dentro. Va bene, ennesima conferma per mio fratello
che la sua tipica descrizione acidamente ossimorica è fondata. Ma lo
spettacolo della musicista Tali Tadmor che ha debuttato ieri sera a Los
Angeles dev'essere carinissimo. Si tratta di un musical che riporta in
scena il cosiddetto Yiddish swing, fiorito negli anni '30 e '40
mescolando lo shtetl con le danze di tutta l'America dell'epoca. Il
titolo è “Ella Fitzgeraldberg”, perché Ella Fitzgerald aveva cantato
una cover di “Bei Mir Bistu Shein”, la canzone simbolo dello swing in
yiddish resa famosissima dalle Andrews Sisters. Raccontando questa
cultura parallela sotto forma di flashback, un'attrice ne impersona una
protagonista di fama internazionale ormai anziana, che ripensa alle
luccicanti glorie del passato. Intanto sul palco si balla e si canta, e
rigorosamente in yiddish, perché Tali è un'irriducibile.
Francesca Matalon, studentessa di lettere antiche
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