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26 dicembre 2013 - 23 Tevet 5774
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav
Elia Richetti,
presidente
dell'Assemblea
rabbinica
italiana
Uno dei principali quesiti che ci pone la storia della liberazione dall’Egitto è sintetizzato dal versetto in cui D.o annuncia: “E Io indurirò il cuore del Faraone e moltiplicherò i Miei segni e i Miei prodigi in terra d’Egitto”. Se, come sempre affermiamo, il libero arbitrio è ciò che distingue l’uomo dalle altre creature, perché D.o lo toglie al Faraone? E se glielo toglie, perché il Faraone è giudicato colpevole?
La tradizione rabbinica porta due possibili spiegazioni.
 
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Sergio
Della Pergola,
Università
Ebraica
Di Gerusalemme
Mi scuso in anticipo per la presa di posizione "politicamente scorretta", ma devo dire che ho trovato francamente disdicevoli le fotografie del Ministro degli Esteri Emma Bonino imbacuccata a Teheran con un arsenale di strani scialli e altri buffi copricapo. Conosciamo da sempre Emma Bonino per la sua coraggiosa difesa dei diritti civili, della democrazia, dell'autonomia di pensiero, del multiculturalismo, e della parità di diritti della donna. In Iran, se tutte le giornaliste televisive sono solite travestirsi da fondamentaliste islamiche, dal ministro degli Esteri ci saremmo aspettati qualcosa di differente.
 
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Il presidente UCEI: "2014
per la dignità umana"
Il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna ha dichiarato:
“Desidero rivolgere a tutti gli italiani i più fervidi e calorosi auguri per le festività che si andranno a celebrare.
Auspico che il nuovo anno porti in dote un futuro migliore per le nostre famiglie e per le persone che abbiamo più care.
Ciascuno di noi è chiamato a contribuire al bene comune mettendo al servizio della collettività le migliori energie fisiche e intellettuali con la consapevolezza che ogni individualità è parte di un tutto e che quel tutto rappresenta un sistema di valori irrinunciabile per chi crede nell’Italia democratica e plurale. Il mio auspicio, anche alla luce del crescente disagio sociale, è che sia soprattutto un 2014 all’insegna dell’Altro: l’Altro come valore, l’Altro come essere umano da rispettare nella sua dignità così da rendere le diversità fonti di ricchezza e non di conflitto”.
 
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  davar
israele
La calma apparente
Gaza Escalation, non intifada, inciampo nel processo di pace. Diverse le definizioni per le violenze di questi giorni sul confine tra Israele e la Striscia di Gaza. Tra attacchi di fazioni terroristiche palestinesi e reazioni dell'esercito israeliano - a cui si è aggiunta questa mattina la notizia dell'accoltellamento di una guardia israeliana, avvenuto durante un controllo in aeroporto - il 2013 si sta concludendo con un preoccupante riacuirsi del conflitto dovuto, secondo il ministro della Difesa israeliano Moshe Yaalon, alla volontà di Hamas di intralciare il colloqui di pace avviati egli ultimi mesi con i rappresentanti palestinesi della West Bank grazie alla mediazione americana.
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melamed
Tornano i giovani ricercatori
nel nome di Rita Levi Montalcini

È passato quasi un anno dalla morte di Rita Levi Montalcini, la grande scienziata premio Nobel per la medicina nel 1986, e lo scorso lunedì è stato firmato dal ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca Maria Chiara Carrozza il bando 2013 del Programma per giovani ricercatori a lei intitolato, che permetterà a 24 giovani studiosi italiani o stranieri che operano all’estero di venire a fare ricerca in Italia.
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israele - economia
Il lavoro è ortodosso (e donna)
La popolazione haredì aumenta rapidamente, e in Israele conta ora circa 800mila persone, il 10 per cento del paese, e fra di essi sono pochi gli uomini che lavorano, neppure la metà, con un salario medio molto basso. Sono frequenti i dibattiti che vertono sulla sostenibilità di questo modello, considerando che nel 2050 potrebbe corrispondere a un quarto della popolazione, ma al di là della riforma che dovrebbe eliminare in buona parte l'esenzione dal servizio militare per gli studenti delle yeshivot, ora sotto l'attenzione di tutti è l'aumento notevole della percentuale di donne ortodosse che lavorano, molto maggiore che fra la componente maschile della stessa fetta di popolazione israeliana.
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pilpul
Setirot - Prestigio e instabilità
Una curiosità per chi, molti anni fa, si fosse lasciato affascinare dalle piccole grandi storie celate negli apparentemente asettici dati catastali contenuti in “Il Ghetto veneziano nel Settecento” (Giacomo Carletto per Carucci Editore, 1981). Oggi “Dentro le case. Abitare a Venezia nel Cinquecento” (scritto da Isabella Palumbo Fossati Casa e pubblicato da Gambier&Keller) dedica poche ma significative pagine alle abitazioni degli ebrei.

Stefano Jesurum, giornalista
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Time out - Memoria e Israele
La proposta di abolire la memoria storica della Shoah io nell’articolo del Foglio non l’ho trovata. Anzi, mi è sembrato che il senso dell’articolo del quotidiano diretto da Giuliano Ferrara fosse quanto meno più profondo. Così come non è vero che si faccia confusione tra ebrei e israeliani. La realtà è che l’articolo del Foglio ha in larga parte ragione.

Daniel Funaro
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