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Pierpaolo Pinhas Punturello, rabbino
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Ebbene
lo confesso: a volte guardo la televisione. Ebbene lo confesso meglio:
spesso guardo la televisione italiana. Non sempre gioisco dei programmi
che vedo, spesso istericamente viaggio da un canale all’altro eppure in
questi giorni ho seguito un programma che mi ha incuriosito, fatto
sorridere ed ebraicamente commosso. Il programma si chiama “Boss in
incognito”, un format interessante che vede il presidente di una grande
azienda trasformarsi, sotto copertura, in un commesso o operaio della
stessa, scoprendo in questo modo eventuali falle o errori di produzione
o di gestione aziendale.
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Gadi
Luzzatto
Voghera,
storico
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Il
crescente successo che sta vivendo il partito “Svoboda” (=Libertà)
nelle recenti vicende Ucraine non può che allarmare. Accreditato nel
2012 di un 10% di voti che gli ha permesso di ottenere ben 37
rappresentanti in Parlamento, il movimento è l’ultima propaggine
storica di un nazionalismo rampante che è parte integrante della storia
secolare dell’Ucraina e del suo rapporto conflittuale sia con il mondo
russo, sia con la realtà europea.
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ROMA
Proseguono al Centro Bibliografico UCEI gli appuntamenti del ciclo di
incontri dedicati all'Halakhah e alla sperimentazione. La prossima
lezione domenica mattina dalle 11 alle 12.30.
Domenica alle 16 presentazione al Museo ebraico del volume “Arte in
Italia tra le due guerre” di Fabio Benzi. L'opera sarà introdotto da
Paolo Mieli. L'incontro è organizzato in collaborazione con
l'assessorato alla Cultura della Comunità ebraica.
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Un ciclo di incontri sull'etica medica
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Un
ciclo di incontri sull’etica medica patrocinato dal Dipartimento
Educazione e Cultura UCEI, avrà luogo nei locali del Tempio dei Giovani
sull’Isola Tiberina con cadenza settimanale. Appuntamento ogni lunedì
alle 20. Tra i rabbinim coinvolti Roberto Colombo, Roberto Della Rocca,
Riccardo Di Segni, Cesare Efrati, Gianfranco Di Segni, Benedetto
Carucci, Ariel Di Porto, Amedeo Spagnoletto, Gavriel Levi, Umberto
Piperno.
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Il Kosher che fa tendenza
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Il
successo della ristorazione kosher è sempre più un fenomeno su scala
globale. Oggi sul Corriere della sera un approfondimento sulle nuove
tendenze internazionali con particolare attenzione a quanto accade in
Italia. A parlare è infatti Benedetta Jasmine Guetta, 25 anni,
milanese, curatrice del blog Labna (www.labna.it). “Oltre 4mila
contatti al giorno, è già un piccolo caso. E grazie anche alla sua età
– si legge – rappresenta un simbolo in Italia di un rinnovato interesse
per una cucina ebraica comfort che non vuole rimanere ancorata al
passato, ma muoversi. Rinnovarsi”.
Di grande interesse, nell’inserto Sette, il reportage di Lorenzo
Cremonesi tra gli abitanti di Rafah (Striscia di Gaza). L’inviato
racconta di un’economia in crescente difficoltà e di un’ala ‘moderata’
che si starebbe facendo largo all’interno del gruppo terrorista di
Hamas. Tra i motivi alla base di questa evoluzione, scrive Cremonesi,
la caduta di Morsi e la successiva chiusura delle gallerie sotterranee
che collegano la Striscia all’Egitto. L’operazione avrebbe avuto un
riflesso significativo nella perdurante crisi economica attuale.
Analoga operazione giornalistica è effettuata da Chiara Cruciati, che
ha potuto visitare i tunnel in compagnia di una guida e che ne ha
scritto sul Venerdì di Repubblica riportando accuse molto pesanti nei
confronti di Israele.
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storia - l'omaggio alla camera Luigi Luzzatti, passione civile che cambiò il volto del paese
Giurista,
economista, docente, intellettuale. Sono molti i volti, molte e
complesse le sfumature che hanno caratterizzato la vita dell'ebreo
veneziano Luigi Luzzatti (1841-1927). Ad approfondirli un convegno
organizzato nella Sala Colonne di Palazzo Marini in occasione della
pubblicazione del volume “Luigi Luzzatti. Presidente del Consiglio”
dato alle stampe dalla Biblioteca luzzattiana (curatori del volume Pier
Luigi Ballini e Paolo Pecorari) in occasione del centesimo anniversario
del mandato da primo ministro conferitogli dal re Vittorio Emanuele III
su indicazione di Giolitti. L'iniziativa, voluta dall'Istituto Veneto
di Scienze Lettere e Arti sotto l'egida della Camera dei deputati e in
collaborazione con l'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e
l'Associazione ex parlamentari della Repubblica, ha permesso di
riscoprire un autentico protagonista dell'Italia risorgimentale e
post-risorgimentale conducendo il pubblico in un itinerario fatto di
passione civile e attenzione alle fasce sociali più deboli
inestricabilmente legato ai valori della propria appartenenza ebraica.
Ad intervenire il presidente dell'Associazione ex parlamentari della
Repubblica Gerardo Bianco, il presidente UCEI Renzo Gattegna, i docenti
universitari Ester Capuzzo e Giovanni Sabbatucci, il presidente
dell'Associazione Bancaria Italiana Antonio Patuelli e il curatore
dell'opera Pier Luigi Ballini.
“L'azione di Luzzatti – ha spiegato Gattegna – va inquadrata in
un'epoca segnata da una consistente partecipazione ebraica alla vita
politica. Un'epoca di grande fermento arrivata dopo secoli di
restrizioni e sulla scia del contributo decisivo offerto alla causa
risorgimentale. Non è un caso infatti che in quegli stessi anni si
arrivi alla nomina, nel medesimo incarico, di due personalità di
origine ebraica come Antonio Fortis e Sidney Sonnino. E ancora, che al
governo di Roma venga chiamato l'indimenticabile Ernesto Nathan”. A
colpire nella biografia di Luzzatti, ha quindi ricordato Gattegna, “è
l'attenzione riservata al tema della spiritualità e alle culture
orientali”. Una proiezione sfociata in scritti e memorie che danno il
senso della profondità del suo interesse per il sentimento religioso e
che costituiscono uno spaccato essenziale per la comprensione del
personaggio. Paladino della laicità dello Stato, Luzzatti non si pose
mai in aperta contrapposizione con i vertici della Chiesa e intrattenne
buoni rapporti con i vari pontefici succedutisi sul trono di Pietro
negli anni del suo impegno politico e ai vertici dell'economia
nazionale. Il presidente UCEI ha poi dato lettura di un messaggio
scritto per i suoi funerali da Dante Lattes, rabbino e pensatore tra i
più influenti del suo tempo con il quale non pochi furono gli attriti.
Una frase in particolare riconosce l'importanza delle origini e dei
valori ebraici nell'azione di Luzzatti. “Fu uno dei nostri, fu un
ebreo. Nei pregi – scrive infatti Lattes – così come nei difetti della
sua personalità”.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
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israele
Peres, una lezione da record
“Non
smettete di imparare, non smettete di sognare”. Riecheggia il più
famoso messaggio che il fondatore di Apple Steve Jobs rivolse ai
neolaureati di Stanford nel 2005, “Stay hungry, stay foolish” la
lezione da record tenuta dal presidente israeliano Shimon Peres. Da
record nel senso letterale del termine, perché capace di raggiungere
online novemila studenti in 215 classi di tutto il paese, scuole
ebraiche, religiose, laiche, arabe, cristiane, druse, beduine, con un
risultato certificato dal Guinness dei Primati come la più grande
lezione virtuale di sempre. Materia? Educazione civica. Un’occasione
soprattutto per lanciare alle nuove generazioni un messaggio di
speranza e di fiducia nella costruzione del futuro.
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Maggioranze vere e presunte |
Quando
qualcuno sostiene di parlare a nome di un gruppo di persone (una
classe, una comunità, uno stato) come si fa ad essere sicuri che
rappresenti davvero la maggioranza? Ci sono allievi che chiedono
all’insegnante di spostare una verifica senza consultare i propri
compagni, politici e movimenti che si autoproclamano portavoce della
maggioranza silenziosa dei cittadini e in realtà hanno un seguito
limitatissimo, consultazioni della “base” e sondaggi on line con
pochissimi partecipanti i cui risultati sono spacciati per l’opinione
del popolo, personalità carismatiche che nelle elezioni a scrutinio
segreto ricevono meno voti del previsto.
Anna Segre, insegnante
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La rete e l'ignoranza |
Negli
ultimi mesi numerose personalità, specie in ambiente giornalistico,
hanno puntato il dito contro la rete, accusandola di essere sempre più
spesso la causa principale dell'ignoranza e di un appiattimento della
memoria. Sull'Espresso ne è nato un vero è proprio dibattito, che ha
visto il confronto tra Umberto Eco ed Eugenio Scalfari. Eco considera
internet come un fenomeno inevitabile che può funzionare da stimolo per
le nuove generazioni sempre se usato in modo critico, Scalfari guarda
al web esclusivamente come “malattia del secolo” che non può portare
altrimenti che all'alienazione e al regresso di pensiero e parola
scritta.
Francesco Moises Bassano, studente
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Odessa |
Nel
mondo slavo, il solo nome Odessa evoca immediatamente le immagini e i
suoni di un perduto microcosmo ebraico. Evoca quel particolare accento
yiddish con la erre moscia; gli odori di spezie levantine, di pesce e
di sudore; i vocii ininterrotti di una variopinta calca umana; il volto
occhialuto e stempiato di Isaak Babel’. Per due secoli, infatti, Odessa
è stata l’emblema dell’ebraismo russo e del suo proverbiale umorismo.
Laura Salmon, slavista
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La Meghillà delle donne |
Anche
quest'anno la sera di Purim, a Roma, al Centro Ebraico Italiano Il
Pitigliani, alcune donne leggeranno, per altre donne, la Meghillà di
Ester secondo il rito romano. Quando ascolti la voce di un'altra donna
tocchi corde altrimenti inespresse. Quando leggi e canti in prima
persona, ti concedi l'accesso verso qualcosa che non ci si dovrebbe mai
negare: la possibilità di conoscere e vivere con gioia la propria
cultura, quella che ti appartiene e che non può sempre passare per
altri. E te ne accorgi solo se lo fai. Almeno per me, è stato così.
Ilana Bahbout
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