Roberto
Della Rocca,
rabbino
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La
Torah (Shemòt, 4; 14) ci racconta che nel momento in cui Moshè
prova a rifiutare l’incarico di guidare il popolo ebraico viene
rassicurato dall’Eterno che Aròn, suo fratello maggiore, gli
sarebbe andato incontro ed avrebbe gioito nel suo cuore. Probabilmente
l’umile Moshè non vuole usurpare il ruolo di leader che, a suo avviso,
sarebbe dovuto andare al fratello. In fondo Aròn è più vecchio di lui,
non si è mai spostato dall’Egitto condividendo con il popolo la
persecuzione, parla meglio di lui.
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Dario
Calimani,
anglista
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Ci
sono due modi di partecipare a una polemica: aggredire la persona che
ti si oppone o affrontare l’argomento. Il primo è facile, perché un
capello fuori posto in chi ti sta di fronte riesci sempre a trovarlo, e
così distrai l’uditorio. Il secondo è più impegnativo, perché ti
costringe a ragionare e a dimostrare che sei nel giusto; e questa non è
sempre un’impresa semplice. Dunque, meglio concentrarsi sul capello
fuori posto del tuo contraddittore.
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Un ciclo di incontri sull'etica medica
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Un
ciclo di incontri sull’etica medica patrocinato dal Dipartimento
Educazione e Cultura UCEI, avrà luogo nei locali del Tempio dei Giovani
sull’Isola Tiberina con cadenza settimanale. Appuntamento ogni lunedì
alle 20. Tra i rabbinim coinvolti Roberto Colombo, Roberto Della Rocca,
Riccardo Di Segni, Cesare Efrati, Gianfranco Di Segni, Benedetto
Carucci, Ariel Di Porto, Amedeo Spagnoletto, Gavriel Levi, Umberto
Piperno.
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Foibe, vandali offendono la memoria delle vittime
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Solenne
ricordo a Roma e in tutta Italia del dramma delle Foibe. “Una delle
pagine più tristi che il nostro Paese, il nostro popolo ha vissuto: la
tragedia della guerra, delle foibe, dell’esodo. Non possiamo
dimenticare e cancellare nulla”, ha affermato il presidente del Senato
Pietro Grasso nel corso della commemorazione svoltasi a Palazzo Madama
alla presenza, tra gli altri, del presidente della Repubblica Giorgio
Napolitano. Nel corso della giornata si sono registrati alcuni
inqualificabili episodi ad opera di vandali. Ad essere imbrattato,
scrive Alessandra Arachi sul Corriere della sera, il monumento dei
martiri eretto vicino alla stazione metro della Laurentina e il cippo
carsico in ricordo di tutte le guerre. “Sono stati sporcati con la
vernice – si legge – mentre in terra sono stati sparsi manifestini
inneggianti alla libertà dei popoli, alle foibe e contro l’italianità”.
Su Repubblica Simonetta Fiori si addentra nel racconto dei crimini
compiuti dai partigiani titini e degli avvenimenti successivi. “Vicende
terribili che ormai da tempo fanno parte della storia d’Italia.
Riconosciute dalla comunità politica e storiografica. Da dieci anni
celebrate dal Giorno del Ricordo. Ma anche ieri – scrive – non sono
mancate polemiche, come la ripetizione stanca di un copione che va
oltre quel dramma storico. Simboli sciaguratamente oltraggiati.
Rivendicazioni astiose da parte delle destre”.
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QUI ROMA
Il ritorno dei Mish Mash
Compie
18 anni il gruppo romano di musica ebraica Mish Mash. Per festeggiare
l'anniversario un concerto in programma questa sera al Parco della
Musica (sala Teatro Studio) con protagonisti i quattro membri della
formazione (Marco Valabrega, Domenico Ascione, Bruno Zoia e Mohssen
Kassirofar). Filo conduttore della performance il complesso di suoni
del Mediterraneo, del Medio Oriente e dei paesi dell'Est che da sempre
ispira l'operato della formazione. Ristampato per l'occasione
“Yasaman”, album che in passato ha ottenuto un certo successo.
“Gli spunti principali del nostro percorso – spiegano gli artisti –
sono nel repertorio klezmer, nelle romanze sefardite che abbracciano un
territorio dalla Spagna alla Turchia, nei brani tradizionali di musica
persiana e medio-orientale, nei brani originali e d'autore ispirati da
queste stesse culture musicali, con scelte di arrangiamento e di
esecuzione che ricreano quel sapore vagabondo che da sempre
caratterizza questi repertori”. Numerosi gli ospiti invitati ad offrire
un contributo artistico. Animeranno infatti la serata, tra gli altri,
Barbara Eramo (voce), Stefano Saletti (bouzouki), Piero Fortezza
(batteria), Claudio Catalli (fisarmonica), Jamal Ouassini (violino) ed
Evelina Megnagi (voce).
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Save the children |
Ha
giustamente suscitato grande scalpore l’indagine di “Save the children”
sulle relazioni tra adulti e minorenni nei social network. Risulta
infatti che i rapporti con i giovanissimi siano assai frequenti sulla
rete, spesso escano dalla realtà virtuale, e che molti non ravvisino
nulla di strano in tutto questo. Non pochi credono che la
responsabilità maggiore sia da ascrivere proprio ai più giovani,
interessati a compiere esperienze diverse e maturative.
Tobia Zevi, Associazione Hans Jonas
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Storie
- Da Palermo ad Anticoli |
Alla
fine del Quattrocento, alcuni ebrei in fuga dalla Sicilia, da dove nel
1492 erano stati espulsi dalla regina Isabella di Spagna, giunsero tra
mille peripezie nelle terre del Basso Lazio e ad Anticoli (l’antica
Fiuggi), stabilendosi in quei luoghi. Lo scorso anno una Menorah è
stata scoperta a Fiuggi, in via del Macello, traccia indelebile di
quella fuga e di quei fatti storici.
Mario Avagliano
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