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23 febbraio 2014  - 23 Adar I 5774
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav
Benedetto
Carucci Viterbi,
rabbino
"Un uomo può sembrare persona cauta: in apparenza procede con moderazione e invece è il vero frettoloso. La fretta è infatti nel pensiero: è la costante distrazione spirituale" (Rabbi Simha Zissel Ziv, il Saba di Kelm).
 
David Bidussa,
storico sociale
delle idee
Ci sono delle parole che non usiamo più: per alcune il sentimento che esprimevano è diventato “straniero” in questo nostro tempo; per altre usiamo altri nomi, senza che quel sentimento che esprimevano, sia venuto meno. Perseveranza, appartiene al primo tipo. Parola che oggi indica più un vizio che una virtù. Il sentimento che le corrisponde è non cedere alla sconfitta, non adeguarsi. In altri tempi si sarebbe detto “non mollare”. Il contrario di perseveranza è accidia. Anche questa parola è desueta. Ma il sentimento che esprime non è scomparso. Anzi va fortissimo. Se scrivo indifferenza si capisce di più?
Si persevera perché qualcosa ci è caro e non vogliamo rinunciarvi. Ci si adegua perché niente ha valore. Si è indifferenti perché a tutto si può rinunciare, fuorché a rimetterci… Non è perché non abbiamo passioni. Al contrario: perché le abbiamo per oggetti, simboli, persone a cui non diamo peso e dunque sostituibili, senza rimpianto.
 
MILANO – In corso fino a giovedì 27 febbraio la rassegna del Nuovo Cinema israeliano organizzata dalla Fondazione Centro di documentazione ebraica contemporanea e Fondazione Cineteca Italiana in collaborazione con il Centro culturale Pitigliani di Roma. Appuntamento allo Spazio Oberdan (viale Vittorio Veneto 2).
 
Progetti Otto per Mille
Presentazione domande
Scadrà il 28 febbraio il termine per la presentazione dei progetti da realizzare con il contributo Otto per Mille. Gli Enti o associazioni interessati dovranno compilare l'apposita scheda dimostrando di aver presentato il modello EAS all'Agenzia delle Entrate. La Commissione Bilancio e Otto per Mille valuterà l'ammissibilità dei progetti e proporrà l'assegnazione del contributo previa approvazione del Consiglio dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
 
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La photopportunity
di Fabio Ulissi
“In questa vicenda io non c’entro nulla. Mi sono limitato a dare un numero di telefono a chi me lo chiedeva”. Così il presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici interviene, intervistato da Repubblica, rispetto alla questione dei presunti finanziamenti illeciti che vede indagati tra gli altri l’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno e l’ex presidente della Regione Lazio Renata Polverini, in relazione alla quale è stato citato sulla stampa anche il nome dello stesso Pacifici (Corriere della Sera).
Il presidente parla dei rapporti con la multinazionale Accenture, nati tramite uno dei manager nonché iscritta della Comunità, Sharon Di Nepi (“La multinazionale Accenture voleva avere rapporti con la comunità e lì nacque l’idea di sponsorizzare, al pari di altre aziende, la visita del Papa ma quando, il 17 gennaio 2010, Benedetto XVI è venuto in Sinagoga loro non avevano fatto in tempo ad avere la delibera. Così sponsorizzarono per un importo tra i 10 e i 15 mila euro la serata per i 95 anni di rav Toaff all’Hilton” spiega). Specifica inoltre la fotografia che lo ritrae, insieme ad Alemanno, con Fabio Ulissi, figura chiave dell’indagine “Un podologo che opera nella zona di viale Marconi, area ad alta densità comunitaria. Una persona affabile, ma anche molto attento alla ricerca della photopportunity o di incontri con personaggi noti” sottolinea, aggiungendo che la foto “fu scattata durante una cena al ristorante Bá Ghetto, dove è stata in bella vista per lungo tempo. Report poi la mostrò in trasmissione dopo averla presa dal profilo Facebook di Ulissi. Come presidente della comunità ebraica in tanti mi scattano foto, e con questo ruolo mi è capitato di incontrare anche persone che poi hanno avuto traversie giudiziarie. Per fortuna ne ho conosciute poche che poi hanno avuto guai e molte invece che in seguito hanno avuto successo. In 20 anni di impegno comunitario però non mi sono mai prestato a giochetti: sfido chiunque a dimostrare il contrario”.
Nei verbali dell’inchiesta, precisa l’articolo, Pacifici è citato solo in una postilla, dove è specificato che Ulissi gli chiese il contatto per un sondaggio elettorale.
“Aveva fatto campagna per Alemanno, ma non mi disse per chi fosse quel sondaggio. Io gli diedi il numero di Sharon, perché l’avevo incontrata in Accenture poche settimane prima. È l’unico ruolo che ho avuto in questa vicenda che mi auguro la magistratura chiarirà nella sua interezza e dove mi auguro che tutti potranno dimostrare la propria innocenza” la conclusione di Pacifici.
Si aprirà domani nello Stato ebraico il vertice intergovernativo tra Germania e Israele (Osservatore romano). A guidare la delegazione tedesca il cancelliere Angela Merkel.
Ci sarebbe anche il deputato PD Emanuele Fiano, tra i nomi per un sottosegretariato agli Interni nel nuovo governo guidato da Matteo Renzi secondo il Giornale, che ricorda l’impegno di Fiano nella comunità ebraica e in Sinistra per Israele.
Sulla Stampa viene ricostruita la storia dei Giardini dei Giusti dell’Associazione Gariwo e della Giornata dedicata ai Giusti che si celebrerà il 6 marzo.
 
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  davar
nuovo governo, gli auguri del presidente ucei
"Unità motore per il futuro"
Il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna ha dichiarato:

“A nome di tutti gli ebrei italiani voglio augurare al primo ministro Matteo Renzi e alla sua squadra di governo i migliori successi. Sono molte e diverse le sfide che si presentano davanti al nuovo esecutivo in un momento, come quello che stiamo vivendo, fortemente segnato da difficoltà di natura economico-finanziaria, tensioni sociali e bisogno di risposte, nella classe politica, che possano ovviare a un disagio largamente diffuso in ampi strati della popolazione.
L’unità e la consapevolezza devono essere il motore per il futuro: in chi governa, in chi è governato, in chi ogni giorno agisce, nel proprio ambito, per la diffusione di concordia e collaborazione. Si tratta di una sfida peculiare e imprescindibile per il bene dell’intera collettività nazionale e in questo senso gli ebrei italiani sapranno dare, come sempre, il proprio contributo”.

SCUOLA E INFORMAZIONE
Cento settimane di lavoro
con la rassegna Melamed

Cento settimane di lavoro, cento volte Melamed. Questa mattina la collega Ada Treves ha lanciato la centesima edizione della rassegna stampa settimanale dedicata ai temi della scuola, dell’educazione e della formazione. Un apporto prezioso e affidabile che settimana dopo settimana non è mai mancato in questi ultimi due anni di lavoro a tutti coloro che nel mondo ebraico operano sul fronte strategico della scuola e dell’educazione.
L’impegno mantenuto della redazione di portare un contributo tangibile e regolare per la costruzione, in collaborazione con il dipartimento Educazione e Cultura UCEI di una grande rete di servizi per l’educazione e la formazione.
“Abbiamo lanciato un piccolo seme – ha commentato il Consigliere dell’Unione delle Comunità Ebraiche Raffaele Turiel che nella Giunta ha la responsabilità della Scuola - e i semi che germogliano poi sono difficili da sradicare. Ora che abbiamo questo bel prodotto giornalistico realizzato dal Desk UCEI, la sfida che abbiamo davanti è quella di distribuirne contenuti a una platea di fruitori sempre più ampia, in primo luogo a coloro con cui collaboriamo al Ministero dell’Istruzione”.
“Scuola e informazione – afferma il coordinatore dei dipartimenti Informazione e Cultura Guido Vitale in un messaggio di congratulazioni alla redazione - costituiscono i campi su cui si gioca il futuro e il benessere dell’ebraismo italiano. La redazione giornalistica UCEI, che realizza puntualmente con impegno e con successo il giornale ebraico per bambini DafDaf, i dossier ‘Leggere per crescere’, ‘Comics and Jews’, ‘Progetti di futuro’ e ‘Melamed’, la rassegna stampa settimanale Melamed e offre ai lettori numerosi spunti di conoscenza, riflessione e aggiornamento, ha segnato, grazie alla solidità professionale e alla dedizione di tutti i colleghi, un salto di qualità e un motivo di speranza per chi crede nel futuro dell’ebraismo italiano”.


israel university day 2014
Progetti di futuro in campo
Lauree, master, progetti di formazione, un denominatore comune: l’eccellenza targata Israele. Torna l’Israel University Day quest’anno in quattro diverse città d’Italia. Dopo l’apertura a Milano infatti, l’evento si sposterà stasera a Torino, poi a Roma domani e a Firenze martedì 25, promosso dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane insieme a Masa, organizzazione pubblica israeliana che offre ai giovani borse di studio per trascorrere un periodo nello Stato ebraico. Analoga la formula della giornata nelle varie città: alla presentazione dei più prestigiosi atenei israeliani (Università ebraica di Gerusalemme, Idc di Herzliyah, Università di Ben Gurion nel Negev, Università di Haifa, Bar Ilan, Tel Aviv University e Technion) e dei programmi di formazione, segue una sessione dedicata ai colloqui personalizzati dei ragazzi con i responsabili per rivolgere loro ogni tipo di domande.
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qui torino - insieme in concerto
Grande musica con la bacchetta
della Israeli Chamber Orchestra

La magia della musica ha funzionato anche questa volta, e il grandissimo lavoro fatto nei mesi scorsi dagli organizzatori è stato ampiamente premiato dal grande successo del concerto di ieri sera al Sermig, a Torino, che ha mostrato la bravura di un gruppo di ragazzi provenienti da diverse scuole musicali del Piemonte e di una quindicina di giovanissimi israeliani - che non avevano mai suonato insieme - in una orchestra che la stessa direttrice Bar Avni, che è assistant director della Israeli Chamber Orchestra, ha definito “magica, una delle esperienze per cui vale la pena di fare questo lavoro”.
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Qui Bologna
In viaggio verso Gerusalemme
Gerusalemme non come luogo di conflitto, ma come casa comune delle diverse culture e religioni in dialogo. Questo il volto che si paleserà agli occhi dei partecipanti del viaggio interreligioso, promosso dalla Provincia di Bologna e rivolto agli studenti liceali del territorio, partito questa mattina alla volta di Israele. Il viaggio durerà quattro giorni e ognuno dei primi tre sarà dedicato all'approfondimento delle specificità delle tre religioni monoteiste e al loro rapporto con la città. La giornata di lunedì sarà incentrata sull'ebraismo e si aprirà con una visita al Muro del Pianto. Guide della comitiva il rabbino capo di Bologna Alberto Sermoneta, l'imam 'Abd al Wahid Pallavicini della Comunità Religiosa Islamica e il parroco don Stefano Ottani. Con i giovani anche il presidente della Provincia Beatrice Draghetti e il presidente del Consiglio provinciale Stefano Caliandro.
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QUI ROMA
Storie dal Ghetto, storie di vita
Storie dal Ghetto, storie di vita

Dopo una lunga attesa “Ghetto”, il commovente balletto sulla storia degli ebrei d'Europa che il coreografo Mario Piazza ha portato nei più prestigiosi contesti internazionali, sbarca finalmente in Italia e a Roma. L'appuntamento è al Teatro dell'Opera per una settimana di programmazione (25 febbraio-2 marzo) rivolta al grande pubblico e in particolare a chi, spiega l'artista, “vuole conoscere più da vicino il mondo ebraico, le sue storie, le sue passioni, la sua normalità”. 
La performance di Piazza – premiata con uno dei più importanti riconoscimenti per le Performing Arts dalla European Association for Jewish Culture – si ispira direttamente alla vita e ai paesaggi del vecchio ghetto di Roma”.
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DAFDAF
Da una generazione all'altra
È in distribuzione in questi giorni con Pagine Ebraiche il numero 42 di DafDaf, il giornale ebraico dei bambini, che propone fra giochi, musica, ricette e suggerimenti per visitare un museo anche le tradizionali pagine dedicate alla scienza. L’argomento di questo mese è la genealogia, che Michele Luzzatto “un biologo che da molti anni lavora con i libri” affronta in maniera ironica, e rigorosa, partendo proprio da quel «Prù urvù umilù et haàretz», cioè "fiorite, diventate molti e riempite la terra» che si legge nella Genesi. Dall’ossessione ebraica per gli alberi genealogici alla scoperta dell’America, da Iseppo al giornalaio sotto casa, DafDaf porta i suoi giovani lettori a scoprire perché ci sono volte in cui sapere bene la matematica non basta.
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sorgente di vita
Storie di vicini scomodi
La storia dei Matatia, una famiglia di ebrei che negli anni ’30 passava le vacanze a Riccione, in una villa vicina a quella di Mussolini. Ricostruite grazie ad alcune lettere ritrovate per caso, le vicende di questi “ vicini scomodi”, dalle leggi razziste alle deportazioni, aprono la puntata di Sorgente di vita che va in onda domenica 23 febbraio.
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pilpul
Il racconto difficile
La necessità di qualche riflessione sulla letteratura della e sulla Shoah (come della deportazione) mi deriva dall’essermi impegnato in particolare modo nello studio di essa in questi ultimi anni. Le premesse riguardo alla sua fisionomia sono meno scontate di quanto possa sembrare a un primo impatto se si pensa, come sostiene Grete Weil, che “più il tempo passa più Auschwitz si avvicina”. Non di meno Primo Levi, interrogandosi sulla sua esperienza, ha avuto più volte modo di osservare che “ci siamo accorti che la nostra lingua manca di parole per esprimere questa offesa, la demolizione di un uomo” così come rammenta quel carceriere che gli ricordava che qualunque fosse stata detta dai sopravvissuti, non sarebbero comunque creduti dinanzi all’enormità del crimine.

Claudio Vercelli
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Nugae - Canzoni poliglotte
Probabilmente non andrebbe urlato ai quattro venti ma tenuto nascosto come guilty pleasure. Ma lasciando definitivamente ogni speranza di sembrare seria o anche solo maggiorenne, tanto vale abbandonarsi a futili discorsi su una meraviglia di youtube, i video delle canzoni Disney in tutte le lingue. Ogni frase cambia idioma e nel giro di tre minuti scarsi si conoscono tutte le varianti possibili e immaginabili. È senza alcun dubbio un'abitudine fra il secchione irrimediabile e la sindrome di Peter Pan, ma insieme a una torta di mele dà molto sollievo per dimenticare gli affanni.

Francesca Matalon, studentessa di lettere antiche
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Identità: Felix Frankfurter
Nel 1958 l’allora Primo ministro dello Stato di Israele, David Ben Gurion si è trovato a gestire il fatto che la nozione stessa di identità ebraica era diventata in Israele oggetto di una legislazione che avrebbe avuto implicazioni pratiche cruciali. A cinquanta “Saggi di Israele” Ben Gurion pose la domanda divenuta il titolo del lavoro del professor Eliezer Ben Rafael, che in un e-book intitolato “Cosa significa essere ebreo?” – scaricabile dai siti www.proedieditore.it e www.hansjonas.it – ha messo in luce per la prima volta in Italia quella discussione sistematica sull’identità ebraica. Ogni domenica, sul nostro notiziario quotidiano e sul portale www.moked.it, troverete le loro risposte. Oggi Felix Frankfurter (1882-1965), già membro della Corte suprema degli Stati Uniti.  
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