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25 febbraio 2014 - 25 Adar I 5774
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav
Roberto
Della Rocca,
rabbino
Quello stesso oro che gli ebrei hanno portato via dall’Egitto, a titolo di risarcimento per il lavoro svolto come schiavi, costituisce l’ingrediente fondamentale sia per il vitello d’oro che per il Tabernacolo e per i suoi arredi, come la lampada a sette braccia e le vesti sacerdotali. Un oro a doppio taglio, usato in un caso come trasgressione e nell'altro come prescrizione. Un oro, quindi, metafora di un’energia che può costituire la medesima fonte della nostra elevazione come della nostra degradazione. Nella costruzione del Tabernacolo gli ebrei assimilano a sé l'oro egiziano, nel vitello d'oro vengono viceversa assimilati dall'oro in un irretimento idolatrico paradigma di una regressione verso l’Egitto. Due esperienze contigue quindi, che indicano come quelle nostre stesse risorse e opportunità possano essere utilizzate per le più alte forme di creatività ma anche, purtroppo, per le più basse forme di degradazione.
 
Dario
Calimani,
anglista
Una takkanah di Rabbi Gershom (ca. 960-1028) figlio di Jehudah di Magonza proibisce di tagliare i margini bianchi dei manoscritti. Il decreto rabbinico appare motivato dal fatto che l’assenza di margini avrebbe spinto i commentatori a sovrascrivere il testo corrompendolo, alterandone ambiguamente il contenuto originale, producendo discordanze sugli usi e sulle tradizioni locali. La conservazione del margine è invece un invito a sporcare la pagina con note e commenti, a proseguire lo studio, a produrre varianti, a verificare in proprio le verità altrui. E se poi il margine rimane bianco, allora è uno spazio dedicato al silenzio, al pensiero. Alla fine, è bello osservare come lo sviluppo della cultura, del dialogo, della riflessione, corrisponda con il rispetto anche estetico per l’integrità del testo.
 
MILANO – In corso fino a giovedì 27 febbraio la rassegna del Nuovo Cinema israeliano organizzata dalla Fondazione Centro di documentazione ebraica contemporanea e Fondazione Cineteca Italiana in collaborazione con il Centro culturale Pitigliani di Roma. Appuntamento allo Spazio Oberdan (viale Vittorio Veneto 2).
Oggi alle 21 in programma il documentario The Gatekeepers.
 
Progetti Otto per Mille Presentazione domande
Scadrà il 28 febbraio il termine per la presentazione dei progetti da realizzare con il contributo Otto per Mille. Gli Enti o associazioni interessati dovranno compilare l'apposita scheda dimostrando di aver presentato il modello EAS all'Agenzia delle Entrate. La Commissione Bilancio e Otto per Mille valuterà l'ammissibilità dei progetti e proporrà l'assegnazione del contributo previa approvazione del Consiglio dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
 
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Ucraina, dubbi e speranze
Il popolo di Maidan festeggia in Ucraina la cacciata del presidente Viktor Yanukovich. Ma tra coloro che erano in piazza a manifestare contro il governo c’erano anche i rappresentanti del partito di estrema destra Svoboda, che vanta il 10 per cento del parlamento ucraino e una popolarità nel paese forse ancora più vasta. E se le accuse di antisemitismo e terrorismo “che l’Europa finge di non vedere” rivolte ai protagonisti della rivoluzione di Maidan dalla Russia di Putin (la Stampa) appaiono strumentali, una certa preoccupazione rimane. Israele e l’Agenzia ebraica inviano aiuti e supporto, anche per la sicurezza, alle comunità ebraiche ucraine (Maurizio Molinari sulla Stampa). Anche nella manifestazione a sostegno dell’Ucraina a Roma, tra i manifestanti si segnalavano parecchi rappresentanti di estrema destra secondo il Manifesto.
Si lavora per completare la squadra del nuovo governo di Matteo Renzi: tra i nomi che circolano per un posto di sottosegretario, quello di Emanuele Fiano agli Interni e di Tobia Zevi alle Politiche giovanili (Libero).
Al Museo ebraico di Roma in programma oggi la presentazione del documentario “I campioni raccontano” sulla visita della nazionale azzurra ad Auschwitz, con, tra gli altri, il presidente della Figc Giancarlo Abete (Gazzetta dello Sport), mentre il sindaco di Fiumicino ha conferito la cittadinanza onoraria a un sopravvissuto Alberto Sed (Tempo).
Sul Messaggero il coreografo Mario Piazza racconta il suo spettacolo “Ghetto” in scena da stasera al Teatro Nazionale.
 
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  davar
qui firenze - il cardinale tra i giusti
"Dalla Costa, messaggio vivo"
Arcivescovo di Firenze negli anni più difficili, Elia Dalla Costa (1872-1961) fu tra i coordinatori della rete di assistenza clandestina che al fianco della Delasem contribuì a mettere in salvo centinaia di perseguitati ebrei braccati dal regime. A un anno e mezzo dall’ingresso tra i Giusti tra le Nazioni, il pastore di origine vicentina sarà tributato domani del massimo riconoscimento dello Yad Vashem con la consegna, alla Curia fiorentina, della medaglia fatta emettere dal Memoriale della Shoah di Gerusalemme.
Ad intervenire, tra gli altri, l'arcivescovo Giuseppe Betori, l'ambasciatore d'Israele in Italia Naor Gilon, il presidente della Comunità ebraica Sara Cividalli e il rabbino capo Joseph Levi.
Sul numero di marzo di Pagine Ebraiche in distribuzione, in un'intervista, Betori si sofferma sul significato simbolico di questo riconoscimento e sull'attualità del messaggio lanciato dal suo illustre predecessore.
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israele - A luglio le elezioni presidenziali
Dopo Shimon, un nuovo volto
per il paese nel mondo

Per qualche tempo le indiscrezioni si sono rincorse. Sarebbe stato Shimon Peres disponibile a prolungare la sua presidenza dopo la scadenza del mandato? Sarebbero esistiti i presupposti per riformare la legge vigente nel senso di consentirlo? Poi l’ipotesi è tramontata. A 90 anni, il capo di Stato più anziano del mondo ha chiarito che non poteva accadere. E così, la corsa al nuovo presidente dello Stato d’Israele (il mandato di Peres terminerà nel luglio 2014) è stata ufficialmente aperta. Numerosi i candidati, tra annunci ufficiali e indiscrezioni.
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ucraina
Kiev, la Piazza e gli ebrei
Nessun paese della democratica Unione Europea legittimerebbe un governo in mano all'estrema destra xenofoba e razzista. Lo sanno gli insorti ucraini, lo sanno i sostenitori del latitante Victor Yanukovych. E quando i media riportano di due ultraortodossi ebrei brutalmente picchiati o di una sinagoga colpita da una Molotov e rilanciano il ruolo del partito ultranazionalista Svoboda nelle proteste di piazza Maidan, comincia a insinuarsi l'idea che l'Ucraina sia pericolosamente vicina a dare sfogo al suo animo più nero e violento. Mentre l'allarme antisemitismo rimbalza su giornali e siti di mezzo mondo, in Ucraina voci autorevoli si levano per dipingere un quadro profondamente diverso (nella foto una manifestazione a Gerusalemme di ebrei di origine ucraina - comunità che conta oltre 250 mila persone in Israele - a favore di piazza Maidan). Primo fra tutti il presidente del Congresso ebraico ucraino, Vadym Rabynovych che parla di un rapporto tollerante e pacifico dei manifestanti con la comunità ebraica e smentisce l'accusa di un crescente antisemitismo di massa in quella che vorrebbe essere la “nuova Ucraina”.
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qui roma
Via Tasso verso il rilancio
“Il mio impegno inizia da qui”. È quanto affermato dal neo ministro ai beni culturali Dario Franceschini in occasione della visita (a sorpresa) al Museo Storico della Liberazione di via Tasso. Un'iniziativa salutata con soddisfazione dal presidente del Museo Antonio Parisella e che fa ben sperare per il futuro di una realtà a difesa della quale, negli scorsi mesi, era intervenuto con forza anche il presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna invitando a un impegno collettivo per la tutela di un'istituzione che è patrimonio non solo di Roma ma, aveva spiegato, “di tutti quegli italiani che si riconoscono nei valori della libertà, della democrazia e dell'antifascismo”.
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pilpul
L'ombra di Putin
Per la terza volta in poche settimane torno sull'evoluzione dello scacchiere mediorientale. Oggi lo faccio alla luce della visita recente di Abdel Fattah Al-Sisi, uomo forte dell'esercito egiziano e presidente in pectore, a Vladimir Putin. La settimana scorsa i due si sono incontrati in Russia, ampie delegazioni al seguito, e hanno siglato accordi commerciali e di cooperazione militare. Al termine dei negoziati Al-Sisi ha incassato la benedizione di Putin in vista delle prossime elezioni egiziane, sancendo in questo modo la sua autonomia potenziale dagli Stati Uniti.

Tobia Zevi, Associazione Hans Jonas
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Storie - Far conoscere Auschwitz
Nel primo dopoguerra Auschwitz non era ancora assurta a simbolo della Shoah italiana (ed europea) ed era quasi del tutto sconosciuta agli occhi dell’opinione pubblica. Tutt’al più era un nome tra i tanti della galassia concentrazionaria nazista.  
Uno dei primi in Italia a condurre ricerche per far conoscere cosa fosse accaduto agli ebrei nel cuore dell’Europa durante la seconda guerra mondiale e che fine avevano fatto gli ebrei deportati dal nostro Paese, fu Massimo Adolfo Vitale, un personaggio che meriterebbe maggiore notorietà a livello nazionale e che, fra l’altro, fu tra i fondatori del Cdec a Milano
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Mario Avagliano
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