Se non visualizzi correttamente questo messaggio, fai click qui

9 marzo 2014 - 7 Adar II 5774
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav
Benedetto
Carucci Viterbi,
rabbino
"Se una persona  ha da dire una cosa nuova, deve trattenersi almeno un quarto d'ora. Poi, se vuole, potrà dirla" (rabbi Simcha Zissel Ziv di Kelm).
 
David Bidussa,
storico sociale
delle idee
ArmaLite Inc, un’azienda produttrice di armi con sede nell’Illinois, ha fatto una campagna pubblicitaria armando il David di Michelangelo di un potente fucile.
Con una sola mossa cambia radicalmente l’immagine del ragazzino con la fionda. Anzi si sposta il centro della scena.
David non è più il simbolo dell’astuzia che vince la forza bruta, ma quello della potenza di fuoco che sbaraglia l’avversario. Sparisce la persona, rimane l’arma.
 
Un ciclo di incontri sull'etica medica
Un ciclo di incontri sull’etica medica patrocinato dal Dipartimento Educazione e Cultura UCEI, avrà luogo nei locali del Tempio dei Giovani sull’Isola Tiberina con cadenza settimanale. Appuntamento ogni lunedì alle 20. Tra i rabbanim coinvolti Roberto Colombo, Roberto Della Rocca, Riccardo Di Segni, Cesare Efrati, Gianfranco Di Segni, Benedetto Carucci, Ariel Di Porto, Amedeo Spagnoletto, Gavriel Levi, Umberto Piperno
 
Leggi

Fratelli d'Italia,
messaggi a Le Pen
Al via domani, all’Università Cattolica di Milano, i lavori del convegno internazionale “Tra ragione e fede. La dottrina sociale della Chiesa e la sua valenza ecumenica”. Un appuntamento in due giornate con una specifica sessione dedicata al dialogo interreligioso. Porterà il punto di vista dell’ebraismo rav Roberto Della Rocca, direttore del dipartimento Educazione e Cultura UCEI. Un lungo articolo introduttivo appare oggi sull’Osservatore Romano a firma di Giulia Galeotti. Sempre in ambito ecclesiastico di grande interesse la ricostruzione di Gian Guido Vecchi, con molti spunti inediti, del conclave che esattamente un anno fa portò all’elezione di Bergoglio. All’anniversario il Corriere della sera dedica alcune pagine speciali.
Riparte da Fiuggi, luogo della storica svolta di Alleanza Nazionale, l’esperienza politica del gruppo Fratelli d’Italia. “Il target – si legge sul Corriere – è di un partito della nazione, euroscettico, che guarda a Marine Le Pen (“andiamo a Parigi a parlarci”, propone Alemanno), che ha intitolato il suo congresso “in nome del popolo sovrano”, duro verso Matteo Renzi “che va dalla cancelliera col suo Jobs Act, facendo un inchino alla Schettino. Anziché il 17 marzo (anniversario dell’Unità d’Italia, ndr) avrebbe dovuto scegliere l’8 settembre. Cioè l’armistizio firmato da Badoglio”. Un riferimento che ha infiammato la platea e alimentato alcune polemiche: “Meloni è nostalgica del Ventennio”, ha affermato il parlamentare del Pd Francesco Scalia.
“La signora dei Giusti contro la violenza di mafia”. Questo il titolo del ritratto che il Fatto Quotidiano dedica a Ulianova Radice, direttrice e cofondatrice di Gariwo assieme a Gabriele Nissim. Al centro del colloquio la Giornata dei Giusti celebrata a Milano lo scorso 6 marzo con la piantumazione di sei nuovi alberi alla presenza, tra gli altri, dell’allenatore del Milan Clarence Seedorf.
 
Leggi

  davar
QUI SANNICANDRO
Insieme guardando a Sud
San Nicandro, piccolo paese del Gargano, è testimone di una delle storie più straordinarie e vivaci dell'ebraismo moderno. Da qui è iniziata l'avventura di Donato Manduzio, l'autodidatta che portò negli anni Trenta la Torah a San Nicandro. Qui, ottant'anni dopo, la comunità sannicandrese, erede degli insegnamenti di Manduzio, ha festeggiato l'ingresso del Sefer Torah all'interno della sua sinagoga. Una pagina di storia, scritta tra i sorrisi, i canti e la commozione di una realtà più unica che rara. Emozioni condivise, al termine di uno shabbaton organizzato dall'Unione delle Comunità Ebraiche, con i rappresentati dell'ebraismo italiano, e non solo, con la presenza tra gli altri di rav Scialom Bahbout, neo rabbino capo di Venezia; rav Elyahu Birnbaum, rabbino dell'organizzazione internazionale Shavei Israel e il suo presidente Michael Freund; il presidente della Comunità ebraica di Napoli Pier Luigi Campagnano, Renzo Gattegna, presidente UCEI; Pier Paolo Gualano, sindaco di San Nicandro; Gadi Piperno del Dipartimento Cultura e Educazione UCEI e rav Pierpaolo Pinhas Punturello. “Un messaggio e un esempio di incrollabile fiducia ci perviene da voi di San Nicandro – ha affermato nell'arco dell'evento il presidente Gattegna – che avete avuto l'orgoglio e il coraggio di rivendicare un'identità ebraica proprio nel periodo in cui nazismo e fascismo si apprestavano a tentare di realizzare lo sterminio, l'annientamento, la Shoah”. Perché in questo unicum che è la storia dell'ebraismo sannicandrese (buona parte convertitosi ufficialmente nel dopoguerra e di cui 70 membri fecero l'alyah nel 1949) c'è anche il remare controcorrente. Nel momento più buio per gli ebrei, in cui non solo esserlo era fonte di pericolo ma anche offrirvi aiuto, Manduzio – sulla cui tomba questa mattina il presidente Gattegna, gesto di memoria, ha lasciato un sassolino
gettava i semi della sua conversione. Dall'analfabetismo alla scoperta da autodidatta della Bibbia, regalo di un amico, il capostipite della Comunità di San Nicandro chiese a Remo Cantoni e ai leader del mondo ebraico dell'epoca di iniziare il percorso per la conversione ufficiale. A stupire sono le date: la domanda arrivo a cavallo tra il 1937 e il 1938, all'alba delle leggi razziste. Ma i sannicandresi, ostinati e determinati, non demordono. Non li ferma il razzismo di stato, la diffidenza dei concittadini, le problematiche con le istituzioni. E questa testardaggine attraverso anche l'incontro tra Manduzio e il partigiano e membro della Brigata ebraica Enzo Sereni – li porta al riconoscimento nel 1946 e alla decisione di lasciare un'allora sperduto paese del Gargano per il sogno da costruire, Eretz Israel. Quattro donne rimasero a presidio della comunità: attraverso di loro la favola sannicandrese non si è sopita, arrivando fino ai giorni nostri. E l'ingresso del Sefer Torah di oggi è la dimostrazione che questo percorso non si è interrotto. “Quello di oggi per questa comunità non deve essere un punto di arrivo ma un punto di partenza”, ha sottolineato rav Bahbout ricordando anche come “questo Sefer Torah rappresenta il collegamento con tutto il popolo ebraico”. Una gioia, dipinta sui volti dei sannicandresi mentre il Sefer veniva portato tra le vie cittadine, ma anche una responsabilità per il futuro. “Questo non è il primo Sefer di questa città – ha affermato il presidente di Shavei Israel Freund – il primo è stato Donato Manduzio perché ciascun ebreo rappresenta un Sefer Torah vivente e voi siete la sua eredità”. Raccolto il testimone, la comunità pugliese guarda avanti. “Quella scritta oggi è un'altra pagina del diario di Donato – ha spiegato Grazia Gualano, spina dorsale della realtà di San Nicandro, raccontata in un libro di John A. Davis per Giuntina – e continueremo a scriverne altre. Grazie a tutti voi di essere qui e all'aiuto dei presenti e non per quanto è stato fatto finora”. “Questa comunità è un'insegnamento per tutti noi – ha affermato Gadi Piperno – dove si legge la Torah c'è l'ebraismo”. A fare gli onori di casa per San Nicandro il sindaco Pier Paolo Gualano, che si è detto onorato di poter ospitare una tradizione così forte e significativa nella città. “Vorrei riprendere il sindaco – ha detto bonariamente rav Birnbaum – quando afferma che questa comunità è piccola, perché ricordiamoci che non è importante la quantità ma la qualità e questa storia ne è la testimonianza”.

Daniel Reichel twitter @dreichelmoked
QUI SANNICANDRO
"La gioia di un incontro unico"
In occasione dell'ingresso del Sefer Torah di Sannicandro Garganico il presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna ha pronunciato il seguente intervento:


Care amiche e cari amici,
non è la prima volta che ci incontriamo.
Ma è la prima volta che ci incontriamo a Sannicandro Garganico.
I nostri precedenti incontri sono avvenuti a Bari, a Trani o in Calabria, a Belvedere Marittimo.
Vederci qui a Sannicandro, nel vostro paese, ha un significato particolare e mi procura una grande gioia.
La presenza del Sindaco e di altre autorità, che ringrazio a nome di tutti, accentua l'importanza di questa giornata.
Tutti sappiamo e abbiamo preso coscienza che l'ebraismo, in tutto il Meridione d'Italia, dai tempi antichi fino all'inizio del Sedicesimo secolo,
è stato grande e fiorente, fonte di cultura, di civiltà e di benessere materiale e spirituale per tutte le regioni e in particolare per Puglia, Calabria e Sicilia.
Scopriamo continuamente nuove prove e nuovi reperti archeologici di questa grande realtà.
L'Inquisizione dal 1492 inferse colpi mortali a centinaia di Comunità sparse in tutto il territorio, ma non riuscì ad annientare totalmente i valori, la cultura e le tradizioni ebraiche che, ancora oggi, miracolosamente dopo oltre 500 anni, sopravvivono in molte famiglie e ancora costituiscono un antico bagaglio di ricordi tramandati, che tendono in questi anni a riemergere.
Ma Sannicandro ha una storia particolare, speciale, unica.
Gli ebrei da secoli non praticano alcuna forma di proselitismo, non cercano, né tanto meno esercitano alcuna forma di pressione, per convincere chiunque a convertirsi all'ebraismo.
Per questo la storia di Donato Manduzio e della nascita spontanea di una comunità ebraica a Sannicandro ha dei connotati in base ai quali, veramente, la realtà supera qualsiasi immaginazione.
Nel lasso di tempo, relativamente breve, di circa 20 anni, la comunità di Sannicandro ha effettuato un percorso, coronato dall'alyà in Israele nel 1949, simile a quello che il popolo ebraico ha effettuato in 4000 anni.
Ma evidentemente i sannicandresi sono pieni di vitalità e di risorse e non cessano mai di stupirci, infatti, dopo l'alyà del 1949, rimasero a Sannicandro quattro donne, e gli ebrei da sempre sanno bene di cosa possono essere capaci quattro donne, quattro madri coalizzate fra loro!
Dalla loro opera concreta e pratica di studio e di insegnamento è ormai risorta una comunità nuova.
Mi riferisco a voi che siete oggi qui riuniti con noi!
Voi che avete conquistato la stima e il rispetto sia delle autorità civili che di quelle religiose ebraiche e che siete nuovamente oggi una piccola ma fiorente realtà, con una propria organizzazione, una propria sinagoga e una rete di relazioni con l'ebraismo pugliese, italiano e israeliano.
Oggi qui festeggiamo, con l'introduzione di un nuovo Sefer Torah, anche, simbolicamente, il forte legame e l'unità fra ebraismo antico, ebraismo nuovo e ebraismo in fase di riscoperta e di rinascita.
Un messaggio e un esempio di incrollabile fiducia nel futuro ci perviene da voi di Sannicandro che avete avuto l'orgoglio e il coraggio di rivendicare un'identità ebraica proprio nel periodo in cui il fascismo e il nazismo si apprestavano a tentare di realizzare lo sterminio, l'annientamento, la Shoah di tutto il popolo ebraico.
Non possiamo che esprimere a voi, che idealmente rappresentate anche le generazioni che vi hanno preceduto, tutto il rispetto e l'ammirazione per il vostro eroico coraggio e formulare l'impegno a proseguire insieme lungo un percorso, non facile, ma che sarà sempre rivolto a far prevalere i più alti valori di civiltà, di amicizia e di fratellanza fra i popoli.


Renzo Gattegna,
presidente Unione delle Comunità Ebraiche Italiane
 
QUI ROMA - RUACH TOVà
Al Gemelli per la solidarietà
Funzionari, consiglieri, dipendenti. Una mattina di solidarietà per il corpo dell'ambasciata israeliana a Roma che, per l'appuntamento ormai tradizionale del Ruach Tovà (la giornata delle buone azioni ideata in Israele nel 2007), ha scelto di ritrovarsi nel reparto di pediatria del Policlinico Gemelli per portare solidarietà ai giovani ospiti della struttura. A guidare la delegazione l'ambasciatore Naor Gilon, accolto e accompagnato in visita dal direttore del Gemelli Maurizio Guizzardi. Giochi, attività, letture di racconti, travestimenti in maschera hanno caratterizzato l'incontro, svoltosi in un clima di grande sinergia e coinvolgimento. Ha partecipato alle attività anche il presidente del Keren Kayemeth LeIsrael e consigliere UCEI Raffaele Sassun.
QUI NONANTOLA - GIORNATA EUROPEA DEI GIUSTI
Villa Emma, progetti di futuro
L’esperienza di solidarietà di Villa Emma è stata il punto di partenza di un ragionamento comune sulla capacità di fare rete e sulle strategie di salvezza. Per tre giorni i numerosi studiosi convenuti a Nonantola - il luogo dove una comunità di cittadini è stata capace tra il 42 e il 44 di dare rifugio e salvare 73 giovani ebrei in fuga dall’Europa orientale - sono stati impegnati nel convegno internazionale “Un luogo a questa storia”, organizzato dalla Fondazione Villa Emma.
Leggi
SORGENTE DI VITA
Le strade della vergogna
La puntata di Sorgente di vita di questa sera, domenica 9 marzo, presenta un viaggio in varie città e paesi della penisola alla scoperta delle strade della vergogna, intitolate a gerarchi fascisti e firmatari del Manifesto della Razza. Abbiamo ascoltato le voci dei cittadini che commentano le discutibili scelte di toponomastica, tra memorie controverse, indifferenza e indignazione.
Leggi
pilpul
Nazionalisti e socialisti
Grande è il disordine sotto il cielo e la situazione è tutto fuorché «magnifica», come avrebbe invece detto il «grande timoniere» Mao Tze Tung. La prospettiva di uno sfaldamento dell’Ucraina è sotto gli occhi di tutti. La crisi che attanaglia Kiev ha rubato il posto all’oramai ripetitiva carneficina siriana, all’impasse libica (lo scontro tra forze conservatrici e gruppi «rivoluzionari», il fallimento delle elezioni popolari per l’Assemblea costituente, il frazionamento e la competizione tra milizie contrapposte), alla transizione incerta in Afghanistan (dove la missione Nato va verso la sua conclusione, il 5 aprile prossimo si terranno le elezioni presidenziali mentre l’Arabia Saudita, l’Iran, la Cina e la Russia si contendono corposi spazi di influenza), alla progressiva disintegrazione della sovranità moldava (storicamente un’area di transito tra Russia e penisola balcanica, dove la regione speciale autonoma della Gagauzia, turcofona, è attraversata da forti venti separatisti, così come la Transnistria, russofona e sostenuta da Mosca) e alle persistenti contorsioni e ai mal di pancia che attraversano l’Africa centrale e mediterranea.

Claudio Vercelli
Leggi
Nugae - La signora in grigio
Vagheggiare sulla vita è un'attività tipica da domenica mattina sonnolenta, da praticare con un plaid sulle gambe per rassicurare l'animo sottoposto a inquietudine e un computer davanti agli occhi per poter convalidare su Google qualunque brillante idea. Attualmente il futuro è in lotta con se stesso e appare sospeso fra la vittoria di un premio Nobel per la letteratura, ottenuto passando la vita in biblioteche polverose a studiare qualche autore latino di cui l'universo ignora l'esistenza e a scrivere poesie, e quella di un premio Pulitzer, ottenuto passando giornate affaccendate nella redazione affollata di qualche giornale a svelare notizie che salveranno l'universo e a scrivere editoriali.

Francesca Matalon, studentessa di lettere antiche
Leggi
Identità: i rabbini di Londra
Nel 1958 l’allora Primo ministro dello Stato di Israele, David Ben Gurion si è trovato a gestire il fatto che la nozione stessa di identità ebraica era diventata in Israele oggetto di una legislazione che avrebbe avuto implicazioni pratiche cruciali. A cinquanta “Saggi di Israele” Ben Gurion pose la domanda divenuta il titolo del lavoro del professor Eliezer Ben Rafael, che in un e-book intitolato “Cosa significa essere ebreo?” – scaricabile dai siti www.proedieditore.it e www.hansjonas.it – ha messo in luce per la prima volta in Italia quella discussione sistematica sull’identità ebraica. Ogni domenica, sul nostro notiziario quotidiano e sul portale www.moked.it, troverete le loro risposte. Oggi le rispopste dei membri della commissione del Gran Rabbinato di Londra Aryeh Leib Grossnass, Leib Meir Lew, Abraham Rappoport, Aaron Steinberg e Morris Swift.

Leggi
moked è il portale dell'ebraismo italiano
Seguici su  FACEBOOK  TWITTER
Pagine Ebraiche 24, l'Unione Informa e Bokertov sono pubblicazioni edite dall'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. L'UCEI sviluppa mezzi di comunicazione che incoraggiano la conoscenza e il confronto delle realtà ebraiche. Gli articoli e i commenti pubblicati, a meno che non sia espressamente indicato il contrario, non possono essere intesi come una presa di posizione ufficiale, ma solo come la autonoma espressione delle persone che li firmano e che si sono rese gratuitamente disponibili. Gli utenti che fossero interessati a offrire un proprio contributo possono rivolgersi all'indirizzo desk@ucei.it  Avete ricevuto questo messaggio perché avete trasmesso a Ucei l'autorizzazione a comunicare con voi. Se non desiderate ricevere ulteriori comunicazioni o se volete comunicare un nuovo indirizzo e-mail, scrivete a: desk@ucei.it indicando nell'oggetto del messaggio "cancella" o "modifica". © UCEI - Tutti i diritti riservati - I testi possono essere riprodotti solo dopo aver ottenuto l'autorizzazione scritta della Direzione. l'Unione informa - notiziario quotidiano dell'ebraismo italiano - Reg. Tribunale di Roma 199/2009 - direttore responsabile: Guido Vitale.