1 aprile 2014 - 1 Nissan 5774 |
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Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter
quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri del rav Roberto Della
Rocca e di Dario Calimani. Nella sezione pilpul una riflessione di
Tobia Zevi e Mario Avagliano.
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Shimon Peres @PresidentPeres 31 mar
A home to the memory of our six million brothers and sisters. A promise to the survivors of the horrors. #Judenplatz
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Aboutalebi all'Onu, esplode la polemica
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E'
polemica per la nomina del nuovo ambasciatore iraniano all'Onu, Hamid
Aboutalebi, che prenderà il posto di Mohammad Khazaei. Il diplomatico
era infatti membro degli Studenti Islamici Seguaci della Linea
dell'Imam, il gruppo che nel 1979 prese d'assalto l'ambasciata Usa a
Teheran, tenendo in ostaggio 52 americani per 444 giorni.
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Memoria - Torino revoca
la cittadinanza a Mussolini
Benito Mussolini
non è più cittadino onorario di Torino. A decretarlo, dopo oltre un'ora
e mezza di discussione, il Consiglio comunale del capoluogo piemontese.
Ventinove i voti a favore, tre i contrari e tre gli astenuti. Durante
il dibattito si sono registrati alcuni momenti di tensione con i
consiglieri della Lega Nord che, con un delirante accostamento, hanno
srotolato una bandiera dell'Urss. Il radicale Silvio Viale, dal canto
suo, ha esibito una stella di Davide. Favorevoli al provvedimento,
oltre al sindaco, il Pd, Sel, Centro Scanderebech, Moderati, M5s, Idv,
Alleanza per la città. Hanno espresso voto contrario Forza Italia e
Fratelli d'Italia. Astenuti Nuovo centrodestra, Lega e Torino Libera.
"Ci sono questioni più urgenti da affrontare per i cittadini", ha
affermato il capogruppo del Carroccio Fabrizio Ricca (Il Fatto
Quotidiano, tra gli altri).
Al quarto mandato da sindaco di Tel Aviv,
Roh Huldai racconta al Corriere della sera i suoi progetti.
Nell'intervista concessa a Davide Frattini si delinea una città sempre
più all'insegna dell'high tech, dell'imprenditoria giovane, dell'estro
creativo. “Voglio una città liberale, pluralista, laica”, spiega
Huldai. Sta facendo intanto discutere l'opinione pubblica israeliana la
scelta del consiglio comunale di varare una norma che permette
l'apertura dei negozi di alimentari al sabato. “Lo shabbat – dice il
sindaco – è il nostro giorno di riposo, dal lavoro e dal commercio.
Devo però pensare alla maggioranza dei miei cittadini, che vivono in
piccoli appartamenti con mini cucine. È giusto che possano
scendere e comprarsi da mangiare a qualsiasi ora. Anche se ai rabbini
non piace la decisione”.
Da leggere anche l'intervista di Maurizio Molinari allo scrittore Amos Oz.
Un'intervista a tutto campo: ad essere affrontati sono infatti i temi
più cari all'intellettuale. Dalla vitalità della lingua ebraica alle
dinamiche politiche della regione, dall'impegno per la 'fioritura' del
Negev al futuro del processo di pace. Si chiude con un ricordo
dell'avvocato Gianni Agnelli, che ricevette anni fa nel kibbutz di
Hulda. “Lo rammento - commenta - come un uomo con grande cura per i
dettagli e curiosità”. A farli incontrare il comune amico Vittorio Dan
Segre.
Colpevole di corruzione avvenuta con un versamento cospicuo al fratello
Yossi per facilitare il progetto edilizio Holyland a Gerusalemme. È la
conclusione cui è arrivata la giustizia israeliana nei confronti
dell'ex premier Ehud Olmert,
68 anni. La condanna, sottolinea il Corriere, “riguarda un periodo
precedente il suo mandato da premier (dal 2006 al 2009) quando fu
sindaco di Gerusalemme e ministro di Industria e Commercio”. La pena
massima che potrebbe essere applicata, e che sarà resa nota il 28
aprile, comporta 10 anni di carcere. Olmert ha annunciato che farà
ricorso.
"Una
volta nella Capitale il calcio era una gioia. Non solo perché le
squadre di Roma e Lazio davano spettacolo e giocavano per lo scudetto.
Ma soprattutto perché tra le due tifoserie c’era una vivacissima e
fantasiosa capacità di prendersi in giro. Sfottò, scommesse, striscioni
senza pari in Italia. Ci vorrebbe un libro per ricordare le cose più
divertenti", scrive Davide Desario sul Messaggero. Ultimamente, invece,
la presa in giro sarebbe diventata offesa. Il tifoso (laziale o
romanista non fa differenza) non saprebbe più più scherzare davvero.
L’ultimo caso, rileva il giornalista, si è verificato con la
presentazione del progetto dello stadio della Roma. Vittorio
Pavoncello, presidente del Maccabi Italia, pubblica su Twitter una foto
di un campo da calcio su una collina, tutto in salita, con le porte
storte. Si legge: "La Lazio non vuole essere da meno della
@OfficialASRoma, annunciato il nuovo stadio. Si chiamerà l'Old Trattor"
(giocando con il nome dello stadio inglese Old Trafford e dando ai
laziali dei contadini). "Non l’avesse mai fatto. Alcuni siti laziali -
prosegue Desario - hanno scatenato i tifosi su Twitter contro
Pavoncello che, oltre a essere romanista, è anche un rappresentante
della Comunità ebraica romana. E così le repliche si sono subito
trasformate in offese antisemite. 'Non sei buono nemmeno per il forno',
'Certo che di campi inventati se ne intende', 'Prima di parlare
dovrebbe lavarsi la bocca. E pensare che di #sapone in casa e famiglia
ne ha tanto'. Cari tifosi potete vincere tutti i derby e tutte le
finali ma se perdete il senso dello humor avete perso per sempre".
Espulsa per aver fatto sesso con un uomo di colore. È la sorte toccata alla pornoattrice tedesca Ina Groll, militante del Partito nazional-democratico.
“Chi si accoppia con una razza straniera davanti a una telecamera, con
l'ideologia nazionale ha poco a che fare”, ha tuonato la dirigenza del
gruppo di estrema destra.
“Sebbene l'apologia di nazismo sia ufficialmente vietata, ad oggi l'Npd
resta una formazione legale. A poco – scrive Daniel Mosseri su Libero –
è valso nel 2013 l'appello dei sedici ministri degli Interni dei Länder
tedeschi per dichiarare fuorilegge il partito. 'Non si può bandire la
stupidità per legge', era stata la reazione dell'allora vicecancelliere
Philippe Rösler fra lo sconcerto della comunità ebraica tedesca”.
A seguito della debacle alle amministrative e della inquietante
crescita dell'estrema destra arriva l'annunciata contromossa del
premier francese Hollande con la nomina di Manuel Valls
a primo ministro. “Quasi fosse un Le Pen di sinistra – scrive Libero –
Valls è convinto che il rafforzamento della Francia passi da una
politica improntata sulla sicurezza e da un taglio alla leva fiscale.
Di lui si ricorda il ruolo nel caso Leonarda, la quindicenne kossovara
espulsa dalla Francia perché irregolare: in quella vicenda l'allora
ministro dell'Interno sposò la linea della fermezza, convincendo anche
Hollande all'espulsione della ragazzina". Anche nei confronti del
comico Dieudonné, interprete di uno show dai contenuti chiaramente
antisemiti, Valls è stato intransigente, "impedendo che lo spettacolo
andasse in scena e motivando la decisione con ragioni di ordine
pubblico”.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(1 aprile 2014)
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