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9 aprile 2014 - 9 Nissan 5774
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav
David
Sciunnach,
rabbino
“Ama il tuo prossimo come te stesso…” (Vaikrà 19, 18). Rabbì Shneur Zalman di Liadi, conosciuto come Alter Rebbe, scrive nel suo commento al Siddur Tefillà che ha composto: È bene dire prima della Tefillà “Ricevo su di me il compimento del precetto positivo: ama il tuo prossimo come te stesso”. Il precetto di amare gli altri figli d’Israele è considerato come una porta d’accesso che conduce le nostre preghiere al cospetto del Signore. Basandosi su questo diceva lo Tzaddìk Rabbì Menachem Mendel di Worka: Ogni figlio d’Israele ha l’obbligo di prendere su di sé prima d’iniziare la sua preghiera l’adempimento del precetto “Ama il tuo prossimo come te stesso”, e di indirizzare la sua preghiera per il bene di tutti. Ma se costui prega solo per se stesso, tale preghiera va considerata come un furto.
 
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David
Assael,
ricercatore
Le tanto attese elezioni ungheresi sono andate male per chi si augura una stabilità europea. Il partito Fidesz dell'autocrate Viktor Orban, con l'inatteso sostegno di Helmut Khol, si è attestato, in lieve calo, al 47%, ma con la legge elettorale che si era preparato in stile mussoliniano, è riuscito a garantirsi la maggioranza dei 2/3 con cui può governare indisturbato. Il tentativo dello Jobbik di diventare il secondo partito del Paese si è infranto, ma incrementa sensibilmente il proprio consenso. Il fronte di opposizione democratico, fermo al 25%. Insomma, in attesa delle elezioni europee, tutto bene, come diceva il tale mentre cadeva dal grattacielo (“fin qui tutto bene”).
 
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ROMA - Si presenta alle 16.30, alla Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Via Michelangelo Caetani 32), l'opera "Sopravvivere al ghetto. Per una storia sociale della comunità ebraica nella Roma del Cinquecento" (ed. Viella) di Serena Di Nepi. Con l'autrice interverranno il rav Riccardo Di Segni, Vincenzo Lavenia, Giuseppe Marcocci e Marina Caffiero.

MILANO – L’Unione giovani ebrei d’Italia organizza insieme ai giovani della Coreis (Comunità religiosa islamica) e delle Fuci (Federazione universitaria cattolica italiana) un incontro sul tema “Mistica, carità e povertà”, con l’intervento del rabbino capo di Milano Alfonso Arbib, di Maria Pia Ghielmi della Facoltà teologica dell’Italia settentrionale, di Shaykh Abd Al-Wahid Pallavicini, maestro di una confraternita islamica. L’appuntamento è alle 16.30 all’Università degli Studi (via Festa del Perdono 7).
 
Temi e immagini
del pensiero ebraico
"Temi e immagini del pensiero ebraico”. Questo il titolo del ciclo di incontri ospitato presso la nuova sede della Biblioteca Universitaria di Genova, l’ex Hotel Colombia (luogo storico della città, che ospitò e fece cantare grandi nomi tra cui anche i Beatles). Protagonista del primo incontro Roberto Della Rocca, direttore del Dipartimento Educazione e Cultura UCEI.
 
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L'ambasciatore Gilon
e lo stallo dei negoziati
La situazione dei colloqui di pace, la questione idrica, i rapporti tra Italia e Israele e uno sguardo alla politica internazionali, con le preoccupanti notizie ungheresi e la minaccia iraniana. Tocca diversi punti l’intervista rilasciata dall’ambasciatore di Israele a Roma Naor Gilon al Fatto quotidiano. Sullo stallo del processo di pace, l’ambasciatore sottolinea come i palestinesi debbano “capire che bisogna pagare un prezzo per raggiungere la pace. Che devono essere disponibili a negoziare, mettendo nero su bianco ciò su cui bisogna confrontarsi”. “La dirigenza palestinese – afferma Gilon- non è mai stata in grado di dire alla sua gente che gli accordi sottendono compromessi, intesi come venirsi incontro”. Sul nuovo premier italiano, Matteo Renzi, l’ambasciatore rivela la sua impressione positiva, “è davvero pieno di energia. Penso che aiuterà l’Italia, che è un nostro importantissimo partner economico, a uscire dalla crisi”.  Su Repubblica Adriano Sofri critica il modo in cui è stata trattata la vicenda di Eva Braun e le sue presunte origini ebraiche, che sarebbero state scoperte grazie all’analisi del Dna. Sofri ricorda come l’esistenza delle “razze” sia stata confutata da studi di illustri genetisti come Luigi Luca Cavalli Sforza. Se anche la Braun fosse stata ebrea, sottolinea Sofri, questo non è scritto nel suo Dna. D’altra parte ci sono studi di genetica che aiutano a capire la storia delle popolazioni, come quella ashkenazita, citata dall’editorialista di Repubblica ma diverso è dire che “a definire l’essere ebrei è un’analisi del Dna”. “La mia è una modesta proposta – conclude Sofri – piantiamola di dire ‘ce l’ho nel mio Dna’. Se ce l’ho, ce l’ho altrove”.  “Non possiamo neanche immaginare cosa volesse dire lavorare in condizioni inumane in un ghetto dell’epoca nazista”. Ad affermarlo il ministro del Lavoro tedesco Adrea Nahles, commentando la decisione del governo di Berlino di corrispondere a migliaia di ebrei, sfruttati come forza lavoro dai nazisti nella Seconda Guerra Mondiale, una pensione integrale. “Il governo tedesco è consapevole delle sue responsabilità storiche”, ha detto Steffen Seibert, portavoce di Angela Merkel. “Nel 2002, il governo tedesco aveva concesso il pagamento degli arretrati della pensione fino al 1997 agli ebrei che avevano lavorato nei ghetti nazisti – riporta Avvenire – Per le pensioni concesse negli anni successivi erano previsti solo quattro anni di arretrati. La nuova disposizione sana questa disparità”. 
 
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  davar
qui GERUSALEMME
Dal Kotel al Monte degli Ulivi, messaggi di preghiera e speranza

Si ripete come ogni anno alla vigilia di Pesach la rimozione delle migliaia di bigliettini che i visitatori lasciano nelle intercapedini del Kotel, il Muro occidentale dell’antico Tempio di Gerusalemme, per prepararlo alla festa. I messaggi verranno seppelliti, secondo tradizione, sul Monte degli Ulivi.
israele
Un nuovo leader per lo ShasU
Il Consiglio dei Saggi dello Shas ha nominato un nuovo leader. A succedere a rav Ovadia Yosef come guida spirituale del partito sefardita haredi è il rabbino Shalom Cohen. Rav Cohen, 83 anni, è attualmente il più anziano membro del Consiglio in carica ed è membro di Shas sin dalla sua fondazione 30 anni fa (nell’immagine rav Cohen e rav Yosef nell’estate del 2013).
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QUI FERRARA
Il magico mondo di Luzzati
Il genio, la sensibilità, l’estro creativo di Emanuele Luzzati a catalizzare l’attenzione in occasione della prossima Festa del Libro Ebraico in programma a Ferrara dal 26 aprile al primo maggio. Al grande artista genovese è infatti dedicata una mostra dalle molteplici suggestioni: Vita, colore, fiabe. Il mondo ebraico di Emanuele Luzzati. Curatori dell’iniziativa il direttore del Museo Luzzati di Genova Sergio Noberini e la direttrice del Museo ebraico di Venezia e membro del comitato scientifico del Museo dell’Ebraismo Italiano e della Shoah Michela Zanon. In esposizione nelle sale del Meis, tra i punti di incontro privilegiati del Festival, varie opere tra cui illustrazioni originali, bozzetti, tavole, teatrini dipinti a mano, fotografie e ceramiche realizzate dall’artista.
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IRLANDA - LOTTA ALL'ANTISEMITISMO
Si alza la voce delle istituzioni
Il ministro della Giustizia irlandese Alan Shatter (nella foto) ha lanciato un monito contro la crescita dell’antisemitismo, dopo aver ricevuto missive contenenti polvere bianca sospetta insieme a simboli nazisti. Shatter, l’unico ebreo a sedere nel Dáil Éireann, la Camera bassa del Parlamento irlandese, ha dichiarato la sua preoccupazione rispetto al problema del razzismo e dell’intolleranza nei confronti delle minoranze. Il ministro si è detto scioccato dai risultati dei recenti studi che dimostrano un aumento enorme della percezione dell’antisemitismo da parte delle comunità ebraiche di tutta Europa, favorito anche dalla crisi economica.
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DIRITTI CIVILI
Aldo Braibanti (1922-2014)
Molti oggi ricordano il suo noto e ingiusto processo per plagio e omosessualità. Io di lui ricordo innanzitutto l'allevamento di formiche che teneva in casa. E immediatamente dopo ricordo il motivo per cui andai a casa sua. Facevo ricerche su mio zio Gianfranco, militante comunista con lui nella Firenze dei nazisti e dei repubblichini e poi combattente partigiano caduto in Valle d'Aosta. Aldo Braibanti è morto il 6 aprile scorso. Era già stato in carcere fino al 25 luglio 1943, e poi di nuovo nell'inverno seguente, quando fu arrestato dalla banda Carità, portato a Villa Triste e torturato ferocemente. Ma non parlò. E sopravvisse.
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pilpul
Ticketless - La promessa
Mi piacerebbe sapere se la fortuna israeliana di Gilles Clément, architetto di giardini, è pari a quella italiana (“Il terzo paesaggio”, Quodlibet ed.). Nelle discussioni su natura e paesaggio, le idee di questo studioso parigino si combinano con le teorie ecologiste sullo sviluppo sostenibile. Il giardino “in movimento”, concepito per ripristinare negli angoli delle nostre metropoli, il genio naturale dell’Eden perduto, si diffonde ovunque in Europa, ma in Italia trova consenso più che altrove. Per chi si occupa di storie di storia dell’ebraismo, l’idea che il “terzo paesaggio” (le aree abbandonate, residuali, i bordi delle strade di periferia, le aiuole incolte, gli orti lungo i binari ferroviari) possa diventare il regno della diversità, in breve della libertà è senza dubbio affascinante. Il giardiniere non è più lo scenografo di Versailles o di Boboli, che traccia linee e labirinti, ma è un osservatore distaccato della forza della natura. Guarda senza intervenire, se interviene è per favorire la potenza degli esseri viventi (umani, animali, vegetali)

Alberto Cavaglion
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Periscopio - L'appello sbagliato
Ho letto e apprezzato diversi dei libri di Stefano Rodotà e Gustavo Zagrebelsky e ne ho sempre ammirato la lucidità di analisi, l’indipendenza di giudizio, il radicato attaccamento ai valori di libertà e democrazia. Ho letto con la dovuta attenzione, perciò, l’appello, da loro firmato, insieme ad altri intellettuali, contro la proposta di riforma della Costituzione – con la modifica del titolo V, la trasformazione del Senato in organo non elettivo e il superamento del bicameralismo perfetto – portata avanti dall’attuale maggioranza di governo, col consenso di altre forze politiche parlamentari. Un progetto che, secondo i sottoscrittori dell’appello menzionato, rappresenterebbe addirittura una “svolta autoritaria”, che darebbe al Presidente del Consiglio “poteri padronali” e andrebbe perciò, assolutamente contrastata, mentre “la stampa, i partiti e i cittadini stanno attoniti (o accondiscendenti) a guardare”. “Bisogna fermare subito questo progetto”, si legge ancora nell’appello, perché “una democrazia plebiscitaria non è scritta nella nostra Costituzione e non è cosa che nessun cittadino che ha rispetto per la sua libertà politica e civile può desiderare”.

Francesco Lucrezi, storico
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