Paolo Sciunnach,
insegnante
|
Quando
cerchiamo di dimostrare che la giustizia non si identifica con la
nostra predilezione o disposizione, che essa non dipende dal nostro
interesse e consenso, non dovremmo però commettere l'errore comune di
confondere il rapporto tra l'uomo e la giustizia con il rapporto fra la
giustizia e l'uomo. Infatti, benché sia vero che noi dovremmo seguire
la giustizia per semplice amore di giustizia, essa stessa esiste per il
bene dell'uomo.
|
|
Leggi
|
Anna
Foa,
storica
|
25
km a sud di Firenze c'è un comune, Tavarnelle, situato a quasi 400
metri di altitudine, poco più di settemila abitanti, dove il 23 luglio
1944 i tedeschi assassinarono dodici contadini della piccola frazione
di Pratale. Fu uno dei tanti, tantissimi eccidi di civili compiuto
dalla Wermacht in ritirata, senza senso se non la rabbia, senza nemmeno
il pretesto di una rappresaglia. Poche ore dopo gli angloamericani
liberavano la zona. Sono passati settant'anni, in cui eccidi del genere
sono stati accuratamente sepolti nell'oblio, in cui i documenti che
potevano incriminare i responsabili sono finiti in armadi nascosti.
|
|
Leggi
|
|
"Shoah, rigettiamo
paragoni fuori luogo" |
"Gli
ebrei italiani assistono con sgomento e preoccupazione a una campagna
elettorale in cui ripetutamente si evocano simbologie, fatti e
personaggi di un passato terrificante per lanciare messaggi subliminali
e denigrare avversari, nella illusoria speranza di raccogliere facili
consensi fra un elettorato che in realtà è molto più maturo di quanto
non si ritenga”. Così è intervenuto il presidente dell’Unione delle
Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna.
|
|
Leggi
|
|
L'ambasciatore Gilon
Italia, no illusioni sull'Iran
|
Il
pericolo iraniano e la questione palestinese. Questi i temi al centro
dell'intervista del Corriere della Sera all'ambasciatore di Israele in
Italia Naor Gilon. Nel giorno in cui Israele si appresta a festeggiare
l'anniversario della sua nascita, Gilon porta l'attenzione sulle
preoccupazioni di Gerusalemme per l'atteggiamento dell'Occidente
rispetto all'Iran e sui negoziati per il disarmo nucleare. E in
particolare, l'ambasciatore si rivolge all'Italia che “non deve farsi
troppe illusioni con l'Iran”. “Un giorno – continua Gilon, intervistato
dal giornalista Paolo Valentino - quando le sanzioni verranno tolte,
gli iraniani non ragioneranno in modo sentimentale, tenendo a mente chi
per primo aveva riaperto il dialogo. Sceglieranno i loro partner
commerciali in modo geo-strategico, pensando a dove intendono
acquistare potere negoziale, America, Cina, Russia e guardando ai nuovi
equilibri del mondo, con l'ambizione di essere superpotenza regionale e
forse qualcosa in più”. Un invito a non prestare il fianco a sorrisi di
facciata ma a tenere salda la posizione, senza allentare le sanzioni
nei confronti di Teheran. Delusione, invece, quella che emerge dalle
parole di Gilon rispetto all'atteggiamento dei palestinesi nelle
trattative di pace. “Tutte le volte che ci avviciniamo a un accordo,
loro fanno inversione a U”, afferma l'ambasciatore che sottolinea poi
come Israele non rimarrà indifferente di fronte alla decisione di Abu
Mazen, leader dell'Autorità nazionale palestinese, di aprire a Hamas.
“Penso che Israele reagirà”.
Nelle pagine milanesi del Corriere e del Giornale viene riportata la
notizia di un furto di una placca d'argento e di un keter nella scuola
della comunità ebraica di via Sally Mayer. La notizia è inesatta perché
l'effrazione non è avvenuta nei locali della scuola bensì in un tempio
nelle vicinanze. Gli oggetti, riporta il Corriere, “hanno un valore
economico di qualche centinaio di euro, ma un forte valore simbolico.
Gli investigatori, proprio per questo, non escluderebbero anche un
movente religioso”.
Tornando in Israele, fanno discutere le dure parole del ministro della
Difesa Moshe Yaalon che non ha usato mezzi termini per definire gli
atti vandalici commessi da esponenti della destra radicale israeliana.
Sono “una forma di terrorismo” ha attaccato Yaalon, perché mirano
ad intimidire “sia la popolazione araba sia lo stesso governo
israeliano”. “Le autorità – sottolinea il Messaggero, facendo
riferimento alle parole di Yaalon - esigono dai leader politici e
religiosi del movimento dei coloni che condannino il fenomeno con
maggiore energia”. Sul quotidiano romano e sul Secolo XIX la notizia
dell'iniziativa legislativa del premier israeliano Benjamin Netanyahu
che vorrebbe sottoporre al parlamento di Gerusalemme una nuova Legge
Fondamentale, nell'intento di ancorare meglio la definizione di Israele
come “Stato nazionale del popolo ebraico”. Voci contrarie a questa
proposta sono emerse all'interno dello stesso governo di Netanyahu, tra
cui quella di Tzipi Livni.
In Belgio vietato un congresso di antisemiti a cui avrebbe dovuto
partecipare anche il comico Dieudonné. Dopo la decisione del sindaco di
Anderlecht (periferia di Bruxelles) di negare il permesso al raduno
organizzato da gruppo di estrema destra guidato dal deputato
Laurent Louis. “Louis e circa 500 suoi accoliti non hanno però
rinunciato a radunarsi intonando slogan e ripetendo i gesti provocatori
come la «quenelle» resa nota da Dieudonné” (La Stampa). La polizia,
dopo ripetuti avvertimenti, è dovuta intervenire con in cannoni ad
acqua per disperdere i manifestanti.
|
|
Leggi
|
|
|
|
|
israele - yom hazikaron 5774
Il paese della felicità incompleta
"Non
è stata una dichiarazione a fondare questa nazione. È nata sul sangue
dei suoi figli e delle sue figlie, sul sudore dei pionieri e la visione
dei suoi profeti". Ricorda il sangue versato, le fatiche del passato e
il legame biblico con Israele, il presidente Shimon Peres nel suo
discorso al Kotel, il Muro Occidentale. Lo fa nel corso delle
celebrazioni di Yom HaZikaron, il Giorno del Ricordo, durante la
solenne cerimonia in memoria dei caduti per la libertà dello Stato di
Israele e per le vittime del terrorismo. "Oggi Israele è una nazione
forte, un miracolo agli occhi degli ebrei, una meraviglia agli occhi
del mondo – ha dichiarato Peres - Noi, gli israeliani, non siamo come
gli altri. Già da una generazione la tristezza non ci lascia, anche nei
momenti di gioia. La nostra felicità è sempre incompleta. Una nube di
malinconia ci avvolge. È nascosta nel profondo ma emerge dai nostri
occhi".
Leggi
|
qui torino - The Jewish State of the Net
Informazione e modelli di futuro
Al via il laboratorio giornalistico
Al
via la seconda edizione di “The Jewish State of the Net”, il seminario
dedicato alla presenza ebraica nel mondo della rete e dei social
network che la redazione di Pagine Ebraiche organizza a Torino con il
patrocinio dell'Ordine dei Giornalisti, del Circolo dei lettori e della
Comunità ebraica torinese. A confronto con la redazione su "Minoranze,
le opportunità della rete e le minacce della demenza digitale”, ospiti
della prima sessione del seminario, Alberto Giusti (web marketing) Luca
Negro (direttore di Riforma), Paolo Salom (Corriere della sera),
Gionata Tedeschi (Accenture).
|
qui pisa
L'arte della famiglia Supino
Giunti
in Toscana all’inizio dell’età moderna i Supino furono mercanti a
Empoli, a Pontedera, nel ghetto di Firenze, a Livorno e a Pisa e
dettero, fra l’altro, un importante contributo alla riammissione degli
ebrei in Inghilterra nel 17esimo secolo. Fra Ottocento e Novecento
furono protagonisti di carriere di grande rilievo in campo politico,
universitario e artistico, in particolare con Igino Benvenuto, storico
dell’arte, fondatore del Museo Civico di Pisa e riorganizzatore del
Bargello di Firenze, e con Davide, senatore e rettore dell’Università
di Pisa dal 1898 al 1920. Promosso e organizzato dalla Società Storica
Pisana e da altri enti cittadini, fra cui la Comunità ebraica di Pisa,
il convegno “I Supino. Una dinastia di ebrei pisani fra mercatura,
arte, politica e diritto (secc. XVI-XX)” in programma lunedì 26 e
martedì 27 maggio a Pisa, nelle sale del Palazzo Blu (Lungarno
Gambacorti), vuole offrire un quadro estremamente articolato sul tema.
Leggi
|
YOM HAATZMAUT
Roma, la festa in musica
Tra
memoria dei caduti e celebrazione di un sogno bimillenario divenuto
realtà, le Comunità ebraiche e le rappresentanze diplomatiche
israeliane in Italia vivono con grande partecipazione queste ore di
passaggio tra Yom haZikaron e Yom HaAzmaut, l’anniversario dalla
fondazione del moderno Stato di Israele nel 1948. Sessantotto candeline
e festa per tutti. A Roma, dopo il solenne omaggio alle vittime della
guerra e del terrorismo al Palazzo della Cultura, evento che ha visto
una sinergia tra ambasciata e Comunità ebraica, ultimi preparativi per
la tradizionale festa al Portico d’Ottavia. Tra i tanti momenti lieti
della giornata la conclusione del Jewish Music Festival ideato dal
Dipartimento Educativo Giovani diretto da Lidia Calò.
Leggi
CALCIO
Maccabi vittorioso in Spagna
Importante
successo internazionale per i giovanissimi del Maccabi Italia,
vittoriosi al Maccabi Young International Tournament svoltosi nel
weekend a Madrid. Nella finalissima gli azzurri si sono imposti sui
padroni di casa della Spagna. Ad accoglierli, al loro ritorno a Roma
Fiumicino, un piccolo drappello di sostenitori. “Due anni fa arrivammo
secondi ai rigori, ma quella squadra arrivò, sta arrivando, arriverà
lontano. L'importante per noi è che vengano formati degli amici veri,
dentro e fuori del campo, ebraicamente”, commenta il presidente del
Maccabi Italia Vittorio Pavoncello.
|
|
Oltremare
- Kikar Rabin |
Kikar
Rabin è così centrale per noi telavivesi che è una fortuna che non sia
troppo vicina al mare, alle spiagge, ai turisti spensierati e
caciaroni. La piazza è il nostro punto di raccolta quando serve essere
vicini nelle occasioni tristi come in quelle allegre.
Domenica sera ci siamo radunati per ricordare i caduti di tutte le
guerre d'Israele, compresa quella mai finita contro il terrorismo.
Daniela Fubini, Tel Aviv
Leggi
|
|
In
cornice - L'arte d'Israele |
È
difficile passare in un momento dal dolore per i soldati caduti alla
gioia per l’Indipendenza conquistata. In Israele se ne discute spesso,
perché è vero che Israele è nata sul sangue dei combattenti, ma non si
può negare che questa prossimità di eventi impedisce di provare a fondo
sentimenti così diversi. Cosa fare? Si potrebbe guardare alla
produzione artistica israeliana che spesso è capace di unire, fondere,
dolore e gioia. Prendiamo Igael Tumarkin (nato nel 1933).
Daniele Liberanome, critico d'arte
Leggi
|
|
Tea
for two - Matrimoni
|
Se
vi state chiedendo se sia difficile essere una ultra-ventenne vagamente
ebrea nei mesi di maggio, sappiate che lo è. Molto. I social network,
ovviamente, fanno la loro sordida parte spiattellandoci anelli di
fidanzamento, pollastre in età da matrimonio e scapoli irretiti. Mi
domando come camperò fino a settembre se la febbre da matrimonio non si
arresta. Soprattutto perché sento gli occhi addosso: "Cara ragazza, va
bene, fino adesso abbiamo scherzato, ora la vuoi smettere di vagare
errabonda e vuoi darti alla caccia grossa?".
Rachel Silvera, studentessa
Leggi
|
|
|