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5 maggio 2014 - 5 Iyar 5774
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav

Paolo Sciunnach,
insegnante
Quando cerchiamo di dimostrare che la giustizia non si identifica con la nostra predilezione o disposizione, che essa non dipende dal nostro interesse e consenso, non dovremmo però commettere l'errore comune di confondere il rapporto tra l'uomo e la giustizia con il rapporto fra la giustizia e l'uomo. Infatti, benché sia vero che noi dovremmo seguire la giustizia per semplice amore di giustizia, essa stessa esiste per il bene dell'uomo.
 
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Anna
Foa,
storica
25 km a sud di Firenze c'è un comune, Tavarnelle, situato a quasi 400 metri di altitudine, poco più di settemila abitanti, dove il 23 luglio 1944 i tedeschi assassinarono dodici contadini della piccola frazione di Pratale. Fu uno dei tanti, tantissimi eccidi di civili compiuto dalla Wermacht in ritirata, senza senso se non la rabbia, senza nemmeno il pretesto di una rappresaglia. Poche ore dopo gli angloamericani liberavano la zona. Sono passati settant'anni, in cui eccidi del genere sono stati accuratamente sepolti nell'oblio, in cui i documenti che potevano incriminare i responsabili sono finiti in armadi nascosti.
 
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"Shoah, rigettiamo
paragoni fuori luogo"
"Gli ebrei italiani assistono con sgomento e preoccupazione a una campagna elettorale in cui ripetutamente si evocano simbologie, fatti e personaggi di un passato terrificante per lanciare messaggi subliminali e denigrare avversari, nella illusoria speranza di raccogliere facili consensi fra un elettorato che in realtà è molto più maturo di quanto non si ritenga”. Così è intervenuto il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna.
 
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L'ambasciatore Gilon
Italia, no illusioni sull'Iran
Il pericolo iraniano e la questione palestinese. Questi i temi al centro dell'intervista del Corriere della Sera all'ambasciatore di Israele in Italia Naor Gilon. Nel giorno in cui Israele si appresta a festeggiare l'anniversario della sua nascita, Gilon porta l'attenzione sulle preoccupazioni di Gerusalemme per l'atteggiamento dell'Occidente rispetto all'Iran e sui negoziati per il disarmo nucleare. E in particolare, l'ambasciatore si rivolge all'Italia che “non deve farsi troppe illusioni con l'Iran”. “Un giorno – continua Gilon, intervistato dal giornalista Paolo Valentino - quando le sanzioni verranno tolte, gli iraniani non ragioneranno in modo sentimentale, tenendo a mente chi per primo aveva riaperto il dialogo. Sceglieranno i loro partner commerciali in modo geo-strategico, pensando a dove intendono acquistare potere negoziale, America, Cina, Russia e guardando ai nuovi equilibri del mondo, con l'ambizione di essere superpotenza regionale e forse qualcosa in più”. Un invito a non prestare il fianco a sorrisi di facciata ma a tenere salda la posizione, senza allentare le sanzioni nei confronti di Teheran. Delusione, invece, quella che emerge dalle parole di Gilon rispetto all'atteggiamento dei palestinesi nelle trattative di pace. “Tutte le volte che ci avviciniamo a un accordo, loro fanno inversione a U”, afferma l'ambasciatore che sottolinea poi come Israele non rimarrà indifferente di fronte alla decisione di Abu Mazen, leader dell'Autorità nazionale palestinese, di aprire a Hamas. “Penso che Israele reagirà”.
Nelle pagine milanesi del Corriere e del Giornale viene riportata la notizia di un furto di una placca d'argento e di un keter nella scuola della comunità ebraica di via Sally Mayer. La notizia è inesatta perché l'effrazione non è avvenuta nei locali della scuola bensì in un tempio nelle vicinanze. Gli oggetti, riporta il Corriere, “hanno un valore economico di qualche centinaio di euro, ma un forte valore simbolico. Gli investigatori, proprio per questo, non escluderebbero anche un movente religioso”.
Tornando in Israele, fanno discutere le dure parole del ministro della Difesa Moshe Yaalon che non ha usato mezzi termini per definire gli atti vandalici commessi da esponenti della destra radicale israeliana. Sono “una forma di terrorismo” ha attaccato Yaalon, perché  mirano ad intimidire “sia la popolazione araba sia lo stesso governo israeliano”. “Le autorità – sottolinea il Messaggero, facendo riferimento alle parole di Yaalon - esigono dai leader politici e religiosi del movimento dei coloni che condannino il fenomeno con maggiore energia”. Sul quotidiano romano e sul Secolo XIX la notizia dell'iniziativa legislativa del premier israeliano Benjamin Netanyahu che vorrebbe sottoporre al parlamento di Gerusalemme una nuova Legge Fondamentale, nell'intento di ancorare meglio la definizione di Israele come “Stato nazionale del popolo ebraico”. Voci contrarie a questa proposta sono emerse all'interno dello stesso governo di Netanyahu, tra cui quella di Tzipi Livni.
In Belgio vietato un congresso di antisemiti a cui avrebbe dovuto partecipare anche il comico Dieudonné. Dopo la decisione del sindaco di Anderlecht (periferia di Bruxelles) di negare il permesso al raduno organizzato da  gruppo di estrema destra guidato dal deputato Laurent Louis. “Louis e circa 500 suoi accoliti non hanno però rinunciato a radunarsi intonando slogan e ripetendo i gesti provocatori come la «quenelle» resa nota da Dieudonné” (La Stampa). La polizia, dopo ripetuti avvertimenti, è dovuta intervenire con in cannoni ad acqua per disperdere i manifestanti.
 
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  davar
israele - yom hazikaron 5774
Il paese della felicità incompleta
"Non è stata una dichiarazione a fondare questa nazione. È nata sul sangue dei suoi figli e delle sue figlie, sul sudore dei pionieri e la visione dei suoi profeti". Ricorda il sangue versato, le fatiche del passato e il legame biblico con Israele, il presidente Shimon Peres nel suo discorso al Kotel, il Muro Occidentale. Lo fa nel corso delle celebrazioni di Yom HaZikaron, il Giorno del Ricordo, durante la solenne cerimonia in memoria dei caduti per la libertà dello Stato di Israele e per le vittime del terrorismo. "Oggi Israele è una nazione forte, un miracolo agli occhi degli ebrei, una meraviglia agli occhi del mondo – ha dichiarato Peres - Noi, gli israeliani, non siamo come gli altri. Già da una generazione la tristezza non ci lascia, anche nei momenti di gioia. La nostra felicità è sempre incompleta. Una nube di malinconia ci avvolge. È nascosta nel profondo ma emerge dai nostri occhi".
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qui torino - The Jewish State of the Net
Informazione e modelli di futuro
Al via il laboratorio giornalistico

Al via la seconda edizione di “The Jewish State of the Net”, il seminario dedicato alla presenza ebraica nel mondo della rete e dei social network che la redazione di Pagine Ebraiche organizza a Torino con il patrocinio dell'Ordine dei Giornalisti, del Circolo dei lettori e della Comunità ebraica torinese. A confronto con la redazione su "Minoranze, le opportunità della rete e le minacce della demenza digitale”, ospiti della prima sessione del seminario, Alberto Giusti (web marketing) Luca Negro (direttore di Riforma), Paolo Salom (Corriere della sera), Gionata Tedeschi (Accenture).

qui pisa
L'arte della famiglia Supino 
Giunti in Toscana all’inizio dell’età moderna i Supino furono mercanti a Empoli, a Pontedera, nel ghetto di Firenze, a Livorno e a Pisa e dettero, fra l’altro, un importante contributo alla riammissione degli ebrei in Inghilterra nel 17esimo secolo. Fra Ottocento e Novecento furono protagonisti di carriere di grande rilievo in campo politico, universitario e artistico, in particolare con Igino Benvenuto, storico dell’arte, fondatore del Museo Civico di Pisa e riorganizzatore del Bargello di Firenze, e con Davide, senatore e rettore dell’Università di Pisa dal 1898 al 1920. Promosso e organizzato dalla Società Storica Pisana e da altri enti cittadini, fra cui la Comunità ebraica di Pisa, il convegno “I Supino. Una dinastia di ebrei pisani fra mercatura, arte, politica e diritto (secc. XVI-XX)” in programma lunedì 26 e martedì 27 maggio a Pisa, nelle sale del Palazzo Blu (Lungarno Gambacorti), vuole offrire un quadro estremamente articolato sul tema.
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YOM HAATZMAUT 
Roma, la festa in musica
Tra memoria dei caduti e celebrazione di un sogno bimillenario divenuto realtà, le Comunità ebraiche e le rappresentanze diplomatiche israeliane in Italia vivono con grande partecipazione queste ore di passaggio tra Yom haZikaron e Yom HaAzmaut, l’anniversario dalla fondazione del moderno Stato di Israele nel 1948. Sessantotto candeline e festa per tutti. A Roma, dopo il solenne omaggio alle vittime della guerra e del terrorismo al Palazzo della Cultura, evento che ha visto una sinergia tra ambasciata e Comunità ebraica, ultimi preparativi per la tradizionale festa al Portico d’Ottavia. Tra i tanti momenti lieti della giornata la conclusione del Jewish Music Festival ideato dal Dipartimento Educativo Giovani diretto da Lidia Calò.
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CALCIO
Maccabi vittorioso in Spagna
Importante successo internazionale per i giovanissimi del Maccabi Italia, vittoriosi al Maccabi Young International Tournament svoltosi nel weekend a Madrid. Nella finalissima gli azzurri si sono imposti sui padroni di casa della Spagna. Ad accoglierli, al loro ritorno a Roma Fiumicino, un piccolo drappello di sostenitori. “Due anni fa arrivammo secondi ai rigori, ma quella squadra arrivò, sta arrivando, arriverà lontano. L'importante per noi è che vengano formati degli amici veri, dentro e fuori del campo, ebraicamente”, commenta il presidente del Maccabi Italia Vittorio Pavoncello.

Sorgente di vita
Libri in Festa a Ferrara
Dalla saggistica alla letteratura, dalla storia alla Bibbia, consigli di lettura per visitatori di tutte le età nel servizio di apertura della puntata di Sorgente di vita di domenica 4 maggio dedicato alla quinta edizione della Festa del Libro ebraico di Ferrara: sei giorni di eventi culturali, spettacoli, degustazioni e itinerari ebraici per tutta la città, promossi dal MEIS, il Museo dell'Ebraismo Italiano e della Shoah.
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pilpul
 Oltremare - Kikar Rabin
Kikar Rabin è così centrale per noi telavivesi che è una fortuna che non sia troppo vicina al mare, alle spiagge, ai turisti spensierati e caciaroni. La piazza è il nostro punto di raccolta quando serve essere vicini  nelle occasioni tristi come in quelle allegre.
Domenica sera ci siamo radunati per ricordare i caduti di tutte le guerre d'Israele, compresa quella mai finita contro il terrorismo
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Daniela Fubini, Tel Aviv
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In cornice - L'arte d'Israele
È difficile passare in un momento dal dolore per i soldati caduti alla gioia per l’Indipendenza conquistata. In Israele se ne discute spesso, perché è vero che Israele è nata sul sangue dei combattenti, ma non si può negare che questa prossimità di eventi impedisce di provare a fondo sentimenti così diversi. Cosa fare? Si potrebbe guardare alla produzione artistica israeliana che spesso è capace di unire, fondere, dolore e gioia. Prendiamo Igael Tumarkin (nato nel 1933).

Daniele Liberanome, critico d'arte
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Tea for two - Matrimoni
Se vi state chiedendo se sia difficile essere una ultra-ventenne vagamente ebrea nei mesi di maggio, sappiate che lo è. Molto. I social network, ovviamente, fanno la loro sordida parte spiattellandoci anelli di fidanzamento, pollastre in età da matrimonio e scapoli irretiti. Mi domando come camperò fino a settembre se la febbre da matrimonio non si arresta. Soprattutto perché sento gli occhi addosso: "Cara ragazza, va bene, fino adesso abbiamo scherzato, ora la vuoi smettere di vagare errabonda e vuoi darti alla caccia grossa?".

Rachel Silvera, studentessa
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