Roberto
Della Rocca,
rabbino
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Come trasmettere alle future generazioni la
memoria con i significati dello Yom HaAtzmaut e i valori del Sionismo?
È sufficiente inneggiare a Israele con cerimonie commemorative, alzando
bandiere e commuovendosi cantando l'Hatikwah? Per la tradizione
rabbinica, Israele è una di quelle tre cose, che assieme alla Torah e
al mondo futuro, si acquista con grandi sacrifici, e per la quale non
sono previste scorciatoie identitarie. È proprio il verso 5 del
Salmo 126, che recitiamo in questa festosa giornata, “…coloro che
seminano nelle lacrime raccoglieranno con gioia...”, a ricordarci che
stare con Israele non è un facile pret-a-porter da
indossare a poco prezzo, ma significa, piuttosto, sforzarsi di
conoscerne la storia, la lingua, la cultura, la letteratura, i
dibattiti, le yeshivòt, i kibbutzìm, la tzavà, la politica, i
mercati, i profumi e le complessità.
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Dario
Calimani,
anglista
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Scopro per caso il mio nome in una
discussione che circola per email fra personalità varie del nostro
ebraismo. Mi sorprendo, ma non più di tanto, di non esserne stato messo
al corrente in forma più diretta, forse perché da anni ormai non
appartengo più alle istituzioni; e tuttavia qualche precisazione appare
d’uopo. Mi si cita per accuse di ‘collusione’ con il fascismo che,
attraverso le mie note su Moked, avrei rivolto a figure istituzionali.
Il problema, credo, non è stabilire e censurare rapporti di collusione
con forze politiche che hanno dato prova storica di antisemitismo
bieco, quanto mettere in discussione certe relazioni di vicinanza e
apertura di credito a forze che ne hanno ereditato tradizioni e ideali.
Ricordo bene quando, durante passati congressi UCEI, venivano lanciate
accuse brucianti di ‘collateralismo’ di singoli con il partito
comunista. Certo anti-israelianismo aprioristico ne era buona
giustificazione.
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MILANO – Appuntamento alle ore 18 alla
Libreria claudiana, (via Francesco Sforza) per la presentazione del
libro "Ostilità convergenti. Stampa diocesana, razzismo e antisemitismo
nell'Italia fascista (1937-1939)", di Elena Mazzini (Edizioni
Scientifiche Italiane), organizzata dalla Fondazione Centro di
documentazione ebraica contemporanea. Oltre all’autrice, interverranno
il direttore del Cdec Michele Sarfatti e lo storico Paolo Zanini.
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"Shoah, rigettiamo
paragoni fuori luogo" |
"Gli ebrei italiani assistono con sgomento e
preoccupazione a una campagna elettorale in cui ripetutamente si
evocano simbologie, fatti e personaggi di un passato terrificante per
lanciare messaggi subliminali e denigrare avversari, nella illusoria
speranza di raccogliere facili consensi fra un elettorato che in realtà
è molto più maturo di quanto non si ritenga”. Così è intervenuto il
presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna.
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Unione, il Consiglio reintegra la Giunta
e sostituisce i dimissionari
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Sul Corriere della Sera Paolo Conti riporta
le ultime vicende che hanno riguardato i vertici dell’Unione delle
Comunità Ebraiche Italiane, con le dimissioni di sette tra i
Consiglieri eletti nella Comunità ebraica di Roma e il reintegro di due
posti in giunta.
Milano. In una breve, il quotidiano di via Solferino corregge il tiro
rispetto a quanto pubblicato ieri su un presunto furto alla scuola
ebraica: la sottrazione di alcuni oggetti ornamentali del Sefer Torah
non è avvenuta a scuola né in locali comunitari, ma in una sinagoga
privata nel quartiere.
Sulle pagine del Giorno, vengono ricostruite le vicende relative alla
sottrazione di fondi dalla Comunità.
Israele. Sulla prima pagina del Corriere Roma i festeggiamenti per i 66
anni dello Stato ebraico in Portico d’Ottavia. In occasione di Yom
HaAtzmaut, il Giorno dell’Indipendenza, il Foglio dedica un
approfondimento al progetto di legge in studio per definire l’identità
ebraica del paese. “Se volete capire cos’è davvero Israele, guardate a
cosa è accaduto nelle ore di passaggio fra il Giorno del ricordo dei
23169 soldati uccisi nelle guerre dal ’48 in poi, più i 10mila uccisi
in attentati terroristici, e ieri sera, quando comincia Yom Azmaut, il
66esimo Giorno dell’Indipendenza: un’esplosione di canti, fuochi,
felicità, però mista alla gratitudine per quei ragazzi il cui il futuro
è solo nei sogni dei loro cari” scrive Fiamma Nirenstein sul Giornale.
Stato e religione. La Corte suprema americana ha emesso la sentenza che
consente di proseguire nell’usanza di tenere preghiere collettive in
occasione di riunioni politiche pubbliche (Stampa). “Il Comitato
dell’Onu che si occupa di verificare l’applicazione della Convenzione
contro la-tortura e i trattamenti disumani e degradanti vuole che il
Vaticano risponda dettagliatamente sulla pedofilia e gli abusi del
clero” riporta il Corriere della Sera.
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qui
torino - il jnet sulla demenza digitale
Professionalità
e rigore morale per costruire il nuovo web
Il
web e noi: minoranze, opportunità, demenza digitale e veleni. Guardarsi
negli occhi per ragionare sul presente e sul futuro della rete. “The
Jewish State of the Net” il seminario organizzato dalla redazione
dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane lancia la sfida, partendo
dal dato che, a fronte delle opportunità straordinarie offerte dai
nuovi media, esiste il lato oscuro della rete, luogo in cui gli utenti
perdono ogni senso di responsabilità, dove il dibattito si svilisce e
pregiudizi, odio e calunnie circolano impuniti.
Con l’ospitalità del Circolo dei Lettori, a confrontarsi nella prima
giornata dell’appuntamento organizzato in collaborazione con la
Comunità ebraica di Torino e il patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti
del Piemonte, Gionata Tedeschi della società di consulenza Accenture,
Paolo Salom della redazione Esteri del Corriere della Sera, il
giornalista di Radio 24 Luca Spetia, Luca Negro, direttore del
settimanale Riforma.
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qui
parma - a cibus con pagine ebraiche
Kasherut
fra industria e cultura
Si
rafforza in tutto il mondo e cresce anche in Italia l'interesse del
grande pubblico per i prodotti kasher con una consapevolezza sempre più
diffusa dell'alto livello qualitativo ed etico che tali prodotti sono
in grado di assicurare al consumatore. Una significativa opportunità
per tutti, in particolare per le aziende che vogliono potenziare la
loro offerta e raggiungere obiettivi e mercati in continua espansione.
Per fare il punto sui progetti istituiti ad hoc dal Ministero dello
sviluppo economico con il coinvolgimento dell'Unione delle Comunità
Ebraiche Italiane e di altre realtà istituzionali la redazione del
mensile dell'ebraismo italiano Pagine Ebraiche organizza una doppia
occasione di confronto all'interno di Cibus.
L'appuntamento con “Kasher, il cibo dal cielo alla terra e la via
ebraica all'alimentazione” è per mercoledì 7 maggio. Alle 10 al
Quartiere Fieristico (Sala Workshop, pad. 4 Fiere Parma). Alle 15 al
Palazzo del Governatore (piazza Garibaldi). Tra gli ospiti Patrizia
Giarratana, Ministero dello Sviluppo economico; Jacqueline Fellus,
coordinatrice della commissione UCEI dedicata a culto e Kasherut;
Giorgio Giavarini, presidente della Comunità ebraica di Parma e
consigliere UCEI; Roberta Anau, scrittrice; Benedetta Guetta, chef e
blogger.
“Sono soddisfatta – spiega Fellus – perché stiamo ottenendo risultati
sempre più significativi. Nelle aziende italiane cresce infatti la
consapevolezza della strategicità di questo progetto e dei benefici che
ne potrebbero derivare in termini di espansione dell'offerta in mercati
stranieri sempre più attrattivi e in cui l'attenzione per i prodotti
kasher è da tempo radicata”. Ad aumentare la soddisfazione è inoltre il
riconoscimento, arrivato dal ministero, per l'unità e
la coesione manifestatasi all'interno dell'ebraismo italiano che,
sottolinea Fellus “sembra aver finalmente colto l'importanza di questa
sfida”.
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Israele
- yom haatzmaut
L'Indipendenza,
il futuro, la pace
"I
nostri valori ebraici devono essere la nostra luce guida, ispirarci a
perseverare nella ricerca della pace, una missione ebraica, un sogno,
in cui non dobbiamo mai perdere la fede". È stato l'ultimo Yom Azmaut,
giorno dell'indipendenza, da presidente di Israele per Shimon Peres.
Mentre il paese festeggiava il suo sessantaseiesimo compleanno, uno dei
grandi padri della nazione rivolgeva il suo sguardo al futuro, alla
realizzazione di quella pace inseguita per una vita e per cui nel 1994
ricevette il Nobel. "Per coloro che vogliono un domani migliore per il
nostro paese, la promessa della pace splende come una fonte di speranza
luminosa, chiamandoci a rimanere saldi di fronte agli ostacoli sul
cammino dell'armonia”, ha affermato Peres. “Il giorno dell'indipendenza
di Israele – ha sottolineato in un discorso diffuso in rete il premier
israeliano Benjamin Netanyahu – è un momento di celebrazioni così come
per ricordare con orgoglio i successi di questa nazione”.
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yom
haatzmaut
Per
Israele festa in tutta Italia
Festa
grande in tutte le Comunità ebraiche italiane per Yom HaAtzmaut, la
ricorrenza in cui si celebra la fondazione del moderno Stato di Israele
nel 1948.
Prima nelle sinagoghe, con preghiere e tefillot che hanno accompagnato
i presenti congiungendo le celebrazioni con le iniziative organizzate
per Yom HaZikaron, il giorno del ricordo delle vittime delle guerre e
del terrorismo. Quindi negli spazi comunitari dove ci si è ritrovati
per festeggiare tra musica, cibo e occasioni di confronto.
A
Roma spazio al talento dei più giovani grazie al Jewish Music Festival
ideato dal Dipartimento Educativo Giovani della Comunità ebraica (la
vittoria è andata a Jasmin Mieli). In sinagoga l'intervento del rabbino
capo Riccardo Di Segni, che ha ricordato il significativo contributo
dato dall'ebraismo romano alle nuove aliyot che rafforzano il carattere
multiculturale di uno Stato dinamico e aperto al confronto tra le sue
diverse anime. Il rav ha quindi sottolineato l'importanza di avere in
funzione oltre 10mila sinagoghe invitando tutti i presenti a “godere di
un momento molto importante per il popolo ebraico”. Tra i protagonisti
della cerimonia il presidente della Comunità ebraica romana Riccardo
Pacifici, il vicepresidente Giacomo Moscati, l'assessore alle politiche
giovanili Giordana Moscati e l'ambasciatore d'Israele in Italia Naor
Gilon.
Festa
in musica anche a Milano con una serata di raccolta fondi in favore dei
movimenti giovanili Bene Akiva e Hashomer Hatzair organizzata
dall'Assessorato ai giovani della Comunità ebraica di Milano e dal
Keren Hayesod. Sul palco decine di giovani cantanti, musicisti, artisti
con le canzoni più amate. Presenti, tra gli altri, il leader
comunitario Walker Meghnagi, il vicepresidente UCEI Roberto Jarach e il
presidente del Keren Hayesod Samy Blanga.
Da Firenze a Napoli, da Genova a Trieste, gli eventi sul territorio
hanno richiamato un numero significativo di iscritti. La redazione,
organizzatrice in questi giorni del seminario Jnet e ospite un nuovo
anno al Salone Internazionale del Libro, ha celebrato assieme alla
Comunità ebraica di Torino. In sinagoga la cerimonia è stata officiata
dal rabbino Alberto Moshe Somekh alla presenza della leadership
comunitaria (il presidente Beppe Segre, i vicepresidenti David Sorani
ed Emanuel Segre Amar, alcuni esponenti del Consiglio), del
vicepresidente UCEI Giulio Disegni e del consigliere UCEI Claudia De
Benedetti.
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Sentirsi
a casa |
Venerdì
sera sono andato alla Grande Sinagoga Corale di San Pietroburgo per
l’entrata dello Shabbat. É difficile spiegare per quale motivo, non
essendo un grande frequentatore della Sinagoga a Roma, cerchi di non
mancare l’appuntamento quando sono in viaggio. Che si tratti di un
desiderio di comunità o di nostalgia di casa? Difficile buttarla in
sociologia, ma dalla ricerca sui giovani ebrei italiani che pubblicammo
un paio di anni fa emergeva proprio questo dato: i giovani volevano
vivere in città, anche all’estero, dove vi fosse una comunità, non
necessariamente da frequentare con assiduità.
Tobia Zevi, Associazione Hans Jonas
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Storie
- Senza nome |
Due
segnalazioni interessanti. Oggi 6 maggio, alle ore 17.30, presso la
sala conferenze dell'Istituto piemontese per la storia della
Resistenza, sarà presentato il libro di Luca Fenoglio Angelo Donati e
la "questione ebraica" nella Francia occupata dall'esercito italiano
(Zamorani). Il saggio ricostruisce la vicenda di Angelo Donati, ebreo,
fante in trincea durante la prima guerra mondiale, poi cofondatore del
fascio di Parigi, che nei dieci mesi dell’occupazione italiana della
Francia meridionale si adoperò per salvare molti suoi correligionari
dalla deportazione.
Mario Avagliano
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Yom
HaZikaron |
Sono
le 10,55. Fra qualche minuto ci sarà la sirena di Yom HaZikaron.
Quest’anno accenderemo 23,169 candele per i caduti nel corso della
storia dello Stato d’Israele.
Sono appena tornata dal Moked a Milano Marittima: nella testa e nel
cuore una festa di volti, di musiche, il teatro Yiddish, gli Anusim, le
Megillot, donne che danzano la Torah; piccole e grandi comunità
antiche, rinate, risorte ed effervescenti. Ma ho bisogno di respirare
profondamente Israele. Di vedere gli occhi dei bambini vestiti di
bianco, il loro sguardo assorto davanti alla fiamma accesa del ricordo,
di vedere la bandiera d’Israele e ricordare, in silenzio, accanto a
tanti altri, chi abbiamo perso nelle guerre, nelle esercitazioni, negli
attentati, per sopportare insieme il lutto e lo sconforto.
Edna Angelica Calò Livne
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