Benedetto
Carucci Viterbi,
rabbino
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"Ben
Zoma diceva: chi è ricco? Colui che è felice della sua parte". Secondo
rabbi Yerucham Levi ciascuno ha in potenza tutte le qualità. Deve
solamente svilupparle a partire da se stesso e non dipendendo
dall'esterno.
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David
Bidussa,
storico sociale
delle idee
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Il
prossimo 19 maggio ci sarà la giornata mondiale della lingua ebraica.
Una lingua è viva non tanto perché molti la parlano, ma perché si è
costretti in quella lingua, con le radici che si sono “salvate”, a
produrre significati in e per questo nostro tempo. L’ebraico moderno è
un corpo a corpo fra tradizione e modernità, tra fedeltà e
innovazione. Un vocabolario che si costruisce nel tempo e che esprime
lo sforzo di trovare significati e dare parole di ora ai temi e ai
sentimenti di questo nostro presente. A esserci ora, attraverso le
parole, in questo nostro tempo con la testa, oltreché con la volontà,
attraverso i segni di una lingua che allo stesso tempo dice di essere
senza tempo.
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"Shoah, rigettiamo paragoni fuori luogo"
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"Gli
ebrei italiani assistono con sgomento e preoccupazione a una campagna
elettorale in cui ripetutamente si evocano simbologie, fatti e
personaggi di un passato terrificante per lanciare messaggi subliminali
e denigrare avversari, nella illusoria speranza di raccogliere facili
consensi fra un elettorato che in realtà è molto più maturo di quanto
non si ritenga”. Così è intervenuto il presidente dell’Unione delle
Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna.
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Schulz: "Beppe Grillo?
Un moderno totalitarista"
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“Beppe
Grillo minaccia ammende ed espulsioni per i deputati che non votano
come dice lui. L'ultimo a dire una cosa del genere è stato Stalin. O
forse Hugo Chavez. Se l'avesse detto in Germania, avrebbe dovuto temere
l'intervento della magistratura. La libertà di mandato dei parlamentari
è uno dei fondamenti della democrazia. Mi verrebbe da dire che Grillo è
espressione di un totalitarismo moderno”. Lo afferma il candidato alla
presidenza della Commissione europea Martin Schulz in un'intervista a
firma di Aldo Cazzullo che appare oggi sulla prima pagina del Corriere
della sera.
Su Repubblica trasposizione integrale della lunga intervista concessa
dalla Testimone della Shoah Renate Lasker-Harpprecht al settimanale
tedesco Die Zeit. Numerosi i temi toccati: l'orrore di Auschwitz
Birkenau, la lotta quotidiana per la sopravvivenza,
l'indifferenza di tanti che voltarono le spalle. A Giovanni Di Lorenzo
(direttore di Die Zeit) che le chiede se sia stato difficile tornare in
Germania dopo la liberazione del campo, Renate risponde: “No. Ben
presto dopo la liberazione mi sono imposta di non far decidere da
Hitler il resto della mia vita. Per questo non ho avuto problemi con i
giovani tedeschi che ho conosciuto nel servizio estero della BBC di
Londra. E mi trovavo bene anche con la maggior parte delle persone che
lavoravano con me alla televisione tedesca a Colonia”.
In uscita Un cuore in fuga (ed. Piemme) di Oliviero Beha, ricco volume
dedicato all'impegno di Gino Bartali come staffetta clandestina e
nasconditore di ebrei. Un intero capitolo riguarda la vicenda della
famiglia Goldenberg, raccontata da Pagine Ebraiche nel dicembre del
2010 attraverso la testimonianza inedita del più giovane dei salvati.
Sul Fatto Quotidiano uno stralcio del libro, presentato ieri al Salone
del Torino.
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QUI TORINO - PAGINE E INCONTrI
Un fiume in piena per la cultura
Centinaia
di migliaia di ingressi, un flusso ininterrotto di curiosi per quella
che si candida ad essere l'edizione del Salone del Libro di Torino con
il maggior numero di visitatori in assoluto (superata quota 400mila già
nella giornata di ieri). Tra incontri, tavole rotonde, premiazioni,
continua l'impegno della redazione di Pagine Ebraiche con una
distribuzione speciale del numero di maggio del giornale dell'ebraismo
italiano con all'interno il dossier Pagine e Incontri.
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LA CERIMONIA INTERNAZIONALE A MAUTHAUSEN
In marcia per non dimenticare Migliaia
di partecipanti alla cerimonia internazionale in ricordo delle vittime
del lager austriaco di Mauthausen. Molto significativa la presenza
italiana con centinaia di ragazzi da varie regioni tra cui Piemonte,
Lombardia e Toscana. Presente con una propria delegazione
l'Associazione Nazionale Ex Deportati (a guidarla il presidente
nazionale Dario Venegoni e il presidente della sezione romana Eugenio
Iafrate). Tra i numerosi gonfaloni quelli delle città di Roma e di
Milano, entrambe premiate con la medaglia d'oro della Resistenza.
Ad essere letto anche un messaggio del presidente dell'Unione delle
Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna, che ha fatto riferimento
allo sviluppo di anticorpi che permettano alle nuove generazioni di
tenersi lontano dal veleno dell'odio e dell'ideologia. Anticorpi in
prima istanza culturali, che nascono e si rafforzano "con lo studio
e l’approfondimento della storia, coltivando la conoscenza e la
consapevolezza del nostro passato e l’indispensabile rispetto che
dobbiamo alla 'diversità' del nostro prossimo, sia essa di credo
religioso, appartenenza etnica, colore politico o altro".
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QUI TORINO - PAGINE E INCONTRI Daf Daf e la Torre di Babele DafDaf,
il giornale ebraico dei bambini e Giuntina propongono oggi un’attività
riservata ai piccoli lettori. Che non sono affatto pochi: al record di
presenze del Salone internazionale del libro di Torino infatti
contribuiscono in grande misura i tantissimi bambini che in queste ora
stanno affollando soprattutto gli spazi dell’Arena Bookstock, a loro
dedicata. Ma l’attenzione nei loro confronti è tanta anche in città,
dove le varie circoscrizioni hanno organizzato conferenze, dibattiti, e
laboratori per bambini, tutti inseriti nei programmi del Salone Off.
Oggi alle 16.30, negli spazi della Comunità ebraica di Torino, in
piazzetta Primo Levi, per i bambini è stata organizzata la
presentazione di La Torre di Babele, il secondo libro della collana
Parpar, che Giuntina dedica ai piccoli lettori.
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qui torino - pagine e incontri Adei, prima volta al Salone
“Ho
pensato a come sarò io a 99 anni, se mai dovessi arrivarci, a come sarà
il mio paese, la sua politica, la sua situazione sociale”. È la
curiosità per il futuro, il cercare di prefigurare come potrebbe essere
il domani a muovere le idee di Assaf Gavron, scrittore israeliano,
finalista della XIV edizione del Premio letterario Adei Wizo Adelina
Della Pergola nella sezione giovani con il suo Idromania. E proprio il
suo ultimo libro, pubblicato in Italia da Giuntina, è stato il cuore
dell'incontro organizzato dalla stessa Adei Wizo al Salone del Libro di
Torino per presentare al grande pubblico della rassegna il mondo
letterario israeliano. “È la prima volta che siamo al Salone”, ha
sottolineato in apertura la presidente dall’Associazione donne ebree
italiane, sezione nazionale del Women International Zionist
Organization, Ester Silvana Israel. A intervenire al fianco
dell'autore, nell'arco di un incontro moderato da Miriam Rebhun del
dipartimento cultura dell'Adei, il giornalista Angelo Pezzana e
l'editore Shulim Vogelmann di Giuntina.
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La politica e la menzogna |
A
volte si pensa di condurre, in fondo, una battaglia di retroguardia. Ci
si domanda - quindi - fermando un attimo le macchine, che
altrimenti macinano da sé terra e tempo, se non sia bene soffermarsi ad
osservare il panorama, non dandolo per scontato in alcun modo. Si
tratta quasi sempre di un buon esercizio, che aiuta a tenere i piedi
per terra. Dopo di che, c'è sempre qualcosa o qualcuno che ci fa
sobbalzare. Non è che i piedi perdano contatto con la terra. Semmai è
la terra ad ondularsi e a dare quest'impressione. Su questa newsletter,
così come nel mondo ebraico in generale, da molto tempo ci si interroga
sulla manutenzione della memoria, così come sulle offese che ad essa
possono essere arrecate.
Claudio Vercelli
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Il maggio per l'Europa |
Il
Consiglio d'Europa celebrava il 5 maggio come "Giorno dell'Europa",
ricordando la propria fondazione avvenuta il 5 maggio 1949. La Comunità
Economica Europea, nel 1985, adottò invece come "Festa dell'Europa" il
9 maggio, in ricordo di Robert Schuman che il 9 maggio 1950 aveva
proposto la creazione di un nucleo economico europeo, a partire dalla
messa in comune delle riserve di carbone e acciaio, “come primo passo
verso una futura Europa federale indispensabile al mantenimento della
pace”. La data del 9 maggio segna anche il giorno successivo alla firma
della capitolazione nazista, de facto la fine della Seconda guerra
mondiale; la notizia della resa giunse l'8 maggio 1945 in Europa e
negli Stati Uniti ma secondo il tempo di Mosca, più ad Est, la resa
della Germania avvenne il 9 maggio.
Giovanna Grenga, insegnante
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Nugae
- Titoli altisonanti
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Il
fascino dei titoloni. Basta che qualcuno abbia un bel dottorato o
qualche altro riconoscimento accademico altisonante, e guadagna mille
volte più charme di qualunque George Clooney. No che significhi davvero
qualcosa, è un po’ snobismo, un po’ sindrome da prima della classe, un
po’ l’idea che se si deve fare qualcosa tanto vale cercare di farla al
meglio, al più alto livello possibile. Una specie di ossessione da
Nobel insomma. Ecco perché la lista delle 100 persone più influenti al
mondo stilata ogni anno dal Time e pubblicata questo mercoledì appare
così favolosa.
Francesca Matalon, studentessa di lettere antiche
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Vendola in Israele
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Alla
visita in Israele del presidente della Regione Puglia, Nichi
Vendola, accompagnato dalla delegazione di SEL, hanno fatto seguito
due interviste, all’Unità e al Manifesto, in cui Vendola ha
espresso dei giudizi su Israele, in linea con la consueta propaganda
negativa, nei quali non vi era traccia alcuna di quanto della realtà
israeliana poteva aver visto con i propri occhi. Pertanto, alla luce
di quanto ebbe a dire nell’incontro con alcuni esponenti della comunità
italiana di Gerusalemme, cui abbiamo partecipato, abbiamo scritto una
lettera aperta al presidente Vendola, che l’Unità non ha pubblicato,
in cui replicavamo punto per punto alle sue affermazioni.
Angela Polacco Lazar, Cecilia Nizza, Giovanni QuerLeggi |
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