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11 maggio 2014 - 11 Iyar 5774
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav
Benedetto
Carucci Viterbi,
rabbino
"Ben Zoma diceva: chi è ricco? Colui che è felice della sua parte". Secondo rabbi Yerucham Levi ciascuno ha in potenza tutte le qualità. Deve solamente svilupparle a partire da se stesso e non dipendendo dall'esterno.
David Bidussa,
storico sociale
delle idee
Il prossimo 19 maggio ci sarà la giornata mondiale della lingua ebraica. Una lingua è viva non tanto perché molti la parlano, ma perché si è costretti in quella lingua, con le radici che si sono “salvate”, a produrre significati in e per questo nostro tempo. L’ebraico moderno è un corpo a corpo  fra tradizione e modernità, tra fedeltà e innovazione. Un vocabolario che si costruisce nel tempo e che esprime lo sforzo di trovare significati e dare parole di ora ai temi e ai sentimenti di questo nostro presente. A esserci ora, attraverso le parole, in questo nostro tempo con la testa, oltreché con la volontà, attraverso i segni di una lingua che allo stesso tempo dice di essere senza tempo.
 
"Shoah, rigettiamo paragoni fuori luogo"
"Gli ebrei italiani assistono con sgomento e preoccupazione a una campagna elettorale in cui ripetutamente si evocano simbologie, fatti e personaggi di un passato terrificante per lanciare messaggi subliminali e denigrare avversari, nella illusoria speranza di raccogliere facili consensi fra un elettorato che in realtà è molto più maturo di quanto non si ritenga”. Così è intervenuto il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna.
 
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Schulz: "Beppe Grillo?
Un moderno totalitarista"
“Beppe Grillo minaccia ammende ed espulsioni per i deputati che non votano come dice lui. L'ultimo a dire una cosa del genere è stato Stalin. O forse Hugo Chavez. Se l'avesse detto in Germania, avrebbe dovuto temere l'intervento della magistratura. La libertà di mandato dei parlamentari è uno dei fondamenti della democrazia. Mi verrebbe da dire che Grillo è espressione di un totalitarismo moderno”. Lo afferma il candidato alla presidenza della Commissione europea Martin Schulz in un'intervista a firma di Aldo Cazzullo che appare oggi sulla prima pagina del Corriere della sera.
Su Repubblica trasposizione integrale della lunga intervista concessa dalla Testimone della Shoah Renate Lasker-Harpprecht al settimanale tedesco Die Zeit. Numerosi i temi toccati: l'orrore di Auschwitz Birkenau, la lotta quotidiana per la sopravvivenza,  l'indifferenza di tanti che voltarono le spalle. A Giovanni Di Lorenzo (direttore di Die Zeit) che le chiede se sia stato difficile tornare in Germania dopo la liberazione del campo, Renate risponde: “No. Ben presto dopo la liberazione mi sono imposta di non far decidere da Hitler il resto della mia vita. Per questo non ho avuto problemi con i giovani tedeschi che ho conosciuto nel servizio estero della BBC di Londra. E mi trovavo bene anche con la maggior parte delle persone che lavoravano con me alla televisione tedesca a Colonia”.
In uscita Un cuore in fuga (ed. Piemme) di Oliviero Beha, ricco volume dedicato all'impegno di Gino Bartali come staffetta clandestina e nasconditore di ebrei. Un intero capitolo riguarda la vicenda della famiglia Goldenberg, raccontata da Pagine Ebraiche nel dicembre del 2010 attraverso la testimonianza inedita del più giovane dei salvati. Sul Fatto Quotidiano uno stralcio del libro, presentato ieri al Salone del Torino.
 
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  davar
QUI TORINO - PAGINE E INCONTrI
Un fiume in piena per la cultura
Centinaia di migliaia di ingressi, un flusso ininterrotto di curiosi per quella che si candida ad essere l'edizione del Salone del Libro di Torino con il maggior numero di visitatori in assoluto (superata quota 400mila già nella giornata di ieri). Tra incontri, tavole rotonde, premiazioni, continua l'impegno della redazione di Pagine Ebraiche con una distribuzione speciale del numero di maggio del giornale dell'ebraismo italiano con all'interno il dossier Pagine e Incontri.
LA CERIMONIA INTERNAZIONALE A MAUTHAUSEN
In marcia per non dimenticare
Migliaia di partecipanti alla cerimonia internazionale in ricordo delle vittime del lager austriaco di Mauthausen. Molto significativa la presenza italiana con centinaia di ragazzi da varie regioni tra cui Piemonte, Lombardia e Toscana. Presente con una propria delegazione l'Associazione Nazionale Ex Deportati (a guidarla il presidente nazionale Dario Venegoni e il presidente della sezione romana Eugenio Iafrate). Tra i numerosi gonfaloni quelli delle città di Roma e di Milano, entrambe premiate con la medaglia d'oro della Resistenza. Ad essere letto anche un messaggio del presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna, che ha fatto riferimento allo sviluppo di anticorpi che permettano alle nuove generazioni di tenersi lontano dal veleno dell'odio e dell'ideologia. Anticorpi in prima istanza culturali, che nascono e si rafforzano "con lo studio e l’approfondimento della storia, coltivando la conoscenza e la consapevolezza del nostro passato e l’indispensabile rispetto che dobbiamo alla 'diversità' del nostro prossimo, sia essa di credo religioso, appartenenza etnica, colore politico o altro". 
QUI TORINO - PAGINE E INCONTRI
Daf Daf e la Torre di Babele
DafDaf, il giornale ebraico dei bambini e Giuntina propongono oggi un’attività riservata ai piccoli lettori. Che non sono affatto pochi: al record di presenze del Salone internazionale del libro di Torino infatti contribuiscono in grande misura i tantissimi bambini che in queste ora stanno affollando soprattutto gli spazi dell’Arena Bookstock, a loro dedicata. Ma l’attenzione nei loro confronti è tanta anche in città, dove le varie circoscrizioni hanno organizzato conferenze, dibattiti, e laboratori per bambini, tutti inseriti nei programmi del Salone Off. Oggi alle 16.30, negli spazi della Comunità ebraica di Torino, in piazzetta Primo Levi, per i bambini è stata organizzata la presentazione di La Torre di Babele, il secondo libro della collana Parpar, che Giuntina dedica ai piccoli lettori.
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melamed
Per fare tutto ci vuole un fiore
La volontà e la tenacia possono portare a grandi risultati, soprattutto quando incontrano esigenze reali e importanti. Alle scuole superiori della Comunità ebraica di Roma dall’inizio del corrente anno scolastico alcuni ragazzi sono parte di un progetto di inclusione che è stato chiamato “Per fare tutto ci vuole un fiore”. Il programma, che ha visto la collaborazione di varie istituzioni romane, li ha portati - pur nella consapevolezza delle loro difficoltà - a sviluppare sia competenze sociali e relazionali che ad affrontare un percorso di avvicinamento al mondo del lavoro. Come ha sottolineato Loretta Kajon, assessore alle Politiche per la disabilità della Comunità ebraica di Roma, “la scuola è un luogo di inclusione, ma tutti noi guardiamo con grande preoccupazione al futuro di questi nostri ragazzi: cosa succederà quando finiranno il percorso scolastico?”.
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qui torino - pagine e incontri
Adei, prima volta al Salone
“Ho pensato a come sarò io a 99 anni, se mai dovessi arrivarci, a come sarà il mio paese, la sua politica, la sua situazione sociale”. È la curiosità per il futuro, il cercare di prefigurare come potrebbe essere il domani a muovere le idee di Assaf Gavron, scrittore israeliano, finalista della XIV edizione del Premio letterario Adei Wizo Adelina Della Pergola nella sezione giovani con il suo Idromania. E proprio il suo ultimo libro, pubblicato in Italia da Giuntina, è stato il cuore dell'incontro organizzato dalla stessa Adei Wizo al Salone del Libro di Torino per presentare al grande pubblico della rassegna il mondo letterario israeliano. “È la prima volta che siamo al Salone”, ha sottolineato in apertura la presidente dall’Associazione donne ebree italiane, sezione nazionale del Women International Zionist Organization, Ester Silvana Israel. A intervenire al fianco dell'autore, nell'arco di un incontro moderato da Miriam Rebhun del dipartimento cultura dell'Adei, il giornalista Angelo Pezzana e l'editore Shulim Vogelmann di Giuntina.
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QUI TORINO - PAGINE E INCONTRI
Israele, voci al femminile
Entrare in un mondo che per sua natura vive lontano dai riflettori e dalla rappresentazione mediatica. Svelarne le sfumature più complesse, speciali, talvolta drammatiche. Grande l'interesse per l’incontro con l’autrice israeliana Naomi Ragen (“L'amore proibito”, “Una moglie a Gerusalemme” e “L’amore violato” - Newton Compton) organizzato dall’Associazione Italia-Israele, introdotto dal giornalista Angelo Pezzana con l’intervento di Elena Loewenthal, autrice e traduttrice, e della giornalista Fiamma Nirenstein.
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QUI TORINO - PAGINE E INCONTRI
Dialogo, sfida da rinnovare
“Credo che si dovrebbe superare il concetto di fratelli maggiori per passare a quello di fratelli diversi”. Continuare il cammino del dialogo religioso, riconoscendo la piena autonomia delle altre posizioni religiose. Intervenendo oggi al Salone del Libro David Sorani, vicepresidente della Comunità ebraica di Torino e docente di filosofia, ha spiegato l'evoluzione del rapporto tra ebraismo e cristianesimo, sottolineando le difficoltà del passato e i grandi passi avanti successivi al Concilio Vaticano II. Una riflessione che ha trovato spazio nell'appuntamento organizzato dalla Santa Sede, quest'anno paese ospite della Fiera, sul tema “Dialogo interreligioso, prospettive di riconciliazione”.
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QUI TORINO - PAGINE E INCONTRI
La Memoria nelle generazioni
È giusto nascondere alla nuove generazioni gli orrori del passato? È la domanda che anima l'incontro-intervista di Elena Loewenthal alla scrittrice Lizzie Doron, autrice di un'opera – L'inizio di qualcosa di bello (ed. Giuntina) – che apre domande e interrogativi ancora vivi sul rapporto della società israeliana con la Shoah e con la sua Memoria. Protagonisti del libro sono tre 50enni della seconda generazione – Amalia, Hezi e Gadi – cresciuti in un quartiere periferico di Tel Aviv dove risiedono molti sopravvissuti e le cui vicende torneranno nuovamente a incrociarsi malgrado la lontananza (Amalia vive ancora nel quartiere, mentre gli altri due protagonisti sono emigrati a Parigi e New York).
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QUI ROMA
Il paese delle betulle
L'incontro tra un clown di strada e un bambino che sta per essere ucciso nel campo di Auschwitz-Birkenau. Una narrazione ispirata dai libri e dalla testimonianza diretta di visitatore del lager che l'artista Gianluca Serratore ha trasposto nel fumetto 'Il paese delle Betulle' (ed. Printamente Snc). In mostra a Roma le tavole originali dell'opera con la possibilità di assistere al cortometraggio di 15 minuti che ne è stato tratto. L'appuntamento è per domani alle 17 alla Sala Santa Rita.
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  pilpul
La politica e la menzogna
A volte si pensa di condurre, in fondo, una battaglia di retroguardia. Ci si domanda -  quindi - fermando un attimo le macchine, che altrimenti macinano da sé terra e tempo, se non sia bene soffermarsi ad osservare il panorama, non dandolo per scontato in alcun modo. Si tratta quasi sempre di un buon esercizio, che aiuta a tenere i piedi per terra. Dopo di che, c'è sempre qualcosa o qualcuno che ci fa sobbalzare. Non è che i piedi perdano contatto con la terra. Semmai è la terra ad ondularsi e a dare quest'impressione. Su questa newsletter, così come nel mondo ebraico in generale, da molto tempo ci si interroga sulla manutenzione della memoria, così come sulle offese che ad essa possono essere arrecate.

Claudio Vercelli
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Il maggio per l'Europa
Il Consiglio d'Europa celebrava il 5 maggio come "Giorno dell'Europa", ricordando la propria fondazione avvenuta il 5 maggio 1949. La Comunità Economica Europea, nel 1985, adottò invece come "Festa dell'Europa" il 9 maggio, in ricordo di Robert Schuman che il 9 maggio 1950 aveva proposto la creazione di un nucleo economico europeo, a partire dalla messa in comune delle riserve di carbone e acciaio, “come primo passo verso una futura Europa federale indispensabile al mantenimento della pace”. La data del 9 maggio segna anche il giorno successivo alla firma della capitolazione nazista, de facto la fine della Seconda guerra mondiale; la notizia della resa giunse l'8 maggio 1945 in Europa e negli Stati Uniti ma secondo il tempo di Mosca, più ad Est, la resa della Germania avvenne il 9 maggio.

Giovanna Grenga, insegnante
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Nugae - Titoli altisonanti
Il fascino dei titoloni. Basta che qualcuno abbia un bel dottorato o qualche altro riconoscimento accademico altisonante, e guadagna mille volte più charme di qualunque George Clooney. No che significhi davvero qualcosa, è un po’ snobismo, un po’ sindrome da prima della classe, un po’ l’idea che se si deve fare qualcosa tanto vale cercare di farla al meglio, al più alto livello possibile. Una specie di ossessione da Nobel insomma. Ecco perché la lista delle 100 persone più influenti al mondo stilata ogni anno dal Time e pubblicata questo mercoledì appare così favolosa.

Francesca Matalon, studentessa di lettere antiche
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Vendola in Israele
Alla visita in Israele ​del presidente ​della Regione Puglia,​ Nichi Vendola, ​​accompagnato dalla delegazione di SEL,​ hanno ​fatto seguito due interviste, all’Unit​à​ ​e al Manifesto, in cui Vendola ha ​espresso dei giudizi su Israele​, in linea con la consueta propaganda negativa, nei quali non vi era traccia alcuna di quanto della realtà israeliana poteva aver visto con i propri occhi. ​Pertanto, alla luce di quanto ebbe a dire nell’incontro con alcuni esponenti della comunità italiana di Gerusalemme, cui abbiamo partecipato, abbiamo scritto una lettera aperta al presidente Vendola, che l’Unità​ non ha pubblicato, in cui ​replicavamo ​punto per punto alle sue affermazioni.                                                                                                                                Angela Polacco Lazar, Cecilia Nizza, Giovanni QuerLeggi





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