Benedetto
Carucci Viterbi,
rabbino
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"Ogni mitzvah necessita della giusta intenzione, ad eccezione dell'umiltà. L'umiltà intenzionale non è valida" (Rebbe di Kotzk).
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David
Bidussa,
storico sociale
delle idee
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Non
so se la disputa in corso, sugli ebrei che odierebbero se stessi, viva
di vita propria o sia solo una puntata di un aspro confronto. In ogni
caso risponde a una regola. Nelle dispute c’è sempre una lotta per il
riconoscimento, talora di carattere materiale (la lotta per una diversa
distribuzione della ricchezza, per esempio) più spesso di carattere
simbolico (dove si rivendica più dignità, rispetto, stima, ammirazione).
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Grillo dal palco di Torino
"Io sono oltre Hitler"
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Sono
nuovamente le parole del comico Beppe Grillo, in piena campagna
elettorale per le Europee, scatenano la polemica, comparendo sui
maggiori quotidiani nazionali (Corriere della Sera, La Repubblica, La
Stampa tra gli altri). “Dicono che io sono Hitler? Io sono oltre
Hitler. Senza di noi in Italia avreste i nazisti”, così il leader del
Movimento Cinque Stelle ha voluto rispondere ieri dal palco di Torino
alle accuse dell'ex premier Silvio Berlusconi che lo aveva paragonato a
Hitler. Alla provocazione Grillo, risponde il premier Matteo Renzi che
ammonisce, “ci sono cose del passato che non vanno citate neppure per
scherzo, figuriamoci se vengono utilizzate come uno spot
elettorale...”. Eppure la retorica politica delle ultime settimane ha
abbondantemente attinto alle banalizzazioni di un passato tragico e che
merita maggiori riflessioni. In una piazza Castello gremita ma con
numeri lontani da quelli dello Tsunami tour dello scorso anno, Grillo
ha lanciato anatemi in particolare contro la Germani. “Schulz? - ha
affermato il comico, volendo affondare il colpo contro il candidato del
Pse che lo aveva attaccato in precedenza - Dovrebbe ringraziare Stalin,
senza il quale starebbe ancora con una svastica al braccio”.
Il Corriere, a firma di Alberto Melloni, riporta la notizia della
volontà da parte della Knesset, il parlamento israeliano, di
riconoscere il ruolo avuto da papa Giovanni XXIII durante la Shoah.
“Yitzhak Herzog per l'opposizione, Uzi Landau per il governo, e ancora
Amram Mitzna e il presidente Yuli-Yoel Edelstein – riporta Melloni -
hanno detto che col suo essere cristiano papa Giovanni apri Israele al
suo domani.
In memoria di Emanuele Pacifici. “Non era un letterato in senso
stretto. Più che un bibliografo e molto più attento di un bibliofilo –
ricordava a trenta giorni dalla scomparsa di Pacifici, rav Amedeo
Spagnoletto sul Portale dell'ebraismo italiano moked.it - era un
appassionato fidanzato del suo popolo e della sua comunità”. A
riportare l'intervento di rav Spagnoletto su moked.it, l'Osservatore
Romano che ricorda come “Pacifici ha avuto l'intuizione di pubblicare
agili volumetti su tanti argomenti della vita ebraica, come il Kiddush,
la mezuzah, la avdalah, i tellin”.
“A volte, i pamphlet sono boomerang. Ritornano indietro, e colpiscono
tra capo e collo chi ha avuto l'improntitudine di lanciarli”. Lo
storico Sergio Luzzatto interviene nell dibattito apertosi attorno al
libro del giornalista del Foglio Giulio Meotti “Ebrei contro Israele”.
Sul Sole 24 Ore compare la dura critica di Luzzatto: “invano si
cercherebbe nell'intemerata di Meotti – scrive lo storico - una
qualunque considerazione (lunga anche soltanto tre righe) sulla
politica, sulla società, sulla cultura, sull'identità di Israele dopo
i11967, cioè dopo la svolta storicamente rappresentata dalla guerra dei
Sei Giorni. Nulla di nulla. Soltanto insulti, e il Dogma. Provare per
credere”.
Il ruolo dell'ebraismo americano e britannico nella Prima Guerra
Mondiale e nella Palestina mandataria. Rispondendo alla consueta
lettera dei lettori – in cui emerge una possibile interpretazione
distorta della Storia dello scorso secolo - Sergio Romano si sofferma
sul ruolo del mondo ebraico nella politica delle due realtà
anglosassoni durante la prima metà del Novecento. “La tesi secondo cui
gli ebrei americani – spiega Romano al lettore, che nella lettera
paventava l'ipotesi di una pressione del mondo ebraico statunitense per
ottenere l'intervento di Washington nella guerra del 14-18 - avrebbero
agito per ottenere l'intervento degli Stati Uniti nel conflitto
appartiene all'arsenale propagandistico di Hitler e di Goebbels”.
Prove di disgelo tra diplomazia israeliana e palestinesi. Come riporta
l'Osservatore Romano, a Londra si sono infatti incontrati, seppur in un
fuoriprogramma, il capo negoziatore israeliano Tzipi Livni e il
presidente palestinese Mahmoud Abbas per un colloquio privato. “È il
primo contatto tra le due parti da quando le trattative di pace si sono
interrotte il mese scorso – ricorda il quotidiano - Entrambi i leader
si trovavano a Londra per incontrare il segretario di Stato americano,
John Kerry, impegnato in colloqui sulla Siria”.
Si muove sul mercato il magnate americano George Soros, recentemente
ospite del Salone del Libro di Torino, e lo fa con investimenti
importanti: Soros ha infatti annunciato l'acquisto di azioni della nota
azienda israeliana SodaStream per 24,3 milioni di dollari. A
riportarlo, il quotidiano torinese La Stampa che sottolinea anche la
decisione del magnate di aumentare la sua quota all'interno del gigante
della farmaceutica Teva, compagnia israeliana con sedi in tutto il
mondo.
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qui trieste - Unione giovani ebrei d'Italia
A confronto su identità e futuro
A
Trieste per riflettere su identità e futuro. Si intitola "Ai confini
dell'ebraismo" il momento di confronto organizzato dall'Unione giovani
ebrei d'Italia su impulso di quanto stabilito al Congresso svoltosi a
Roma nell'autunno 2013. Tra gli obiettivi, discutere dello stato
dell'arte dell'Ugei e delle scelte cruciali per il suo domani,
iniziando dal tema della partecipazione. Punto di partenza, la
fotografia di ciò che la realtà ebraica è: così il sociologo Enzo
Campelli ha esposto la grande ricerca dedicata agli ebrei italiani di
oggi, al loro rapporto con la Comunità, al modo di percepire la
dimensione identitaria, ricerca realizzata su impulso dell’Unione delle
Comunità Ebraiche Italiane. Ma fondamentale per costruire il futuro
anche la relazione con la società italiana e la sua percezione del
mondo ebraico, dei valori, della cultura. A raccontare alcuni degli
elementi emersi nel rapporto commissionato dall’UCEI alla SWG,
l’istituto triestino che realizza ricerche istituzionali, sondaggi
d’opinione e studi sul cambiamento sociale e sulla comunicazione è
stato il coordinatore dei dipartimenti Informazione e Cultura UCEI
Guido Vitale, che ha sottolineato l’enorme potenzialità dell’interesse
che esiste nei confronti dell’ebraismo.
Per i Giovani Ebrei d'Italia dunque uno Shabbat di riflessione, con
l’accoglienza del presidente della Comunità di Trieste Alessandro
Salonichio e del Consigliere Ariel Camerini, ma anche l'occasione di
conoscere una città e una realtà ebraica speciale. Leggi
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melamed - scuole merkos di milano
La Maturità vale anche in Israele
L’ufficializzazione
dell’accordo tra il Ministero dell’Istruzione Israeliano e le scuole
milanesi del Merkos l’Inyonei Chinuch – il ramo educativo del movimento
Chabad – è finalmente arrivata. Pragmatismo, ottimismo, e una
indiscutibile capacità progettuale hanno portato, negli oltre
cinquant’anni di vita della scuola, a risultati sempre in crescita. E,
in questi giorni, al riconoscimento anche formale del progetto Bagrut,
che permette di ottenere presso la sede milanese un diploma di maturità
valido in Israele. Nell’immagine i partecipanti all’incontro, svoltosi
a Gerusalemme: il ministro dell’Educazione Israeliana Rav Shai Piron,
la direttrice generale del ministero Michal Cohen ed il direttore del
Merkos Italia, Rav Avraham Hazan, assieme all’organo direttivo della
Scuola.
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qui trieste
Diversità e partecipazione
i valori del Limmud
Il
valore della diversità è il motore della vita ebraica e la migliore
garanzia della sua continuità. Lo ha affermato Clive Lawton, esponente
di spicco dell'ebraismo britannico e tra i fondatori del movimento
internazionale Limmud, nell'intervento che ha concluso a Trieste il suo
giro di conferenze in Italia. Lawton, che era ospite del Dipartimento
Educazione e Cultura dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, ha
avuto modo di incontrare in numerose occasioni molti ebrei italiani e
di disseminare le idee stimolanti e i progetti di un movimento che
punta a un intenso rinnovamento della vita ebraica e alla riscoperta
degli autentici ideali della nostra tradizione. L'affollatissima
conferenza triestina si è conclusa con un suo appello alla
partecipazione del primo esperimento di Limmud italiano, che si terrà a
Firenze nei primi due giorni di giugno.
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basket - VERSO LA FINALE DI EUROLEGA
Milano si tinge di gialloblu
Sono
ancora giallo e blu i colori dominanti nel cuore di Milano alla vigilia
della finale di Eurolega che vedrà contrapposte Maccabi Tel Aviv e Real
Madrid. Nelle strade del centro si è infatti riversata una moltitudine
di tifosi giunti da Israele, travolgenti per l'entusiasmo profuso e in
febbrile attesa di un nuovo successo dei loro beniamini dopo la
semifinale conquistata all'ultimo respiro contro il Cska Mosca. Sognano
la quinta Eurolega i supporter del Maccabi e intanto conquistano le
prime pagine dei giornali e l'ammirazione di chi ama lo sport e la
genuinità del tifo quando questo è folklore, vitalità, correttezza,
rispetto dell'avversario.
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La violenza del verbo |
Il
gruppo terrorista Boko Haram continua a fare parlare di sé, anche se
l'attenzione dell'Occidente è piuttosto contenuta, preferendo
manifestarsi, con il clamore del poi, solo dinanzi ai fatti compiuti.
Il rapimento di duecento ragazze nigeriane, ora trasformate in merce di
scambio, segna, per la sua eclatanza, un ulteriore salto di qualità
nella lunga guerra civile di cui l'organizzazione è di fatto
responsabile già da diverso tempo. Nei giorni scorsi, in un video di
poco meno di una ventina di minuti, che ha fatto il giro del mondo,
alcune delle giovani prigioniere sono state mostrate in “abiti
musulmani” mentre recitavano versetti del Corano.
Claudio Vercelli
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Nugae
- Gioventù bruciata? |
I
giornali settimana scorsa titolavano: Michael Douglas soffre di
infortunio da hora. Va bene, ammetto che un sorrisetto mi è spuntato.
Dicono che l'attore abbia poco tempo fa festeggiato il bar mizvah di
suo figlio – con il dovuto calore, tanto che qualche giorno dopo è
stato avvistato e intervistato alla presentazione di un libro
zoppicante e dolorante. Poveretto, probabilmente ha un'ernia o qualcosa
del genere.
Francesca Matalon, studentessa di lettere antiche
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Identità: Jacob Kaplan |
Nel
1958 l’allora Primo ministro dello Stato di Israele, David Ben Gurion
si è trovato a gestire il fatto che la nozione stessa di identità
ebraica era diventata in Israele oggetto di una legislazione che
avrebbe avuto implicazioni pratiche cruciali. A cinquanta “Saggi di
Israele” Ben Gurion pose la domanda divenuta il titolo del lavoro del
professor Eliezer Ben Rafael, che in un e-book intitolato “Cosa
significa essere ebreo?” - scaricabile dai siti www.proedieditore.it e
www.hansjonas.it - ha messo in luce per la prima volta in Italia quella
discussione sistematica sull’identità ebraica. Ogni domenica, sul
nostro notiziario quotidiano e sul portale www.moked.it, troverete le
loro risposte. Oggi
è la volta Jacob Kaplan. Nato a Parigi, nella Prima guerra mondiale si
distingue tra le file dell’esercito. Studia alla Sorbona dove ottiene,
nel 1919, un primo diploma universitario118 e al seminario rabbinico di
Francia dove consegue l’ordinazione nel 1921. È rabbino a Mulhouse e,
dal 1929, a Parigi. Durante la Seconda Guerra mondiale è nella
Resistenza. Dopo la guerra torna a Parigi e ne diventa Rabbino Capo nel
1950. Eletto nel 1955 Rabbino Capo di Francia, tiene corsi alla Sorbona
e nel 1967 è eletto membro dell’Académie des sciences morales et
politiques..
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