Se non visualizzi correttamente questo messaggio, fai click qui

18 maggio 2014 - 18 Iyar 5774
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav
Benedetto
Carucci Viterbi,
rabbino
"Ogni mitzvah necessita della giusta intenzione, ad eccezione dell'umiltà. L'umiltà intenzionale non è valida" (Rebbe di Kotzk).
 
David Bidussa,
storico sociale
delle idee
Non so se la disputa in corso, sugli ebrei che odierebbero se stessi, viva di vita propria o sia solo una puntata di un aspro confronto. In ogni caso risponde a una regola. Nelle dispute c’è sempre una lotta per il riconoscimento, talora di carattere materiale (la lotta per una diversa distribuzione della ricchezza, per esempio) più spesso di carattere simbolico (dove si rivendica più dignità, rispetto, stima, ammirazione).
 
Leggi

 
Grillo dal palco di Torino
"Io sono oltre Hitler"
Sono nuovamente le parole del comico Beppe Grillo, in piena campagna elettorale per le Europee, scatenano la polemica, comparendo sui maggiori quotidiani nazionali (Corriere della Sera, La Repubblica, La Stampa tra gli altri). “Dicono che io sono Hitler? Io sono oltre Hitler. Senza di noi in Italia avreste i nazisti”, così il leader del Movimento Cinque Stelle ha voluto rispondere ieri dal palco di Torino alle accuse dell'ex premier Silvio Berlusconi che lo aveva paragonato a Hitler. Alla provocazione Grillo, risponde il premier Matteo Renzi che ammonisce, “ci sono cose del passato che non vanno citate neppure per scherzo, figuriamoci se vengono utilizzate come uno spot elettorale...”. Eppure la retorica politica delle ultime settimane ha abbondantemente attinto alle banalizzazioni di un passato tragico e che merita maggiori riflessioni. In una piazza Castello gremita ma con numeri lontani da quelli dello Tsunami tour dello scorso anno, Grillo ha lanciato anatemi in particolare contro la Germani. “Schulz? - ha affermato il comico, volendo affondare il colpo contro il candidato del Pse che lo aveva attaccato in precedenza - Dovrebbe ringraziare Stalin, senza il quale starebbe ancora con una svastica al braccio”.
Il Corriere, a firma di Alberto Melloni, riporta la notizia della volontà da parte della Knesset, il parlamento israeliano, di riconoscere il ruolo avuto da papa Giovanni XXIII durante la Shoah. “Yitzhak Herzog per l'opposizione, Uzi Landau per il governo, e ancora Amram Mitzna e il presidente Yuli-Yoel Edelstein – riporta Melloni - hanno detto che col suo essere cristiano papa Giovanni apri Israele al suo domani.
In memoria di Emanuele Pacifici. “Non era un letterato in senso stretto. Più che un bibliografo e molto più attento di un bibliofilo – ricordava a trenta giorni dalla scomparsa di Pacifici, rav Amedeo Spagnoletto sul Portale dell'ebraismo italiano moked.it  - era un appassionato fidanzato del suo popolo e della sua comunità”. A riportare l'intervento di rav Spagnoletto su moked.it, l'Osservatore Romano che ricorda come “Pacifici ha avuto l'intuizione di pubblicare agili volumetti su tanti argomenti della vita ebraica, come il Kiddush, la mezuzah, la avdalah, i tellin”.
“A volte, i pamphlet sono boomerang. Ritornano indietro, e colpiscono tra capo e collo chi ha avuto l'improntitudine di lanciarli”. Lo storico Sergio Luzzatto interviene nell dibattito apertosi attorno al libro del giornalista del Foglio Giulio Meotti “Ebrei contro Israele”. Sul Sole 24 Ore compare la dura critica di Luzzatto: “invano si cercherebbe nell'intemerata di Meotti – scrive lo storico - una qualunque considerazione (lunga anche soltanto tre righe) sulla politica, sulla società, sulla cultura, sull'identità di Israele dopo i11967, cioè dopo la svolta storicamente rappresentata dalla guerra dei Sei Giorni. Nulla di nulla. Soltanto insulti, e il Dogma. Provare per credere”.
Il ruolo dell'ebraismo americano e britannico nella Prima Guerra Mondiale e nella Palestina mandataria. Rispondendo alla consueta lettera dei lettori – in cui emerge una possibile interpretazione distorta della Storia dello scorso secolo - Sergio Romano si sofferma sul ruolo del mondo ebraico nella politica delle due realtà anglosassoni durante la prima metà del Novecento. “La tesi secondo cui gli ebrei americani – spiega Romano al lettore, che nella lettera paventava l'ipotesi di una pressione del mondo ebraico statunitense per ottenere l'intervento di Washington nella guerra del 14-18 - avrebbero agito per ottenere l'intervento degli Stati Uniti nel conflitto appartiene all'arsenale propagandistico di Hitler e di Goebbels”.
Prove di disgelo tra diplomazia israeliana e palestinesi. Come riporta l'Osservatore Romano, a Londra si sono infatti incontrati, seppur in un fuoriprogramma,  il capo negoziatore israeliano Tzipi Livni e il presidente palestinese Mahmoud Abbas per un colloquio privato. “È il primo contatto tra le due parti da quando le trattative di pace si sono interrotte il mese scorso – ricorda il quotidiano - Entrambi i leader si trovavano a Londra per incontrare il segretario di Stato americano, John Kerry, impegnato in colloqui sulla Siria”.
Si muove sul mercato il magnate americano George Soros, recentemente ospite del Salone del Libro di Torino, e lo fa con investimenti importanti: Soros ha infatti annunciato l'acquisto di azioni della nota azienda israeliana SodaStream per 24,3 milioni di dollari. A riportarlo, il quotidiano torinese La Stampa che sottolinea anche la decisione del magnate di aumentare la sua quota all'interno del gigante della farmaceutica Teva, compagnia israeliana con sedi in tutto il mondo.
 
Leggi

 
 
  davar
israele
 L'antisemitismo tra i palestinesi
"La responsabilità è dei vertici" 

“Questo è il risultato dell'incessante campagna dell'autorità palestinese, che distorce l'immagine di Israele e del popolo ebraico”. Punta il dito in alto il primo ministro di Israele Benjamin Netanyahu per spiegare gli inquietanti dati pubblicati dall'americana Anti Defamation League da cui risulta che il 93% dei palestinesi coltiva sentimenti antisemiti. Un dato emerso dall'imponente sondaggio (53mila interviste per centouno paesi), commissionato alla First International Resources dall'organizzazione di New York, reso pubblico negli scorsi giorni e da cui emerge un quadro preoccupante: secondo la ricerca infatti un quarto degli intervistati ha pregiudizi antiebraici. Il 26%, per l'esattezza, ha risposto agli undici quesiti facendo emergere una visione distorta e pericolosa del mondo ebraico e della realtà israeliana. E per Netanyahu, il motore di questi pregiudizi, tra i vicini palestinesi, nasce dalle campagne aggressive e di disinformazione dei suoi vertici, a Gaza come in Cisgiordania.
Leggi

qui trieste - Unione giovani ebrei d'Italia
A confronto su identità e futuro
A Trieste per riflettere su identità e futuro. Si intitola "Ai confini dell'ebraismo" il momento di confronto organizzato dall'Unione giovani ebrei d'Italia su impulso di quanto stabilito al Congresso svoltosi a Roma nell'autunno 2013. Tra gli obiettivi, discutere dello stato dell'arte dell'Ugei e delle scelte cruciali per il suo domani, iniziando dal tema della partecipazione. Punto di partenza, la fotografia di ciò che la realtà ebraica è: così il sociologo Enzo Campelli ha esposto la grande ricerca dedicata agli ebrei italiani di oggi, al loro rapporto con la Comunità, al modo di percepire la dimensione identitaria, ricerca realizzata su impulso dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Ma fondamentale per costruire il futuro anche la relazione con la società italiana e la sua percezione del mondo ebraico, dei valori, della cultura. A raccontare alcuni degli elementi emersi nel rapporto commissionato dall’UCEI alla SWG, l’istituto triestino che realizza ricerche istituzionali, sondaggi d’opinione e studi sul cambiamento sociale e sulla comunicazione è stato il coordinatore dei dipartimenti Informazione e Cultura UCEI Guido Vitale, che ha sottolineato l’enorme potenzialità dell’interesse che esiste nei confronti dell’ebraismo.
Per i Giovani Ebrei d'Italia dunque uno Shabbat di riflessione, con l’accoglienza del presidente della Comunità di Trieste Alessandro Salonichio e del Consigliere Ariel Camerini, ma anche l'occasione di conoscere una città e una realtà ebraica speciale.
Leggi

melamed - scuole merkos di milano
La Maturità vale anche in Israele
L’ufficializzazione dell’accordo tra il Ministero dell’Istruzione Israeliano e le scuole milanesi del Merkos l’Inyonei Chinuch – il ramo educativo del movimento Chabad – è finalmente arrivata. Pragmatismo, ottimismo, e una indiscutibile capacità progettuale hanno portato, negli oltre cinquant’anni di vita della scuola, a risultati sempre in crescita. E, in questi giorni, al riconoscimento anche formale del progetto Bagrut, che permette di ottenere presso la sede milanese un diploma di maturità valido in Israele. Nell’immagine i partecipanti all’incontro, svoltosi a Gerusalemme: il ministro dell’Educazione Israeliana Rav Shai Piron, la direttrice generale del ministero Michal Cohen ed il direttore del Merkos Italia, Rav Avraham Hazan, assieme all’organo direttivo della Scuola.
Leggi

qui trieste
Diversità e partecipazione
i valori del Limmud

Il valore della diversità è il motore della vita ebraica e la migliore garanzia della sua continuità. Lo ha affermato Clive Lawton, esponente di spicco dell'ebraismo britannico e tra i fondatori del movimento internazionale Limmud, nell'intervento che ha concluso a Trieste il suo giro di conferenze in Italia. Lawton, che era ospite del Dipartimento Educazione e Cultura dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, ha avuto modo di incontrare in numerose occasioni molti ebrei italiani e di disseminare le idee stimolanti e i progetti di un movimento che punta a un intenso rinnovamento della vita ebraica e alla riscoperta degli autentici ideali della nostra tradizione. L'affollatissima conferenza triestina si è conclusa con un suo appello alla partecipazione del primo esperimento di Limmud italiano, che si terrà a Firenze nei primi due giorni di giugno. 

basket - VERSO LA FINALE DI EUROLEGA
Milano si tinge di gialloblu
Sono ancora giallo e blu i colori dominanti nel cuore di Milano alla vigilia della finale di Eurolega che vedrà contrapposte Maccabi Tel Aviv e Real Madrid. Nelle strade del centro si è infatti riversata una moltitudine di tifosi giunti da Israele, travolgenti per l'entusiasmo profuso e in febbrile attesa di un nuovo successo dei loro beniamini dopo la semifinale conquistata all'ultimo respiro contro il Cska Mosca. Sognano la quinta Eurolega i supporter del Maccabi e intanto conquistano le prime pagine dei giornali e l'ammirazione di chi ama lo sport e la genuinità del tifo quando questo è folklore, vitalità, correttezza, rispetto dell'avversario.

qui venezia
In ricordo di Fiammetta 
Cadono oggi i 30 giorni dalla scomparsa di Fiammetta Jona Falco, ex presidente della sezione veneziana dell'Adei Wizo ed esponente del Consiglio nazionale. Una vita spesa al servizio del prossimo, nel volontariato, nelle diverse realtà di un'Italia ebraica che cercava di rimettersi in piedi dopo gli anni difficili dell'emarginazione e della persecuzione.
Leggi

sorgente di vita
Elezioni, il futuro dell'Europa
L’Europa minacciata da  partiti populisti e nazionalisti e da movimenti di estrema destra, lo scetticismo nei confronti dell’Unione, casa  comune che ha garantito decenni di pace e di riconciliazione. Una riflessione sul futuro del nostro continente, in occasione delle elezioni per il Parlamento Europeo, con i giornalisti Peppino Caldarola e Eric Joszef e lo storico David Bidussa, apre la puntata di Sorgente di vita di questa sera, domenica 18 maggio.
Leggi

pilpul
La violenza del verbo
Il gruppo terrorista Boko Haram continua a fare parlare di sé, anche se l'attenzione dell'Occidente è piuttosto contenuta, preferendo manifestarsi, con il clamore del poi, solo dinanzi ai fatti compiuti. Il rapimento di duecento ragazze nigeriane, ora trasformate in merce di scambio, segna, per la sua eclatanza, un ulteriore salto di qualità nella lunga guerra civile di cui l'organizzazione è di fatto responsabile già da diverso tempo. Nei giorni scorsi, in un video di poco meno di una ventina di minuti, che ha fatto il giro del mondo, alcune delle giovani prigioniere sono state mostrate in “abiti musulmani”  mentre recitavano versetti del Corano.

Claudio Vercelli
Leggi

Nugae - Gioventù bruciata?
I giornali settimana scorsa titolavano: Michael Douglas soffre di infortunio da hora. Va bene, ammetto che un sorrisetto mi è spuntato. Dicono che l'attore abbia poco tempo fa festeggiato il bar mizvah di suo figlio – con il dovuto calore, tanto che qualche giorno dopo è stato avvistato e intervistato alla presentazione di un libro zoppicante e dolorante. Poveretto, probabilmente ha un'ernia o qualcosa del genere.

Francesca Matalon, studentessa di lettere antiche
Leggi

Identità: Jacob Kaplan
Nel 1958 l’allora Primo ministro dello Stato di Israele, David Ben Gurion si è trovato a gestire il fatto che la nozione stessa di identità ebraica era diventata in Israele oggetto di una legislazione che avrebbe avuto implicazioni pratiche cruciali. A cinquanta “Saggi di Israele” Ben Gurion pose la domanda divenuta il titolo del lavoro del professor Eliezer Ben Rafael, che in un e-book intitolato “Cosa significa essere ebreo?” - scaricabile dai siti www.proedieditore.it e www.hansjonas.it - ha messo in luce per la prima volta in Italia quella discussione sistematica sull’identità ebraica. Ogni domenica, sul nostro notiziario quotidiano e sul portale www.moked.it, troverete le loro risposte. Oggi è la volta Jacob Kaplan. Nato a Parigi, nella Prima guerra mondiale si distingue tra le file dell’esercito. Studia alla Sorbona dove ottiene, nel 1919, un primo diploma universitario118 e al seminario rabbinico di Francia dove consegue l’ordinazione nel 1921. È rabbino a Mulhouse e, dal 1929, a Parigi. Durante la Seconda Guerra mondiale è nella Resistenza. Dopo la guerra torna a Parigi e ne diventa Rabbino Capo nel 1950. Eletto nel 1955 Rabbino Capo di Francia, tiene corsi alla Sorbona e nel 1967 è eletto membro dell’Académie des sciences morales et politiques..  
Leggi





moked è il portale dell'ebraismo italiano
Seguici su  FACEBOOK  TWITTER
Pagine Ebraiche 24, l'Unione Informa e Bokertov sono pubblicazioni edite dall'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. L'UCEI sviluppa mezzi di comunicazione che incoraggiano la conoscenza e il confronto delle realtà ebraiche. Gli articoli e i commenti pubblicati, a meno che non sia espressamente indicato il contrario, non possono essere intesi come una presa di posizione ufficiale, ma solo come la autonoma espressione delle persone che li firmano e che si sono rese gratuitamente disponibili. Gli utenti che fossero interessati a offrire un proprio contributo possono rivolgersi all'indirizzo desk@ucei.it  Avete ricevuto questo messaggio perché avete trasmesso a Ucei l'autorizzazione a comunicare con voi. Se non desiderate ricevere ulteriori comunicazioni o se volete comunicare un nuovo indirizzo e-mail, scrivete a: desk@ucei.it indicando nell'oggetto del messaggio "cancella" o "modifica". © UCEI - Tutti i diritti riservati - I testi possono essere riprodotti solo dopo aver ottenuto l'autorizzazione scritta della Direzione. l'Unione informa - notiziario quotidiano dell'ebraismo italiano - Reg. Tribunale di Roma 199/2009 - direttore responsabile: Guido Vitale.