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20 maggio 2014 - 20 Iyar 5774
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav
Roberto
Della Rocca,
rabbino
La conta dell'Omer, da Pesakh a Shavuòt, è anche una metafora di una progressiva ascesa verso la definizione di un'identità.  Eppure, nel conteggio indichiamo i giorni passati anziché quelli che mancano all'atteso appuntamento della ricezione della Torah. Come se in una scalata di montagna, piuttosto che mirare il rifugio da raggiungere e chiederci con ansia quanta strada manchi al traguardo, preferissimo voltarci indietro e contemplare la salita percorsa. Una modalità di conteggio che ci insegna come la vita non è una gara. Anziché diventare ostaggi di ambiti traguardi, che forse non riusciremo neppure a raggiungere, si può acquisire maggior forza nel voltarci indietro e rinfrancarci per la strada percorsa e per i risultati raggiunti con fatica e sacrificio.
 
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Dario
Calimani,
anglista
L’Assemblea dei Rabbini d’Italia si è data un nuovo presidente e un nuovo consiglio. Da tempo ci si accorge a stento dell’esistenza di questi organi. È dunque forte l’auspicio che, considerata la consapevolezza già espressa dall’Assemblea delle problematiche in cui si dibatte l’ebraismo italiano, questo Consiglio elabori un progetto formale che individui e affronti concretamente i temi più caldi e delicati del nostro vivere insieme, proponendo tempi e modi di intervento. E si auspica che, di anno in anno, Consiglio e Assemblea informino le Comunità sui risultati conseguiti. Solo così ci si renderà finalmente conto del senso e dell’utilità dell’Assemblea, oltre che della sua esistenza.
 
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"Shoah, rigettiamo paragoni fuori luogo"
"Gli ebrei italiani assistono con sgomento e preoccupazione a una campagna elettorale in cui ripetutamente si evocano simbologie, fatti e personaggi di un passato terrificante per lanciare messaggi subliminali e denigrare avversari, nella illusoria speranza di raccogliere facili consensi fra un elettorato che in realtà è molto più maturo di quanto non si ritenga”. Così è intervenuto il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna.
 
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Maccabi, un successo
di cuore e intelligenza
Sogno Maccabi Tel Aviv. Dopo la conquista dell’Eurolega di basket a Milano, con migliaia di tifosi gialloblu che si sono riversati a colorare piazza Duomo, la festa è proseguita con il rientro della squadra in Israele. Lo racconta sulla Stampa Maurizio Molinari, partendo dalla storia del giocatore David Blu, che si definisce fiero di essere “nero ed ebreo” ed è diventato uno straordinario simbolo di integrazione, oltre che di successo nella competizione.
A concentrarsi sulla “lezione del Maccabi” per tutto il mondo dello sport è la Gazzetta.
“Il Maccabi Tel Aviv che, con un quarto del budget di 5 anni fa, batte nella Final Four sia il Cska sia il Real. Come mai?” si domanda. Un tecnico supremo, Dna da combattenti, coesione, disciplina, istinto. “Queste cose non le compri al supermercato e non le trovi neppure se hai un budget gigantesco. Devi cercarle dentro la testa, la pancia e il cuore dei giocatori. Ecco la grande lezione del Maccabi Tel Aviv”.

L’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane fra le opzioni per la destinazione del proprio Otto per Mille (“Una chance in più per una buona causa” il titolo dell’articolo su Repubblica).

Populismi ed elezioni. “Dalla vivisezione del cane di Silvio Berlusconi a Hitler, io credo che dobbiamo arginarlo, fermarlo. Così è nato anche il fascismo”. Il presidente della Comunità ebraica di Milano Walker Meghnagi esprime la sua preoccupazione nei confronti del leader del Movimento Cinque Stelle Beppe Grillo, in un articolo che appare sulle pagine locali del Giornale dal titolo “Ebrei milanesi contro Grillo”. Su Repubblica intervista al filosofo israeliano Avishai Margalit, che sottolinea come in Europa sia necessario ripartire dal tema della tolleranza. Nel Regno Unito, bufera sul leader del partito antieuropeista Ukip Nigel Farage, per le sue frasi contro “i vicini romeni” (Corriere della Sera).

Antisemitismo. Pubblicate le motivazioni della Corte d’Appello per la condanna dei promotori del sito Stormfront: “incitamento alla discriminazione per motivi razziali ed etnici” (Corriere Roma).
Pieno di stereotipi e falsità il film di Abel Ferrara dedicato alla storia dell’ex direttore del Fondo monetario internazionale Dominique Strauss-Kahn “Welcome to New York”, criticato duramente dalla stampa francese (“di un antisemitismo nauseabondo”, lo ha definito Le Figaro, come riporta la Stampa).

Bergoglio in Israele. A pochi giorni dalla visita del pontefice, il Corriere riporta tensioni tra quelli che vengono definiti (anche nel titolo) “ebrei oltranzisti” rispetto alla prevista celebrazione della Messa al Cenacolo a Gerusalemme, luogo sacro a tutte le religioni monoteiste e fino a questo momento, secondo quanto stabilito sin dal mandato britannico, aperto all’accesso dei fedeli ma senza cerimonie. Sulla prima pagina di Repubblica, una riflessione dal titolo “Quale Terra Santa”. Nel delineare il significato simbolico del luogo e del viaggio di Bergoglio, un passaggio meriterebbe probabilmente un maggiore approfondimento data l’ambiguità cui si presta il paragone “Come la Chiesa medievale e moderna proteggeva i suoi ebrei del ghetto di Roma (almeno, fino al 16 ottobre 1943), così, fin dal suo costituirsi Erez, lo Stato ebraico laico ha assunto la tutela dell’unica presenza cristiana, umana e monumentale, entro i suoi confini assediati”.

Esteri. Pericoli e prospettive geopolitiche del caos libico in prima pagina sul Corriere. Tensioni in Turchia e governo in difficoltà dopo la tragedia della miniera di Soma (la Stampa).
 
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  davar
israele
Aiuto e soccorso ai Balcani
Israele sta inviando squadre di soccorso per fornire il proprio aiuto alle regioni balcaniche colpite dall'alluvione. Diverse aree della Serbia e della Bosnia sono infatti in stato di emergenza a causa delle violenti piogge cadute negli scorsi giorni e delle esondazioni di diversi fiumi. Di fronte a una situazione di grande gravita, con un bilancio che parla di decine di vittime e migliaia di sfollati, il governo israeliano è stato tra i primi a intervenire per prestare soccorso alle popolazioni colpite (nella foto il presidente della Repubblica Serba di Bosnia ed Erzegovina Milorad Dodik mentre riceve una spedizione di aiuti da Israele). Domenica, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, parlando con il premier serbo Alexander Vučić, ha confermato l'impegno di Gerusalemme nel garantire assistenza e coordinare gli interventi per mettere in sicurezza famiglie e case colpite dal disastro.
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europa al voto –  Giovani ebrei d’Italia
Appuntamento con il futuro
Le ricette per uscire dalla crisi economica. La risposta davanti alla sfida dell’immigrazione, ricordando le ultime grandi tragedie del mare. L’integrazione, lo sviluppo, la crescita dei populismi. All’Università degli Studi di Torino, confronto formato talk show tra candidati alle prossime elezioni. Così Giuseppe Catizone del Partito Democratico, Sonia Fatnassi di Forza Italia, Matteo Forte del Nuovo Centrodestra, Frederic Gebhard di Scelta Europea e Michele Curto, candidato alla Regione Piemonte con Sinistra, ecologia e libertà (rimasto senza risposta l’invito al Movimento 5 Stelle) si sono ritrovati a discutere in un dibattito organizzato dall’Unione giovani ebrei d’Italia e dalla Rivista Europae degli studenti di Scienze politiche (a moderare il confronto, introdotto dal presidente Ugei Simone Disegni, il direttore di Europae Antonio Scarazzini). 
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europa al voto - giovani ebrei d'italia
Se il Movimento nega il dialogo
Non è forse poi così centrale come si crede l’annosa questione – su cui paiono scervellarsi da mesi editorialisti e commentatori di ogni rango – se il nuovo “oggetto misterioso” della politica italiana, il Movimento 5 Stelle, sia “ di destra o di sinistra”. Ammesso che tali due categorie siano ancora le più indicate a riassumere le tonalità di una certa piattaforma politica, la risposta servirebbe più a soddisfare il nostro bisogno istintivo di catalogazione che a darci effettivamente elementi in più di comprensione del fenomeno. Più importante sarebbe invece capire, nella sostanza, quali valori i suoi aderenti considerano basilari rispetto alla propria azione politica: l’antifascismo, valore fondante della Repubblica, fa parte del DNA del Movimento oppure no? Crede esso in un modello di società che accetti e includa la diversità come valore aggiunto o invece la considera un problema da risolvere?

Simone Disegni, presidente Unione giovani ebrei d'Italia
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Qui Milano – Giornata della lingua ebraica
Storia, musica e parole
Sacra e profana, povera e ricca, antica e moderna. In occasione della Giornata mondiale della Lingua ebraica, un momento di incontro per scoprire sfumature e identità di un idioma,che intreccia dentro di sé la millenaria storia del popolo ebraico e quella dello Stato d’Israele. Così al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano si sono ritrovati Sara Ferrari, docente di Lingua e Cultura ebraica all’Università degli Studi, lo studioso di ermeneutica biblica Haim Baharier e lo storico Alberto Cavaglion, in un dialogo moderato da Maria Modena Mayer, già professoressa di Lingua e Letteratura ebraica all’Università di Milano, e accompagnato dalla performance della cantante israeliana Yonit Shaked Golan, accompagnata al piano da Zvi Semel. A portare i saluti della Federazione sionistica italiana e dell’Associazione Italia-Israele di Milano organizzatori dell’evento (patrocinato dalla Comunità ebraica), Giuseppe Franchetti e Marco Paganoni.
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qui roma - mercati e valori
Teologia e problemi economici
Un rapporto e uno scambio che affonda le sue radici in millenni di storia. Quello tra religione ed economia è un legame che ha percorso i secoli, con diverse evoluzioni, e che continua oggi a far emergere occasioni di riflessione e analisi. Questo binomio, che forse per alcuni suona inusuale, svolge da tempo un ruolo centrale negli studi di teoria economica ed è protagonista a Roma della conferenza internazionale interdisciplinare “Economic Theology, Theological Economics – An interdisciplinary conference”, organizzata dal Dipartimento di Scienze economiche, politiche e delle lingue moderne in collaborazione con Sophia University Institute (Loppiano, FI) e con l’Associazione Heirs. Quella che viene definita come Teologia economica è tornata recentemente sotto la lente degli esperti e la due giorni di conferenza – inaugurata oggi alla Lumsa University - è un esempio di questa rinnovata attenzione. Un momento di riflessione che nasce da lontano come dimostra il lavoro portato avanti dallo storico Giacomo Todeschini, docente di Storia Medievale all’Università di Trieste e tra i relatori della conferenza internazionale, che evidenzia come l’Economia politica sin dalle sue fasi fondative sia stata molto influenzata dal linguaggio e dalle categorie teologiche.
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QUI MANTOVA, QUI LIVORNO
Insieme per Lag Baomer
Celebrazioni e iniziative in tutta Italia per la festa di Lag Baomer. Nelle Comunità di Mantova e Livorno, con il supporto del dipartimento Educazione e Cultura UCEI, la ricorrenza è stata scandita da momenti ludico-ricreativi, stimoli culturali, occasioni di confronto sui temi dell'identità ebraica.
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pilpul
Libri e critiche
Egregio dottor Meotti, i libri si recensiscono, si stroncano, si criticano. Succede continuamente, senza che questo sia considerata una forma di intolleranza. Se si pubblica un libro, ci si espone a questi inconvenienti. Quanto al fatto di non averlo letto, l'anticipazione su Il Foglio mi era parsa abbastanza ampia da consentire una mia breve nota critica. Prendo atto però della sua richiesta e prendo atto dell'invito pubblico di Guido Vitale a leggere il suo libro. Farò quindi tutto il possibile per leggerlo in modo da poter formulare una considerazione più completa sulla sua opera.

Anna Foa, storica

Parlare di problemi, non persone
La mia scelta di non citare esplicitamente Giulio Meotti aveva lo scopo di portare la discussione sul tema in sé (perché gli amici di Israele e degli ebrei sentano il bisogno di usare determinati toni) evitando attacchi o polemiche personali che erano del tutto estranei alle mie intenzioni. Chiedo scusa se ho dato senza volerlo l'impressione opposta.

Anna Segre, insegnante

Politica e responsabilità
In uno dei passaggi più riusciti della sua intervista a “Porta a Porta”, Beppe Grillo ha incalzato così Bruno Vespa: “Che cosa è la mafia oggi? Guarda che si mettono insieme un banchiere, un dottore, un politico, un commercialista, un avvocato e spesso non c’è più neanche il delinquente!”. E via con la solfa del “sono tutti ladri”, ben introdotta dai recenti scandali di Expo e dai servizi di “Report” andati in onda poco prima. Dove sta l’inganno? Si potrebbero scrivere tante cose, ma, volendo essere brutali, potremmo affermare: non sono tutti ladri, siamo tutti ladri! In questo senso la truffa di Grillo non è perpetrata ai danni della società italiana, piuttosto mutuata dai vizi nazionali. Parlando di banche e poteri forti, il comico-politico veicola la nostra (facile) indignazione su bersagli distanti e impalpabili. È semplice puntare il dito contro l’euro, che è un’entità astratta. Più difficile è indirizzare la stessa severità su noi stessi, sui nostri compromessi piccoli e grandi.

Tobia Zevi, Associazione Hans Jonas
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Storie - Il lavoro della Memoria
Sorte pochi mesi dopo il rimpatrio dai Lager nazisti, le associazioni degli ex deportati politici e razziali diedero la possibilità a tanti di loro di tornare alla vita, anche attraverso la condivisione fisica di quell'esperienza. Offrirono, infatti, gli spazi “sociali” entro i quali la loro memoria si sarebbe definita, tra il dolore della parola e il dovere della testimonianza. Ma a differenza dell’Anpi, dell’Anei e dell’Anppia, che nacquero nell’immediato dopoguerra, l’associazione degli ex deportati si costituì a livello nazionale solo a fine gennaio del 1957, con un congresso fondativo a Verona. A ricostruirne le vicende è stato Bruno Maida, nel volume appena uscito “Il mestiere della memoria. Storia dell’Associazione nazionale ex deportati politici, 1945-2010” (Ombre corte, pp. 256).

Mario Avagliano
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