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Roberto
Della Rocca,
rabbino
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Il libro di Bemidbàr, che abbiamo iniziato
Shabbat scorso, inizia con il comandamento del censimento. E’ noto
tuttavia che, quando non è l'Eterno a prescrivercelo, a noi è proibito
contarci. Anche laddove abbiamo necessità di sapere se abbiamo
raggiunto il quorum necessario per svolgere una preghiera pubblica
possiamo dedurlo soltanto attraverso alcune formule formate da 10
parole. Contarci potrebbe indurci a comportamenti di sopravvalutazione
delle nostre capacità e farci scivolare in atteggiamenti trionfalistici
e autoreferenziali. Perfino il re David viene punito quando di sua
iniziativa censisce il popolo. Non a caso l’espressione con la quale
l'Eterno comanda a Moshè il censimento è: “quando alzerai la testa dei
figli di Israele….”. Il censimento va fatto alzando la testa. Secondo
Ramban questo significa accordare "onore e grandezza a ogni
individuo....". A noi che sappiamo bene cosa significa essere
considerati soltanto un numero, e che al nostro interno continuiamo a
vivere nell'ossessione di sapere quanti iscritti siamo, la Torah ci
ricorda che il censimento non deve mai costituire soltanto
un'azione politica e amministrativa, ma contarsi, deve
rappresentare, piuttosto, un’occasione per valorizzare le "teste"
di ogni componente della comunità .
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Dario
Calimani,
anglista
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Mi chiedo spesso perché mai i redattori del
Talmud abbiano scelto di mettere al centro il testo principale e tutto
intorno i commenti. Ma, soprattutto, perché l’ebraismo abbia prodotto
un codice di leggi che invece di riportare la mera decisione su ciò che
si debba dire o fare, la mera halakhah, abbia invece scelto di dare al
mondo un insieme infinito di dialoghi e controdialoghi, alcuni dei
quali privi persino di conclusione. Un apparente controsenso. Non un
testo normativo stringato, ma una mole imponente di pagine che solo a
guardarla ti fa sentire piccolo e inadeguato. Un testo che ti inculca,
per stile e metodo, la necessità di approfondire ogni lettera e di
rifuggire la tentazione della rapida superficialità. Forse c’è da
meditare su questa deliberata costruzione dialettica del testo in cui
voci diverse si ascoltano e si rispettano. E non si offendono, e non si
danno la censura. E, in mancanza di argomenti, non cedono alla
tentazione di strumentalizzarsi a vicenda.
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UCEI-Fondazione Cantoni
Borse di studio per Israele |
Anche per l’anno accademico 2014-2015
l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e la Fondazione Raffaele
Cantoni tornano a offrire borse di studio per ragazzi italiani che
intendono sostenere un progetto di formazione nello Stato di Israele.
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Musei ebraici aperti
per Bruxelles |
Solidarietà e vicinanza, cultura come
risposta all’odio. L’Italia risponde ai fatti di Bruxelles stringendosi
alle sue istituzioni ebraiche: tanti i leader e cittadini che hanno
voluto prendere parte all’apertura straordinaria dei Musei per
ricordare quanto accaduto sabato nel centro di cultura ebraica della
Capitale belga (Messaggero Roma e Corriere Milano).
Nel frattempo la polizia belga ha cambiato l’intestazione del fascicolo
aperto sulla strage: non più solo “pluriomicidio” ma “di matrice
terroristica” (Corriere, che però sceglie di tagliare l’articolo in
modo molto specifico sull’ipotesi che ci siano degli agenti segreti
dietro la strage, perché la coppia di israeliani uccisi lavorava per
un’agenzia governativa).
Elezioni europee. Il giorno dopo gli esiti, è il momento delle analisi.
Per un quadro sulla composizione del Parlamento europeo che si appresta
a iniziare la legislatura, tra gli altri, Repubblica. “La tentazione
razzista del populismo. È allora che la democrazia è a rischio. Ma gli
eurofobi non hanno i numeri per bloccare le istituzioni” si intitola
l’intervento proposto dal Corriere, che sottolinea come la crescita dei
movimenti nazionalisti e xenofobi sia elevata, ma permangano comunque
profonde divisioni fra le forze dei vari paesi che rendono difficile la
cooperazione (tra gli citato il caso del britannico Ukip che rifiuta
l’alleanza con il Fron National francese giudicandolo antisemita). Il
Giornale intervista il fondatore di Fn Jean-Marie Le Pen. “Borghezio
conquista Roma grazie ai voti di Casapound” riporta Libero
sottolineando la gratitudine espressa dall’europarlamentare leghista al
movimento neofascista.
Si è concluso il viaggio di Jorge Bergoglio in Israele, cui tutti i
giornali dedicano oggi molto spazio. “Papa Francesco termina il
pellegrinaggio in Terra Santa con due gesti carichi di significato
destinati a Stato e popolo d’Israele: prima in raccoglimento davanti al
muro delle vittime del terrorismo e poi inchinato davanti a sei
sopravvissuti della Shoah, archivia un viaggio segnato in ogni tappa da
momenti emotivi” scrive Maurizio Molinari sulla Stampa. Ed è forte
l’appello che il pontefice ha lanciato contro il terrorismo, sottolinea
Carlo Marroni sul Sole 24 Ore.
“Le misure concrete per la pace vanno discusse in un negoziato tra le
parti. Io non mi sento competente, sarebbe una pazzia da parte mia. La
Santa Sede ha la sua posizione dal punto di vista religioso: la città
sia custodita come la capitale di tre religioni” dichiara,
nell’intervista a Gian Guido Vecchi sul Corriere della Sera, Bergoglio,
che risponde anche a una domanda su Pio XII “La causa è aperta, io mi
sono informato ma ancora non c’è nessun miracolo. E senza un miracolo
la beatificazione non va avanti. Quindi ora non posso pensare a questo”.
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VERONA
Eletto
il nuovo Consiglio
Cambio
al vertice della Comunità di Verona. Le elezioni svoltesi alla fine di
maggio hanno infatti decretato l'uscita, dopo molti anni in Consiglio e
alla guida della kehillah, del presidente uscente Carlo Rimini
(risultato primo dei non eletti). In ordine di preferenze gli elettori
hanno portato in Consiglio: Natan Gantz, Bruno Carmi, Ariè Tieger,
Roberto Israel e Roberto Foroni. Nella prima riunione in programma
questa sera la definizione delle cariche e l'assegnazione dei ruoli
della Giunta esecutiva.
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TORINO - FESTIVAL INTERPLAY
Mono,
non solo danza
Un’emozione
particolare, ieri sera, per l’israeliano Itamar Serussi, protagonista
alle Fonderie Limone, a Moncalieri, di una delle serate del festival
Interplay, dedicato alla giovane danza contemporanea: dopo anni di
coreografia è tornato in scena, in uno spettacolo che ha per lui un
significato particolare. Il coreografo e danzatore, ora residente in
Olanda, ha infatti creato Mono dopo la nascita dei suoi gemelli,
avvenuta quasi tre anni fa. E i sei artisti in scena esplorano
l'insieme di decisioni, itinerari e avvenimenti che portano gli esseri
umani alla creazione di qualcosa di nuovo, portandosi ai confini fisici
della danza.
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La
visita di Bergoglio in Israele, molte luci e qualche ombra |
Papa
Francesco ha effettuato a Gerusalemme una visita lampo (da domenica
pomeriggio a lunedì sera), ma ha fatto in tempo a bloccare la città per
ore e ore, anche perché, avendo egli rifiutato un veicolo blindato, è
stato necessario prendere larghi margini di sicurezza. Le strade
centrali sono rimaste chiuse e la circolazione è divenuta caotica.
Sergio Minerbi, diplomatico
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Il
crocifisso della Lega |
Ieri
sera ascoltavo Matteo Salvini intervistato alla televisione.
Giustamente soddisfatto del risultato elettorale - sono due i Mattei ad
aver vinto le europee! - il leader della Lega rivendicava il senso
delle sue battaglie politiche contro l'euro e gli immigrati, e aveva
buon gioco a spiegare come gli italiani fossero d'accordo con lui.
A un certo punto, nel pieno della retorica del "padroni a casa nostra",
Salvini ha scelto di fare un esempio particolarmente evocativo: "Ma lo
sapete che ieri, in un seggio, un musulmano (evidentemente italiano,
ndr) si è messo a protestare per via del crocefisso appeso al muro? Ma
vi rendete conto? Noi accogliamo tutti, ma non vorremmo che venissero a
dettare legge in Italia!" (sillaba più, sillaba meno).
Tobia Zevi, Associazione Hans Jonas
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Storie
- Dal liceo ad Auschwitz |
Ci
sono tante storie di deportati ancora sconosciute ai più, che escono
dal “cono d’ombra” della Shoah solo grazie al meritevole sforzo di
qualche ricercatore o di qualche persona dotata di buona volontà e di
passione civile. Una di queste storie è quella della romana Noemi
Cingoli, ex studentessa del Liceo artistico “Via di Ripetta”, la cui
vicenda umana è stata ricostruita da Costanzo Di Giovanni, docente di
matematica e fisica in quello stesso istituto, con l’intento di
“restituire dignità a coloro che non tornarono”.
Da ragazza Noemi ha copiato i gessi dei Dioscuri che giganteggiano
nell'aula magna del Liceo artistico e il 23 maggio scorso la sua figura
è stata ricordata proprio lì, con un appassionato intervento di Piero
Terracina, che nel maggio del 1944 viaggiò nello stesso treno di Noemi
diretto ad Auschwitz, e con l’inaugurazione di una stele commemorativa.
a.
Mario Avagliano
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