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28 maggio 2014 - 28 Iyar 5774
PAGINE EBRAICHE 24
ALEF / TAV DAVAR PILPUL
alef/tav

David
Sciunnach,
rabbino
"E concedi la pace ..." (Bemidbàr 6, 26). In questi ultimi versi della Parashà di Nasò viene data da Dio la mitzvà della Birkàt Cohanìm. Ci fa notare Rabbenù Yakòv ben ‘Ashèr, conosciuto come Bàal ha-Turìm, che la Ghematrià - il valore numerico, dell’ultima parola della Birkàt Cohanìm la parola "Shalòm" - pace, ha lo stesso valore della parola Esàv - Esaù, denominazione questa attribuita a chi non è ebreo.
 
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David
Assael,
ricercatore
Certamente, di rilievo l’offerta di Papa Francesco, che ha messo a disposizione il proprio appartamento in Santa Marta per un incontro di preghiera fra lui stesso, il Presidente Peres e il Presidente Abu Mazen. Ogni sforzo è, a mio giudizio, benvenuto, ma è difficile non chiedersi quanto peso possa avere la diplomazia vaticana per risolvere le tensioni israelo-palestinesi. Ricordiamo la vecchia questione: scusate, quante divisioni ha il Papa? Comunque, si apprezza l’impegno, male non fa.
 

TORINO - Sarà presentato alle 18 al Circolo dei lettori il Rapporto sull’analfabetismo religioso in Italia, curato da Alberto Melloni e pubblicato da il Mulino. Oltre al curatore partecipano Maria Chiara Giorda, storica delle religioni e Paolo Naso, docente di Scienza politica dell’Università La Sapienza di Roma.
 

Ucei-Fondazione Cantoni
Borse di studio per Israele
Anche per l’anno accademico 2014-2015 l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e la Fondazione Raffaele Cantoni tornano a offrire borse di studio per ragazzi italiani che intendono sostenere un progetto di formazione nello Stato di Israele.
 
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"La Lega eviti l'alleanza
con il Fronte Nazionale"
Missione di solidarietà a Bruxelles per una delegazione della Comunità ebraica di Roma guidata dal suo presidente Riccardo Pacifici. A unirsi in raccoglimento nei luoghi dell'attacco a matrice antisemita in cui hanno perso la vita quattro innocenti sono stati anche il primo ministro Elio Di Rupo, il premier italiano Matteo Renzi e il presidente francese Francois Hollande (Corriere della Sera, tra gli altri).
Proprio da Bruxelles Pacifici ha lanciato un messaggio alla classe dirigente leghista, sempre più vicina a una collaborazione con il Fronte Nazionale di Marine Le Pen. “L'alleanza tra la Lega e il Front National la giudicherò nel momento in cui sarà conclamata, perché adesso è stata solo annunciata. Ma tale intenzione – afferma Pacifici – mette il Carroccio fuori dal contesto democratico”. Secondo Pacifici il disegno sarebbe quello di affiancare la Lega a partiti come Alba Dorata o Jobbik e questo, si legge su Repubblica, sarebbe “un passo indietro che non fa onore a molti leghisti, a cominciare dal presidente della Lombardia Roberto Maroni, che sappiamo non essere xenofobi”. Immediata la replica del segretario Matteo Salvini, secondo cui la posizione di Pacifici sarebbe personale (“fa politica, abbiamo rapporti eccellenti con tutte le comunità ebraiche d'Italia”).
 
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  davar
informazione - pagine ebraiche di giugno
Dall'Europa a Gerusalemme,

l'attualità si fa rovente
Il mondo ebraico di fronte agli esiti del voto europeo e all’emergere dei movimenti nazionalisti, populisti e potenzialmente antisemiti. Le conseguenze dell’attacco terroristico al Museo ebraico di Bruxelles, avvenuto alla vigilia della consultazione elettorale proprio nel cuore della città simbolo dell’unità politica europea. La missione di Jorge Bergoglio in Israele analizzata dai rabbini italiani, dagli esperti israeliani di relazioni ebraico cristiane e dai vaticanisti. E ancora, l’anteprima di un grande avvenimento culturale estivo alla Galleria d’arte moderna di Roma, la mostra Artiste del Novecento, fra visione e identità ebraica, realizzata grazie al contributo della Fondazione Beni Culturali in Italia e dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Un’analisi a più voci del discusso pamphlet di Giulio Meotti “Ebrei contro Israele” che porta a sorprendenti conclusioni, il riassetto interno alle istituzioni ebraiche italiane e le ragioni delle dimissioni dal Consiglio UCEI del presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici.
Questi, e molti altri temi caratterizzano il numero di giugno del giornale dell’ebraismo italiano Pagine Ebraiche, in distribuzione nelle prossime ore. Un numero realizzato prestando attenzione alle drammatiche tematiche d’attualità delle scorse ore, ma che presta molta attenzione anche ai temi dell’economia e del mercato del lavoro, con il ritorno del dossier Mercati e valori, la presenza della redazione al Festival dell’Economia di Trento, una grande intervista a tutto campo all’economista italiano Luigi Zingales (MIT Boston e Chicago University) consigliere strategico del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.
i valori da difendere
L'Europa che vogliamo
Sale, all’indomani dell’esito elettorale che ha definito la composizione del nuovo Parlamento Europeo, il termometro del populismo, del nazionalismo, della xenofobia e di conseguenza la minaccia dell’antisemitismo. L’affermazione di movimenti politici disposti a cavalcare l’ondata di malcontento e di insicurezza che esprimono le fasce più fragili della pubblica opinione (guardando oltrefrontiera fra i tanti preoccupano in particolare Francia, Ungheria, Grecia e Austria), al di là delle peculiarità dei singoli casi nazionali è indubbia e inquietante. Ma il gravissimo attentato al Museo ebraico di Bruxelles che proprio alla vigilia del voto e proprio a Bruxelles ha dimostrato, con le sue quattro vittime, come l’odio antisemita continui ad essere non certo il risultato di una coincidenza, quanto piuttosto l’essenza di ogni male che minaccia la società europea. Assistiamo a un copione già scritto e già altre volte rappresentato. Per scaldare la piazza si rispolverano gli stereotipi, si diffonde il sospetto, si suscitano manie complottistiche, si semina l’odio, si incita la folla. Infine si calpesta la Memoria con un linguaggio studiato nelle sue scurrilità e nelle sue mancanze di rispetto per le sofferenze e per la dignità di tutti gli esseri umani. E chi promette il nuovo solletica e manovra le fantasie dei deboli e degli sprovveduti utilizzando le esche di sempre: il potere delle banche e più in generale il denaro, ipotetici privilegi che i poteri occulti si spartirebbero fra di loro. Infine si profilano le tragedie che hanno a bersaglio le vittime predestinate, quelle su cui tanto odio deve essere convogliato.
Non solo la Storia, ma anche l’esperienza quotidiana insegnano che gli ebrei del Vecchio Continente sono i garanti dell’Europa libera. L’Europa che vogliamo dovrà essere certo più attenta alle esigenze e alle aspettative dei cittadini e meno centralista nelle scelte di politica economica e sociale. Ma dovrà anche debellare questa malattia dell’odio che la minaccia e rischia di ricacciarla indietro nella scala del progresso tanto faticosamente risalita dopo la Seconda guerra mondiale. Per questa nuova Europa, ora che i profeti dell’odio gettano la maschera e parlano chiaro, serviranno reazioni altrettanto chiare. Azioni che dovranno vedere il mondo ebraico e la società civile concordi nel difendere senza incertezze i valori comuni di pace e di progresso.

Pagine Ebraiche giugno 2014

 
DOPO L'ATTACCO AL MUSEO EBRAICO DI BRUXELLES
In missione per la solidarietà

Missione di solidarietà a Bruxelles per una delegazione della Comunità ebraica di Roma guidata dal suo presidente Riccardo Pacifici. A unirsi in raccoglimento nei luoghi dell'attacco a matrice antisemita in cui hanno perso la vita quattro innocenti sono stati anche il primo ministro Elio Di Rupo, il premier italiano Matteo Renzi e il presidente francese Francois Hollande. "A volte un piccolo gesto ne porta altri positivi. Mi sento di dire che, come ebrei romani - spiega Pacifici - possiamo essere orgogliosi nel nostro piccolo di ciò che abbiamo messo in piedi sin dalla sera di lunedì al museo ebraico".
DOPO L'ATTACCO AL MUSEO EBRAICO DI BRUXELLES
Musei a porte aperte
"La Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia, impegnata nella conservazione e nella valorizzazione del patrimonio ebraico, rivolge un pressante appello ai Musei ebraici italiani affinché, in un giorno di questa settimana (che prelude alla celebrazione della festa della Repubblica nata dalla Resistenza al nazifascismo e alla solennità di Shavuoth, che ricorda la concessione della Torah al popolo ebraico), essi aprano le loro porte, accogliendo gratuitamente tutta la cittadinanza". Questo l'appello formulato dal presidente della Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia Dario Disegni all'indomani dei sanguinosi fatti di Bruxelles. Un appello che ha raccolto un forte consenso e che porterà all'apertura gratuita nella giornata di domani, in diversi orari, dei musei di sette città: Milano, Venezia, Ferrara, Bologna, Firenze, Siena e Livorno. Momenti di preghiera e raccoglimento sono inoltre in programma, tra le varie città, anche a Casale Monferrato e Soragna (Comunità di Parma).
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dopo l'attacco al museo ebraico di bruxelles
Torino, uniti contro l'odio
A tre giorni dall’attentato avvenuto al museo ebraico di Bruxelles costato la vita a quattro persone, la Comunità ebraica di Torino si è riunita in Piazzetta Primo Levi per riflettere sugli ultimi avvenimenti e lo ha fatto con una manifestazione pubblica davanti al Tempio con interventi di Beppe Segre, presidente della Comunità, del vicepresidente Emanuel Segre Amar e del professor Ugo Volli.
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qui torino - melamed
A spasso tra i libri
Per riuscire a combinare le mille attività previste oggi pomeriggio alla scuola ebraica di Torino non sono bastati due appunti messi giù durante una riunione. Lo schema della preside, Sonia Brunetti, si è man mano trasformato in una tabella complicatissima, in cui sono andati a incastrarsi spettacoli, letture ad alta voce e mille giochi. “A spasso tra i libri” è un pomeriggio di festa dedicato alla lettura, ai giochi di parole, ai libri per l’estate, ed è organizzato come una vera e propria maratona, in un percorso che coinvolge tutta la scuola. Tutti gli spazi, tutte le classi, e anche tutti gli insegnanti. Dalla palestra alle mensa, dalla materna alle medie, la scuola diventerà un incrocio fra un festival letterario, una fiera e una libreria, con un solo tema: i libri.
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QUI VERONA
Bruno Carmi alla presidenza
Cambio al vertice della Comunità ebraica di Verona. Nel corso della prima riunione del nuovo Consiglio comunitario è stata infatti decretata la nomina alla presidenza di Bruno Carmi, che subentra nell’incarico a Carlo Rimini – alla guida degli ebrei veronesi per oltre 40 anni. Al suo fianco Carmi avrà Ariè Tieger in qualità di vicepresidente, Natan Gantz in qualità di tesoriere e i consiglieri Roberto Israel e Roberto Israel Foroni.
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QUI NAPOLI
La donna nella società di oggi

A Napoli, una giornata per riflettere sul ruolo della donna nella società, partendo dal contesto religioso fino a quello lavorativo ed economico. È terminata così la due giorni dell’Associazione donne ebree d’Italia nella città partenopea, in cui si è svolta anche l’assemblea nazionale che ha ricordato la figura di Fiammetta Falco, recentemente scomparsa dopo una vita di impegno nell’Adei e nelle istituzioni ebraiche.In apertura ai lavori dell’assemblea, un pensiero rivolto alle vittime dell’attentato di Bruxelles, in un messaggio della presidente Ester Silvana Israel.
Al convegno che si è svolto nella sinagoga, da segnalare la presenza del cardinale Crescenzio Sepe, un segno, sottolinea Valentina Della Corte, presidente dell’Adei di Napoli “della crescente attenzione delle istituzioni e della cittadinanza verso la presenza e la cultura ebraica, che è frutto del lavoro di grande spessore portato avanti in questi anni da parte di tutte le istituzioni ebraiche”.
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ISRAELE
Maccabi, rinnovate le cariche
Conferma alla presidenza del Maccabi World Union per il finlandese Leo Dan Bensky. Nell'esecutivo, che ha nella figura di Yair Hamburger il proprio chairman, anche due rappresentanti del mondo ebraico italiano: il presidente del Maccabi Italia Vittorio Pavoncello e l'educational director della Conferenza Europea Maccabi Claudia De Benedetti, che è anche consigliere dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Nel corso dei lavori del 27esimo congresso mondiale tenutosi in Israele da segnalare il seminario di formazione per giovani leader cui hanno partecipato, per il Maccabi Italia, Angelo Della Rocca e Miriam Sofia. Tra gli ospiti della serata di gala l'ambasciatore d'Italia in Israele Francesco Maria Talò.

(Nell'immagine la delegazione italiana)

la testimonianza DI GIORGIO ISRAEL l
Luciano Tas, il mio ricordo
In un periodo difficile per l'ebraismo europeo è ancor più dolorosa la scomparsa di un suo esponente storico come Luciano Tas. La sua vita avventurosa iniziò quando sedicenne sfuggì per le montagne in Svizzera dalle persecuzioni razziali. Dopo la guerra tornò alla città natale di Genova e poi si trasferì a Roma dal 1953 dove sviluppò un'intensa attività politica e giornalistica, anche come principale redattore del mensile Shalom diretto dalla moglie Lia Levi. Fu memorabile il suo impegno ventennale nella lotta per i diritti degli ebrei sovietici, iniziato con un grande convegno proprio in quella Bruxelles in cui è avvenuto il recente attentato antisemita. Il suo percorso politico era iniziato a sinistra ma egli era approdato a una posizione sempre più critica del diffondersi in quell'area politica dell'incomprensione nei confronti dei diritti dello Stato d'Israele fino a inquietanti manifestazioni di antisionismo. Nel condurre per tutta la vita la lotta contro l'antisemitismo Luciano Tas non aveva mai assunto un atteggiamento difensivo e chiuso: egli era profondamente consapevole del fatto che, per rivendicare il carattere insostituibile della presenza dell'ebraismo nella realtà europea, occorreva rifuggirne da ogni visione unilaterale. Era profondamente legato alle tradizioni del popolo ebraico e sensibile all'istanza religiosa, ma era animato da una visione laica che lo spinse, e sempre più energicamente, a rigettare ogni forma di chiusura troppo ortodossa capace di emarginare aspetti cruciali dell'apporto culturale ebraico. Poiché valorizzare la ricchezza di questo apporto è l'unica risposta possibile al drammatico tentativo di sradicare la presenza ebraica dalla realtà europea, la scomparsa di una figura come la sua apre un vuoto doloroso, particolarmente per chi ha collaborato per più di trent'anni con lui nel contesto di un'amicizia che soltanto una profonda umanità come la sua poteva rendere tanto insostituibile.

Giorgio Israel

(Il Messaggero 28 maggio 2014)
  pilpul
Ticketless - Misautia
Avrei preferito tenermi fuori dalla disputa, ma il pizzico di vanità che i Maestri concedono a chi studia ha avuto la meglio. In un mio libro di più di venti anni fa, riedito nel 2003, studiando la incredibile fortuna dell’opera del viennese Otto Weininger, mi sono occupato dello jüdische Selbsthass.

Alberto Cavaglion
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Periscopio - Delusione Bergoglio
Pur sapendo di essere in minoranza, e ben consapevole di quanto possa risultare sgradevole turbare un condiviso clima di letizia e compiacimento, devo purtroppo dire, con amarezza, che il significato complessivo di questo viaggio del papa in Terra Santa mi pare prevalentemente negativo, e che credo che esso abbia sostanzialmente nociuto alla tanto sbandierata causa della pace.

Francesco Lucrezi, storico
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