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2 giugno 2014 - 4 Sivan 5774
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav

Paolo Sciunnach,
insegnante
D-o ha creato l'ordine naturale. Da dove provengono queste leggi così rilevanti per la scienza? Solitamente si pensa che per spiegare i fenomeni naturali di cui non si conoscono le cause si ricorra alla fede. A mio modesto parere, nulla di più assurdo. È vero piuttosto il contrario: più si studiano i fenomeni naturali e se ne ricercano le cause, più si scoprono le leggi naturali (nel campo della matematica, della fisica, della chimica, dell'astronomia, della meccanica quantistica), più ci si avvicina alla "mente di D-o": l'ordine nel caos della natura. Questo porta alla fede. "Quanto sono numerose le tue opere, D-o, tutte le hai fatte con sapienza, la terra è piena delle tue creature" (Salmo 104). "Egli nella sua bontà ogni giorno rinnova l'opera della Creazione".
 
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Anna
Foa,
storica
Settant'anni fa: " Echeggiano grida di gioia per il corridoio...si grida nelle strade...Roma è libera  i tedeschi se ne sono andati. ..La radio tace. La città echeggia di grida. Siamo tutti eccitati, siamo dei ragazzi scatenati e ci abbandoniamo alla nostra gioia, alla nostra emozione. ...Tutti sono come me: corrono, scherzano, si agitano, giocano, fanno progetti per il domani, che ci aprirà le porte della nostra prigione. Il nuovo sole ci saluterà uomini liberi". Da Mario Tagliacozzo, Metà della vita. Ricordi della campagna razziale (1938-1944)
 
Ucei-Fondazione Cantoni
Borse di studio per Israele
Anche per l’anno accademico 2014-2015 l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e la Fondazione Raffaele Cantoni tornano a offrire borse di studio per ragazzi italiani che intendono sostenere un progetto di formazione nello Stato di Israele.
 
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L'attentato di Bruxelles
e il nuovo antisemitismo
La notizia dell’arresto in Francia del probabile attentatore al museo ebraico di Bruxelles è oggi rilanciata da tutti i quotidiani. Il 29enne jihadista Mehdi Nemmouche non avrebbe fatto molto per rendersi introvabile, scrive Stefano Montefiori sul Corriere della sera: “Quando i poliziotti francesi gli hanno chiesto di scendere dall’autobus e di aprire la sua borsa nera – si legge nell’articolo – dentro hanno trovato la pistola, il kalashnikov, altre munizioni, la videocamera Go-Pro, il giubbotto, il cappellino, e una bandiera dell’Isis (Stato islamico di Iraq e Siria)”. In più, in una scheda di memoria, un video dove appaiono le immagini delle armi della strage che, a detta del procuratore di Parigi Fançois Molins, sarebbero accompagnate da una voce “che sembra quella del sospetto”. Sempre relativamente ai fatti di Bruxelles, e sempre sul Corriere, da leggere l’editoriale di Pierluigi Battista dal titolo ‘Incapaci di vedere il nuovo antisemitismo’. Un duro atto d’accusa nei confronti delle negligenze dell’opinione pubblica europea e delle sue difficoltà ad abbracciare un fenomeno che si fa sempre più inquietante e violento. “Ancora una volta – scrive Battista – si confermerebbe la testarda incapacità di capire in che cosa consiste il nuovo feroce antisemitismo che sta insanguinando l’Europa. O la voglia di raffigurare gli assassini antisemiti come spettri di un orrendo passato e non come portabandiera di un nuovo odio fondamentalista in cui l’ebreo rappresenta un’incarnazione satanica, l’oppressore più crudele e dunque degno di essere sterminato”. Le difficoltà insite nel prendere pienamente coscienza di questa minaccia deriverebbero dalla messa in discussione delle certezze e dallo sconvolgimento dei paradigmi causato dal nuovo antisemitismo perché, sostiene Battista, “ci costringerebbe a riconoscere che la guerra santa contro Israele è il vero esplosivo che arma nel mondo gli assassini degli ebrei”.
 
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  davar
DOPO L'ATTACCO AL MUSEO EBRAICO
Bruxelles, al via la missione Wjc Gattegna: Solidarietà e vigilanza

Sono i nervi saldi e la ricerca dell’equilibrio nell’azione e nel giudizio, è la solidarietà interna al mondo ebraico, è la stretta intesa con le autorità dei governi nazionali e con l’esecutivo europeo, il cardine del paziente lavoro che attende le istituzioni ebraiche nella difficile stagione che stiamo attraversando. E l’ebraismo italiano, piccolo nei numeri, ma grande nei valori e nelle esperienze che testimonia, è pronto a fare la sua parte. Sono queste le prime valutazioni del Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche, Renzo Gattegna, impegnato in queste ore a rappresentare l’ebraismo italiano nel quadro della missione di solidarietà del Congresso Mondiale Ebraico guidata dal presidente WJC Ronald S. Lauder.

“L'arresto del probabile attentatore, le dinamiche che sembrerebbero emergere in modo inquietante sullo sfondo dei drammatici fatti di Bruxelles – afferma Gattegna – sono la prova di quanto sia imprescindibile, da parte di tutti, prendere coscienza del pericolo che ci troviamo di fronte e investire con forza in iniziative volte a difendere e mettere in sicurezza tutti i cittadini d'Europa”.
Numerose le comunità nazionali rappresentate. A fianco del presidente Lauder e dei suoi collaboratori, oltre a Gattegna, sono infatti presenti i leader ebraici di Stati Uniti, Canada, Russia, Ucraina, Lituania, Gran Bretagna, Francia, Belgio, Svizzera e Olanda. Presenti inoltre una delegazione da Israele e della Conferenza Europea dei rabbini.
Obiettivo dell'iniziativa sensibilizzare e fare pressione sui governi sul tema dell'antisemitismo. La fitta agenda di incontri vede in queste ore i partecipanti accanto al presidente del Museo ebraico del Belgio colpito dal vile attentato antisemita che è costato la vita a quattro persone, Philippe Blondine. Nelle ore seguenti la delegazione sarà impegnata a fare il punto della situazione politica europea con l’ambasciatore di Israele presso l’Unione europea David Walzer. Prenderà quindi avvio un serrato giro di incontri con i massimi esponenti dell’esecutivo belga e della Casa reale del Belgio. Il primo a ricevere la delegazione ebraica internazionale sarà il ministro degli Esteri e vicepremier Didier Reynders, che si trovava a pochi passi dal museo al momento dell’attacco terroristico ed è stato fra i primi a dare l’allarme e a prestare soccorso. Ma la delegazione sarà anche a confronto con il Primo ministro belga Elio Di Rupo e con le altre massime autorità nazionali del paese europeo che è sede dell’esecutivo europeo, fra cui il capo di gabinetto e il consigliere diplomatico del Re del Belgio, Franz Val Dael e Pierre Cartuyvels. Molto atteso anche l’incontro con il presidente del Comitato di coordinamento delle organizzazioni ebraiche che operano in Belgio Maurice Snowsnowski, il quale si trova in queste settimane ad affrontare una situazione di estrema gravità e delicatezza.

(Nell'immagine in alto i leader ebraici si raccolgono davanti al Museo ebraico, nell'immagine in basso il presidente UCEI Renzo Gattegna assieme al presidente del World Jewish Congress Ronald Lauder)
dopo l'attacco al museo ebraico
I cattivi maestri dell'odio
“Ciò che è appena successo era prevedibile. Era destinato ad accadere. Negli ultimi anni siamo stati testimoni di un affrancamento della retorica antisemita. È tornata a crescere, soprattutto attraverso i discorsi del comico Dieudonné e il politico Laurent Louis”. Joel Rubinfeld della Lega belga contro l'antisemitismo, all'indomani dell'attentato al Museo ebraico di Bruxelles, puntava il dito contro il serpeggiare in Europa di un male tragicamente noto nel Vecchio Continente: l'antisemitismo. E per Rubinfeld sul banco degli imputati, tra i responsabili indiretti di quanto accaduto nella capitale belga - cuore delle istituzioni dell'Unione Europea – devono salire i “predicatori d'odio” Dieudonné M’Bala M’bala (nell'immagine), comico francese noto per le posizioni antisemite, e Laurent Louis, politico belga che si presenta come un antisionista. Ora che l'attentatore di Bruxelles sembra essere stato fermato a Marsiglia restano da arginare le parole di odio che favoriscono un clima pericoloso, per la minoranza ebraica e non solo.
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celebrazioni del 2 giugno
Israele, una festa tra arte e cibo
Una profonda connessione tra cibo e arte, guardando al prossimo Expo di Milano. È la sfida di COLORFOOD@EXPO2015, progetto artistico dello Studio Dan Lev e del Creativity Lab ICPO per il padiglione israeliano di cui si inaugura questa sera in anteprima, presso la residenza dell'ambasciatore d'Italia in Israele Francesco Maria Talò, una suggestiva mostra fotografica. L'evento è inserito nel quadro delle celebrazioni del 2 giugno, festa della Repubblica, e vedrà la partecipazione del commissario unico per l'Expo Giuseppe Sala e del ministro dell'Istruzione Stefania Giannini.
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qui firenze
Nuovi amici per Limmud
Un'atmosfera speciale, nuovi amici e nuove conoscenze da tante città d'Italia e dall'estero, l'occasione di imparare qualcosa di inaspettato. Grande entusiasmo tra i partecipanti al primo evento di Limmud Italia, a Firenze l'1 e 2 giugno, che hanno potuto sperimentare il modello della grande conferenza nata trent'anni fa nel Regno Unito e diffusa in decine di paesi nel mondo.
Sessioni multiple offerte ogni ora dai presentatori, rabbini e professori, giornalisti e appassionati pronti a condividere le proprie esperienze, artisti e ospiti internazionali.
A rallegrare la serata è stato lo spettacolo "Un grembo, due nazioni, molte anime" di Miriam Camerini e Manuel Buda, che hanno condotto il pubblico attraverso le sfumature e la storia dell'identità ebraica italiana dai secoli dei ghetti e della persecuzione all'emancipazione, l'epopea del Risorgimento e ancora l'oggi, le domande, le speranze, tra musiche e letture. E ancora, sfruttando la splendida cornice fiorentina, nella mattinata una speciale sessione itinerante con un tuffo nella storia ebraica della città ha coinvolto molti limmudisti, prima del momento di saluto finale. Appuntamento al prossimo evento Limmud, in Italia o nel mondo, i commenti più frequenti.
Per ritrovarsi insieme, nel nome dell'educazione ebraica per tutti.
festival economia di trento
L'Euro, l'Europa e le banche
La situazione del sistema bancario, il futuro dell'Europa e della sua moneta unica, uno sguardo verso oriente, alla Russia di Vladimir Putin. Tanti i temi al centro della terza giornata del Festival Economia di Trento che si è aperta ieri con un ospite d'eccezione, il primo ministro italiano Matteo Renzi. A seguire, tra i grandi nomi presenti in questa nona edizione della rassegna, il vice ministro dell'Economia e delle Finanze Enrico Morando, il presidente di Banca Monte dei Paschi di Siena Alessandro Profumo e l'economista Luigi Zingales. Proprio Zingales, che Foreign Policy inserisce tra i cento pensatori più influenti del mondo, è il protagonista della grande intervista, a firma di Rossella Tercatin, del numero di giugno di Pagine Ebraiche, in distribuzione al Festival con il dossier Mercati e Valori. L'economista - il cui pensiero economico è molto apprezzato dal premier israeliano Benjamin Netanyahu - oltre a discutere sul ruolo delle banche e delle fondazioni bancarie in Italia e in Europa con il viceministro Morando e con Profumo, ha presentato a Trento il suo ultimo libro Europa o No (Rizzoli).
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QUI MILANO - LIBRI
L'Italia dei Cinquestelle
Europa e Italia. Politica e antipolitica. Elezioni e democrazia diretta. Un libro per riflettere sull’attualità e sul futuro del paese nella prospettiva di coloro che si riconoscono nel Movimento Cinqustelle, pubblicato nei giorni in le istituzioni europee cambiano volto con una forte affermazione delle forte populiste e di destra in tutta Europa, che hanno invece conosciuto, in Italia, un arretramento rispetto alle aspettative. “I Purissimi: I nuovi vecchi italiani di Beppe Grillo” scritto dallo storico sociale delle idee David Bidussa per Zoommacro Feltrinelli è stato presentato alla Casa della Cultura di Milano con la partecipazione, oltre che dell’autore, del direttore dell’istituto Ferruccio Capelli, del sociologo Roberto Biorcio, dell’editorialista del Corriere Michele Salvati e del deputato del Partito democratico Emanuele Fiano.
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qui torino
Il sogno del Mediterraneo
Quello che colpisce, anzitutto, è il colore dell’acqua, o meglio i colori dell’acqua, l’acqua del mare di Tel Aviv e in particolare del litorale di Jaffa, dove sono ritratte tutte le opere di Philippe Boulakia, in mostra alla Ermanno Tedeschi Gallery di Torino, Via Pomba 14. Una retrospettiva di sicuro successo, visitabile sino al 30 luglio. Hamsin il titolo della mostra e anche l’unico titolo presente, perché tutte le opere (una sessantina circa) recano la dicitura Untitled, quasi a significare che non c’è bisogno di intitolare un dipinto, quando basta guardare per capire che cos’è.
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qui roma
Genny e Angelo, Mazal Tov!
Un affettuoso mazal tov a Genny Di Consiglio e Angelo Di Nepi, che si sono uniti in matrimonio, da parte della redazione del Portale dell'ebraismo italiano e di Pagine Ebraiche.
pilpul
 Oltremare - Mikveh Israel
Mikveh Israel non è una destinazione turistica di pirmo piano. È a Holon, che fra le cittadine aggregate a Tel Aviv fino a formare il monoblocco abitato noto come il Gush Dan è fra le meno fortunate: Holon non ha sbocco al mare, e non è sulla direttrice che arriva a Gerusalemme, Un cul-de-sac insomma, fra Bat Yam sulla costa e Rishon Le-Zion a sud.
Meriterebbe più attenzione, specie per quanti in Israele hanno già visto tutta l’archeologia possibile.


Daniela Fubini, Tel Aviv
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Tea for two - Un amore druso
Nelle ultime settimane il chiacchiericcio è stato tutto per loro: George e & Amal, when Clooney meets Alamuddin, l’avvocatessa e lo scapolone d’oro, la regina di una certa Londra, il regnante del lago di Como. In altre parole George-ciuffoargenteo-Clooney si è lasciato stregare e ha intenzione di impalmare la bella Amal Alamuddin, prima che il suddetto ciuffo lasci il posto a una bella piazza pulita. Amal, nota per essere una degli avvocati del famigerato Assange, è dovuta correre ai ripari dalla pioggia di lustrini e champagne che le sta cadendo addosso. Nel frattempo la stampa si sta sollazzando a scavare a fondo per dare nuovi succosi particolari della sua vita. Uno ha solleticato il mio interesse: Amal è drusa libanese, una corrente religiosa da mille e una notte che ha la sua imponente comunità anche in Israele

Rachel Silvera, studentessa/stagista
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