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10 agosto 2014 - 14 Av 5774
PAGINE EBRAICHE 24


ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav
Benedetto Carucci Viterbi,
rabbino
E ora - dopo l'invito di Vita est Militia a boicottare i negozi degli ebrei - ci toccherà naturalmente ascoltare i raffinati distinguo degli "illuminati" accademici pro boicotta Israele.
 
David Bidussa,
storico sociale
delle idee
La guerra tra Israele e Gaza ha riportato in vetta alla classifica Carl Schmitt, il filosofo per cui la politica si tiene sulla coppia “amico-nemico”. “Noi”, “loro”, “voi” sono le categorie più frequenti nel linguaggio pubblico e sono la spia indiziaria di un doppio processo: da una parte indicano la supremazia dello slogan; dall’altra indicano il tramonto del ruolo pubblico degli intellettuali. Insomma l’eclissi del dubbio e il trionfo delle certezze ferree.
 
Liste dell'odio a Roma, minaccia da non ignorare
Con la pubblicazione delle liste di proscrizione dei commercianti ebrei, azione verosimilmente attribuibile al gruppo di estrema destra Militia, i muri di Roma tornano a parlare la lingua della vergogna. Mentre sono in corso le indagini per risalire ai responsabili, forte si leva la voce di istituzioni e società civile. A partire dal sindaco Ignazio Marino, che ha fermamente condannato l’accaduto. Sul Corriere della sera (articolo a firma Rinaldo Frignani) si riportano alcune valutazioni del presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna, che invita a “non ignorare il campanello d’allarme” e si dice preoccupato “per la saldature di sigle del sottobosco estremista nel nome di un comune odio anti-ebraico e anti-israeliano”. Secondo il presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici esistono gli anticorpi “per arginare fenomeni di intolleranza”.
Una riflessione sui fatti arriva anche dalla penna di Pierluigi Battista (Corriere della sera). “Chi ha scritto quegli slogan – sottolinea l’editorialista – purtroppo sa, oggi, di godere di una considerazione insperata nei decenni passati. Sa che l’antisionismo ha sdoganato l’antisemitismo sotto altre forme e ha rotto un tabù sinora intangibile nel ricordo della Shoah. Sa che la rituale disapprovazione pubblica per questi gesti eviterà di guardare in faccia la realtà, di avvolgerla in una nebbia indistinta, di capire chi sono oggi i veri nemici degli ebrei e qual è il linguaggio ambiguo e velenoso di cui fanno uso. In tutta Europa. E, come sempre, a Roma”.
 
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#IsraeleDifendeLaPace Domande e Risposte
Domande chiare e risposte chiare e autorevoli, punto per punto, ai complessi problemi della crisi mediorientale. Aggiornamenti costanti ora per ora. L'impegno di fare chiarezza sui diversi nodi del conflitto in corso tra lo Stato di Israele e i terroristi di Hamas.
Sul portale dell'ebraismo italiano www.moked.it il lancio di una nuova area informativa dedicata dalla redazione a notizie, schede, dichiarazioni  sugli ultimi sviluppi relativi all'operazione delle forze di sicurezza israeliane nella Striscia di Gaza. Tutti i cittadini che ritengono di poter aggiungere un contributo positivo per arricchire il notiziario possono mettersi in contatto scrivendo a desk@ucei.it.
 
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  davar
#ISRAELEDIFENDELAPACE
Netanyahu: "Sotto attacco

negoziare è impossibile"
L’operazione Margine protettivo “continuerà e prenderà tempo”. Nel corso del gabinetto di sicurezza riunitosi questa mattina, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha infatti affermato che l’operazione iniziata 34 giorni fa a Gaza per fermare la minaccia di Hamas alla sicurezza di Israele non è ancora terminata. “Proseguiremo fino a che non raggiungeremo l’obiettivo: restaurare una calma duratura”, ha dichiarato il premier. “Torneremo a parlare solo quando ci sarà un cessate il fuoco” ha confermato il ministro della Difesa Moshe Yaalon.
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#ISRAELEDIFENDELAPACE
Un aiuto contro la crisi
Consegnare 40mila indumenti donati dall'azienda H&M ai residenti del sud di Israele. Lo scorso 7 agosto Leket Israel, la Banca nazionale israeliana del cibo, ha chiamato a raccolta volontari da tutto il paese per preparare le spedizioni di abiti verso sud, verso le zone più colpite dal lancio di missili dalla Striscia di Gaza. Il conflitto con Hamas, in corso da oltre un mese, sta mettendo a dura prova la resistenza dei residenti di città come Sderot, Ashkelon, Ashdod. L'economia dell'area è in grave sofferenza con una forte diminuzione dei consumi e per questo Leket, organizzazione impegnata da oltre un decennio nel prestare aiuto ai bisognosi, ha avviato diverse iniziative a supporto dei cittadini del Sud del paese.
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IL DRAMMA DEI CRISTIANI PERSEGUITATI
"Preghiamo il Signore affinché infonda intelligenza di cuore"

"Dobbiamo pregare per la pace, ricordandoci che essa è una realtà dinamica e non statica, che richiede impegno e coraggio per conseguirla. Dobbiamo chiedere a Dio di infondere un’intelligenza di cuore nei governanti e nei loro consiglieri. La pace, in particolare, non va assolutamente intesa come tacita tolleranza di soprusi o come non decisa opposizione nei confronti di chi opera in spregio dell’altrui vita, dignità e libertà. Al contrario, è un dovere religioso contrastare, con fermezza, determinazione, responsabilità e coraggio, ogni forma di tirannia e persecuzione". È quanto afferma il presidente emerito dell'Assemblea rabbinica italiana rav Giuseppe Laras in un messaggio di solidarietà ai cristiani perseguitati in Medio Oriente inviato alla vigilia dello Shabbat.
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#ISRAELEDIFENDELAPACE - DOMANDE E RISPOSTE
Gaza/Uccisioni indiscriminate?

I numeri dicono il contrario
Nonostante sulla maggior parte dei media si sia parlato nelle scorse settimane di “uccisioni indiscriminate”, riferendosi alle vittime del conflitto che sta ancora opponendo Israele a Hamas, si stanno levando in questi giorni diverse voci prestigiose che affermano il contrario. Sia il New York Times che la BBC hanno messo in discussione il concetto, citando i dati sui civili morti a Gaza così come sono stati comunicati dagli ufficiali sanitari. Fra le vittime civili il rapporto fra uomini e donne è di 3,5 a 1 ma se a queste cifre vengono aggiunti coloro che sono stati definiti “membri di gruppi armati” la disparità è ancora superiore. Anthony Ruben, responsabile delle statistiche per la BBC, citando numeri forniti dalla commissione per i Diritti Civili delle Nazioni Unite ha dichiarato che “se gli attacchi israeliani sono stati ‘indiscriminati’ - come sostiene il Consiglio delle Nazioni unite - allora è difficile comprendere perché fra i morti sia così alto il numero di uomini rispetto alle donne”.
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lotta all'antisemitismo
Liste dell'odio sui muri di Roma,

minaccia da non sottovalutare
Vicinanza e solidarietà alla comunità ebraica, massimo impegno per individuare i responsabili e vanificare ogni loro insidia. È la ferma reazione di istituzioni e società civile alle liste di commercianti ebrei appese sui muri di alcune strade di Roma da gruppi dell’estrema destra. A partire dal sindaco della Capitale Ignazio Marino, che ha parlato di “inaccettabile schiaffo alla dignità e ai valori di tutte le romane e i romani”. In un messaggio diffuso all’uscita dello Shabbat il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna ha commentato: “Le liste di proscrizione apparse sui muri di Roma per invitare la cittadinanza a boicottare i negozi gestiti da commercianti ebrei sono un nuovo campanello d’allarme che non può essere ignorato. Assistiamo infatti con preoccupazione alla saldatura di sigle del sottobosco estremista nel nome di un comune odio anti-ebraico e anti-israeliano le cui modalità di espressione più violente, ancora parzialmente latenti, rischiano di costituire un pericolo per l’intera collettività nazionale”. Per questo, ha proseguito Gattegna, intendo esprimere apprezzamento per la fermezza con cui istituzioni, forze dell’ordine e società civile hanno non solo levato la propria voce di sdegno ma immediatamente agito per rendere vana questa minaccia”. Arriva da una nota congiunta del presidente Riccardo Pacifici e del rabbino capo Riccardo Di Segni la valutazione dell’accaduto della comunità ebraica romana. “All’uscita dello Shabbat – si legge – abbiamo preso atto dei manifesti che incitano al boicottaggio delle attività commerciali gestite dagli ebrei a Roma. Ma soprattutto abbiamo visto una città che ha reagito senza esitazione di fronte ai rigurgiti antisemiti. Il sindaco di Roma Capitale, Ignazio Marino, ha da subito predisposto la rimozione dei manifesti abusivi con il contributo di Ama e del Pics, ma si è soprattutto indignato per l’offesa che la Capitale ha dovuto subire. Siamo certi, inoltre, che le forze dell’ordine sono all’opera per consegnare alla giustizia i responsabili di questo atto. Un pensiero, infine, va a chi si è indignato come il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti”. Dopo aver visitato la sinagoga di Gorizia, le cui mura sono state colpite da scritte di odio anti-ebraico, il consigliere nazionale di Forza Italia Alessandro Bertoldi è stato intanto tra i promotori di un'iniziativa di sostegno alle comunità ebraiche e allo Stato di Israele svoltosi presso il municipio di Bolzano. L'evento ha avuto il sostegno del presidente della Federazione delle Associazioni Italia-Israele Stefano Benigni e della presidente della Comunità ebraica di Merano e consigliere UCEI Elisabetta Rossi Innerhofer.
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pilpul
Il declino dello Stato
C’è un fenomeno in atto e fatichiamo a prenderne consapevolezza. Un po’ in tutto il Medio Oriente e nell’Africa mediterranea e subsahariana è in corso un processo di vera e proprio decomposizione dello Stato-nazionale. Strutture amministrative, politiche e sociali nate faticosamente nel Novecento, durante e dopo i processi di decolonizzazione, si stanno ora disintegrando. In realtà, i loro caratteri fittizi, ossia tirati per i capelli, non erano mai venuti meno, anche in anni migliori di quelli attuali. Il modello importato durante e dopo lo sfaldamento del sistema imperiale, soprattutto l’ottomano, ovvero quello dell’esperienza storica europea e in parte americana, fondata su una commistione di fragile liberaldemocrazia, di irrisolta economia mista e intervento pubblico clientelare nell’evoluzione delle dinamiche sociali, male si attagliava a società molto frammentate, laddove le fedeltà claniche e tribali non sono mai venute meno. Per inciso: quando si ricorre alla definizione di clanicità e tribalità non si evoca qualcosa di necessariamente arcaico e regressivo, rimandando piuttosto ad un vincolo di reciprocità preesistente a quello costituto dalla Stato, e che gli è sopravvissuto,. anche nel momento in cui quest’ultimo sembrava essersi affermato, con confini stabili, amministrazioni centralizzate e apparente monopolio della forza.

Claudio Vercelli
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Nugae - Esopo relitto
E io che pensavo che fosse solo Esopo. Le storie con una morale saggia ma un po’ melensa esistono anche nella realtà. Non saranno in una fascinosa lingua antica, ma sono anche più carine. Il protagonista non viene dal mondo animale ma è dotato lo stessodella parola, non mangia uva acerba ma bagel al salmone e non vive nella foresta ma in uno sfavillante panorama newyorkese. Ah e si chiama Ari Goldman, affermato giornalista del New York Times, professore alla scintillante scuola di gioralismo della Columbia e autore di diversi libri di successo. Tutto è iniziato nell’ormai lontano 2008, quando Ari accompagnava il figlio tredicenne violoncellista alle prove con l’orchestra.

Francesca Matalon, studentessa di lettere antiche
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