5 ottobre 2014 - 11 Tishiri 5775 |
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Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter
quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri del rav Benedetto Carucci
Viterbi e di David Bidussa. Nella sezione pilpul una riflessione di
Claudio Vercelli e Francesca Matalon.
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Mark Regev @MarkRegevPMO
5 Ottobre
PM Netanyahu on FOX: We must defeat ISIS and prevent Iran
from having the capacity to make atomic bombs
WSJ Life & Culture @WSJLife
3 ottobre
Jonathan Sacks: Europe's alarming new Anti-Semitism http://on.wsj.com/1vFAwXP
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#PE24BreakingNews
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Aggiornamenti regolari e notizie provenienti dal mondo ebraico, sulla homepage del portale dell'ebraismo italiano www.moked.it oppure seguendo il link diretto http://bit.ly/1uQoBHo
Le notizie vengono pubblicate anche su twitter, @paginebraiche, con l'hashtag #PE24BreakingNews.
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Per un Islam contro il fanatismo
Un
volto all'orrore dell'Isis. Spazio sui quotidiani italiani e
internazionali all'ultimo video pubblicato dai miliziani del Califfato
in cui un uomo di origine britannica invoca, a volto scoperto,
l'insorgere dei musulmani contro l'Occidente. Proprio al mondo islamico
fa appello il filosofo francese Bernard-Henry Lévy, che dalle pagine
del Corriere della Sera, sottolinea la necessità che l'Islam moderato
continui a far sentire la propria voce contro la barbarie dei jihadisti
del Califfato. Contro chi afferma che “essere musulmani significa dare
la caccia agli ebrei, ai cristiani, agli yazidi e agli sciiti”, afferma
il filosofo, devono scendere in prima linea i “veri imam” che
ribadiscano con forza e autorevolezza che “il Corano non è questo”. Che
l'Islam è altro rispetto alla violenza che sui giornali di oggi (La
Stampa e Repubblica) ha il volto dell'inglese Abu Saeed, protagonista
dell'ultimo video degli uomini del Califfato, o come lo descrive
Adriano Sofri su Repubblica, “Il macabro rapper della morte”.
In italiano l'autobiografia di rav Israel Meir Lau (rabbino
capo ashkenazita d'Israele dal 1993 al 2003) Dalle Ceneri alla Storia
(Gangemi editore). Sopravvissuto a soli 8 anni alla barbarie nazista,
rav Lau aveva raccontato la sua storia in un libro che ora compare,
come racconta Daria Gorodisky sul Corriere, anche in italiano. A
firmare la prefazione, rav Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma.
“Demolita la leggenda nera su Pio XII”, titola Avvenire in riferimento alla controversa figura di papa Pacelli,
cui pubblici silenzi durante la Seconda Guerra Mondiale e nel corso
della persecuzione ebraica costituiscono per molti una ferita aperta.
Su Pacelli si è svolta la scorsa settimana, all'Università degli studi
Guglielmo Marconi di Roma, la conferenza “Pio XII e la Seconda guerra
mondiale: eventi, ipotesi e novità dagli archivi”. E sulle voci dei
protagonisti di questo incontro si sofferma Avvenire, tra cui quella
della storica Anna Foa. “Prevale storiograficamente - ha
affermato Foa, secondo quanto riporta il quotidiano - l'immagine di
un'accoglienza voluta dal basso, dai parroci, e sconosciuta e ignorata
dai palazzi pontifici. Queste tesi sono state demolite da Andrea
Riccardi con la pubblicazione del documento di Pio XII che autorizzava
i conventi ad accogliere gli ebrei”.
“È una delle leggende romane più consolidate. Vuole che il più sacro tra gli oggetti per gli ebrei, la Menorah,
cioè il candelabro d'oro a sette braccia che era davanti al tempio di
Gerusalemme, sarebbe in fondo al Tevere”. Così Fabio Isman racconta
sulle pagine romane del Messaggero la leggenda che lega il Tevere alla
Menorah portata da Tito a Roma più di duemila anni fa.
Negli anni '30, alcuni aristocratici inglesi rimasero stregati da
Hitler, dalla sua aberrante retorica antisemita e dall'ideologia
nazista. A partire dalla recente scomparsa di Deborah Mitford, figlia
di Lord Redesdale e della duchessa di Devonshire, Sergio Romano sul
Corriere della Sera apre una riflessione sul passato oscuro di una
parte dell'aristocrazia inglese, che si avvicinò inizialmente al nazismo per poi redimersi più avanti.
Mentre prende oggi il via in Vaticano il Sinodo straordinario sulla
famiglia – come racconta Gian Guido Vecchi sul Corriere della Sera –,
su Avvenire la notizia che ai primi di novembre una delegazione della
Conferenza episcopale italiana si recherà a Gaza
“su invito del patriarca latino di Gerusalemme, Fouad Twal”. “ In
questo modo esprimeremo la nostra vicinanza ai cristiani di Terra
Santa”, ha dichiarato il presidente della Cei, il cardinale Angelo
Bagnasco.
Daniel Reichel
twitter @dreichelmoked
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