3 dicembre 2014 - 11 Kislev 5775 |
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Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter
quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri del rav David Sciunnach e
Davide Assael. Nella sezione pilpul una riflessione di Alberto
Cavaglion e Francesco Lucrezi.
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PM of Israel @IsraeliPM
2 dicembre
Prime Minister Netanyahu instructed Cabinet Secretary Avichai
Mendelblit to issue letters of dismissal to Ministers Yair Lapid &
Tzipi Livni
Tzipi Livni @Tzipi_Livni
2 dicembre
שום פוטש. אבל אם היה, אנחנו לא היינו מזיעים בפוטש כמוהו
ADL @ADL_National
2 dicembre
#ADL condemns French vote to recognize Palestine; says it contributes nothing towards resolving conflict --> http://www.adl.org
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#PE24BreakingNews
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Aggiornamenti regolari e notizie provenienti dal mondo ebraico, sulla homepage del portale dell'ebraismo italiano www.moked.it oppure seguendo il link diretto http://bit.ly/1uQoBHo
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Israele, crisi nel governo
si va verso le elezioni anticipate
Crisi di governo, in Israele si torna alle urne
– Dopo l'espulsione dal governo dei ministri Tzipi Livni e Yair Lapid,
il primo ministro Benjamin Netanyahu ha chiesto l'immediato
scioglimento del parlamento (il voto alla Knesset è previsto per oggi).
Sempre più vicine dunque in Israele le elezioni anticipate, con marzo
2015 la data più probabile (Corriere della Sera e Repubblica).
La rabbia di Netanyahu
– Il premier israeliano, riporta Maurizio Molinari su La Stampa, accusa
i licenziati Livni e Lapid di aver orchestrato un putch contro il
governo. “Si sono dimostrati in disaccordo sul nucleare iraniano, sulla
legge sullo Stato ebraico e sulle costruzioni a Gerusalemme - dice
Netanyahu - e in queste condizioni non si può governare”. “Le elezioni
ci consentiranno di scegliere fra uno Stato sionista e uno estremista”,
la risposta di Livni.
L'auspicio di Kerry
– Qualunque governo nasca in Israele, “nostro partner, alleato ed
amico”, prosegua nel negoziato con i palestinesi. È l'auspicio del
segretario di Stato Usa John Kerry alla notizia della crisi
dell'esecutivo israeliana (Repubblica).
Il saluto al testimone della Shoah Enzo Camerino
– È morto nel giorno in cui compiva 86 anni, il sopravvissuto Enzo
Camerino, uno degli ultimi due reduci ancora in vita del rastrellamento
nazifascista di Roma del 16 ottobre 1943. Gabriele Isman su Repubblica,
così come il Corriere della Sera, riportano il cordoglio della Comunità
ebraica romana e del presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche
Italiane Renzo Gattegna. “Il presidente Riccardo Pacifici, il rabbino
capo Riccardo Di Segni e tutto il consiglio della Comunità ebraica di
Roma piangono la morte di Enzo. Ci stringiamo tutti attorno alla sua
famiglia che con lui viveva da anni in Canada”, si legge nella nota
della Comunità di Roma. “Soltanto poche settimane dopo tutto l'orrore
vissuto, dopo le atroci e indicibili sofferenze patite – ricorda il
presidente Gattegna - si rivolse ai giovani per invitarli a "non
ragionare mai in termini di odio verso qualcuno". Grazie a Enzo per
tutto quello che ci ha insegnato”.
La Francia e il riconoscimento palestinese
– Come accaduto per il parlamento britannico, anche quello francese ha
votato per il riconoscimento dello Stato di Palestina. 331 parlamentari
transalpini (151 i colleghi contrari) hanno approvato una mozione
non vincolante che chiede al governo di Parigi di riconoscere lo stato
palestinese (Il Secolo XIX), se entro due anni non ci sarà un accordo
di pace con Israele. “Questo sviluppo allontana la probabilità di un
accordo”, fanno sapere dal ministero degli Esteri israeliano (Giorno,
Nazione, Resto del Carlino)
La scuola della pace
- Lo scrittore arabo israeliano Sayed Kashua prende spunto
dall'incendio doloso di una scuola bilingue, in cui si insegnano
ebraico e arabo, per criticare duramente il governo israeliano
(Repubblica).
La mafia nera su Roma
- “I fascisti del fungo volevano Roma” titola il fatto quotidiano nel
raccontare la maxi-inchiesta che ha portato nella Capitale all'arresto
di 37 persone per associazione a delinquere di stampo mafioso. Sono
cento invece gli indagati, tra cui l'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno
(su Repubblica un'intercettazione in cui viene citato da uno degli
arrestati, Salvatore Buzzi).
Balotelli e un post “razzista”-
Il calciatore del Liverpool Mario Balotelli chiede scusa per quello che
voleva essere un post pubblicato, su Istagram,“antirazzista con humor”
ma che potrebbe costargli cinque giornate di squalifica. “Afferra le
monete come un ebreo” la frase incriminata che secondo Balotelli voleva
essere una presa in giro degli stereotipi razzisti (Gazzetta dello
Sport, Corriere dello Sport). “Mia madre è ebrea”, ha ricordato il
giocatore ma in Inghilterra la polemica non si ferma.
Il Ghetto ebraico di Roma 3D - “Domani, nel Museo Ebraico di Roma, sarà possibile rivivere l'antico Ghetto di Roma prima della sua demolizione” (Avvenire).
Daniel Reichel twitter @dreichelmoked
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