21 dicembre 2014 - 29 kislev 5775 |
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Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter
quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri del rav Benedetto Carucci
Viterbi e di David Bidussa. Nella sezione pilpul una riflessione di
Claudio Vercelli e Francesca Matalon.
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PM of Israel @IsraeliPM
20 dic
PM of Israel @IsraeliPM
I will not ignore the firing of even one rocket. The air force
responded by destroying a cement factory that served to rebuild
tunnels. >
PM of Israel @IsraeliPM
20 dic
> PM Netanyahu: Hamas bears the responsibility for any escalation. We will safeguard Israel's security.
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#PE24BreakingNews
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Hamas attacca, Israele reagisce
Israele reagisce al razzo di Hamas.
Venerdì un razzo era partito dalla Striscia di Gaza contro il
territorio Israeliano. Il terzo, ricordava il portavoce dell'esercito
Peter Lerner, dalla firma della tregua estiva con Hamas (Avvenire). E
Israele ieri ha reagito, colpendo con un attacco aereo una base di
addestramento del movimento terroristico di Gaza a Khan Yunis (Libero),
senza danni a persone ma solo a installazioni di Hamas. A quest'ultimo
si è rivolto il primo ministro Benjamin Netanyahu, dichiarando che ogni
escalation di violenza sarà imputabile al movimento terroristico e che
“garantiremo la sicurezza di Israele”. La tregua sembra in ogni caso
tenere.
L'Internazionale nera a Milano.
Al raduno neofascista tenutosi ieri in un albergo milanese, il Milton,
si sono presentate trecento persone (Corriere Milano). A salutare i
presenti, tra catenine con croci celtiche e bandiere di Forza Nuova e
Alba Dorata, il consigliere comunale Maria Teresa Baldini (eletta nella
lista Maroni e ora nel gruppo misto Popolari per l'Italia) che si è
scagliata contro il sindaco di Milano Giuliano Pisapia, reo di opporsi
a una manifestazione in cui si evocano complotti sionisti e si da sfogo
ai nostalgici del fascismo. Il consigliere comunale di Forza Italia
Fabrizio De Pasquale, presente anch'egli al raduno, non è lì per
“partecipare” ma è “molto infastidito che non abbiano potuto usufruire
di uno spazio pubblico” (Repubblica Milano). La legge Scelba insegna. E
mentre i trecento del Milton si organizzavano per bloccare l'Isis,
“fermare l'immigrazione e neutralizzare l'imperialismo
israelo-americano” (Il Giorno Milano) con l'Alleanza per la pace e la
libertà (questo il nome del movimento nero che vorrebbe unire le destre
estremiste europee), davanti a Palazzo Isimbardi – sede della Provincia
di Milano, che inizialmente aveva concesso uno spazio al raduno per poi
negarlo sull'onda delle polemiche – un presidio antifascista ricordava
i valori su cui si fonda l'Italia. “Milano è medaglia d'oro della
Resistenza, i suoi valori non devono essere calpestati”, le parole di
Roberto Cenati, presidente dell'Anpi.
Gli ebrei tedeschi contro l'islamofobia.
“È inaccettabile che la paura del terrorismo islamico venga
strumentalizzata per oltraggiare un'intera religione”, il duro
intervento di Josef Schuster, presidente del Consiglio centrale degli
ebrei in Germania, a seguito di una manifestazione in cui diecimila
persone la scorsa settimana avevano accolto l'appello “degli estremisti
di destra a scendere in piazza a Dresda contro gli islamisti” (Corriere
della Sera). In un'intervista al tedesco Die Welt, Schuster ha
condannato le generalizzazioni, ricordando come l'estremismo islamico
sia sì un pericolo da contrastare ma sia assurdo pensare che la
Germania possa diventare uno stato islamico per la presenza di alcuni
fanatici sul suo territorio. Nel lungo articolo, Schuster si dice
preoccupato di alcune recrudescenze neonaziste in Germania e ricorda
come Israele sia “l'assicurazione sulla vita per ciascun ebreo”.
Francia, libertà d'opinione e censura.
Il programma televisivo di Eric Zemmour, giornalista che dell'odio
contro omosessuali e immigrati ha fatto il suo cavallo di battaglia, è
stato cancellato dall'emittente francese che lo mandava in onda. In
Francia si è scatenato il dibattito sul bilanciamento tra diritto
d'opinione e censura. E sul tema si sofferma Pierluigi Battista sul
Corriere della Sera, ricordando anche il caso Dieudonné, comico
antisemita, censurato dal governo francese per i suoi spettacoli
intrisi di odio antiebraico. Nel suo editoriale, Battista si pone
contro la censura come forma di contrasto alle deliranti tesi di
Zemmour. “Meglio la libertà di Zemmour e la libertà di criticarlo
aspramente e senza sconti per quello che dice e che può continuare a
dire”, piuttosto “la censura, l'uniformità coatta, il conformismo
sancito per decreto”.
La scrittrice di Torre Pellice e il destino del padre ebreo.
Nata a Riga, Marina Jarre, scrittrice valdese, si racconta in
un'intervista a Antonio Gnoli su Repubblica e rievoca la tragica storia
del padre, morto in Lettonia per mano dei nazisti.
Daniel Reichel
twitter @dreichelmoked
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