22
dicembre 2014 - 30 Kislev 5775 |
|
|
Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter
quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri di Paolo Sciunnach e di
Anna Foa. Nella sezione pilpul una riflessione di Daniela Fubini e
Daniele Liberanome.
|
|
 |
PM of Israel
@IsraeliPM (21 Dic) > In any case, we will vigorously oppose it and will, of course, not act in accordance with any diktat
The Times of Israel @TimesofIsrael (19 Dic)
Italian town’s Arab Street decked with menorahs for Xmas http://dlvr.it/7sp9jS
Roberto Saviano
cognome @robertosaviano (17 Dic)
With @JamesFrancoTV, on the way to ideas... Con James Franco, sulla strada delle idee...
|
|
 |
#PE24BreakingNews
|
Aggiornamenti regolari e notizie provenienti dal mondo ebraico, sulla homepage del portale dell'ebraismo italiano www.moked.it oppure seguendo il link diretto http://bit.ly/1uQoBHo
Le notizie vengono pubblicate anche su twitter, @paginebraiche, con l'hashtag #PE24BreakingNews.
|
|
|
|
I lupi solitari attaccano la Francia In Francia arrivano i lupi solitari.
Drammatica la notizia che giunge da Oltralpe: ieri a Digione un uomo ha
investito una decina di persone con la sua macchina al grido di “Allah
è grande”. A raccontare la cronaca, Anais Ginori su la Repubblica: “Il
bilancio è di 11 feriti tra cui un bambino e due persone in gravi
condizioni. L’uomo al volante di una Clio ha quarant’anni e precedenti
penali. Dopo aver tentato di fuggire, è stato fermato: avrebbe
rivendicato il suo gesto, urlando alle autorità ‘In nome dei bambini
della Palestina’. La dinamica non è ancora chiara. Sembra che la
macchina abbia investito persone in cinque diversi attraversamenti
pedonali”. Ginori continua spiegando come il fatto non sia purtroppo
isolato: “Venerdì un uomo era entrato in un cornmissario a
Joué-les-Tours, nel centro del paese, ferendo tre agenti in un
commissariato, prima di essere ucciso dai poliziotti. Sull’aggressore,
un ventenne francese originario del Burundi convertito da qualche anno
all’Islam, è stata aperta un’inchiesta per terrorismo”. In entrambi i
casi si sospetta che i colpevoli abbiano agito da soli: i lupi solitari
sembrano essere sbarcati in Francia.
Ismail, a tre anni nelle mani dell’Isis?
Sul Corriere della Sera la terribile vicenda del piccolo Ismail, il
bambino di Belluno rapito dal padre Ismar, che, deciso ad ‘arruolarsi’
come miliziano dell’Isis, lo ha portato con sé. La madre, Linda Solana
Herrera, avrebbe riconosciuto il piccolo in una foto: “Con la sua
felpina nera e la faccia seria, per nulla divertita né quando compare a
cavallo della motocicletta assieme a un miliziano dell’Isis, cioè nella
foto in cui sua madre lo ha riconosciuto, né quando imbraccia un mitra
(apparentemente giocattolo) camminando per mano a un combattente come
nell’immagine pubblicata ieri in prima pagina dal Corriere del Veneto”.
Mentre i carabinieri del Ros indagano, la madre dichiara: “Prego ogni
giorno perché me lo riportino indietro”.
Occidente e Severgnigni. Oggi
sul Corriere della Sera Beppe Severgnini scrive il bilancio un
Occidente sotto attacco. Il panorama fosco però non deve far perdere le
speranze: “La violenza spasmodica cui assistiamo dimostra che i boia ci
temono. Temono la concorrenza della pace, del benessere,
dell’istruzione, della tolleranza, del rispetto per le donne”. Un
momento di crisi, continua, “eppure il mondo ci riconosce che, per
adesso, non s’è inventato niente di meglio della democrazia e del
mercato”.
New York nel caos, volano le accuse contro de Blasio.
La metropoli è nel caos totale dopo l’omicidio da parte di Ismaaiyl
Brinsley, un afro-americano di 28 anni con precedenti penali, di due
agenti della polizia di Brooklyn, Rafael Ramos e Wenjian Liu, colpiti
alla testa a sangue freddo. Il sindaco di New York Bill de Blasio,
scrive oggi su la Repubblica Alberto Flores D’Arcais: “è sotto accusa,
bersaglio della destra politica, di una parte dell’opinione pubblica,
dei tabloid ma soprattutto di chi è chiamato ogni giorno a combattere
il crimine”. Un’accusa nata dalle sue dichiarazioni dello scorso 3
dicembre nelle quali metteva in guardia il figlio Dante dicendogli di
stare attento alla polizia dopo il caso Garner ed i fatti di Ferguson.
Ad essere intervistato al riguardo sul Corriere della Sera lo scrittore
Andre Aciman, egiziano di origine ebraica: “I comportamenti
estremamente brutali vanno condannati. Io non credo che l’America sia
questo. Ma è anche vero che la polizia è una forza necessaria. Gli
agenti ora si vedono trattati come se fossero tutti dei violenti. Ma
quando arrivi a New York è ai poliziotti che chiedi informazioni, e
sono sempre estremamente gentili. Questa è la mia esperienza. Ma so
anche che la mia esperienza personale non è sufficiente a giudicare:
non ho mai sperimentato cosa significhi per un nero avere a che fare
con la polizia e ho visto video terrificanti in proposito”. Sulla
Repubblica parla invece lo scrittore Adam Gopnik, che evidenzia ‘un
altro problema’: “La politica delle armi per tutti in America. E vero
che i neri sono più a rischio quando incontrano un agente, questo
purtroppo deriva dalla nostra storia. Ma è altrettanto vero che i
poliziotti hanno il terrore di beccare una pallottola da chiunque in
strada e quindi reagiscono in maniera troppo impulsiva. Perché si
sentono sempre a rischio. In Europa è diverso”.
Le Chanukkioth d’Italia.
La Gazzetta di Bari annuncia che oggi nella piazzetta Scolanova di
Trani si accenderà il settimo lume della Chanukkiah con canti e
lezioni. Sul Messaggero Roma una cronaca della grande accensione di
ieri a piazza Barberini alla quale hanno partecipato il sindaco Ignazio
Marino, il presidente della commissione Affari esteri del Senato Pier
Ferdinando Casini, l’ambasciatore d’Israele Naor Gilon e il consigliere
regionale Teresa Petrangolini. E, durante la manifestazione, a
proposito dello scandalo Mafia Capitale, Marino ha dichiarato: “Roma ha
bisogno di luce per reagire allo schiaffo violento subito”.
Forse Ester. Sul
Fatto Quotidiano, Furio Colombo recensisce Forse Ester (ed. Adelphi) di
Katja Petowskaja: “Nient’altro che la storia di una famiglia, prima,
durante e dopo la seconda guerra mondiale e un domandarsi come su un
pianerottolo: Ma lo zio quando è morto? Non era a Varsavia? I bambini
erano qui o li hanno portati via in quei treni degli orfani?”.
Tormentone Salvini.
Su La Stampa, Giovanni De Luna analizza l’ascesa del leader della Lega
Matteo Salvini, tracciando punti di incontro e differenze con
l’ingombrante predecessore Umberto Bossi. Un uomo che punta sulla
eterogeneità: “A questa eterogeneità corrisponde anche l’assetto
variegato delle alleanze politiche che, con Salvini, si spingono oltre
i confini tracciati da Bossi, arrivando fino a Casa Pound e a Forza
Nuova, con un indurimento marcato degli aspetti xenofobi e razzisti
della sua Lega. E un percorso questo che gli consente di godere di
un’altra opportunità negata a Umberto Bossi, potendosi giovare di uno
scenario europeo affollato dai populismi e dai nazionalismi che
prosperano sullo scontento generato dall’Europa e dalle sue politiche e
che lo portano a dialogare alla pari con l’astro nascente di Marine Le
Pen”.
Rachel Silvera
twitter @rsilveramoked
Leggi
|
|
|



|
Seguici
su
Pagine
Ebraiche 24 e l'Unione Informa sono pubblicazioni edite dall'Unione
delle Comunità Ebraiche Italiane. L'UCEI sviluppa mezzi di
comunicazione che incoraggiano la conoscenza e il confronto delle
realtà ebraiche. Gli articoli e i commenti pubblicati, a meno che non
sia espressamente indicato il contrario, non possono essere intesi come
una presa di posizione ufficiale, ma solo come la autonoma espressione
delle persone che li firmano e che si sono rese gratuitamente
disponibili. Gli utenti che fossero interessati a offrire un proprio
contributo possono rivolgersi all'indirizzo desk@ucei.it Avete ricevuto questo messaggio
perché avete trasmesso a Ucei l'autorizzazione a comunicare con voi. Se
non desiderate ricevere ulteriori comunicazioni o se volete comunicare
un nuovo indirizzo e-mail, scrivete a: desk@ucei.it indicando nell'oggetto del
messaggio "cancella" o "modifica". © UCEI - Tutti i diritti riservati -
I testi possono essere riprodotti solo dopo aver ottenuto
l'autorizzazione scritta della Direzione. l'Unione informa - notiziario
quotidiano dell'ebraismo italiano - Reg. Tribunale di Roma 199/2009 -
direttore responsabile: Guido Vitale. |