David
Sciunnach,
rabbino
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“Yitrò
si rallegrò per tutto il bene che l’Eterno aveva fatto per Israele e
per averlo salvato dalla mano dell’Egitto…” (Shemòt 18, 9). Si domanda
il commentatore Beèr Maìm Chayìm: la Torah avrebbe dovuto scrivere “per
averli salvati …”. C’è però da dire che lo stesso Yitrò era uno dei
consiglieri del Faraone, e che quindi sarebbe dovuto morire con gli
egiziani. Riesce però a nascondersi e a salvarsi.
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Davide
Assael,
ricercatore
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Mentre
dobbiamo registrare un altro grave attentato antiebraico di matrice
islamista in Francia, bisogna sottolineare due momenti che hanno
caratterizzato le prime mosse del Presidente Mattarella: le parole
durante la prima visita alle Fosse Ardeatine e il riferimento, nel
discorso di insediamento, a Stefano Taché. Sergio Mattarella dimostra,
così, piena consapevolezza del circolo mortale in cui può avvilupparsi
l'Europa se non affronta seriamente le derive peggiori di questa crisi
economica e della guerra civile che coinvolge il mondo islamico, che ha
gravi conseguenze sul tessuto sociale del Vecchio Continente.
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Stefano Gaj Taché
“Un bambino italiano” |
“Il
nostro Paese ha pagato più volte il prezzo dell'intolleranza. Voglio
ricordare un solo nome: Stefano Taché, rimasto ucciso nel vile attacco
terroristico alla Sinagoga di Roma nell'ottobre del 1982. Aveva solo
due anni. Era un nostro bambino, un bambino italiano”. Il ricordo del
piccolo Stefano è stato uno dei passaggi chiave del discorso di
insediamento del nuovo presidente della Repubblica Sergio Matarella. Un
richiamo che ha commosso l'ebraismo italiano, in primo luogo la
famiglia. “Adesso il nostro dolore è di tutti”, ha dichiarato il
fratello Gadiel, sopravvissuto all'attentato dell'82 (La Stampa), che
ha sottolineato in diverse interviste (Repubblica e Messaggero) come le
parole del presidente Mattarella abbiano ricordato al “Paese che il mio
piccolo Stefano era figlio di tutta Italia e non solo della Comunità
ebraica”. E in un colloquio al Quirinale con il capo dello Stato, il
presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna
– presente alla cerimonia di insediamento – ha voluto esprimere
personalmente la gratitudine degli ebrei italiani al presidente
Mattarella per aver ricordato Stefano e per le parole contro l''odio e
il terrorismo pronunciate durante la visita alle Fosse Ardeatine
(Avvenire). Commosso anche il presidente della Comunità ebraica di Roma
Riccardo Pacifici, che auspica la conclusione dell'iter burocratico per
far rientrare il nome di Stefano Gaj Taché nella lista del vittime del
terrorismo (Avvenire).
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pubblicata l'indagine della pergola - Staetsky
L'Italia e l'ombra antisemita
È
ora pubblicata la ricerca “Da vecchie e nuove direzioni. Percezioni ed
esperienze di antisemitismo tra gli ebrei italiani” di Sergio Della
Pergola, docente di Demografia presso l’Università Ebraica di
Gerusalemme e L.D. Staetsky, ricercatore presso il Dipartimento di
sociologia dell’Università di Cambridge. Il numero di febbraio di
Pagine Ebraiche (clicca qui
per consultare l'approfondimento del giornale dell'ebraismo italiano),
attualmente in distribuzione, aveva anticipato gli elementi salienti di
questo importante lavoro che ora è a disposizione nelle sua versione
integrale (clicca qui per consultarla),
quasi a rispondere alle domande che si pongono sempre più
frequentemente coloro che hanno a cuore la presenza ebraica in Europa.
Dopo un periodo in cui è stato molto presente sui quotidiani
internazionali il crescente senso di insicurezza degli ebrei in Europa,
il report commissionato dall’Institute for Jewish Policy Research (JPR)
– ente di ricerca e think-thank indipendente basato a Londra che indaga
i temi strettamente connessi alla comunità ebraica britannica e dei
diversi paesi europei – analizza in una sessantina di pagine dense di
dati, grafici e analisi approfondite la percezione ebraica
dell’antisemitismo in Italia.
L’indagine, che è stata portata avanti da un team di studiosi
internazionale di cui hanno fatto parte Jonathan Boyd, direttore del
JPR, Eliezer Ben-Raphael (Tel Aviv University), Erik Cohen (Bar-Ilan
University), Lars Dencik (Roskilde University), Olaf Glöckner (Moses
Mendelssohn Zentrum), András Kovács (Central European University)
assieme a Mike Whine e Mark Gardner (Community Security Trust) e David
Feldman (Pears Institute for the study of Antisemitism della Birkbeck
University di Londra) è in corso di traduzione, e sarà presto
disponibile anche in italiano. Dopo l'anticipazione di Pagine Ebraiche,
e la rielaborazione in versione italiana di alcuni elementi chiave
della ricerca, è in previsione la pubblicazione nelle prossime
settimane, con il contributo dell'Unione delle Comunità Ebraiche
Italiane, di una edizione in lingua italiana dell'intera ricerca.
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tu bishvat 5775 - qui roma
Beautiful Israel per l'ambiente
Per
Beautiful Israel Italia, realtà che da due anni collabora con
l’associazione fondata nel 1968 dal ministero dell’Interno israeliano
per sensibilizzare i cittadini sui temi ambientali, non c’è occasione
migliore per festeggiare se non in occasione di Tu BiShvat, la
ricorrenza ebraica che celebra gli alberi e la rinascita.
Un capodanno verde celebrato nel corso di una serata alla quale non
sono voluti mancare il ministro dell’Ambiente e della Tutela del
Territorio Gian Luca Galletti, il presidente del Wwf Fulco Pratesi, il
presidente nazionale di Greenpeace Andrea Purgatori, il presidente
nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza e Carlo e Marina Ripa
di Meana di Italia Nostra in rappresentanza delle quattro più
importanti sigle ambientaliste nazionali. Presenti anche l’ambasciatore
d’Israele in Italia Naor Gilon, il presidente dell’Unione delle
Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna e il rabbino capo di Roma
Riccardo Di Segni, lo scrittore e presentatore televisivo Piero Angela,
Francesco Rutelli e Barbara Palombelli. L’Italian Council
dell’associazione si propone di parlare in particolar modo alle nuove
generazioni, promuovendo iniziative educative e contrastando ogni forma
di degrado. Attraverso collaborazioni, non ultima quella stretta con
Legambiente per la festa dell’albero lo scorso novembre, Beautiful
Israel Italia organizza momenti di incontro e di arricchimento su temi
d’avanguardia come la Green Therapy.
A fare gli onori di casa il presidente di Beautiful Israel Italia Dario
Coen: “Quello che ci preme – ha spiegato rivolgendosi agli ospiti – è
di creare un gemellaggio tra Italia e Israele, un auspicio che verrà
rafforzato anche da un prossimo viaggio del ministro Galletti proprio
nella terra che celebriamo questa sera. Sono inoltre orgoglioso di aver
riunito questa sera tutte le maggiori associazioni italiane che si
battono per la difesa dell’ambiente”.
(Foto di Ariel Nacamulli) Leggi
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israele
Netanyahu alle Nazioni Unite
"Fermate l'inchiesta su Gaza"
Condoglianze
da parte di Israele alla Giordania per la barbara uccisione del suo
pilota da parte dello Stato Islamico. A porgerle, il ministro degli
Esteri israeliano Avigdor Lieberman, che ha poi commentato l'esecuzione
da parte delle autorità giordane di due terroristi di Al-Qaeda: “Il
terrorismo non si può battere a parole e con dichiarazioni, ma solo con
misure dure”, il messaggio di Lieberman alla comunità internazionale. A
quest'ultima, o meglio alle Nazioni Unite, si è rivolto il premier
israeliano Benjamin Netanyahu, chiedendo al Consiglio per i diritti
umani dell'Onu di accantonare l'inchiesta sui fatti legati al conflitto
di Gaza della scorsa estate. “Dopo le dimissioni del presidente della
commissione, il quale covava pregiudizi contro Israele, il report non
deve essere pubblicato”, l'affondo di Netanyahu, arrivato a poche ore
dalla notizia delle dimissioni di William Schabas, il giudice canadese
nominato a capo della Commissione di inchiesta indipendente dell'Onu
sul conflitto di Gaza del 2014. Un abbandono, quello di Shabas, dovuto
soprattutto alla scoperta da parte delle autorità israeliane di una
consulenza tenuta dal giurista, docente di Diritto internazionale
presso la Middlesex University di Londra, nel 2012 per l'Organizzazione
per la liberazione della Palestina.
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Ticketless
- Diversamente |
Nel
libro di Levi che ho presentato la settimana scorsa (“Così fu
Auschwitz”, Einaudi) è inserita una breve lettera scritta nel 1959 alla
figlia di un fascista. Quando la vidi la prima volta una decina di anni
fa, mi colpì una frase: “Spero anch’io che il padre della lettrice sia
innocente, ed è ben probabile che lo sia, perché in Italia le cose si
sono svolte diversamente”. Che cosa intendesse dire Levi con quella
frase, torno a chiedermelo ogni volta che apro un libro sulla Shoah in
Italia. Una pura coincidenza mi porta a rileggere quel rigo insieme al
bel volume di Simon Levis Sullam (“I carnefici italiani. Scene dal
genocidio degli ebrei, 1943-1945”, Feltrinelli).
Alberto Cavaglion
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Periscopio
- Battere l'odio |
L'elezione
del nuovo Capo dello Stato, nella persona di Sergio Mattarella, non può
non suscitare vivo compiacimento, per le indiscusse doti di serietà,
autorevolezza e rigore morale della persona, che saprà certamente
svolgere al meglio il suo incarico al servizio della nazione. Nelle
quasi unanimi manifestazioni di elogio e apprezzamento per la scelta
effettuata, sembra di cogliere, soprattutto, un diffuso desiderio di
preservare l'autorità e il prestigio delle istituzioni democratiche,
sottraendole ai giochetti e alle tensioni della bassa politica e,
soprattutto, agli insulti e agli sfregi degli sfasciacarrozze di
professione (che paiono, per fortuna, in disonorevole ritirata).
Francesco Lucrezi, storico
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Dolore fraterno |
C’è
stato un intenso momento alla Camera che ha unito idealmente due
persone. Un nuovo Presidente della Repubblica ad un ragazzo di 36 anni,
Gadi Gaj Tachè, fratello di Stefano. Entrambi hanno vissuto il lutto
per la barbara e violenta morte di un fratello, chi per mafia e chi per
terrorismo. Una sofferenza che li ha resi uomini certamente più attenti
e sensibili.
Claudia Sermoneta
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La riflessione "Heidegger e gli ebrei" apparsa
ieri su questo notiziario è da attribuire a Tiziana Della Rocca, mentre
sulla prima edizione del notiziario è apparsa, per un errore della
redazione, con una firma sbagliata. Ce ne scusiamo con l'autrice e con
i lettori.
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