11 marzo 2015 - 20 Adar 5775 |
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Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter
quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri del rav David Sciunnach e
Davide Assael. Nella sezione pilpul una riflessione di Alberto
Cavaglion e Francesco Lucrezi.
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Haaretz.com @haaretzcom
11 mar
Week before election, polls give Zionist Union the lead http://htz.li/1U3
The Times of Israel @TimesofIsrael
10 mar
Danish Muslims to form peace ring at Copenhagen synagogue http://dlvr.it/8vwtXk
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#PE24BreakingNews
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L'Isis vuole sfidare Israele
bimbo uccide "spia del Mossad"
L'Isis
pubblica un altro video dell'orrore. Questa volta la vittima, come
raccontano i quotidiani italiani (Corriere della Sera e Repubblica) è
una presunta spia del Mossad Muhammad Musallam, 19 anni, di Gerusalemme
Est. Ad uccidere Musallam con alcuni colpi di pistola, un bimbo di poco
più di dieci anni, obbligato dai terroristi del Califfato a
trasformarsi in boia. Nel video si vede la confessione estorta al
giovane palestinese, che afferma di essere stato assoldato dai servizi
segreti israeliani per spiare prima i palestinesi che lanciavano pietre
a Gerusalemme e poi per infiltrarsi nelle fila dello Stato Islamico.
“Oh ebrei! Presto i leoni del Califfato attaccheranno le vostre terre e
le vostre roccaforti in Francia per liberare Gerusalemme!”, la minaccia
di uno dei jihadisti che compare in video. “Nel linguaggio di Isis –
scrive Maurizio Molinari su La Stampa - ciò significa rivolgersi ai
palestinesi di Gerusalemme Est, a una settimana dal voto politico in
Israele, chiedendogli di unirsi alla jihad contro 'gli ebrei'”.
L'autore del folle appello, secondo le autorità francesi, potrebbe
essere il cugino di Mohamed Merah, responsabile dell'attacco alla
scuola ebraica di Tolosa nel 2012.
La gendarme e il jihadista complice di Coulibaly.
Uno dei complici dell'attentatore del negozio casher di Parigi, Amédy
Coulibaly, sarebbe legato a una donna, fermata dagli investigatori
francesi: si tratta, riporta Repubblica, di una gendarme con un'onorata
carriera alle spalle. La donna ha usato lo statuto di gendarme per
incontrare in prigione Amar Ramdani, suo amante nonché considerato
complice di Coulibaly. “Ha persino nascosto delle lettere nella
biancheria mandata in carcere. In uno dei messaggi mandati al suo
compagno, la donna parla di un viaggio a Charleroi, in Belgio, dove
Coulibaly ha venduto una macchina e comprato le armi prima degli
attacchi di gennaio”.
Religioni contro l'Isis.
Su Repubblica un testo di Marek Halter, tratto da Riconciliatevi! Ebrei
Cristiani Musulmani (Marsilio), in cui si fa appello alle tre comunità
religiose perché si uniscano contro la minaccia dell'Isis. In
particolare Halter chiede il sostegno dei musulmani moderati e di
isolare chi “accusa di tradimento” ad esempio “i musulmani democratici”
che “condannano, in nome dell'Islam, l'assassinio di ebrei, perché
ebrei, da parte di fanatici”. Toni molto meno concilianti sul Giornale,
per l'editoriale di Paolo Guzzanti dal titolo “L’islam nega storia e
progresso. Ecco perché ci vuole cancellare”.
Segni, l'arte per il dialogo.
Nelle pagine milanesi del Corriere della Sera, la presentazione
dell'asta di arte contemporanea organizzata questa sera al Teatro
Franco Parenti per sostenere le attività della Fondazione Italia
Israele per la cultura e le arti (IIFCA). “Due Paesi, Israele e Italia,
uniti nel nome dell'integrazione. La cultura chiamata a creare un ponte
ideale che unisce popoli, religioni, civiltà”, scrive il Corriere che
ricorda come dialogo e collaborazione siano tra gli obiettivi
principali dell'IIFCA. Su questa linea si inserisce l'iniziativa
[Sé-gni], “organizzata da Anita Friedman, Giorgia Calò e David
Palterer” che riunisce artisti israeliani e italiani, che hanno deciso
di donare le proprie opere per sostenere la causa della Fondazione.
Queste opere infatti saranno le protagoniste dell'asta di questa sera.
Elezioni e Shavuoth.
L'election day per regionali e amministrative non si terrà il 10
maggio, scrive il Corriere, per la concomitanza dell'eventuale secondo
turno con “la Pentecoste ebraica”. Le regioni in cui si andrà al voto
saranno Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Umbria, Campania
e Puglia.
Dopo Charlie Hebdo.
“Blasfemia, diritti e libertà. Una discussione dopo le stragi di
Parigi” è il titolo della conferenza, come scrive Repubblica, in
programma domani mattina alla Fondazione per le Scienze Religiose
Giovanni XXIII di Bologna “che coinvolge numerosi studiosi, da
Giancarlo Bosetti a Riccardo Fedriga e Alberto Melloni”.
La Sinagoga di Pilsen.
La città boema sarà la prossima Capitale europea della Cultura e
Repubblica, nel tratteggiarne il ritratto, ricorda "la Grande Sinagoga,
seconda in Europa solo a quella di Budapest, è un capolavoro in stile
romanico-moresco".
Scambi di persone.
Su Repubblica la storia di uno scambio di identità a Milano con un
clochard trovato morto nel 2013 e sepolto con rito ebraico che in
realtà si è scoperto non essere la persona che le autorità pensavano
che fosse.
Daniel Reichel twitter @dreichelmoked
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