Se non visualizzi correttamente questo messaggio, fai click qui

17 marzo 2015 - 26 Adar 5775
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav
Roberto
Della Rocca,
rabbino
Moshè ha appena terminato la costruzione del Tabernacolo e, nonostante ciò, la Torah ci riferisce che “non può” accedervi quando vuole (Shemòt, 40; 35).
Volere è potere…? Si crede che una forte volontà possa portare sempre e comunque ai risultati desiderati. In questo mondo il termine ‘io posso’ viene vissuto come la scommessa di ampliare la potenza e il potere.
Se la Torah dice: “non puoi!”, non significa che non hai l’opportunità o le capacità.
 
Leggi

Dario
Calimani,
anglista
Siamo alla vigilia delle elezioni in Israele. Tutti ci auguriamo che vada al governo chi sia in grado di perseguire la pace sopra a ogni altra aspirazione, dopo tanti anni di morti, di dolori, di speranze disattese. Il paese è certamente più che maturo per un presente di serenità.
Sono convinto che ci voglia molto coraggio, e anche un po’ di disperazione. In bocca al lupo.
 
 
 
Israele sceglie il futuro
Arriva il giorno tanto atteso: oggi saranno circa sei milioni gli israeliani che si recheranno alle urne per votare il nuovo governo e scegliere se confermare o meno il premier Benjamin Netanyahu. Premier che ha lanciato la sua ultima dichiarazione prima del voto: “Se verrò rieletto, non concederò mai lo Stato ai palestinesi”. “Chiunque accetti di ritirarsi dai territori – ha proseguito Netanyahu, riportato dai principali quotidiani – offre una base di attacco per gli estremisti islamici contro il nostro paese”. L’operato e le scelte del primo ministro, sottolinea Maurizio Molinari sulla Stampa, hanno generato qualche malcontento specialmente tra il ceto medio ma anche nella una frangia di soldati religiosi secondo i quali il premier ha esitato a lungo prima di prendere decisioni rispetto all’ultima guerra ai tunnel del terrore di Hamas.
 
Leggi

 
  davar
israele - il giorno delle elezioni
Rivlin: "Democrazia e doveri"i
“Non è solo un privilegio ma è anche un dovere. Non lasciate la decisione in mano agli altri”. Così il presidente di Israele Reuven Rivlin si è rivolto ai suoi concittadini questa mattina, lanciando un appello affinché tutti gli aventi diritto si rechino oggi a votare nei circa 10mila seggi sparsi per il paese.

E alle 14 ora locale, l'affluenza al voto si è attestata al 36,7 per cento, più o meno la stessa percentuale delle elezioni del 2013.
Questa volta però, stando a quanto riportano esponenti della lista araba, si è avuto un significativo incremento del numero di arabi israeliani tra i cittadini che sono andati a votare. Si tratta di uno spicchio importante di Israele (a popolazione araba israeliana costituisce il 20% della popolazione del Paese) che tradizionalmente ha sempre ignorato le elezioni, non sentendosi rappresentata da nessun partito politico. Ora che i tre partiti arabi si sono uniti in una sola lista per riuscire ad entrare alla Knesset (complice l'innalzamento della soglia di sbarramento in una recente riforma elettorale), sembra essersi risvegliata anche la voce del suo elettorato. Tanto da preoccupare il primo ministro uscente Benjamin Netanyahu, che sulla pagina Facebook del suo partito, il Likud, ha dichiarato che “la destra è in pericolo” perché la sinistra sta portando “gli arabi in massa a votare”.
Leggi

israele - il giorno delle elezioni
First lady, una cover per due
“Una copia di At”. “Certo signora, la vuole con Sara o con Michal?”. Niente di strano: la rivista israeliana femminile dedicata alla moda e all’attualità At (letteralmente significa ‘Tu’) da giorni, infatti, si può trovare presso i numerosi rivenditori con un’edizione speciale dedicata alle elezioni che presenta uno degli stratagemmi più accattivanti: offre al pubblico due copertine differenti, una con Sara, moglie dell’attuale primo ministro Benjamin Netanyahu e una con Michal, madre di tre figli e moglie dell’acerrimo avversario Ytzhak Herzog, volto dei laburisti.

Mentre si stimano milioni di israeliani oggi in fila alle urne per votare il nuovo premier e il futuro governo, esiste un’altra sfida parallela fatta di vestiti eleganti, sorrisi delicati, interviste intelligenti e tacchi assai scomodi: quella delle first lady. Sara e Michal da mesi hanno seguito i loro rispettivi coniugi con due sostanziali doveri: indossare vestiti ed eleganti e ispirare un giusto mix di fiducia, simpatia e, se possibile, atteggiamento materno.
Sara Ben Artzi (il cognome del padre Shmuel, poeta, scrittore ed educatore) è la first lady che gli israeliani hanno imparato a conoscere nel corso del tempo: stesso caschetto biondo da anni, fa la psicologa del lavoro e dell’educazione, ha lavorato per la compagnia aerea El Al e per il Comune di Gerusalemme. Non particolarmente amata dall’opinione pubblica, viene descritta da molti come spendacciona e con un pessimo carattere oltre che con un discutibile gusto nel vestire (pizzi, paillettes e fantasie maculate).
Leggi

israele - il giorno delle elezioni
 La mia prima scheda
Si dice che ci sia sempre una prima volta. E delle prime volte si dice anche che siano speciali: il primo amore, il primo bacio, il primo figlio, la prima parola. Oggi voto per la prima volta!  In realtà non è esattamente la prima volta: ho già votato per le elezioni municipali, in quanto in Israele è possibile prendervi parte già all’età di 17 anni.
Oggi però è la prima volta che voto alle elezioni politiche per il Parlamento. Non è mia intenzione fare in queste righe propaganda elettorale. Voglio invece semplicemente condividere i miei sentimenti: l’emozione della prima volta, l’orgoglio di essere uno dei 5883365 israeliani aventi diritto di voto, e la grande responsabilità di cui mi sento investito. Quello di voto è un diritto che costituisce la base della democrazia, ed è particolarmente significativo in Medio Oriente, dove Israele è l’unico Stato in cui si possa esercitare in completa libertà.

Michael Sierra
Leggi

qui livorno
Benè Berith, sei anni di lavoro
Sei anni fa veniva fondato a Livorno il Benè Berith intitolato al rabbino Isidoro Kahn (zl). Rivedendo le immagini di quella giornata per noi molto importante e con tanti ospiti da fuori città che hanno voluto onorarci della loro presenza il pensiero non può che andare al presidente fondatore Piero Shemuel Cassuto, alla signora Denise Cassuto e al mentore fondatore Paolo Toaff (zz.ll., il loro ricordo sia per benedizione). Il loro ricordo e quanto hanno fatto li rendono e li renderanno sempre e comunque presenti con noi. Ci prendiamo quindi la libertà di farci gli auguri e di ricordare quel giorno con una foto scattata in occasione dell’inaugurazione in via Borra.

Gadi Polacco
Leggi

pilpul
Israele al voto
Piccole postille sulle elezioni in corso di svolgimento in Israele.
Innanzitutto, gli arabi-israeliani si sono coalizzati per la prima volta, diventando rilevanti nel sistema politico. Questa novità può trasformarsi in una minaccia, se essi non cancelleranno le ambiguità nei confronti della violenza e del terrorismo, oppure in un’opportunità, se saranno alfieri di integrazione maggiore per il 25 per cento della popolazione dello Stato.
In secondo luogo, non è scontato che il vincitore nelle urne sia il primo ministro: se Isaac Herzog dovesse prevalere – personalmente me lo auguro – dovrà poi cercarsi i voti in parlamento per formare una maggioranza, impresa che potrebbe essere più agevole per un Bibi sconfitto.
Una dimostrazione, questa, della fragilità di un sistema frammentato, integralmente parlamentare e proporzionale. Da un altro punto di vista, si certificano dinamiche sperimentate in altri paesi occidentali: la sinistra, per essere competitiva, si sposta verso il centro, soprattutto per quanto riguarda il processo di pace. La destra, parallelamente, si radicalizza su posizioni populistiche, come si è visto nelle dichiarazioni recentissime di Netanyahu.


Tobia Zevi, Associazione Hans Jonas
Leggi

Storie - Il Giusto siciliano
Domani a Favara, in provincia di Agrigento, verrà ricordato Calogero Marrone, il deportato politico siciliano morto nel Lager di Dachau e dichiarato nel 2013 "Giusto tra le Nazioni". Il programma prevede alle ore 9, in Piazza della Pace, l’inaugurazione del Giardino della Memoria, con la piantumazione di un albero della vita e la scopertura di un’epigrafe, e alle ore 10, al castello Chiaramonte, un convegno sulla figura di Marrone, con la partecipazione tra gli altri del presidente dell'Istituto Siciliano di studi ebraici Maria Antonietta Ancona, della studiosa Lucia Vincenti, del presidente e del segretario dell'Anpi di Palermo Ottavio Terranova e Angelo Ficarra e di Daniela Marrone, una delle nipoti del Giusto.

Mario Avagliano
Leggi

A lezione di Krav Maga
Cresce l’attesa nella Comunità ebraica di Roma per l’evento benefico ‘Krav Maga per Tzedaka’.
Pensato dall’assessorato alle politiche giovanili e ideato per i ragazzi, ha finito per coinvolgere tutti coloro che vogliono avvicinarsi ai corsi di difesa personale. Una ‘lectio magistralis’ di Krav Maga del Maestro Daniele Rossi, massimo esperto italiano di questa disciplina, adattata negli anni a un pubblico civile anziché militare, con corsi specifici per donne. Il Krav Maga, in ebraico “combattimento a contatto”, è il sistema ufficiale di difesa personale e combattimento dell’esercito israeliano ideato da Imi Lichtenfeld, un poliziotto ebreo ungherese, capo detective ed esperto ginnasta, lottatore e istruttore di difesa personale.


Claudia Sermoneta
Leggi


moked è il portale dell'ebraismo italiano
Seguici su  FACEBOOK  TWITTER
Pagine Ebraiche 24, l'Unione Informa e Bokertov sono pubblicazioni edite dall'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. L'UCEI sviluppa mezzi di comunicazione che incoraggiano la conoscenza e il confronto delle realtà ebraiche. Gli articoli e i commenti pubblicati, a meno che non sia espressamente indicato il contrario, non possono essere intesi come una presa di posizione ufficiale, ma solo come la autonoma espressione delle persone che li firmano e che si sono rese gratuitamente disponibili. Gli utenti che fossero interessati a offrire un proprio contributo possono rivolgersi all'indirizzo desk@ucei.it  Avete ricevuto questo messaggio perché avete trasmesso a Ucei l'autorizzazione a comunicare con voi. Se non desiderate ricevere ulteriori comunicazioni o se volete comunicare un nuovo indirizzo e-mail, scrivete a: desk@ucei.it indicando nell'oggetto del messaggio "cancella" o "modifica". © UCEI - Tutti i diritti riservati - I testi possono essere riprodotti solo dopo aver ottenuto l'autorizzazione scritta della Direzione. l'Unione informa - notiziario quotidiano dell'ebraismo italiano - Reg. Tribunale di Roma 199/2009 - direttore responsabile: Guido Vitale.