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3 aprile 2015 - 14 Nissan 5775
Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri di Pierpaolo Pinhas Punturello e di Gadi Luzzatto Voghera. Nella sezione pilpul una riflessione di Anna Segre, Francesco Moises Bassano, Ilana Bahbout e Laura Salmon.
 

Israel News Feed ‏@IsraelHatzolah
3 aprile
PM Netanyahu will be convening a special meeting of the cabinet today following signing of a framework agreement of P5+1 world powers & Iran.

The Times of Israel @TimesofIsrael 
3 aprile
Feared West Bank kidnapping was prank; ‘victim’ found safe http://dlvr.it/9DS1cy

Google News IT ‏@notiziegoogle 
3 aprile
#Esteri: Iran: Netanyahu a Obama, intesa minaccia sopravvivenza Israele - AGI - Agenzia Giornalistica Italia http://bit.ly/1yINWlQ

Negar نگار ‏@NegarMortazavi
3 aprile
Iran FM Zarif arrives in Tehran from Switzerland, welcomed by huge crowd celebrating him like a hero. #IranTalks

 
#PE24BreakingNews
Aggiornamenti regolari e notizie provenienti dal mondo ebraico, sulla homepage del portale dell'ebraismo italiano www.moked.it oppure seguendo il link diretto http://bit.ly/1uQoBHo
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Nucleare iraniano, c'è l'accordo
È stato raggiunto ieri l'accordo a Losanna tra le potenze del 5+1 (Stati Uniti, Cina, Russia, Francia, Gran Bretagna più la Germania a cui si aggiunge anche l'Unione Europea) e l'Iran sul nucleare iraniano. L'intesa, definita storica dal presidente Usa Barack Obama, vuole impedire al regime di Teheran di ottenere la bomba atomica in cambio dello smantellamento delle sanzioni internazionali a suo carico. I quotidiani italiani raccontano oggi dettagli e retroscena dell'accordo i cui termini definitivi dovrebbero essere siglati il prossimo 30 giugno. “Teheran – scrive Daniele Mastrogiacomo su Repubblica - accetta di ridurre del 66% la sua produzione nucleare e ottiene in cambio la revoca di tutte le sanzioni economiche e finanziarie imposte dalla Ue e dal Consiglio di sicurezza dell'Onu. Resta attiva solo la centrale di Natanz che continuerà il suo processo di arricchimento dell'uranio”. Inoltre, come spiega Paolo Mastrolilli su La Stampa, l'Agenzia internazionale per l’energia atomica “potrà condurre ispezioni senza precedenti, visitando anche luoghi finora segreti come la base di Parchin, dove secondo l’intelligence aveva sede il vero programma per costruire l’atomica”. I controlli dell'Agenzia su Teheran si protrarranno per i prossimi 25 anni e l'Iran e i limiti per la produzione di uranio arricchito sono stati fissati a 10 anni, 15 per il divieto di costruire altre strutture. “In cambio, - scrive Mastrolilli - dopo la firma del trattato e la verifica della sua applicazione, tutte le sanzioni relative al programma nucleare verranno eliminate, ma quelle per gli altri temi di disaccordo con gli Usa, come la sponsorizzazione del terrorismo o le violazioni dei diritti umani, resteranno in vigore”.

Nucleare, le reazioni del mondo. Corriere della Sera e Repubblica raccolgono la soddisfazione del capo della diplomazia dell'Unione Europea Federica Mogherini. Per Mogherini l'accordo di Losanna è una “win-win solution, in cui tutti guadagnano qualcosa”, ovvero la non proliferazione nucleare dell'Iran e l'ingresso del suo petrolio nel mercato mondiale da una parte, d'altra lo smantellamento delle sanzioni economiche su Teheran. Secondo l'Alto commissario, l'accordo può costituire “un elemento di sicurezza per la regione”. Molto ottimista, il presidente Obama che parla di “un mondo più sicuro” e paragona l'accordo con il regime degli Ayatollah con quello di Nixon con l'Unione Sovietica. Per Obama da Losanna potrebbe partire una nuova intesa anti-Isis che vedrebbe dalla stessa parte l'Iran sciita, l'Arabia Saudita e l'Egitto sunnita e Israele (Corriere). “In passato abbiamo costruito tanta reciproca sfiducia. Spero che attraverso la coraggiosa applicazione di quanto concordato oggi, sapremo ripristinare mutuo rispetto e comprensione”, il commento di Mohammad Javad Zarif, il ministro degli Esteri di Teheran, di cui il Corriere fa un breve ritratto.

La grande preoccupazione di Israele. In questo quadro di ottimismo, Gerusalemme ricorda al mondo che l'Iran continua a finanziare il terrorismo internazionale e a minacciare di distruggere Israele. “Per il ministro della Sicurezza Interna israeliano, Yuval Steinitz, 'i sorrisi di Losanna sono distaccati dalla realtà perché l'Iran non fa concessioni sul nucleare e continua a minacciare il Medio Oriente grazie a un accordo cattivo e pericoloso'”, riporta Maurizio Molinari su La Stampa, sottolineando come questo pensiero sia condiviso dall'Egitto all'Arabia Saudita, dagli Emirati all'Algeria. “Negoziare per l’Iran è stato il miglior modo di garantirsi la possibilità di continuare il suo programma nucleare”, il commento dell'analista israeliano Uzi Rabi (La Stampa), secondo cui l'accordo sarà un volano per l'ascesa iraniana che terrà in scacco il Medio Oriente, dove si muove alimentando “i conflitti regionali in una sorta di guerre per procura”. Contrario all'accordo anche il premio Nobel Elie Wiesel – intervistato da Repubblica – secondo cui non si fanno patti con chi minaccia Israele e che ricorda come “la natura delle ambizioni nucleari iraniane non è chiara. I leader iraniani di oggi dicono di volere solo l'atomo civile, ma secondo i loro predecessori Israele doveva sparire”.

Pesach. Sull'Osservatore Romano, l'ambasciatore d'Israele presso la Santa Sede Zion Evrony racconta riti e tradizioni dell'imminente festa ebraica di Pesach, che ricorda la liberazione degli ebrei dalla schiavitù d'Egitto. Ovunque essa sia celebrato, Pesach, scrive l'ambasciatore, “rimane un'occasione per gli ebrei di tutto il mondo per riunirsi con le proprie famiglie, ricordando la conquista della libertà del popolo ebraico, trasmettendo la memoria alle giovani generazioni e celebrandola con deliziose pietanze”.

La strage jihadista in Kenya. 147 studenti sono stati assassinati ieri in un campus universitario in Kenya da terroristi di al-Shebaab, il movimento integralista somalo legato ad Al-Qaeda. Come racconta il Messaggero, molte delle vittime sono state decapitate e gli attentatori hanno liberato gli ostaggi musulmani, trucidando invece gli altri. Editoriale al vetriolo di Vittorio Feltri in merito alla strage:  “Abbiamo scordato la storia – scrive Feltri - e non troviamo la forza di reagire a questo mostro che in nome di Allah vuole sterminare gli infedeli. Anzi continuiamo a compiacerlo”.

25 aprile senza l'Aned. “Troppi estranei, al corteo del 25 aprile noi non ci saremo” è il comunicato dell'Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti, che annuncia il proprio rifiuto a sfilare in occasione del corteo romano per la festa della Liberazione, dove da anni ormai si registrano episodi discriminatori nei confronti dei sostenitori della Brigata Ebraica. “Se l'Aned non c'è, non ci sarò neppure io – afferma  Tommaso Giuntella, presidente del Partito democratico di Roma - Non posso marciare con chi confonde la storia, con chi odia e vuole mettere le catene a una memoria che è diventata una festa grazie al prezzo del sangue dei nostri padri e dei nostri nonni. Troveremo un altro modo di celebrare il 25 aprile con chi è veramente antifascista'” (Repubblica Roma).

Israele, trovato ragazzo che si pensava rapito. È sano e salvo il ragazzo di 22 anni di cui parlano alcuni giornali oggi (Corriere della Sera e Giornale) in riferimento a un presunto rapimento avvenuto a Hebron. Il rapimento, come riferiscono le autorità israeliane, non è mai avvenuto.

Daniel Reichel twitter @dreichelmoked
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